Tredicesima mensilità: cos’è, quando arriva, importo e calcolo

La guida con tutto ciò che serve sapere sulla tredicesima mensilità. Ecco come funziona, il calcolo, quando arriva, chi ne ha diritto e come ottenerla

tredicesima

La tredicesima mensilità rappresenta un importante beneficio economico per i lavoratori dipendenti pubblici e privati.

La somma aggiuntiva erogata annualmente dalle aziende o dalle Pubbliche Amministrazioni, solitamente nel periodo natalizio, ha l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario extra per affrontare le spese legate alle festività.

Il calcolo della tredicesima mensilità si basa generalmente sulla divisione dell’ammontare annuale dello stipendio per 12 mesi, ma vi sono anche delle eccezioni.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è, quando arriva, a quanto ammonta e come si calcolano gli importi.

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COS’È LA TREDICESIMA

La tredicesima è una mensilità di stipendio aggiuntiva erogata annualmente, generalmente alla fine di ogni anno, a tutti i lavoratori dipendenti con Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL), compresi gli statali, e ai pensionati.

Questo beneficio costituisce un’aggiunta alle consuete 12 mensilità e viene calcolato in base ai mesi effettivamente lavorati nel corso dell’anno.

QUANDO ARRIVA LA TREDICESIMA

Le date di pagamento della tredicesima possono variare tra il settore pubblico e privato. Salvo qualche eccezione, la tredicesima viene accreditata nel mese di Dicembre di ogni anno, di norma entro la metà del mese per i lavoratori statali ed entro il 24 del mese per quelli del settore privato.

Nel dettaglio, ai dipendenti pubblici viene generalmente accreditata tra il 14 e il 16 Dicembre. Nel settore privato, invece, il pagamento avviene di solito entro il 24 Dicembre, ma può variare in base al CCNL di categoria.

Alcune categorie di lavoratori, quindi, possono riceverla in anticipo, a seconda di quello che il loro contratto prevede.

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QUANTO SI PRENDE CON LA TREDICESIMA

La “tredicesima”, è uno stipendio aggiuntivo che i lavoratori dipendenti e i pensionati ricevono, per cui nella generalità dei casi è pari a una mensilità lorda del lavoratore.

Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da fare, ovvero:

  • per chi ha lavorato per tutto l’anno presso la stessa azienda, la tredicesima sarà uguale al tuo stipendio lordo mensile;

  • per chi ha iniziato o cessato il lavoro durante l’anno, la tredicesima sarà pari a una quota proporzionale in base ai mesi di servizio (1/12 per ogni mese lavorato);

  • per i contratti part-time, l’importo è proporzionato alle ore effettivamente lavorate.

Vediamo, nel dettaglio, come si calcola.

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COME SI CALCOLA L’IMPORTO DELLA TREDICESIMA

L’importo della tredicesima, sia per i lavoratori dipendenti statali che per i pensionati, si calcola moltiplicando la retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi lavorati o di pensione percepita e dividendo il risultato per 12 (cioè i mesi dell’anno).

Per i lavoratori del settore privato, il calcolo è regolato dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) specifici per ciascun settore, stabilendo modalità di riconoscimento, erogazione e calcolo degli importi, talvolta con alcune eccezioni rispetto alla normativa generale. La tredicesima è soggetta a trattenute per contributi previdenziali ed assistenziali, oltre a quelle fiscali per l’IRPEF.

Vediamo i dettagli.

1) CALCOLO TREDICESIMA PENSIONATI

L’importo lordo della tredicesima si ottiene con la formula: pensione lorda mensile x mesi di pensionamento effettivo nel 2025 diviso 12. I ratei di tredicesima coincidono con i mesi interi totalizzati nel corso del 2025, considerando che bastano 15 giorni di lavoro per considerare per intero il mese di pensionamento valido ai fini del calcolo.

2) CALCOLO TREDICESIMA DIPENDENTI PUBBLICI

L’importo lordo della tredicesima si calcola con la formula: retribuzione lorda mensile x mesi di lavoro effettivo nel 2025 diviso 12. Il calcolo si basa sui mesi effettivi di lavoro svolti, con il mese che si considera completo solo dopo almeno 15 giorni di lavoro.

3) CALCOLO TREDICESIMA DIPENDENTI SETTORE PRIVATO

L’importo è disciplinato dai CCNL specifici per ogni settore. Ad esempio:

  • CCNL Commercio e Terziario – Confcommercio, l’importo della tredicesima mensilità equivale a una mensilità della retribuzione di fatto;

  • CCNL Legno – Lapidei Artigianato, una mensilità di retribuzione globale di fatto;

  • CCNL Metalmeccanica – Industria, l’importo è proporzionato alla retribuzione globale di fatto del lavoratore;

  • CCNL Porti e lavoratori portuali, è pari a un minimo conglobato, con aggiunte per aumenti periodici di anzianità e altri elementi retributivi;

  • CCNL Pubblici Esercizi – Turismo e Ristorazione, la gratifica corrisponde a una mensilità di retribuzione in atto, comprendente la paga base nazionale, contingenza, scatti di anzianità, terzo elemento o quote aggiuntive provinciali, elementi integrativi salariali aziendali;

  • CCNL Trasporto Merci e Logistica, l’importo è equivalente alla retribuzione globale mensile del lavoratore nel mese di novembre, determinata in base alle voci previste dagli articoli 61 e 73 del CCNL.

Ricordiamo infine che i vari Contratti Collettivi Nazionali possono stabilire modalità di riproporzionamento della tredicesima in situazioni particolari, come assunzioni o interruzioni del rapporto nel corso dell’anno.

Dunque, la consultazione del CCNL di categoria è sempre consigliata per conoscere l’ammontare specifico della tredicesima.

CHI HA DIRITTO ALLA TREDICESIMA MENSILITÀ

La tredicesima viene erogata a favore di diverse categorie di lavoratori dipendenti, quali:

  • lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di qualsiasi livello, indipendentemente dal settore di appartenenza, sia del settore pubblico che privato;

  • lavoratori a tempo determinato di qualsiasi livello, sia del settore pubblico che del privato. In questo caso, la tredicesima viene calcolata in proporzione alla durata del loro contratto di lavoro nell’anno solare;

  • lavoratori part-time di qualsiasi livello, sia del settore pubblico che privato, con la tredicesima calcolata in maniera proporzionale alle ore lavorate;

  • apprendisti, per cui la tredicesima viene calcolata in base alle specifiche del loro contratto di apprendistato;

  • lavoratori stagionali e a chiamata di qualsiasi livello, per cui la tredicesima viene calcolata proporzionalmente al periodo di lavoro svolto durante l’anno;

  • lavoratori domestici come colf e badanti beneficiano della tredicesima mensilità secondo quanto stabilito dai rispettivi contratti nazionali di lavoro, come spiegati in questa guida.

A questi si aggiungono anche i pensionati, che ricevono una tredicesima mensilità erogata dall’INPS per tutti i tipi di pensioni (compresa, ad esempio, quella di invalidità) a dicembre, inclusi i titolari di assegno sociale.

CHI NON HA DIRITTO ALLA TREDICESIMA

Chi non può beneficiarne sono:

  • disoccupati, inclusi i percettori della NASPI;

  • lavoratori autonomi e le partite IVA;

  • lavoratori parasubordinati;

  • tirocinanti e stagisti;

  • collaboratori a progetto;

  • collaboratori occasionali e associati in partecipazione.

COME FUNZIONA LA TREDICESIMA

La tredicesima viene erogata solitamente a dicembre. Questa mensilità extra si matura in base ai mesi effettivamente lavorati durante l’anno. Analogamente ad altri emolumenti differiti, come le ferie e il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), la tredicesima si accumula nel corso del rapporto di lavoro e viene corrisposta in modo proporzionale.

La maturazione della tredicesima avviene anche durante periodi di assenza retribuita dal lavoro, come ferie, malattia, infortunio, maternità obbligatoria e cassa integrazione. Tuttavia, non si accumula durante il lavoro straordinario, l’aspettativa o quando il lavoratore riceve un’indennità per ferie non godute.

Nei contratti di lavoro part-time, la prestazione si accumula in proporzione all’orario lavorativo. Ad esempio, con un part-time di 20 ore settimanali (pari cioè alla metà del tempo pieno), si matura il 50% di quanto previsto dal relativo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCLN), mentre con 30 ore settimanali si matura il 75% e così via. Vediamo i dettagli su come viene tassata e come si calcola.

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BONUS TREDICESIMA NEL 730 2025

È ancora possibile recuperare nel 2025 il cosiddetto “bonus tredicesima”, ovvero l’indennità una tantum di 100 euro riconosciuta dal Decreto Omnibus (art. 2-bis) nel 2024. Chi non ha ricevuto a dicembre scorso il contributo economico aggiuntivo direttamente dal datore di lavoro, infatti, ha la possibilità di recuperarlo in dichiarazione dei redditi.

Per farlo, è necessario indicare correttamente i dati occorre compilare il rigo C14 del modello 730 2025 o, in alternativa, il rigo RC14 del modello Redditi PF.

In particolare, per una corretta compilazione, è fondamentale fare riferimento ai dati riportati nella Certificazione Unica 2025 (CU), seguendo la procedura esplicata nella guida al bonus tredicesima nel 730 2025.

ALTRI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI

Per approfondire e conoscere meglio le differenze, mettiamo a vostra disposizione anche la guida alla quattordicesima che viene corrisposta invece tra luglio e dicembre.

Potrebbe interessarvi poi approfondire quali sono i bonus e le agevolazioni per lavoratori, imprese e famiglie confermati nel 2025.

Da consultare anche il focus sui bonus con ISEE attivi nel 2025 e quello sui bonus INPS da richiedere con l’ISEE.

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