Reddito alimentare nel 2025: cos’è, come richiederlo, requisiti, ISEE

La guida al reddito alimentare nel 2025, il sostegno anti spreco per aiutare chi vive in povertà rinnovato dalla Legge di Bilancio

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La Legge di Bilancio ha rinnovato il Reddito Alimentare nel 2025.

La misura, finalizzata alla riduzione dello spreco alimentare, consiste nell’erogazione di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, che altrimenti verrebbero buttati.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è e come funziona il Reddito Alimentare nel 2025, a chi spetta e come richiederlo in base alla normativa vigente.

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COS’È IL REDDITO ALIMENTARE

Il Reddito Alimentare consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore presenti sui territori, di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, donati dagli esercizi commerciali che aderiscono alla sperimentazione, in favore dei soggetti in condizioni di povertà assoluta.

Con il termine “invenduto” ci si riferisce a tutti quei cibi che i supermercati e le catene della GDO buttano via ogni giorno in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza. In questo modo, si punta anche a contrastare lo spreco di cibo.

La misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 è stata rinnovata dalla Legge di Bilancio 2025 alle stesse condizioni individuate dalla disciplina contenuta nel Decreto n.78 del 26 Maggio 2023, che ha fissato essenzialmente due obiettivi:

  • fornire un contributo alla lotta alla grave deprivazione materiale;

  • contrastare lo spreco alimentare.

I pacchi possono essere prenotati mediante un’applicazione smartphone (app online da cellulare) e ritirati presso uno dei centri di distribuzione individuati dai Comuni. I soggetti fragili, i pensionati e i non autosufficienti, invece, ricevono questo aiuto direttamente a casa.

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COSA C’È NEL PACCO ALIMENTARE

Il pacco alimentare include una serie di beni di prima necessità destinati alle persone e alle famiglie in difficoltà economica. I contenuti del pacco possono variare a seconda delle disponibilità locali e delle convenzioni con i fornitori, ma generalmente includono:

  • cereali e derivati tra cui pasta, riso, farina, pane;
  • legumi e conserve come fagioli, ceci, piselli, tonno, pomodori in scatola;
  • prodotti freschi tra cui frutta e verdura di stagione (se disponibili tramite programmi di raccolta o donazione);
  • prodotti lattiero-caseari come latte, formaggi, yogurt;
  • prodotti proteici tra cui carne (fresca o conservata), uova, pesce;
  • alimenti a lunga conservazione ma essenziali come olio, zucchero, sale, caffè e biscotti.

Il pacco ha l’obiettivo di garantire alimenti che coprano le necessità nutrizionali di base, in modo da sostenere chi si trova in stato di vulnerabilità.

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CHI PUÒ  RICHIEDERE IL REDDITO ALIMENTARE

I beneficiari del Reddito Alimentare nel 2025 sono coloro che vivono in condizioni di povertà assoluta, che vengono identificati dai Comuni capoluogo delle Città metropolitane.

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CHI HA DIRITTO AL PACCO ALIMENTARE

Hanno diritto a ricevere il pacco alimentare coloro i quali hanno i requisiti indicati nel Decreto n.78 del 26 Maggio 2023, ovvero:

  • i medesimi soggetti degli elenchi detenuti dalle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD;

  • altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali competenti o da altre organizzazioni del Terzo Settore operanti sul territorio interessato.

QUANTO DEVE ESSERE L’ISEE PER IL REDDITO ALIMENTARE

Per prendere il pacco alimentare, il Ministero nella normativa di riferimento non ha stabilito alcun limite ISEE. Cioè, sono le singole Amministrazioni a decidere nel dettaglio i criteri per l’erogazione dei pacchi alimentari e, in tal caso, gli Enti potrebbero anche stabilire dei massimi o minimi ISEE. Ma, a livello statale, questa soglia non è stata fissata.

COME RICHIEDERE IL REDDITO ALIMENTARE

Il Reddito Alimentare può essere richiesto non proprio con una domanda online, ma rivolgendosi ai Comuni delle Città Metropolitane coinvolte, in cui risiedono i beneficiari, oppure ancora con l’aiuto di soggetti del Terzo Settore aderenti all’iniziativa. Tuttavia, bisognerà attendere le specifiche direttive delle Amministrazioni comunali che saranno rese note, con ogni probabilità, per capire quali saranno le specifiche modalità di richiesta nel 2025. È consigliabile rivolgersi al proprio Comune di residenza per scoprire precisamente se è necessario presentare qualche dichiarazione per aver diritto all’aiuto.

Appena ci saranno novità al riguardo e i primi bandi verranno pubblicati vi aggiorneremo. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

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COME FUNZIONA IL REDDITO ALIMENTARE

A stabilire le regole di funzionamento del reddito alimentare è il Decreto n.78 del 26 Maggio 2023 pubblicato sulla GU Serie Generale n.184 del 08-08-2023, cui regole sono valide ancora oggi e confermate dalla Legge di Bilancio 2025. Per cui:

  • i progetti di reddito alimentare sono presentati dai Comuni capoluogo delle città metropolitane, individuati a seguito di un apposito avviso non competitivo a cura della Direzione Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali;

  • tali progetti devono prevedere forme di coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore presenti sul territorio e, in particolar modo, quelli già aderenti al programma FEAD, con la partecipazione degli esercizi commerciali. Il Decreto n.78 del 26 Maggio 2023 prevede inoltre il riconoscimento delle spese di confezionamento, stoccaggio, trasporto e distribuzione dei prodotti alimentari, sostenute dai soggetti aderenti. La scadenza per proporre i progetti era il 31 Marzo 2024.

Ultimati questi passaggi, il sistema alla base del Reddito Alimentare da applicare è semplice e può essere riepilogato nei seguenti punti:

  • il cibo viene recuperato dai prodotti ancora buoni di qualità ma non venduti dalla grande distruzione di supermercati e ipermercati aderenti;

  • le scorte alimentari invendute vengono usate, poi, per realizzare pacchi alimentari con beni di prima necessità da destinare ai poveri;

  • i pacchi possono essere prenotati mediante un’app dagli aventi diritto o vengono consegnati presso i rispettivi domicili alle categorie fragili, come anziani e persone non autosufficienti. Tra l’altro, l’app informatica serve a consentire un migliore accesso e fruibilità da parte dell’utenza, incluso il tracciamento dei prodotti donati, anche ai fini della consegna al domicilio. I dettagli su come funzionerà l’app saranno definiti nell’ambito dell’avviso che la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale pubblicherà e su cui vi aggiorneremo. Al momento l’app non è ancora disponibile. 
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RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Tra gli aiuti confermati nel 2025 vi segnaliamo anche la Carta Dedicata a te  e la Carta Acquisti.

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche l’elenco aggiornato di tutti i bonus attivi nel 2025.

Se volete restare aggiornati sugli aiuti alle famiglie e ai lavoratori, consultate questa sezione.

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15 Commenti

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  1. È triste che ci sia ancora bisogno dei pacchi alimentari perché con un isee di due Nika euro non si riesce ad aderire a nessun ammortizzatore sociale.

  2. Non è possibile lasciare fuori x la carta spesa un gruppo famigliare di 6 persone con 2 minori di 16 anni con reddito isee8, 500.00

  3. Se questo Reddito è previsto per i poveri e gli anziani..mi dite voi come è possibile che si gestiscano via APP? si presume che chi è povero non abbia disponibilità di telefoni e soldi per varie tariffe ( visto che sono arrivate anche quelle alle stelle) … ovviamente non tutti sono così poveri e quindi c’è chi può permettersi un cellulare..ma quello che intendo è che ancora una volta viene organizzata una cosa non organizzata… dovrebbero i comuni creare degli elenchi e da lì gestire la cosa a livello domiciliare e costante…senza interagire via APP… avete cosi tanto digitalizzato il sistema che avete anche un pò limitato tutti!!!

    • Ho letto, quanto elencato qui sopra, io vorrei fare presente che io ho sessant’anni è mia madre 87,non siamo in grado di usare un’app. Sarebbe più semplice che i vari Comune abbiano una lista di persone che hanno bisogno di un aiuto economico, ed anche non tutti possiedono un mezzo, è là salute per deanbulare. Grazie per la disponibilità nel poter Dialogare con voi.

      • Lei sta letteralmente usando una app per dire di non essere in grado di usare un’app… cioè per lamentarsi è in grado di andare su internet e scrivere un commento.
        PER MANGIARE non risulta in grado di utilizzare un’app…

        vorrei inoltre sottolineare che ha detto di avere 60 anni, non 90. Mi perdoni ma a questa età si è in grado di tenere un telefono in mano ed imparare ad usarlo

  4. Chi prende 400€ di disoccupazione, paga 550€ di affitto e ha un bambino di 3 anni, secondo la legge non ha diritto ad altri aiuti… È possibile una cosa del genere??? Mi vergogno d’essere italiana!!!

  5. Buonasera
    La mia mamma di 84 anni prende la pensione minima paga l’affitto di 450€ praticamente le restano150€ ditemi voi come può fare… noi la aiutiamo per quel poco che possiamo ma è triste che una mamma che ha lavorato insegnato educazione buon senso e buone maniere ritrovarsi a chiedere sempre aiuto e privarsi di tutto quello che dovrebbe essere buono per un anziano

    cose semplici

  6. Sono mesi che richiedo pacchi alimentari ! Ho scritto email mi avevate risposto di inviarvi il mio numero di cellulare. Lo inviato ma avessi mai ricevuto una chiamata.

  7. Non vi state inventando niente di nuovo i pacchi alimentari venivano dati già 15 anni fa dai comuni tramite le parrocchie .sarebbe più facile dare mandato solo ai comuni con un responsabile che è in grado di dedicare il suo tempo con responsabilità e onestà ci sarebbe veramente meno povertà date il cibo a chi ne ha bisogno tanti saluti.

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