Aumento stipendi scuola: impegno del Governo per aumentare spese istruzione

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In arrivo nuovi fondi per l’aumento degli stipendi e la valorizzazione del personale della scuola.

Il Governo si è impegnato ad innalzare le spese per l’istruzione e a trovare nuove risorse per il rinnovo del contratto del personale del comparto istruzione. L’obiettivo è raggiungere la media europea e adeguare le retribuzioni di docenti e ATA all’inflazione e ai livelli UE.

Vediamo nel dettaglio gli impegni assunti dal Governo per l’aumento dello stipendio per il personale scolastico.

NUOVE INIZIATIVE PER AUMENTO SPESE ISTRUZIONE

Il Governo ha assunto, infatti, nuovi impegni in Parlamento per incrementare la spesa destinata all’istruzione, al fine di arrivare, nel lungo periodo, a raggiungere la media dell’Unione europea. A riportare la notizia è il sindacato Anief, tramite un recente comunicato. Stando a quest’ultimo, l’esecutivo si è impegnato ad adottare misure per l’aumento degli stipendi di docenti e ATA, e del personale scolastico in generale, per stanziare nuove risorse economiche per il rinnovo del contratto scuola e per sostenere il personale in servizio in sedi disagiate e i precari fuori sede. Si tratta di iniziative importanti per adeguare le retribuzioni del personale della scuola e l’indice di spesa per l’istruzione in rapporto al PIL alle medie europee.

GLI IMPEGNI DEL GOVERNO

Nel dettaglio, stando a quanto riportato dal sindacato Anief, il Governo si è impegnato ad adottare iniziative volte a:

  • valorizzare economicamente tutto il personale scolastico;

  • disporre un adeguamento quantitativo delle risorse da destinare al comparto della scuola indicando, come obiettivo programmatico di lungo termine, il raggiungimento del valore della media europea dell’indice di spesa per l’istruzione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL);

  • prevedere lo stanziamento di risorse per il rinnovo del contratto del personale del comparto istruzione in misura sufficiente a prevedere l’adeguamento progressivo degli stipendi all’inflazione e ai livelli della media europea;

  • incrementare le risorse finalizzate a dare sostegno economico al personale della scuola, docente e non docente, impiegato in sedi disagiate quali le piccole isole o le aree interne, ovvero al personale assunto con contratti a tempo determinato in province diverse da quelle del proprio domicilio abituale;

  • disporre un adeguamento quantitativo delle risorse da destinare al comparto della scuola indicando, come obiettivo programmatico di lungo termine, il raggiungimento del valore della media europea dell’indice di spesa per l’istruzione in rapporto al Prodotto interno lordo;
    continuare il processo di valorizzazione economica di tutto il personale scolastico.

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LE INIZIATIVE DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

I nuovi impegni assunti dal Governo per aumentare le spese per l’istruzione proseguono la linea tracciata dal Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) attraverso diverse azioni messe in campo, negli ultimi mesi, per migliorare la scuola italiana e per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra le ultime, in ordine di tempo, c’è il nuovo Piano per la semplificazione della scuola varato dal Ministro Valditara, con lo scopo di semplificare e snellire burocrazia e procedure al fine di migliorare la qualità della scuola e coprire più cattedre.

Quest’ultimo fa parte del pacchetto di iniziative adottate dal Ministero, tra cui le nuove Linee guida sull’orientamento scolastico, che prevedono anche l’introduzione delle nuove figure del tutor e docente orientatore nelle scuole secondarie di 2° grado a partire dal 2023, e il nuovo piano straordinario di reclutamento per gli insegnanti, per assumere 70 mila docenti. Il Ministro Valditara ha anche ottenuto uno stanziamento di 300 milioni di euro per un ulteriore incremento degli stipendi di docenti e ATA, dopo l’aumento di stipendio del personale della scuola già ottenuto con il rinnovo del contratto scuola (CCNL scuola 2019-2021). Inoltre, ha stanziato oltre 1 miliardo di euro tramite due decreti per la formazione del personale scolastico.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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