Bonus idrico nel 2025: ISEE, quando arriva, come richiederlo, requisiti

Ecco come funzione il bonus per la fornitura d’acqua, disponibile nel 2025 e come richiederlo, tenendo conto dei requisiti necessari per la domanda

acqua potabile

Nel 2025 è possibile ottenere il bonus idrico, ossia lo sconto sulla bolletta dell’acqua pari a 50 litri per abitante al giorno, gestito da ARERA.

Si tratta di un aiuto sulla spesa per i consumi di acqua dedicato ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 9.530 euro o a 20.000 euro per le famiglie numerose.

In questa guida vi forniamo tutti i dettagli su quali sono i requisiti ISEE 2025 per ottenere il bonus, quali sono le modalità di erogazione e come ottenerlo.

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COS’È IL BONUS IDRICO

Il bonus idrico o anche detto “bonus acqua” è un’agevolazione economica che garantisce una riduzione della spesa per i consumi di acqua alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose. Viene erogato in base a specifici requisiti ISEE.

Il bonus idrico è stato istituito per la prima volta dalla Legge 23 Dicembre 2005, n. 266 e negli anni ha subito diverse modifiche. A rendere operativa la misura è l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) che la gestisce ogni anno, senza necessità di proroga, in quanto è un’agevolazione strutturale.

Scopriamo insieme come faccio a sapere se mi spetta il bonus idrico.

A CHI SPETTA E REQUISITI

Il bonus idrico ARERA spetta agli utenti del servizio di acquedotto per uso domestico residente che, alternativamente:

  • siano direttamente titolari di una fornitura per il servizio di acquedotto;

  • utilizzano nell’abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto intestata ad un’utenza condominiale.

Inoltre, in caso di fornitura diretta:

  • la fornitura (ossia il contratto idrico) deve essere intestata a uno dei componenti il nucleo ISEE. Attenzione, se il contratto è intestato a un altro soggetto (es. proprietario di casa, se l’abitazione è in affitto) il bonus non viene riconosciuto;

  • la fornitura deve avere una tariffa per uso domestico. Per il servizio idrico deve essere uso domestico residente;

  • la fornitura deve essere attiva (significa che il servizio è in corso di erogazione) o momentaneamente sospesa per morosità.

In caso di fornitura centralizzata, invece:

  • la fornitura condominiale di acqua deve essere utilizzata in locali abitativi e attiva. Ossia, il servizio deve essere in corso di erogazione;

  • per il servizio idrico centralizzato, altro requisito necessario per ottenere il bonus, è che il nucleo deve essere intestatario di una fornitura elettrica attiva e domestica.

Per avere accesso al bonus idrico è necessario però, rispettare determinati requisiti ISEE.

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QUANTO DEVE ESSERE L’ISEE PER AVERE IL BONUS

Per avere il bonus, l’ISEE deve essere:

  • non superiore a 9.530 euro per il nucleo familiare richiedente;

  • non superiore a 20.000 euro per un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico.

Ora scopriamo insieme cosa devo fare per avere il bonus idrico.

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COME RICHIEDERLO

Non è necessario richiedere il bonus acqua idrico. Questa misura viene riconosciuta in automatico, con accredito in bolletta, ai cittadini titolari di forniture di acqua dirette. Se è vero che non serve fare una specifica domanda, tuttavia è necessario aver presentato ogni anno all’INPS la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) sul sito web dell’INPS per ottenere l’attestazione ISEE.

Gli utenti possono compilare in autonomia online la DSU per l’ISEE sul portale dell’INPS oppure farsi aiutare da un CAF o patronato.

Se l’ISEE e le forniture del nucleo familiare hanno i requisiti di ammissibilità, verificati dal SII (Sistema Informativo Integrato – la banca dati che contiene le informazioni relative alle forniture elettriche e gas e i dati dei clienti a cui è intestato il contratto di fornitura, quali il codice fiscale) o dal Gestore idrico, il bonus viene riconosciuto per 12 mesi. 

Caso diverso per gli aventi diritto al bonus bollette che hanno forniture centralizzate di acqua, ossia che vivono in un condominio che ha questi servizi centralizzati. In questi casi, infatti, è bene rivolgersi al gestore idrico territorialmente competente.

QUANDO ARRIVA IL BONUS IDRICO

Il bonus idrico è già attivo nell’anno 2025 per chi ha i requisiti ISEE necessari per ottenerlo. La procedura di riconoscimento di tale bonus, però, segue tempistiche e modalità differenti a seconda del tipo di fornitura (diretta o indiretta).

In particolare, per le forniture dirette di acqua, ARERA riconosce il bonus in bolletta dopo 6 o 7 mesi circa dalla data di attestazione ISEE. Questi tempi sono determinati dalle varie fasi del processo che servono a verificare il diritto all’agevolazione e alla successiva erogazione del bonus. Se volete conoscere ulteriori dettagli sulla misura attiva nel 2025, vi consigliamo di consultare anche l’informativa che trovate sulla piattaforma del bonus idrico messa a punto da ARERA, disponibile in questa pagina.

Quando scade il bonus idrico? Il bonus sociale con limiti ISEE fino a 9.530 euro o 20.000 euro per l’acqua è strutturale, cioè non scade.

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COME FUNZIONA IL BONUS IDRICO

Il bonus sociale acqua ARERA funziona mediante l’erogazione di uno sconto pari a 50 litri per abitante al giorno. La quantità di 50 litri è stata fissata con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 Ottobre 2016. È considerata la quantità necessaria per assicurare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della persona.

L’erogazione dello sconto viene fatta direttamente in bolletta, grazie al proprio gestore e nei termini a cui si ha diritto all’agevolazione del bonus acqua. Viene concesso per 12 mesi rinnovabili, su una sola fornitura per uso domestico per il servizio idrico.

Ma, attenzione perché il suo valore, a differenza degli altri bonus sociali spiegati in questa guida, non è uguale per tutti gli utenti (in quanto le tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale). Cioè, il valore del bonus cambia in base all’area geografica in cui si trova la fornitura agevolata. Vediamo i dettagli.

QUANTO È L’IMPORTO DEL BONUS IDRICO

Come accennato, il bonus acqua ARERA può avere importi variabili. Per sapere quale sia il valore dell’agevolazione, quindi gli utenti dovranno:

  • consultare il sito del proprio gestore idrico (di norma il soggetto che invia la fattura);

  • verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l’importo del bonus a cui hanno diritto (moltiplicando 50 litri al giorno per il numero di componenti della famiglia anagrafica). Ricordiamo che lo sconto è applicato per il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione.

In alternativa, è possibile contattare il call center dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente di ARERA. Come? Al numero verde 800 166 654, che potrà fornire assistenza nella verifica della correttezza dell’agevolazione applicata.

Specifichiamo anche che alcune realtà locali mettono a disposizione dei cittadini il bonus idrico integrativo. Si tratta di un’agevolazione che può essere stabilita a livello locale e che può comportare un beneficio economico aggiuntivo o diverso rispetto al bonus acqua previsto a livello nazionale. Ecco perché, per sapere gli importi precisi del bonus idrico è bene rivolgersi all’Ente locale che si occupa del servizio presso il vostro Comune di residenza.

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LA GUIDA AI BONUS BOLLETTE 2025

Quello idrico è solo uno degli aiuti sociali che fanno parte del cosiddetto “pacchetto dei bonus bollette”. Gli altri due sono il bonus elettrico e quello per il gas, spiegati in questa guida che vi invitiamo a consultare. Chiariamo, infine, che i tre bonus sono cumulabili.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di approfondire la nostra guida sui bonus 2025 attivi. Se volete sapere invece le novità introdotte con il Decreto Bollette 2025, vi consigliamo di leggere questa guida. sul nuovo bonus introdotto per le famiglie. Interessante anche l’articolo sul bonus luce per disabili attivo nel 2025.

Per ottenere altri sconti sul bilancio familiare, potete leggere quali sono i bonus figli o i bonus famiglia. Vi consigliamo di consultare anche la lista dei bonus bloccati nel 2025 e l’elenco completo dei bonus per disoccupati che si possono richiedere nel 2025.

Per rimanere aggiornati sui bonus destinati a lavoratori e famigli invece vi consigliamo di consultare la nostra pagina dedicata agli aiuti persone

Se volete restare aggiornati su tutte le agevolazioni e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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33 Commenti

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  1. Buongiorno, ad aprile 2022 ho sostenuto spese per l’acquisto di dispositivi atti a limitare il consumo dell’acqua così come previsto dal Bonus Idrico e ho cercato di inserire la mia richiesta ma senza successo.
    Ho inviato una mail all’assistenza Bonus Idrico all’indirizzo di sogei
    che ha risposto invitandomi a contattare CAF o commercialista per informazioni sulla detrazione fiscale.
    Il CAF ha risposto che non hanno nessuna direttiva in tal senso.
    Domanda, cosa fare per ottenere il rimborso? Grazie

    • L’agevolazione è stata istituita dalla Legge di Bilancio 2021 ed è stata riconosciuta nel 2022 per le spese effettuate dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021.

  2. QUALCUNO SA DIRMI SE PER OTTENERE IL BONUS IDRICO E’ NECESSRIO ANCHE APRIRE UNA PRATICA IN COMUNE (CILA, CILAS..ETC..) COME PER IL BONUS MOBILI OPPURE BASTA LA FATTURA CON SPECIFICHE TECNICHE DEI PRODOTTI INSTALLATI?

    • anche la mia è in lavorazione … e non si sa niente… neppure inviando mail ai contatti dedicati…
      ma qualcuno ha ricevuto qualcosa? o segni positivi??

  3. Buongiorno qualcuno ha ricevuto il rimborso? Perché a mio figlio è stata respinta la richiesta, ma senza alcuna motivazione. Aveva sostituito una colonna doccia, con le caratteristiche richieste dal mite allegando anche le caratteristiche tecniche fornite dal rivenditore. Almeno scrivere il perché del motivo del respingimento sarebbe stata una cosa giusta

  4. Per le specifiche tecniche, se nei documenti che accompagnano i prodotti come rubinetterie e soffioni doccia, non è riportata la dicitura che la portata massima d’acqua (in l/min) è uguale o inferiore a 6 e/o 9 l/min., si perde il diritto al bonus? E’ possibile ovviare con una autodichiarazione del venditore?

  5. Questo benedetto Bonus è un terno all’otto.
    Di rubinetti con portata max a 6 liti minuto non ce ne sono!
    Di colonne doccia e soffioni con portata a 9 litri minuto non ce ne sono!
    Non si capisce perchè il miscelatore che alimenta la colonna doccia debba avere una limitazione a 6 l/m quando la colonna doccia deve invece averne 9 l/m.
    Ho inviato anche un quesito e mi è stato indicato d che deve esser cosi!
    I rubinetti scaricano tutti di più e specialmente i produttori, relativamente alla portata, forniscono un grafico dove la portata aumenta in funzione della pressione d’ingresso.
    Dopo i Tedeschi dicono che siamo i soliti Italiani… ☺
    Cosa ne pensate Voi di “Ti Consiglio”?
    Grazie mille. Saluti

    • Hai poi risolto? A chi hai inviato il quesito? Comunque facendo una ricerca online per colonne doccia con portata a 9 litri qualcosa si trova, certo sono pochi modelli. Sarebbe stato più semplice se non ci fosse stato questo limite.

      • Ho il miscelatore doccia che sarebbe meglio sostituire, ma se lo sostituisco con uno a 6 l/m probabilmente mia moglie, facendo uso delle note caratteristiche femminile, mi porterebbe alla schizofrenia.
        Quindi, per la felice il MEF, lo sostituirò pagando di tasca mia.

        Ho inviato quesito al MITE

        Buon dì

        • Io invece, per la gioia del MITE, ho rinunciato. E’ chiaro che quello delle specifiche tecniche è solo un cavillo inserito dal MITE per far si che difficilmente si possa usufruire dell’ipotetica agevolazione che resta, comunque, solo propaganda del governo.

          • Va be. La questione è antipatica perchè ambigua: tu fai la tua spesa, presenti fattura e documentazione e… tracchete:
            – Spiacente la sua documentazione non è conforme! Per lei niente Bonus!
            (ben tornati in Italia ☺)
            Mi tornano tanto in mente le scene dei Grandi film di Sordi.

    • Non danno diritto al bonus idrico gli acquisti di questi elementi. Valgono solo gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto oppure gli interventi di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. Il criterio del risparmio idrico è essenziale per ottenere l’agevolazione.

  6. Vorrei sapere se il bonus idrico vale per la istallazione di un sedile wc con funzione bidet in un bagno che essendo piccolo è privo di questo servizio

    • Sì, questo acquisto può rientrare nel bonus idrico in quanto rientra nella fattispecie degli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica previsti dall’articolo 3 comma 2 lettera a) del Decreto MISE 27 settembre 2021. Tale spesa diviene ammissibile quando questo nuovo apparecchio complessivamente prevede uno scarico ridotto rispetto all’elemento sanitario precedentemente installato.

  7. Buongiorno ma il bonus idrico è valido solo per i lavori svolti nel 2021 e non per quelli che si potranno fare nel 2022?

    • Per adesso il MITE non ha fornito indicazioni operative per il 2022. Infatti, la proroga del bonus idrico al 2023 è stata stabilita in Legge di Bilancio 2022 ed è in vigore dal 1° gennaio 2022. Per avere maggiori indicazioni sulle richieste da presentare per i lavori eseguiti nel 2022, bisognerà attendere il decreto attuativo del MITE su cui vi terremo aggiornati.

    • Per le spese sostenute nell’anno 2022 non sono ancora state fornite dal MITE le indicazioni operative. Bisognerà attendere il decreto attuativo del MITE su cui vi terremo aggiornati in questo articolo.

  8. buongiorno , ci sono aggiornamenti in merito alla messa in funzione della piattaforma per usufruire del bonus idrico sul portale del MITE,GRAZIE.

    • Doveva essere già disponibile ma ci sono ritardi, si attendono comunicazioni dal Ministero. Vi terremo aggiornati.

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