Bonus mobili 2025: come funziona, novità proroga, chi può usufruirne

La Legge di Bilancio ha prorogato nel 2025 il bonus mobili al 50% confermando requisiti, importi e modalità di applicazione

bonus mobili

 

Con l’ok alla nuova Legge di Bilancio, il Governo ha confermato la proroga del bonus mobili nel 2025.

L’incentivo fiscale, originariamente previsto fino al 2024, sarà esteso anche per il 2025 come detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati a immobili ristrutturati.

In questo articolo vi spieghiamo come funziona il bonus mobili 2025, chi potrà usufruirne, quali sono i requisiti per ottenerlo, come richiederlo e quali sono le novità in arrivo per la misura dal 1° Gennaio 2025.

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COS’È IL BONUS MOBILI

Il bonus mobili è un’agevolazione fiscale che permette di ottenere una detrazione IRPEF del 50% per acquisti di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili in ristrutturazione. Questa misura, concedibile nel 2025 entro un massimo di 5.000 euro, mira a incentivare il settore della mobilia e la scelta di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.

NOVITÀ PROROGA DEL BONUS MOBILI NEL 2025

Il bonus mobili, introdotto per la prima volta dal Decreto Legge 4 Giugno 2013, n. 63 e poi esteso nel corso degli anni fino al 2024, con la Legge di Bilancio 2025 è stato prorogato al 31 Dicembre 2025, senza modifiche.

Quindi, la soglia di spesa massima per il bonus mobili resta a 5.000 euro annui, come nel 2024 (mentre nel 2023 il limite era di 8.000 euro).

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COME FUNZIONA IL BONUS MOBILI NEL 2025

Il bonus mobili funziona come una detrazione IRPEF che si applica in dichiarazione dei redditi. La somma detraibile viene ripartita su 10 anni, con quote annuali di pari importo.

Chiariamo anche che la detrazione da indicare nella dichiarazione dei redditi spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro coniuge, il bonus non spetta a nessuno dei due.

Per ottenere la detrazione è necessario pagare con metodi tracciabili, come bonifici o carte, e non sono ammessi contanti o assegni.

La detrazione al 50% vale per acquisti certificati, effettuati sia in Italia sia all’estero, di:

  • mobili nuovi, quali letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze e apparecchi d’illuminazione. Sono esclusi porte, pavimenti, tende e altri complementi;

  • elettrodomestici nuovi con classi energetiche minime (es. A per forni, E per lavatrici, F per frigoriferi). Sono inclusi frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni, stufe elettriche, condizionatori, ecc. Gli acquisti di alcuni elettrodomestici devono essere comunicati all’ENEA.

La detrazione è valida anche per beni destinati ad ambienti diversi dello stesso immobile o per pertinenze. I condomini possono usufruirne per beni destinati alle aree comuni (es. guardiole), ma non per arredi nelle abitazioni private.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, poi, rientrano nella detrazione anche le spese di trasporto e montaggio. Il bonus è inoltre compatibile con interventi di risparmio energetico considerati manutenzione straordinaria e con il Sismabonus.

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CHI PUÒ USUFRUIRE DEL BONUS MOBILI 2025

Per usufruire del Bonus mobili nel 2025 non sono richiesti limiti ISEE, quindi il bonus è disponibile a prescindere dal reddito per:

  • i proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione che siano contribuenti in Italia;

  • i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese come i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), i locatari o comodatari;

  • i soci di cooperative divise e indivise, gli imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce, compresi i soggetti che producono redditi in forma associata (i soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, soci di imprese familiari);

Infine, se sostengono direttamente le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, possono fruire della detrazione anche:

  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);

  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute;

  • il componente dell’unione civile (la Legge 20 Maggio 2016, n. 76, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili).

QUALI SONO GLI INTERVENTI CHE DANNO DIRITTO AL BONUS MOBILI

Gli interventi che nel 2025 danno diritto al bonus mobili sono gli stessi previsti dalla normativa vigente nel 2024, ovvero quelli di:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;

  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
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INTERVENTI ESCLUSI

Gli interventi che non danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici sono:

  • i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti come per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione d’infissi esterni, rifacimento di intonaci interni.

  • quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia);

  • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

IMPORTO BONUS MOBILI NEL 2025

L’importo detraibile è fissato al 50% su una spesa massima di 5.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che il massimo beneficio fiscale ottenibile sarà di 2.500 euro, distribuito in 10 rate annuali.

È bene precisare che il bonus riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

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COME RICHIEDERE IL BONUS MOBILI NEL 2025

Il bonus mobili nel 2025 non va richiesto con una domanda specifica, ma può essere fruito con la presentazione del modello 730 o del modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) con l’aiuto di un CAF o del proprio consulente fiscale in fase di dichiarazione dei redditi.

Non si tratta, dunque, di una vera e propria richiesta. È opportuno solo esporre le spese sostenute nell’apposito riquadro della denuncia per ottenere lo sconto fiscale e non pagare metà dell’IRPEF dovuta su quelle spese. Come accennato, poi, l’importo detraibile va suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.

Chiariamo anche che chi vuole usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici deve comunicare all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile) gli acquisti per alcuni degli elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus.

Per compilare la comunicazione, bisogna andare sul sito dell’ENEA e compilare il modulo in questa sezione, disponibile solo nell’area personale del portale. Ricordate che la comunicazione deve essere presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria o d’interventi per il risparmio energetico.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E COME RESTARE INFORMATI

Mettiamo a vostra disposizione la guida sui bonus edilizi e quella sui bonus casa attivi.

Potrebbe interessarvi anche approfondire le novità del bonus ristrutturazione ridotto nel 2025. Da consultare POI la guida ai bonus prima casa o quella al bonus barriere architettoniche.

Per avere anche un quadro completo sulle agevolazioni edilizie che rischiano di saltare e quelle che invece saranno confermate il prossimo anno, vi consigliamo di leggere il nostro articolo sui bonus 2025 confermati e quelli in dubbio. Vi segnaliamo infine il nuovo bonus elettrodomestici nel 2025.

Se volete scoprire altri aiuti, agevolazioni e bonus per disoccupati, persone e famiglie potete consultare questa pagina.

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