Da Dicembre 2025 è possibile richiedere il bonus nuove imprese, l’incentivo sperimentale rivolto alle aziende nate da fusioni o acquisizioni con almeno 1.000 dipendenti.
INPS ha fornito le istruzioni d’accesso all’esonero contributivo fino a 3.500 euro annui per lavoratore, subordinato alla formazione obbligatoria e alla tutela dell’occupazione.
In questo articolo vi spieghiamo cos’è e come funziona l’agevolazione, nonché come richiederlo nell’anno in corso.
COS’È IL BONUS NUOVE IMPRESE
Il bonus nuove imprese è un incentivo sperimentale previsto dal Decreto aziende in crisi convertito in Legge. Consiste in un esonero contributivo fino a 3.500 euro per i datori di lavoro che costituiscono nuove imprese attraverso operazioni straordinarie come fusioni, cessioni, conferimenti o acquisizioni. L’agevolazione è finalizzata a sostenere la formazione dei dipendenti e a garantire la stabilità occupazionale.
L’INPS ha spiegato come richiederlo da mese di Dicembre 2025, come funziona e a chi spetta. Vediamo ogni dettaglio.
A CHI SPETTA
La misura spetta alle nuove imprese che:
- nascono da operazioni societarie straordinarie come fusioni, cessioni, conferimenti o acquisizioni di aziende o rami d’azienda;
- raggiungono un organico complessivo pari o superiore a 1.000 lavoratori dopo l’aggregazione;
- avviano un confronto sindacale e sottoscrivono un accordo in sede governativa con la presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
- presentano un progetto industriale che includa azioni di politica attiva per la formazione o riqualificazione dei lavoratori, finalizzate all’adeguamento delle competenze e alla gestione della transizione occupazionale.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona il bonus.
COME FUNZIONA
Il beneficio consiste nella riduzione fino al 100% dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi INAIL, per un periodo massimo di 36 mesi.
Le imprese – come accennato – per accedere alla misura devono, inoltre, avviare un confronto sindacale e stipulare un accordo in sede governativa. Tale accordo deve:
- essere sottoscritto alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme alle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, oppure alle rappresentanze sindacali aziendali o alla rappresentanza sindacale unitaria;
- includere un progetto industriale e di politica attiva che delinei interventi per superare le criticità del settore, garantire almeno 200 ore di formazione per ciascun lavoratore e accompagnare la transizione occupazionale con l’adeguamento delle competenze al nuovo contesto produttivo;
- essere sottoscritto dopo o anche prima della conclusione dell’operazione societaria, a condizione che venga formalmente indicato l’impegno a completare l’aggregazione entro 60 giorni dalla firma.
Una volta sottoscritto l’accordo, il Ministero del Lavoro comunica all’INPS l’elenco delle imprese beneficiarie, con i relativi dati identificativi. Solo dopo questa comunicazione, l’INPS attribuisce alle imprese il codice autorizzativo “2L”, che consente la fruizione dell’esonero contributivo tramite conguaglio nelle denunce mensili.
A QUANTO AMMONTA IL BONUS PER LE NUOVE IMPRESE
L’esonero contributivo ammonta a fino a un massimo di 3.500 euro per ogni lavoratore per un limite di 36 mesi. Infatti, si articola in due fasi:
- nei primi 24 mesi, l’esonero contributivo è fino a un massimo di 3.500 euro annui per ciascun lavoratore, pari a 291,66 euro mensili;
- negli ulteriori 12 mesi, l’esonero è fino a 2.000 euro annui per ciascun lavoratore, pari a 166,66 euro mensili.
COME RICHIEDERLO
I datori di lavoro possono richiedere il bonus tramite l’esposizione dei dati nel flusso Uniemens INPS, a partire dal mese di Dicembre 2025. Solo le imprese che hanno stipulato l’accordo governativo e ricevuto l’autorizzazione ministeriale possono accedere all’esonero, utilizzando il codice autorizzativo “2L”.
Le modalità specifiche variano in base alla gestione contributiva e INPS le illustra una per una nel Messaggio 6 Novembre 2025, n. 3344.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Decreto Legge 18 Gennaio 2024, n. 4 convertito in legge (Pdf 259 Kb);
- Messaggio n. 3344 INPS del 6 Novembre 2025 (Pdf 147 Kb).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere anche l’articolo su quali sono, a chi spettano, come richiedere e cosa sapere sugli incentivi per le assunzioni attivi nel 2025. Utile anche la guida agli incentivi per la transizione green e quella sugli Incubatori e acceleratori di start up in Italia. Interessante poi approfondire quali sono le misure per l’imprenditoria femminile.
Per approfondire quali sono gli altri aiuti in arrivo per lavoratori e imprese, vi consigliamo di leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2026.
Mettiamo a vostra disposizione anche l’approfondimento specifico sulle novità relative a lavoro e assunzioni contenute nella Legge di Bilancio 2026.
Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese.
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