Tredicesima mensilità: cos’è, quando arriva, calcolo, novità 2024

La guida con tutto ciò che serve sapere sulla tredicesima mensilità. Ecco come funziona, il calcolo, quando arriva, chi ne ha diritto e come ottenerla

tredicesima
adv

La tredicesima mensilità rappresenta un importante beneficio economico per i lavoratori dipendenti pubblici e privati.

La somma aggiuntiva erogata annualmente dalle aziende o dalle Pubbliche Amministrazioni, solitamente nel periodo natalizio, ha l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario extra per affrontare le spese legate alle festività.

Il calcolo della tredicesima mensilità si basa generalmente sulla divisione dell’ammontare annuale dello stipendio per 12 mesi, ma vi sono anche delle eccezioni. Inoltre, il governo ha annunciato l’arrivo di un bonus aggiuntivo alla tredicesima per i lavoratori con basso reddito.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è, come funziona, a chi spetta, come si calcola,  quando arriva la tredicesima e quali sono le novità 2024 annunciate.

COS’È LA TREDICESIMA

La tredicesima è una mensilità di stipendio aggiuntiva erogata annualmente, generalmente alla fine di ogni anno, a tutti i lavoratori dipendenti con Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL), compresi gli statali, e ai pensionati.

Questo beneficio costituisce un’aggiunta alle consuete 12 mensilità e viene calcolato in base ai mesi effettivamente lavorati nel corso dell’anno.

Vediamo nel dettaglio, a chi spetta.

CHI HA DIRITTO ALLA TREDICESIMA MENSILITÀ

La tredicesima viene erogata a favore di diverse categorie di lavoratori dipendenti, quali:

  • lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di qualsiasi livello, indipendentemente dal settore di appartenenza, sia del settore pubblico che privato;

  • lavoratori a tempo determinato di qualsiasi livello, sia del settore pubblico che del privato. In questo caso, la tredicesima viene calcolata in proporzione alla durata del loro contratto di lavoro nell’anno solare;

  • lavoratori part-time di qualsiasi livello, sia del settore pubblico che privato, con la tredicesima calcolata in maniera proporzionale alle ore lavorate;

  • apprendisti, per cui la tredicesima viene calcolata in base alle specifiche del loro contratto di apprendistato;

  • lavoratori stagionali e a chiamata di qualsiasi livello, per cui la tredicesima viene calcolata proporzionalmente al periodo di lavoro svolto durante l’anno;

  • lavoratori domestici come colf e badanti beneficiano della tredicesima mensilità secondo quanto stabilito dai rispettivi contratti nazionali di lavoro, come spiegati in questa guida.

A questi si aggiungono anche i pensionati, che ricevono una tredicesima mensilità erogata dall’INPS per tutti i tipi di pensioni (compresa, ad esempio, quella di invalidità) a dicembre, inclusi i titolari di assegno sociale.

CHI NON HA DIRITTO ALLA TREDICESIMA

Chi non può beneficiarne sono:

  • disoccupati, inclusi i percettori della NASPI;

  • lavoratori autonomi e le partite IVA;

  • lavoratori parasubordinati;

  • tirocinanti e stagisti;

  • collaboratori a progetto;

  • collaboratori occasionali e associati in partecipazione.

COME FUNZIONA LA TREDICESIMA

La tredicesima viene erogata solitamente a dicembre. Questa mensilità extra si matura in base ai mesi effettivamente lavorati durante l’anno. Analogamente ad altri emolumenti differiti, come le ferie e il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), la tredicesima si accumula nel corso del rapporto di lavoro e viene corrisposta in modo proporzionale.

La maturazione della tredicesima avviene anche durante periodi di assenza retribuita dal lavoro, come ferie, malattia, infortunio, maternità obbligatoria e cassa integrazione. Tuttavia, non si accumula durante il lavoro straordinario, l’aspettativa o quando il lavoratore riceve un’indennità per ferie non godute.

Nei contratti di lavoro part-time, la prestazione si accumula in proporzione all’orario lavorativo. Ad esempio, con un part-time di 20 ore settimanali (pari cioè alla metà del tempo pieno), si matura il 50% di quanto previsto dal relativo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCLN), mentre con 30 ore settimanali si matura il 75% e così via. Vediamo i dettagli su come viene tassata e come si calcola.

COME SI CALCOLA LA TREDICESIMA

L’importo della tredicesima, sia per i lavoratori dipendenti statali che per i pensionati, si calcola moltiplicando la retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi lavorati o di pensione percepita e dividendo il risultato per 12 (cioè i mesi dell’anno).

Per i lavoratori del settore privato, il calcolo è regolato dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) specifici per ciascun settore, stabilendo modalità di riconoscimento, erogazione e calcolo degli importi, talvolta con alcune eccezioni rispetto alla normativa generale. La tredicesima è soggetta a trattenute per contributi previdenziali ed assistenziali, oltre a quelle fiscali per l’IRPEF.

Vediamo i dettagli.

adv

1) CALCOLO TREDICESIMA PENSIONATI

L’importo lordo della tredicesima si ottiene con la formula: pensione lorda mensile x mesi di pensionamento effettivo nel 2024 diviso 12. I ratei di tredicesima coincidono con i mesi interi totalizzati nel corso del 2024, considerando che bastano 15 giorni di lavoro per considerare per intero il mese di pensionamento valido ai fini del calcolo.

2) CALCOLO TREDICESIMA DIPENDENTI PUBBLICI

L’importo lordo della tredicesima si calcola con la formula: retribuzione lorda mensile x mesi di lavoro effettivo nel 2024 diviso 12. Il calcolo si basa sui mesi effettivi di lavoro svolti, con il mese che si considera completo solo dopo almeno 15 giorni di lavoro.

3) CALCOLO TREDICESIMA DIPENDENTI SETTORE PRIVATO

L’importo è disciplinato dai CCNL specifici per ogni settore. Ad esempio:

  • CCNL Commercio e Terziario – Confcommercio, l’importo della tredicesima mensilità equivale a una mensilità della retribuzione di fatto;

  • CCNL Legno – Lapidei Artigianato, una mensilità di retribuzione globale di fatto;

  • CCNL Metalmeccanica – Industria, l’importo è proporzionato alla retribuzione globale di fatto del lavoratore;

  • CCNL Porti e lavoratori portuali, è pari a un minimo conglobato, con aggiunte per aumenti periodici di anzianità e altri elementi retributivi;

  • CCNL Pubblici Esercizi – Turismo e Ristorazione, la gratifica corrisponde a una mensilità di retribuzione in atto, comprendente la paga base nazionale, contingenza, scatti di anzianità, terzo elemento o quote aggiuntive provinciali, elementi integrativi salariali aziendali;

  • CCNL Trasporto Merci e Logistica, l’importo è equivalente alla retribuzione globale mensile del lavoratore nel mese di novembre, determinata in base alle voci previste dagli articoli 61 e 73 del CCNL.

La tredicesima è garantita per tutti i lavoratori dipendenti, ma il CCNL può stabilire modalità di riproporzionamento in situazioni particolari, come assunzioni o interruzioni del rapporto nel corso dell’anno.

Dunque, la consultazione del CCNL di categoria è sempre consigliata per conoscere l’ammontare specifico della tredicesima.

IMPORTI TREDICESIMA

L’importo della tredicesima varia a seconda dello stipendio del lavoratore o pensionato che ne ha diritto.

Pertanto, visto che il suo importo non è uguale per tutti, è possibile solo indicare orientativamente quanto spetta, sulla base di esempi e calcoli ipotetici.

ESEMPIO IMPORTO TREDICESIMA PENSIONATI

Ad esempio, considerando il caso del signor Rossi, pensionato dal 1° gennaio 2001, la tredicesima sarà erogata in misura piena, rappresentando un’intera mensilità aggiuntiva a dicembre. Al contrario, nel caso del signor Verdi, in pensione dal 1° giugno 2024, la tredicesima spetterà per 7 mensilità anziché dodici, poiché non ha ricevuto la pensione per l’intero anno. Supponendo che l’importo lordo mensile della pensione sia di 2.500 euro, la tredicesima sarà (2.500 x 7) / 12 = 1.458,33 euro.

È importante notare che questo importo è al lordo. Il passaggio dal lordo al netto per la tredicesima segue l’applicazione diretta dell’aliquota dell’IRPEF, che è del 27%. Pertanto, l’importo netto sarà inferiore. Ad esempio, se la pensione su un importo lordo di 2.083,33 euro ammonta a 1.570,83 euro, la tredicesima netta sarà pari a 1.520,83 euro.

ESEMPIO TREDICESIMA LAVORATORI PUBBLICI

Nel caso di un dipendente statale come il signor Bianchi, in servizio dal 1° gennaio 2002, la tredicesima sarà corrisposta in misura piena, rappresentando un’intera mensilità aggiuntiva a dicembre. Al contrario, nel caso del signor Monti, dipendente PA dal 1° maggio 2024, la tredicesima spetterà per otto mensilità anziché dodici. Supponendo che l’importo lordo mensile della retribuzione sia di 2.500 euro, la tredicesima sarà (2.000 x 8) / 12 = 1.600 euro.

È importante notare che nel calcolo dell’importo lordo, i dipendenti pubblici non devono includere elementi della retribuzione con carattere di continuità imponibili ai fini contributivi, come straordinari e festivi.

ESEMPIO TREDICESIMA LAVORATORI PRIVATI

Consideriamo il caso del signor Conte, che inizia a lavorare nel settore commercio il 20 maggio 2024. Non si terrà conto del mese di assunzione perché ha lavorato per meno di 15 giorni. Supponendo che nei mesi successivi abbia ricevuto una retribuzione media lorda di 1500 euro, il calcolo sarà: 1.500 / 12 = 125 euro x 7 (mesi in forza nel 2024 da giugno a dicembre) = 875 euro a titolo di tredicesima.

Questo importo lordo sarà soggetto a eventuali detrazioni o spettanze che non rientrano nel calcolo della tredicesima (come straordinari, festivi e premi) e trattenute fiscali e previdenziali a carico del lavoratore, come spieghiamo in questa guida.

NOVITÀ 2024

Come annunciato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, un’importante nel Cdm del 30 aprile 2024 è stata inserita la novità riguardante il bonus sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito. Nella bozza del decreto in discussione, nello specifico, si parla di “un’indennità” fino a 100 euro per i dipendenti con reddito fino a 28mila euro, sposati e con almeno un figlio a carico (anche se nato fuori dal matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato).

Tuttavia, c’è da dire che nella relazione illustrative viene subito precisato che, a causa delle risorse economiche limitate, il bonus verrà limitato e probabilmente non partirà subito ma dal 2025. L’obiettivo, però, lavorare intanto a un regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti.

“Ci si sta lavorando, quindi verifichiamo un attimo se ci sono le compatibilità finanziarie. Io sono sempre cauto sulle risorse quindi dobbiamo fare in modo che una misura che può essere sicuramente di vantaggio per le famiglie abbia le necessarie coperture finanziarie”, ha spiegato Leo.

QUANDO PAGANO LA TREDICESIMA

La tredicesima viene pagata nel mese di dicembre, ma i giorni di erogazione possono variare a seconda della categoria di appartenenza:

  • per i dipendenti pubblici la tredicesima sia accreditata tra il 14 e il 16 dicembre;
  • per i dipendenti privati si seguiranno le disposizioni stabilite nei rispettivi contratti collettivi;
  • per i pensionati, l’erogazione della tredicesima inizia a partire dal 1° dicembre solitamente.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la lettura del nostro articolo sui bonus per dipendenti PA con figli attivi e che si possono richiedere nel 2024. Poi vi rimandiamo al nostro approfondimento sul cosiddetto Pacchetto Famiglia, che riassume tutte le agevolazioni e i bonus per genitori e figli.

Infine, vi consigliamo anche l’aumento degli stipendi dei dipendenti statali pari a 190 euro e la guida ai bonus INPS 2024 legati all’ISEE.

Se volete, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie con figli (e non) visitate la nostra pagina dedicata.

Iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e restare informati sulle novità. In aggiunta, iscrivetevi al nostro canale Telegram per avere le notizie in anteprima.  È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro. Seguiteci anche su Google News cliccando su “segui” dove c’è la stellina.

di Federica P.
Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *