Come diventare notaio

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Vi piacerebbe diventare notaio? Quello del notaio è sicuramente un mestiere delicato e ricco di responsabilità che, diversamente da quanto si è abituati a ritenere, non si eredita.

Lo dimostra bene il fatto che, in Italia, l’82,5% di coloro che svolgono la professione notarile non è figlio di notaio. Intraprendere la carriera di notaio comporta un notevole impegno e un lungo percorso di preparazione. 

In questa utile guida vi spieghiamo come si diventa notaio, partendo dall’iter di formazione fino ad arrivare all’esame di stato che abilita all’esercizio della professione. Vi diamo, inoltre, informazioni sulle prospettive di guadagno che rendono questo lavoro tra i più proficui dal punto di vista economico.

IL LAVORO DEL NOTAIO

Chi è il notaio e cosa fa? Il notaio è una storica figura professionale, istituita con la Legge notarile n. 89 del 1913, ed è di fatto un pubblico ufficiale. Ha infatti il potere, trasmessogli dallo Stato, di conferire pubblica fede, ovvero efficacia e valore legale, agli atti che stipula. Si occupa di redigere e autenticare atti tra vivi (ad. es. compravendite, costituzioni di società) e di ultima volontà (testamenti), conservandoli e rilasciandone copie, estratti e certificati. Inoltre, tra le sue funzioni rientra anche la riscossione e il versamento allo Stato, senza alcun aggio a carico di quest’ultimo, delle tasse collegate a tutti gli atti che riceve.

Nell’esercizio del suo lavoro, il notaio deve assumere un comportamento indipendente e imparziale e tutelare, allo stesso modo, gli interessi di tutte le parti contraenti. In quanto garante della legalità e della veridicità, è sottoposto a regolari verifiche da parte dello Stato. Tutti gli atti pubblici stesi e sottoscritti dal notaio sono, infatti, soggetti a controlli effettuati ogni due anni dal Ministero di Giustizia e ogni quattro mesi dall’Agenzia delle Entrate.

COME DIVENTARE NOTAIO

Cosa si deve fare per diventare notaio? Per intraprendere la professione di notaio è necessario superare tre step:

  1. conseguire la laurea magistrale o specialistica in Giurisprudenza;
  2. svolgere un periodo di pratica notarile di 18 mesi;
  3. superare il concorso pubblico notarile.

LAUREA IN GIURISPRUDENZA

Per svolgere la professione di notaio è indispensabile seguire un percorso di laurea magistrale o specialistica in Giurisprudenza (LMG/01) con durata complessiva del percorso di studi di 5 anni. Come alternativa vi è il diploma di laurea in Giurisprudenza del vecchio ordinamento.

LA PRATICA NOTARILE

La pratica prevista per diventare notaio si svolge presso uno studio notarile. Per iniziare a svolgerla è possibile individuare autonomamente uno studio, oppure ci si può rivolgere al Consiglio Notarile locale e richiedere la designazione di una sede presso cui poter effettuare il periodo di pratica.

Dopo aver trovato lo studio, occorre iscriversi al registro praticanti notai. Tale registro è tenuto dal Consiglio Notarile locale, ente a cui il praticante dovrà mostrare, ogni due mesi, un certificato che provi il reale svolgimento del praticantato notarile rilasciato dallo studio stesso.

QUANTO DURA IL PRATICANTATO PER NOTAI?

La pratica notarile ha una durata di 18 mesi (6 mesi possono essere anticipati già durante l’ultimo anno di università, mentre un anno deve essere effettuato con continuità dopo la laurea). Il praticantato per diventare notaio può essere terminato entro un massimo di 30 mesi dall’iscrizione nel registro praticanti. Se si supera tale scadenza, il periodo di pratica effettuato prima del conseguimento della laurea in Giurisprudenza non viene calcolato.

Ricordiamo che per coloro che svolgono la professione di avvocato e per gli impiegati dell’ordine giudiziario, in esercizio da almeno un anno, il periodo di pratica da svolgersi in maniera continuativa è di 8 mesi.

IL CONCORSO NOTARILE 

Il percorso per diventare notaio si completa superando l’apposito concorso pubblico nazionale indetto ogni anno dal Ministero della Giustizia. Il concorso è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, si svolge a Roma e prevede l’assegnazione di un numero prestabilito di sedi notarili. Al momento, il concorso notarile più recente è stato bandito a fine 2019 ed ha previsto l’assegnazione di 300 posti per notai.

Per essere ammessi all’esame di stato per notai è necessario:

  • aver conseguito la laurea in Giurisprudenza;
  • aver esaurito il periodo di praticantato;
  • avere un’età inferiore a 50 anni.

COME FUNZIONA IL CONCORSO PER NOTAI?

Il concorso notarile si compone di un esame scritto e di un esame orale, al quale si accede solo previo superamento del primo. L’esame scritto conta tre prove di natura teorica-pratica relative a un atto di ultima volontà (testamento) e a due atti tra vivi (di cui uno di diritto commerciale e uno di diritto civile). Anche l’esame orale si compone di tre prove. Queste hanno ad oggetto le seguenti materie:

  • diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio;
  • disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili;
  • disposizioni concernenti tributi sugli affari.

Quante volte si può fare il concorso da notaio? Nel caso in cui non si riesca a superare il concorso notarile, è possibile parteciparvi nuovamente. L’art. 1, comma 496 della Legge 205/2017 stabilisce che si può ripetere il concorso per 5 volte (in precedenza il limite era fissato a 3). Tale possibilità non è applicabile ai concorsi banditi prima dell’entrata in vigore della citata legge.

LA NOMINA DI NOTAIO

Con il superamento dei concorso si consegue la nomina a notaio e si ottiene l’abilitazione all’esercizio della professione. Sulla base della graduatoria, stilata in esito al concorso pubblico da notai, ai vincitori viene conferita la sede dove avviare, entro 3 mesi, l’attività notarile. Il conferimento della sede, come anche la nomina di notaio, avviene mediante decreto del Direttore generale della giustizia civile del Ministero della giustizia e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

A seguito dell’assegnazione della sede, il Ministero fornirà al professionista il sigillo notarile e gli strumenti per l’apposizione della firma digitale.

LE SCUOLE DI FORMAZIONE

Come prepararsi al concorso per notai? Superare l’esame di stato non è certamente facile, occorrono studio, impegno e grande forza di volontà. Per prepararsi ad affrontarlo è possibile frequentare le scuole notarili presenti in tutta Italia e riconosciute dal Consiglio Nazionale del Notariato, che rappresenta l’ordine professionale dei notai. La frequenza di tali scuole non è obbligatoria, ma può risultare utile per affrontare le prove d’esame. Ecco l’elenco completo delle scuole notarili attive in Italia. 

In alternativa, è possibile iscriversi alle Scuole di Specializzazione per le Professioni Legali (SSPL). L’accesso a tali scuole è a numero chiuso ed è riservato a laureati in Giurisprudenza. Il corso di studio dura 2 anni. Per frequentarle occorre superare un apposito concorso per titoli ed esame bandito dal Ministero della Giustizia e dal Miur. I bandi di ammissione vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale – IV Serie speciale e sui siti internet delle università italiane, in genere nella sezione dedicata all’offerta formativa post-laurea.

GUADAGNI: LO STIPENDIO DI UN NOTAIO 

Quanto guadagna un notaio? Essendo un libero professionista, e non un dipendente dello Stato, che lavora nel proprio studio notarile o associato con altri professionisti, i guadagni del notaio dipendono da diversi fattori. Tra questi spiccano il numero dei clienti, la reputazione e notorietà dello studio, nonché la sede di esercizio e la tipologia degli atti eseguiti. Si tratta comunque di una tra le professioni più proficue e redditizie, che può dare grandi soddisfazioni dal punto di vista economico. Attualmente, la media annuale del reddito dei notai si attesta intorno ai 200 mila Euro.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Per approfondimenti sulla professione di notaio vi invitiamo a consultare:

  • il sito web del Consiglio Nazionale del Notariato;
  • la Legge 89/1913 – “Ordinamento del notariato e degli archivi notarili”;
  • il Decreto Legislativo 166/2006 – “Norme in materia di concorso notarile, pratica e tirocinio professionale, nonché in materia di coadiutori notarili in attuazione dell’articolo 7, comma 1, della legge 28 novembre 2005, n. 246”.
di Clara R.
Redattrice, esperta di lavoro, impiego estero e formazione.
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