Gli assegni per il nucleo familiare (ANF) sono stati quasi integralmente sostituiti dall’Assegno Unico Figli, ma restano attivi per i nuclei con familiari diversi da quelli con figli e orfanili.
Si tratta dell’aiuto economico che viene concesso alle famiglie quale sostegno al reddito. L’INPS ha reso noti i nuovi importi del contributo economico per il 2023 e chiarito i dettagli su come funzionano.
In questa guida chiara e dettagliata spieghiamo tutto quello che è utile sapere sull’assegno per il nucleo familiare, a chi spetta, requisiti, come funziona, importi, come fare domanda e tutte le novità 2023.
COS’È L’ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE
L’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica erogata dall’INPS ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.
Dal 1° marzo 2022, l’ANF è stato quasi integralmente sostituito dall’Assegno Unico Figli, ma resta attivo per i nuclei con familiari diversi da quelli con figli e orfanili.
RIVALUTAZIONE
Il reddito minimo previsto per ottenere l’assegno per il nucleo familiare viene rivalutato ogni anno. Infatti, il Decreto Legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 13 maggio 1988, n. 153, stabilisce che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’ANF sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno.
Si rivalutano in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato dall’ISTAT, intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’Assegno e l’anno immediatamente precedente. Ovvero, per il 2023, i periodi sono quelli tra il 2022 e il 2021.
A CHI SPETTANO GLI ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE
Possono beneficiare degli assegni per il nucleo familiare le seguenti categorie di soggetti:
- lavoratori dipendenti del settore privato;
- lavoratori dipendenti agricoli;
- lavoratori dipendenti di ditte cessate o fallite;
- titolari di prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente;
- lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto (ad esempio, lavoratori in aspettativa sindacale, marittimi sbarcati per infortunio).
A CHI NON SPETTANO
Gli ANF non spettano a:
- coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- piccoli coltivatori diretti;
- titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).
REQUISITI DEL NUCLEO FAMILIARE
Con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, che ha istituito l’Assegno unico e universale per i figli a carico, le regole sull’ANF sono state modificate. L’AUU ha abrogato, dal 1° marzo 2022 l’Assegno per il nucleo familiare per i nuclei con figli e orfanili. Dunque, i nuovi livelli di reddito familiare riguardano esclusivamente i nuclei con familiari diversi da quelli con figli e orfanili come stabiliti dalla Circolare n. 34 del 2022. Ovvero sono quelli composti da:
- coniugi;
- fratelli;
- sorelle;
- nipoti.
Se volete saperne di più, in questa guida vi spieghiamo cosa cambia per Assegno Nucleo Familiare e Assegni Familiari con l’entrata in vigore dell’Assegno unico figli.
CASI PARTICOLARI
Se il richiedente l’ANF è extracomunitario, può includere nel proprio nucleo i familiari che:
- risiedono in Italia;
- non risiedono in Italia se lo Stato estero, del quale il richiedente è cittadino, ha stipulato una convenzione internazionale con il nostro Paese per gli ANF o se è un Paese UE;
- risiedono in Paese terzo se il richiedente è titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo o di permesso unico di soggiorno (Circolare INPS 2 agosto 2022, n. 95).
COME FUNZIONANO GLI ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE
L’ANF è una prestazione economica per nuclei familiari che si ottiene a domanda. Si calcola in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo. Il diritto a riceverla decorre dal 1° giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione, nel corso del quale si verificano le condizioni stabilite per il riconoscimento del diritto.
Il diritto cessa alla fine del periodo di paga in corso in cui le condizioni stesse vengono a mancare. Se spettano assegni giornalieri, il diritto decorre e termina dal giorno in cui si verificano o vengono a mancare le condizioni prescritte. Ricordiamo che l’ANF riguarda specifiche categorie e ha determinati limiti. Vediamoli insieme.
LIMITI DI REDDITO ANF
I primi limiti dell’ANF sono legati al reddito. La Circolare INPS 30 maggio 2022, n. 65 ha comunicato i nuovi livelli reddituali per il periodo tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023. La variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi, calcolata dall’ISTAT tra l’anno 2021 e l’anno 2020 è risultata pari a + 1,9%.
L’INPS ha rivalutato i livelli di reddito e li ha sintetizzati in alcune tabelle contenenti gli importi mensili degli assegni per il nucleo familiare, in vigore per il periodo dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, secondo l’indice fissato dall’INPS.
Con la Circolare INPS 21 aprile 2023, n. 43, l’Istituto ha anche chiarito, per gli iscritti alla Gestione Separata, quali sono le aliquote contributive pensionistiche, maggiorate dell’ulteriore aliquota contributiva che include le tutele relative alla maternità – paternità, al congedo parentale, agli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera e alla malattia. Per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere questo focus e il testo della Circolare INPS 21 aprile 2023, n. 43.
CATEGORIE INTERESSATE DAL REDDITO MINIMO ANF
Conseguentemente all’introduzione dell’Assegno Unico Universale, la rivalutazione dell’ANF sui requisiti di reddito è stata predisposta solo con riferimento a specifiche categorie. Ovvero quelle per i nuclei familiari:
- composti solo da maggiorenni inabili diversi dai figli;
- con entrambi i coniugi e senza figli con almeno un fratello o sorella;
- senza figli e con un fratello o sorella inabile;
- monoparentali senza figli e senza componenti inabili;
- senza figli e senza componenti inabili;
- monoparentali di cui il richiedente inabile senza figli con almeno un fratello, sorella o nipote;
- senza figli con un coniuge inabile.
COME SI CALCOLA IL VALORE DELL’ANF
L’importo dell’Assegno Nucleo Familiare è calcolato in base:
- alla tipologia del nucleo familiare;
- al numero dei componenti;
- al reddito complessivo del nucleo familiare.
La prestazione è prevista in importi decrescenti per scaglioni crescenti di reddito e cessa in corrispondenza di soglie di esclusione diverse a seconda della tipologia familiare. Verranno presi in considerazione i redditi del nucleo familiare assoggettabili a IRPEF, al lordo di:
- detrazioni d’imposta;
- oneri deducibili;
- ritenute erariali.
Sono da indicare anche:
- i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva (se superiori complessivamente a 1.032,91 euro);
- i redditi prodotti nell’anno solare precedente al 1° luglio di ogni anno e che hanno valore fino al 30 giugno dell’anno successivo;
- i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti due anni prima, se la richiesta riguarda, però, periodi compresi nel primo semestre (da gennaio a giugno);
- i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti nell’anno precedente, se i periodi sono compresi nel secondo semestre (da luglio a dicembre).
Il reddito di riferimento in caso di convivenza di fatto, (di cui all’articolo 1, commi 36 e 37, legge 20 maggio 2016, n. 76) con regolare contratto di convivenza (art. 1, co. 50, l. 76/2016), deve essere indicato secondo quanto previsto dalla legge già citata (Circolare INPS 5 maggio 2017, n. 84). Il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato. Ricordiamo che l’assegno ai lavoratori dipendenti in attività viene pagato dal datore di lavoro, per conto dell’INPS, con il pagamento della retribuzione.
NUOVI IMPORTI E TABELLE 2023
La Circolare INPS 30 maggio 2022, n. 65 ha reso noti gli importi 2023 sugli ANF. Gli stessi livelli di reddito, come specifica l’INPS, avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione. In questo articolo, potete leggere le tabelle INPS con gli importi aggiornati al 2023.
COME RICHIEDERE GLI ASSEGNI NUCLEI FAMILIARI
La domanda di assegno per il nucleo familiare va presentata per ogni anno a cui si ha diritto. La richiesta va presentate all’INPS in una delle seguenti modalità:
- tramite il servizio online dedicato, via web accedendo SPID, CIE o CNS da questa pagina;
- tramite Contact center;
- dai patronati o dagli intermediari, muniti di apposita delega.
Qualsiasi variazione nel reddito o nella composizione del nucleo familiare, durante il periodo di richiesta dell’ANF, deve essere comunicata entro 30 giorni.
QUANDO SI RICEVE IL PAGAMENTO DEGLI ANF
Per i pagamenti ANF autorizzati dall’INPS, la data iniziale dell’erogazione e quella di scadenza sono indicate nell’autorizzazione. Se la domanda viene presentata per uno o per più periodi precedenti, gli arretrati vengono corrisposti entro 5 anni, secondo il termine di prescrizione quinquennale.
DIFFERENZE TRA ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE E ASSEGNO UNICO FIGLI
L’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo. Riguarda specifiche categorie e ha determinati limiti.
L’ANF si differenzia dall’Assegno Unico Figli per metodologia, destinatari e modalità di erogazione. Dal 2022 l’Assegno Unico figli ha sostituito quasi integralmente l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) che, come abbiamo visto, resta valido solo per i nuclei con familiari diversi da quelli con figli e orfanili. Per conoscere i dettagli sull’Assegno Unico Universale, si consiglia di leggere questa guida.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI UTILI
- Decreto Legge 8 giugno 2021 numero 79 (Pdf 80 Kb);
- Circolare INPS del 30 ottobre 2014, n. 136 (Pdf 105Kb) del 30-10-2014;
- Circolare INPS n. 45 del 22 marzo 2019 (Pdf 121Kb) del 22-03-2019;
- Messaggio INPS n. 2331 (Pdf 440 Kb) del 17-06-2021;
- Circolare INPS n. 92 (Pdf 440Kb) del 30-06-2021;
- Dossier (Pdf 419Kb) della Camera del 13-07-2021, contenente tutti gli approfondimenti sulle novità introdotte per la misura.
ALTRI AIUTI E COME RESTARE AGGIORNATI
Per conoscere altre agevolazioni come, ad esempio, l’assegno unico e universale per i figli a carico, visita la nostra sezione dedicata a tutte le forme di aiuti per lavoratori e famiglie. Vi consigliamo inoltre il nostro approfondimento sugli assegni familiari.
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