La Svizzera è una meta ambita da molti italiani che desiderano lavorare all’estero, sia per il suo alto standard di vita che per altri aspetti quali stipendi competitivi, il sistema sanitario di eccellenza e la posizione geografica favorevole.
Tuttavia, lavorare in Svizzera non è semplicemente una questione di trasferirsi oltreconfine. Le regole sul mercato del lavoro, i requisiti per ottenere permessi di soggiorno e lavoro, e le differenze culturali richiedono una pianificazione attenta e una buona conoscenza del sistema svizzero.
Ecco una utile guida con consigli pratici per trovare lavoro in Svizzera, pensata per aiutare gli italiani che desiderano lavorare nel territorio svizzero.
Di seguito forniamo tutte le informazioni utili su permessi di soggiorno, stipendi medi, contratti di lavoro, requisiti per lavorare in Svizzera, costo della vita e i siti web dove trovare offerte di lavoro e candidarsi.
Indice:
LAVORARE IN SVIZZERA COME STRANIERO
Le condizioni di soggiorno per lavorare in Svizzera come straniero dipendono dalla cittadinanza e dal motivo del soggiorno.
In base all’accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) siglato tra la Svizzera e l’Unione Europea il 21 giugno 1999, entrato in vigore il 1° giugno 2002, i cittadini di Paesi membri dell’Unione Europea (ad eccezione della Croazia, per la quale vigono norme particolari e transitorie) e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) hanno il diritto di entrare, vivere e svolgere un lavoro in Svizzera.
L’Italia è un Paese che fa parte dell’UE, dunque i cittadini italiani beneficiano dell’ALC e possono lavorare e vivere in Svizzera.
LAVORARE IN SVIZZERA ITALIANA
E’ possibile anche lavorare in Svizzera italiana, ovvero in quelle regioni svizzere in cui è prevalente l’uso della lingua italiana.
Si tratta, nello specifico, del Cantone Ticino, unico cantone svizzero in cui l’italiano è la sola lingua ufficiale, e del Cantone dei Grigioni, che è l’unico cantone trilingue (italiano, romancio e tedesco) della Svizzera, in particolare il c.d. Grigionitaliano, ovvero l’area delle valli meridionali dei Grigioni (Mesolcina, Calanca, Bregaglia, Valposchiavo).
LAVORARE IN SVIZZERA COME FRONTALIERE
Gli stranieri hanno la possibilità di lavorare in Svizzera anche senza risiedere in territorio svizzero, nella condizione di lavoratore frontaliere.
Sono considerati frontalieri, ad esempio, i cittadini italiani che risiedono vicino al confine svizzero e che si recano in Svizzera per lavoro, rientrando al proprio domicilio in territorio italiano a fine giornata o almeno una volta a settimana. Dunque è possibile lavorare in Svizzera e vivere in Italia.
Nel terzo trimestre 2024 erano in totale 403.243 i frontalieri impiegati in Svizzera, di cui 92792 italiani.
L’Italia ha siglato un nuovo accordo con la Confederazione Svizzera, in vigore dal 1° gennaio 2024, per ridefinire l’imposizione fiscale sui lavoratori frontalieri.
Il documento dà una nuova definizione dei lavoratori frontalieri, in base alla quale è considerato frontaliere il lavoratore che risiede entro 20 Km dalla frontiera con la Svizzera e, in linea di massima, rientra ogni giorno la proprio domicilio. Per i frontalieri la tassazione sarà suddivisa in parte in Svizzera e in parte in Italia.
In particolare l’accordo prevede che i frontalieri italiani assunti dal 1° luglio 2023 saranno tassati per l’80% in Svizzera e per il 20% in Italia. L’accordo è stato ratificato da parte del Parlamento italiano e di quello svizzero. Per maggiori informazioni sull’introduzione della tassazione concorrente per i lavoratori frontalieri vi invitiamo a leggere questo approfondimento.
Qual è la città italiana più vicina alla Svizzera? Tra le città italiane più vicine al confine svizzero ci sono Como, Sondrio, Verbania, Varese, e Aosta. In particolare, Como e Varese sono a pochi chilometri da alcune delle principali città della Svizzera italiana, cioè Lugano e Bellinzona.
COME SI FA A TROVARE LAVORO IN SVIZZERA
Come fa un italiano a lavorare in Svizzera? Deve prima di tutto cercare opportunità di lavoro in Svizzera che gli consentano di lavorare come frontaliere oppure che prevedano uno stipendio che permetta di trasferirsi e vivere in Svizzera o particolari agevolazioni o aiuti per il trasferimento.
Quindi, cosa si deve fare per trovare lavoro in Svizzera? Ecco i migliori siti web e servizi utili per iniziare la ricerca di un lavoro in Svizzera.
Il punto di partenza è sicuramente arbeit.swiss, il sito dell’autorità federale del mercato del lavoro (SECO – Segreteria di Stato dell’economia). Questo portale web, oltre a fornire tutte le informazioni ufficiali sul mercato del lavoro, permette l’accesso a un portale di annunci online: JOB-Room. Su questo sito utile per chi cerca lavoro puoi trovare anche gli indirizzi fisici, telefonici ed online di tutti gli uffici di collocamento (URC) svizzeri, divisi per Cantone di competenza.
Ogni Cantone offre, inoltre, dei centri di consulenza per il lavoro. Dal sito web adressen.sdbb.ch puoi identificare i tutti i centri che offrono servizi legati al mondo del lavoro, situati nella regione che ti interessa. Ad esempio selezionando ‘TI’ trovi i contatti dei centri che operano nel Canton Ticino, puoi visitare i loro siti web per trovare annunci di lavoro oppure contattarli per ottenere consulenza gratuita.
Ricordiamo poi che tramite il portale europeo della mobilità professionale Eures è possibile trovare informazioni utili, ad esempio su come cercare casa, i riferimenti di consulenti a cui puoi rivolgerti per avere supporto e in questa pagina sono disponibili migliaia di offerte di lavoro pubblicate da enti e aziende che cercano personale in Svizzera.
Mettiamo a disposizione anche questa pagina, da cui è possibile prendere visione di diverse opportunità di lavoro in Svizzera e in altri Paesi esteri.
ALTRE FONTI PER LA RICERCA DI LAVORO
Inoltre, anche in Svizzera, come in Italia, esistono diversi siti web che pubblicano opportunità di lavoro.
Per trovare lavoro in modo semplice e veloce può essere utile usare un motore di ricerca lavoro tra i vari disponibili, che permettono di trovare tutte le offerte di lavoro pubblicate dai numerosi portali svizzeri.
L’invio della candidatura è semplice. Generalmente viene richiesto di compilare un form di registrazione del curriculum vitae, oppure di inviare il cv tramite email.
QUALI SONO I LAVORI PIÙ RICHIESTI IN SVIZZERA
In base ai dati aggiornati sulla disoccupazione in Svizzera elaborati dalla SECO (Segreteria di Stato dell’economia), i settori economici in cui vi sono più posti vacanti e, dunque, dove è più facile trovare lavoro in Svizzera al momento sono i seguenti (dati Novembre 2024):
- Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale – 18.961 posti vacanti;
- Attività di servizi di ristorazione – 2.144 posti vacanti;
- Servizi di alloggio – 1.045 posti vacanti
- Attività di servizi per edifici e per paesaggio – 723 posti vacanti;
- Attività di sedi centrali; consulenza gestionale – 656 posti vacanti;
- Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli – 629 posti vacanti;
- Attività di servizi sanitari- 626 posti vacanti;
- Lavori di costruzione specializzati – 505 posti vacanti;
- Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria – 494 posti vacanti;
- Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti – 450 posti vacanti.
DOVE TROVARE LAVORO IN SVIZZERA
Una statistica elaborata dal BSF (Ufficio federale di statistica), che fotografa la situazione del mercato del lavoro svizzero, evidenzia che ci sono alcuni cantoni svizzeri che offrono maggiori opportunità di impiego rispetto ad altri, in quanto sono caratterizzati da un maggior numero di posti vacanti da coprire.
Ecco quali sono le sedi che offrono maggiori possibilità di trovare un impiego in territorio svizzero (dati Dicembre 2024):
- Zurigo – 4.967;
- Berna – 4.141;
- Argovia – 2.861;
- Vaud – 2.560;
- San Gallo – 2.430;
- Lucerna – 2.079;
- Soletta – 1.691;
- Grigioni – 1.630;
- Turgovia – 1.424;
- Basilea Campagna – 1.270;
- Basilea Città – 1.088;
- Vallese – 1.034;
- Ticino – 739;
- Neuchatel – 846;
- Ginevra – 833;
- Sciaffusa – 484;
- Friburgo – 482;
- Zugo – 513;
- Svitto – 912;
- Obwaldo – 190;
- Nidwaldo – 136;
- Glarona – 143;
- Uri – 113;
- Appenzello Esterno – 112;
- Giura – 96;
- Appenzello Interno – 30.
VIVERE E LAVORARE IN SVIZZERA
La Svizzera è uno Stato federale composto da 26 cantoni, ossia Stati federali, ufficialmente definita come Confederazione Svizzera (Confoederatio Helvetica).
La capitale è Berna, ma non è certo l’unica città in cui può essere interessante trovare lavoro. Tra le principali e più importanti città svizzere troviamo Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Lucerna, San Gallo, Bienne, Winterthur e la più vicina a noi, Lugano.
La valuta corrente è il Franco svizzero – CHF (100 franchi svizzeri corrispondono a oltre 106 euro).
Quali lingue si parlano? La Svizzera è suddivisa in tre regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni, in cui si parla il Romancio. Il Tedesco, il Francese e l’Italiano sono lingue ufficiali e nazionali. Alla diversità linguistica si aggiunge quella religiosa con i cantoni protestanti e i cantoni cattolici.
SITUAZIONE ECONOMICA
La Svizzera è uno dei Paesi economicamente più prosperi al mondo.
Secondo i dati riportati dal Dipartimento federale degli affari esteri svizzero (DFAE), infatti, il reddito pro – capite medio svizzero si aggira attorno a 92 mila dollari (dati PIL 2022), ovvero quasi 84 mila CHF (oltre 88 mila euro), e la Svizzera risulta uno dei Paesi più ricchi d’Europa, con un potere d’acquisto fra i più alti al mondo.
La Svizzera offre un livello di benessere economico con pochi eguali in Europa.
Stando al Global Wealth Report 2024, ossia il rapporto sulla ricchezza globale delle famiglie elaborato dal Credit Suisse Research Institute, la ricchezza media per adulto nella Confederazione Elvetica si aggira attorno a 709 mila dollari (circa 686 mila euro).
MERCATO DEL LAVORO
La disoccupazione in Svizzera è tra le più basse d’Europa, mentre l’occupazione è in crescita. Il numero di persone occupate è aumentato dello 0,7% nel terzo trimestre 2024 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Fra il terzo trimestre del 2023 e il terzo trimestre del 2024 è aumentato anche il numero delle persone straniere occupate in Svizzera (+1,3%), che ha visto un aumento del 4,7% per le persone titolari di un permesso di dimora (permesso B o L, in Svizzera da almeno 12 mesi), del 4,4% per le persone titolari di un permesso per dimoranti temporanei (permesso L, in Svizzera da meno di 12 mesi) e del 2,7% per le persone frontaliere (permesso G). Il numero delle persone titolari di un permesso di domicilio (permesso C) è invece diminuito (-1,9%).
Nel terzo trimestre del 2024, in Svizzera lavoravano 1,845 milioni di persone straniere. Quattro lavoratori su cinque (79%) provenivano da un Paese dell’Unione europea (UE).
Il successo non arriva solo dalle banche svizzere o dall’industria del cioccolato. L’occupazione è in crescita sia nel settore secondario (industria e costruzioni) che nel settore terziario (servizi).
La Svizzera è un Paese competitivo anche per chi desidera creare una impresa. Aprire una società in Svizzera, infatti, può essere vantaggioso dato che le tasse sui redditi sono notevolmente inferiori rispetto a quelle italiane.
SALARI SVIZZERI
Il salario medio in Svizzera è di 6.788 franchi lordi al mese per un posto di lavoro a tempo pieno, secondo l’analisi dei salari per il 2022 realizzata dall’Ufficio federale di statistica, che è la più recente disponibile.
Come nel nostro Paese, le retribuzioni variano in base a settore professionale, posizione ed età, qualifiche ed esperienza dei lavoratori.
Alcuni cantoni hanno introdotto il salario minimo in Svizzera. Si tratta, nello specifico, dei Cantoni di Neuchatel, Giura, Ginevra, Ticino e Basilea Città. Qui vigono, infatti, salari minimi legali stabiliti da specifiche normative cantonali. Maggiori dettagli si trovano in questo approfondimento.
La paga minima obbligatoria media va dai circa 20 franchi all’ora del Cantone Giura a circa 24 franchi del Canton Ginevra, dove la retribuzione minima non può essere inferiore, per una settimana lavorativa di 41 ore, a circa 4.200 euro. Per tutte le informazioni potete leggere questo approfondimento.
ESEMPI DI RETRIBUZIONE IN SVIZZERA
La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) svizzera ha reso disponibile online il calcolatore nazionale dei salari, uno strumento che consente di calcolare le retribuzioni mensili lorde svizzere in base a vari parametri, quali età, settore professionale, professione, anzianità di servizio, formazione, sesso, nazionalità e categoria di permesso di soggiorno.
Inoltre, da ottobre 2024 è nuovamente disponibile Salarium, la calcolatrice statistica dei salari messa a disposizione dall’Ufficio federale di statistica (BFS) della Confederazione Svizzera, basata sui dati della rilevazione svizzera della struttura dei salari (RSS) 2022. Anch’essa permette di stimare i salari in base a diversi criteri quali il ramo economico, la regione, il gruppo di professioni, il livello di formazione, l’età o il sesso. L’applicazione è utilizzabile sia da PC che da cellulare ed è disponibile in quattro lingue: francese, tedesco, italiano e inglese.
Vediamo qualche esempio di calcolo. Un operatore socio sanitario – OSS che lavora in Canton Ticino e ha un’età di 35 anni guadagna, in media, 5.480 CHF (circa 5.823 euro).
Un insegnante in Svizzera guadagna, se ha un’età di 30 anni e 5 anni di anzianità di servizio, un salario medio mensile che va da 5.369 franchi svizzeri (circa 5.706 euro), se lavora nel Canton Ticino, a 6.405 franchi (circa 6.807 euro), se lavora a Zurigo.
Ma gli insegnanti sono una classe privilegiata nella Repubblica Elvetica? Non proprio. In Svizzera, i salari sono semplicemente tra i più alti del mondo. Dal punto di vista delle retribuzioni, quindi, lavorare in Svizzera conviene.
Tornando all’area del Ticino, per fare ancora qualche esempio, e considerando un’età di 40 anni e 5 anni di anzianità, un autista guadagna, in media, 4.420 CHF (circa 4.697 euro), un medico generico può percepire uno stipendio mensile medio pari a 6.370 franchi svizzeri (circa 6.769 euro).
Un addetto alle pulizie senza alcuna qualifica, con 30 anni di età e 5 anni di servizio, può guadagnare, invece, un salario medio pari a 3.806 franchi svizzeri (4.044 euro), mentre un operaio metalmeccanico di 40 anni, con 10 anni di servizio, può ricevere mensilmente 5.224 franchi svizzeri (circa 5.551 euro).
TABELLA RETRIBUZIONI MEDIE
Ecco un’utile Tabella, elaborata dall’Ufficio federale di statistica (BSF) della Confederazione Svizzera, che indica i valori medi dei salari lordi mensili (in franchi), per il settore privato e pubblico, suddivisi per gruppi di professioni e per sesso (donne e uomini):
REDDITO PROFESSIONALE MEDIO
L’Ufficio federale di statistica (BSF) ha reso disponibili i dati sul reddito lordo annuo da lavoro delle persone occupate secondo lo statuto occupazionale, il gruppo di professioni, il grado di occupazione e il sesso relativi allo scorso anno, tratti dalla rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS).
Dalle informazioni raccolte si evidenzia che, nel 2023, il reddito lordo annuo mediano da lavoro delle persone occupate a tempo pieno era pari a 84.500 franchi (circa 89.109 euro).
Ecco di seguito la Tabella con tutti i dati relativi al reddito dei lavoratori in Svizzera pubblicata dal BSF:
COSTO DELLA VITA
Vivere in Svizzera può presentare dei problemi. Innanzitutto, il costo della vita è molto alto, tra i più elevati in Europa.
Il prezzo degli alloggi è così elevato che la maggior parte delle persone che giungono in Svizzera in cerca di lavoro non può permettersi di acquistare una casa e molti ricorrono quindi all’affitto. Tuttavia anche i canoni di locazione sono relativamente elevati.
A titolo indicativo, in base ai dati pubblicati dal BSF, il prezzo medio nazionale dell’affitto di un’abitazione si aggira attorno a 1.412 franchi svizzeri (dati 2022), ovvero circa 1.500 euro. Ma questa è la media nazionale, ciò vuol dire che nei pressi delle città queste cifre potrebbero essere molto più elevate.
Una soluzione vantaggiosa è lavorare in Svizzera e vivere in Italia, rientrando nella categoria dei frontalieri, ossia coloro che risiedono in Italia ma lavorano in Svizzera. Questo è fattibile se si vive vicino ai confini, ad esempio Varese, Como, Sondrio, Verbania Cusio Ossola.
PERMESSO DI LAVORO IN SVIZZERA
Serve un permesso per lavorare in Svizzera? Come per gli altri cittadini dell’UE-27 (ossia di tutti gli Stati membri dell’UE ad eccezione della Croazia), la necessità di ottenere un permesso per il lavoro in Svizzera dipende dalla durata dell’attività lucrativa (l’incarico lavorativo). Nello specifico se quest’ultima è inferiore o superiore ad un trimestre.
Vediamo in dettaglio ciascun caso.
LAVORO NON SUPERIORE A 3 MESI
Nel caso di un impiego di durata non superiore a 90 giorni, ossia 3 mesi, per anno civile, i cittadini dell’UE-27, che comprende gli Italiani, non sono obbligati ad avere il permesso.
Tuttavia sono tenuti a notificare questa attività, attraverso un’apposita procedura online, che deve essere effettuata prima dell’inizio dell’attività lavorativa.
Possono usufruire di questa condizione le seguenti categorie di lavoratori:
- cittadini dell’UE-27 o dell’AELS che assumono un impiego in Svizzera;
- lavoratori dipendenti distaccati da una ditta avente sede in uno Stato UE/AELS, indipendentemente dalla cittadinanza;
- prestatori indipendenti di servizi cittadini UE/AELS residenti in uno Stato UE/AELS.
LAVORO SUPERIORE A 3 MESI
Nel caso di un’assunzione per un periodo superiore a 3 mesi/90 giorni, invece, è obbligatorio possedere il permesso di soggiorno. Il rilascio dei permessi è affidato ai cantoni, ossia gli Stati federali che compongono la Confederazione Svizzera.
Il nullaosta ha una durata variabile in base alla durata dell’attività lavorativa, ed è distinto in:
- L UE/AELS – permesso di soggiorno di breve durata, per attività di durata inferiore ad un anno (364 giorni);
- B UE/AELS – permesso di dimora, per assunzioni della durata di almeno un anno o a tempo indeterminato.
Come richiedere il permesso? Il lavoratore deve recarsi presso il Comune di residenza e deve notificare il proprio arrivo in Svizzera facendo richiesta del permesso di soggiorno o del permesso di dimora.
La richiesta deve essere fatta entro 14 giorni dall’arrivo in Svizzera e prima dell’assunzione d’impiego.
I documenti che bisogna consegnare sono: carta d’identità o passaporto in corso di validità e certificato di assunzione o il contratto di lavoro che indichi la durata dell’impiego e il tasso d’occupazione.
Quanto durano i permessi? Il permesso L UE/AELS resta valido per il periodo del contratto di lavoro, mentre quello B UE/AELS ha una validità di 5 anni.
Si possono rinnovare? Il permesso B può essere rinnovato, facendo apposita richiesta, a partire da 3 mesi ed entro 2 settimane dalla sua scadenza. Per rinnovarlo occorre recarsi presso il Comune di residenza, portando con sé la carta di soggiorno e un passaporto valido.
Oltre al permesso di soggiorno serve un permesso di lavoro? I cittadini dell’UE-27/AELS necessitano unicamente di un permesso di soggiorno che è valido al tempo stesso come permesso di lavoro.
LAVORO INDIPENDENTE, LIBERI PROFESSIONISTI
I cittadini italiani, come tutti quelli dell’UE-27, che desiderano avviare un’attività di lavoro autonomo in Svizzera, devono richiedere il permesso di dimora (B UE/AELS), che è valido per un quinquennio.
Una volta arrivati in territorio svizzero e prima di avviare l’impresa devono notificare, entro 14 giorni, la propria presenza al Comune in cui risiedono o all’autorità cantonale preposta al mercato del lavoro o competente in materia di migrazione.
Quindi devono richiedere il permesso di soggiorno per l’esercizio di un’attività lucrativa indipendente, presentando la carta d’identità o il passaporto, e i documenti che attestano l’adempimento delle formalità iniziali necessarie per esercitare un’attività autonoma (capitale iniziale, eventuale iscrizione nel registro di commercio e simili).
PERMESSO DI DOMICILIO C UE/AELS
I cittadini dei primi 15 Stati che hanno fatto parte dell’Unione Europea (UE-15), tra cui l’Italia, e dell’AELS, che dimorano regolarmente e ininterrottamente in Svizzera da 5 anni possono ottenere un permesso di domicilio di durata illimitata. Quest’ultimo è soggetto a controllo ogni 5 anni.
PERMESSO PER FRONTALIERI
I lavoratori dipendenti e indipendenti cittadini dell’UE/AELS che risiedono in uno Stato membro dell’UE/AELS e lavorano in Svizzera (posto di lavoro oppure sede dell’impresa) devono richiedere il permesso per frontalieri (G UE/AELS). E’ il caso frequente degli italiani che risiedono in Lombardia o Piemonte e lavorano in Canton Ticino.
I frontalieri devono ritornare almeno una volta alla settimana presso il luogo di domicilio all’estero. Se dimorano in Svizzera durante la settimana sono tenuti a notificarsi presso il Comune di residenza. Il permesso per frontalieri viene rilasciato dalle autorità cantonali del luogo di lavoro.
Quanto dura il permesso? Se il contratto di lavoro dura meno di un anno, la durata di validità del permesso equivale alla durata di validità del contratto. Se il contratto di lavoro ha una validità superiore a un anno, il permesso vale cinque anni.
LAVORARE IN SVIZZERA CON LAUREA ITALIANA
E’ possibile lavorare in Svizzera con titoli di studio conseguiti all’estero? Per rispondere a questa domanda bisogna, prima di tutto, chiarire che in Svizzera esistono due tipi di professioni, le professioni regolamentate (in questa pagina trovi l’elenco di tutte le professioni che rientrano tra queste), cioè che possono essere svolte solo in possesso di determinate qualifiche professionali disciplinate da disposizioni legislative o amministrative svizzere, che possono essere cantonali (ad es. nel settore sanitario) o federali, e le professioni non regolamentate.
Se la professione è regolamentata, per poterla esercitare è dunque obbligatorio ottenere il riconoscimento del titolo estero.
In Svizzera non c’è una sola autorità preposta al riconoscimento dei diplomi esteri, ma dipende dal titolo di studio conseguito all’estero. Puoi consultare l’elenco delle autorità a cui rivolgersi per il riconoscimento dei diplomi stranieri in questa pagina.
Se la professione non è regolamentata, invece, è generalmente possibile lavorare in Svizzera con il titolo di studio straniero (ad es. la laurea italiana) senza bisogno del riconoscimento.
In questo caso è, comunque, facoltativo chiedere il riconoscimento del titolo, se si desidera.
CONTRATTO DI LAVORO SVIZZERO
Per raccogliere informazioni dettagliate su contratti di lavoro, assicurazioni contro infortuni, sindacati, ferie, tredicesima, malattie e tutto ciò che riguarda il mercato del lavoro elvetico, consigliamo di consultare il sito dell’autorità svizzera del mercato del lavoro, seco.admin.ch.
Nella sezione “Lavoro” sono disponibili tutte le notizie relative a diritti e gli obblighi dei lavoratori e dei datori di lavoro definiti nel diritto del lavoro svizzero e sui principali tipi di contratto di lavoro: il contratto individuale di lavoro, il contratto collettivo di lavoro, il contratto normale di lavoro.
La legge sul lavoro stabilisce le norme per la protezione generale dei lavoratori, il lavoro giovanile e la tutela delle donne incinte e delle madri che allattano.
INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE PER GLI ITALIANI CHE LAVORANO IN SVIZZERA
I cittadini stranieri, dunque anche italiani, che lavorano in Svizzera hanno diritto all’indennità di disoccupazione svizzera se perdono il lavoro. Tuttavia, per ottenerla, devono possedere un permesso di domicilio o di soggiorno.
Nel caso dei frontalieri, invece, possono richiedere la disoccupazione italiana (NASpI). In ogni caso, possono beneficiare comunque dei servizi di supporto alla ricerca di lavoro in Svizzera offerti dall’Ufficio regionale di collocamento svizzero.
Ricordiamo, inoltre, che è anche possibile lavorare in Svizzera con incarichi a termine e prendere la disoccupazione italiana. In questo caso, infatti, la NASpI può essere sospesa, se l’incarico di lavoro ha una durata non superiore a 6 mesi, per tutta la sua durata, e riprendere al termine della prestazione lavorativa.
DOCUMENTI UTILI
Mettiamo a tua disposizione questi opuscoli resi disponibili dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), con tante notizie utili per gli stranieri che decidono di lavorare e vivere in Svizzera:
– BENVENUTI IN SVIZZERA (Pdf 1Mb), con informazioni di base sulla vita nella Confederazione elvetica;
– CITTADINI E CITTADINE DELL’UE (Pdf 509Kb), contenente indicazioni relative alla libera circolazione e all’entrata in Svizzera degli stranieri con cittadinanza europea.
ALTRE GUIDE UTILI PER TROVARE LAVORO IN SVIZZERA
Per ulteriori approfondimenti sul lavoro in Svizzera vi invitiamo a leggere anche le seguenti guide, con tutte le informazioni utili per lavorare nelle maggiori aziende che assumono personale in Svizzera e presso le principali banche svizzere:
– Aziende che assumono in Svizzera, quali sono e come candidarsi.
– Lavorare in banca in Svizzera, come fare e come candidarsi.
– Lavoro in Svizzera nel settore pubblico, opportunità per italiani.
– Ferrovie Svizzere Lavora con noi: posizioni aperte.
– Salario minimo in Svizzera, importo di ogni cantone.
Infine, mettiamo a disposizione la guida su pensioni all’estero e accertamento vita, che riassume le regole per chi lavora o ha lavorato fuori dall’Italia. Vi consigliamo di approfondire anche le novità riguardanti lo smart working per i frontalieri Italia Svizzera.
FAQ
Rendiamo disponibili di seguito le risposte ufficiali alle domande frequenti su come lavorare in Svizzera da straniero pubblicate dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
1) Come fa un italiano a lavorare in Svizzera?
L’Italia rientra tra gli Stati membri dell’UE/AELS, pertanto i cittadini italiani posso beneficiare dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone e necessitano unicamente di un permesso di soggiorno valido al tempo stesso come permesso di lavoro. Un permesso di soggiorno viene rilasciato solo dietro presentazione di un certificato di assunzione o di un attestato di lavoro (p. es. contratto di lavoro che indichi la durata dell’impiego e il tasso di occupazione).
2) Mi piacerebbe lavorare in Svizzera. Come devo procedere?
Attività lucrativa della durata massima di tre mesi (impiego di durata non superiore a tre mesi): I cittadini dell’UE/AELS con assunzione d’impiego in Svizzera possono soggiornare nel nostro Paese durante tre mesi per anno civile senza un pertinente permesso retto dal diritto in materia di stranieri. Sottostanno tuttavia all’obbligo di notifica.
Attività lucrativa di durata superiore a 3 mesi: Entro 14 giorni dall’arrivo in Svizzera e prima dell’assunzione d’impiego, i cittadini dell’UE/AELS sono tenuti a notificare il loro arrivo al Comune di residenza per richiedere un permesso di soggiorno. A tal fine occorre presentare una carta d’identità valida (oppure un passaporto valido) nonché un certificato di assunzione o un attestato di lavoro del datore di lavoro (p. es. contratto di lavoro che indichi segnatamente la durata dell’impiego e il tasso d’occupazione). A seconda della durata dell’attività verrà rilasciato un permesso di soggiorno di breve durata (permesso L UE/AELS, contratto di lavoro della durata massima di 364 giorni) oppure un permesso di dimora B UE/AELS (durata del contratto di almeno un anno o indeterminata).
Le formalità necessarie per ottenere il permesso di soggiorno possono essere sbrigate dopo l’arrivo in Svizzera.
3) Sono un cittadino dell’UE/AELS e mi piacerebbe svolgere un’attività lucrativa indipendente in Svizzera. Come devo fare?
I cittadini dell’UE/AELS devono notificare la loro presenza al Comune di residenza entro 14 giorni dal loro arrivo e sollecitare un permesso di soggiorno. A tal fine devono presentare una carta d’identità valida (oppure un passaporto valido) nonché documenti comprovanti l’esercizio (futuro) di un’attività lucrativa indipendente atta a sovvenire ai propri bisogni e a quelli dei familiari. L’attività lucrativa può iniziare soltanto dopo il deposito dei documenti richiesti dall’autorità cantonale competente.
Le formalità per l’ottenimento del permesso di soggiorno possono essere sbrigate dopo l’arrivo in Svizzera.
4) Che tipi di permesso esistono e qual è la loro durata?
Permesso di soggiorno di breve durata L UE/AELS: Questo tipo di permesso viene rilasciato ai lavoratori dipendenti che esercitano un’attività di durata inferiore a un anno. La durata di validità del permesso equivale a quella del contratto di lavoro o della prestazione. Per attività di durata inferiore o uguale a tre mesi per anno civile, i cittadini dell’UE/AELS non necessitano più di un permesso. L’attività lucrativa va tuttavia comunicata dal datore di lavoro svizzero seguendo l’apposita procedura.
Permesso di dimora B UE/AELS: Questo tipo di permesso viene rilasciato ai cittadini dell’UE/AELS che esercitano un’attività di durata superiore a un anno o indeterminata e ai lavoratori indipendenti che dimostrano un’attività indipendente effettiva. Le persone che non esercitano un’attività lucrativa ottengono tale permesso se dimostrano di disporre di mezzi finanziari sufficienti per provvedere al loro sostentamento e a quello dei loro familiari nonché di un’assicurazione malattia o di un’assicurazione contro gli infortuni che copra tutti i rischi. Il permesso è valido cinque anni e può essere prorogato.
La durata di validità dei permessi rilasciati agli studenti è limitata ad un anno. Il permesso è tuttavia prorogato fino al termine regolare della formazione purché siano adempiute le pertinenti condizioni.
Permesso per frontalieri G UE/AELS: Questo tipo di permesso viene rilasciato ai lavoratori dipendenti e indipendenti cittadini dell’UE/AELS che risiedono in uno Stato membro dell’UE/AELS e lavorano in Svizzera (posto di lavoro oppure sede dell’impresa). Almeno una volta alla settimana devono ritornare al luogo di domicilio all’estero.
Se il contratto di lavoro presentato dura meno di un anno, la durata di validità del permesso equivale alla durata di validità del contratto. Se il contratto di lavoro ha una validità superiore a un anno, il permesso vale cinque anni.
Permesso di domicilio C UE/AELS: Dopo cinque anni di dimora regolare e ininterrotta i cittadini dell’UE-15/AELS ottengono un permesso di domicilio in base agli accordi bilaterali stipulati con tali Paesi se le condizioni di rilascio sono soddisfatte. Questo permesso di durata illimitata sottostà tuttavia a un termine di controllo di cinque anni. Le condizioni per il rilascio del permesso di domicilio non sono rette dall’ALC. Siccome non beneficiano di accordi di domicilio, i cittadini dei altri Stati dell’UE ottengono il permesso di domicilio in linea di principio dopo dieci anni di dimora.
5) Chi può richiedere un permesso per frontalieri?
I frontalieri sono cittadini degli Stati UE/AELS che risiedono in uno Stato membro dell’UE/AELS e lavorano in Svizzera (persone che esercitano un’attività lucrativa dipendente o indipendente con sede dell’impresa in Svizzera). Sottostanno all’obbligo di rientrare al proprio domicilio all’estero almeno una volta alla settimana. Se dimorano in Svizzera durante la settimana sono tenuti a notificarsi presso il Comune di residenza. Il permesso per frontalieri viene rilasciato dalle autorità cantonali del luogo di lavoro. I cittadini dell’UE/AELS non sottostanno più alle zone di frontiera. Hanno il diritto di abitare in qualunque Stato membro dell’UE/AELS e di lavorare in tutta la Svizzera.
6) Posso cambiare posto di lavoro o luogo di residenza?
Mobilità geografica – I permessi di soggiorno di breve durata, di dimora e di domicilio UE/AELS sono validi per l’intero territorio della Svizzera (mobilità geografica). I cittadini dell’UE/AELS e i loro familiari non necessitano di un nuovo permesso se decidono di trasferire il centro dei loro interessi in un altro Cantone. Il nuovo indirizzo va tuttavia riportato sul permesso UE/AELS. Al momento della notifica nel nuovo luogo di domicilio occorre presentare il permesso per l’apposizione del nuovo indirizzo. Ciò vale parimenti in caso di trasferimento del domicilio all’interno del medesimo Cantone o Comune.
Mobilità professionale – Il permesso di dimora UE/AELS autorizza le persone esercitanti attività lucrativa dipendente a cambiare impiego e professione nonché a passare a un’attività indipendente (mobilità professionale). Sono fatte salve le disposizioni di polizia sanitaria ed economica valevoli anche per i cittadini svizzeri (leggi sull’esercizio di un’attività commerciale, autorizzazione per esercitare la professione, ecc.). Sono inoltre escluse le cariche pubbliche con prerogative di forza pubblica (militare, polizia, giustizia).
Il permesso di soggiorno di breve durata UE/AELS autorizza i cittadini dell’UE/AELS esercitanti attività lucrativa dipendente a cambiare impiego e professione nell’ambito di un’attività dipendente. Sono fatte salve le disposizioni di polizia sanitaria ed economica valevoli anche per i cittadini svizzeri (leggi sull’esercizio di un’attività commerciale, autorizzazione per esercitare la professione, ecc.). Sono inoltre escluse le cariche pubbliche con prerogative di forza pubblica (militare, polizia, giustizia). Il passaggio a un’attività indipendente soggiace all’obbligo di notifica e presuppone il rilascio di un nuovo permesso di dimora (permesso B UE/AELS) valido cinque anni.
I cittadini UE/AELS che esercitano in Svizzera un’attività lucrativa indipendente, conservano il permesso di dimora UE/AELS se passano a un’attività dipendente.
7) Ho perso il mio posto di lavoro / il mio contratto di lavoro è scaduto – devo lasciare il Paese?
In linea di principio potete rimanere in Svizzera per sei mesi al fine di cercare un nuovo impiego. Basta richiedere ai servizi cantonali competenti un permesso per la ricerca di un impiego.
8) Mi piacerebbe stabilirmi in Svizzera, ma non per esercitarvi un’attività lucrativa. È possibile ottenere un permesso di soggiorno?
In caso di soggiorno senza attività lucrativa (pensionati, studenti ecc.) dovete notificarvi entro 14 giorni dall’arrivo in Svizzera presso il vostro Comune di residenza e richiedere un permesso di soggiorno senza attività lucrativa. Questo verrà rilasciato se siete in grado di provare di dimostrare che disponete di mezzi finanziari sufficienti per provvedere al vostro sostentamento e a quello della vostra famiglia e che avete stipulato un’assicurazione in caso di infortunio o di malattia che copre tutti i rischi. I mezzi finanziari sono considerati sufficienti quando cittadini svizzeri in situazione analoga non possono beneficiare dell’assistenza sociale. Le autorità cantonali competenti in materia di migrazione forniscono informazioni dettagliate in merito.
Attenzione: in caso di soggiorno in Svizzera di durata superiore a tre mesi vi è l’obbligo di stipulare un’assicurazione malattia presso una cassa malati svizzera.
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Salve mi chiamo Umberto ho 61 anni lavoro da undici anni nelle scuole superiori come bidello “collaboratore scolastico” a tempo indeterminato” di ruolo “Vorrei trasferirmi in Svizzera precisamente lavorando in Svizzera italiana, le regioni svizzere in cui è prevalente
l’uso della lingua italiana il canton ticino, e cantone dei grigioni c’e’ il problema non da poco degli affitti
Umberto
Salve, sono italiana/tunisina, parlo bene il francese e l’italiano è un po’ l’inglese, ho conoscenze della sartoria aiuto cuoco, dama di compagnia, pulizia, sono un operatore socio sanitario, diplomata e molto attiva, vorrei trasferirmi in Svizzera con tutta la famiglia per salvare i miei figli per trovare un futuro migliore, grazie
Buon giorno, sono un italiano del 1954 insieme alla mia compagna del 2979, stiamo cercando un lavoro serio in Svizzera, io sono esperto in logistica e smaltimento rifiuti e recupero metalli preziosi da apparecchi fuori uso. La mia compagna è molto valida nel settore ristorazione e alberghiero, come dipendente.
Salve sono un 32 enne Italiano ma da 9 anni vivo in Germania è sto pensando di trasferirmi in Svizzera, ho una famiglia con tre figli. Qualcuno mi potrebbe indicare come è dove potersi integrare facilmente?
Le conviene provare a candidarsi ad offerte di lavoro nella Svizzera tedesca visto che sicuramente lei saprà parlare bene il tedesco. Qui sopra nella guida trova davvero tutti i link utili per la ricerca di lavoro e anche la spiegazione dettagliata su come funzionano i contratti in Svizzera. Il primo step resta quello di individuare delle offerte di lavoro di suo interesse e candidarsi.
Per quanto riguarda l’integrazione ecco i consigli utili.
Integrarsi in Svizzera può essere un processo relativamente agevole, ma richiede impegno e adattamento. Ecco alcuni suggerimenti su come fare:
– Conoscere la lingua: è fondamentale per comunicare con gli altri e per trovare lavoro (nel suo caso il problema non si pone).
– Cultura e valori: familiarizzare con la cultura svizzera, le abitudini e i valori è essenziale per capire meglio le persone e le dinamiche sociali (qui sopra nella guida trova link utili di approfondimento).
– Formazione: se necessario, può prendere in considerazione l’opportunità di seguire corsi di formazione o studiare per ottenere una qualifica riconosciuta in Svizzera (dipende dal settore in cui desidera lavorare).
– Relazioni sociali: interagire con la comunità locale e partecipare ad attività sociali o culturali può aiutare a creare legami e connessioni con le persone.
– Conoscere le leggi e i regolamenti: Informarsi sulle leggi e i regolamenti svizzeri per essere consapevoli dei propri diritti e doveri (qui sopra nella guida trova tanti riferimenti utili).
– Documenti e permessi: assicurarsi di avere tutti i documenti e i permessi necessari per risiedere e lavorare legalmente in Svizzera (stesso discorso, qui sopra nella guida trova tutto quello che le serve sapere).
– Assistenza e supporto: raggiungere associazioni o gruppi di supporto per stranieri può essere utile per ottenere consigli e assistenza nell’integrazione (può provare a cercare sui social network se c’è qualcosa).
– Patente di guida: se ha una patente straniera dovrebbe verificare se è necessario convertirla in una patente svizzera o la compatibilità.
– Casa e abitazione: trovare una sistemazione adeguata e confortevole è importante per sentirsi a proprio agio nel nuovo ambiente. Spesso le aziende svizzere, per incentivare il trasferimento di stranieri, quando assumono offrono supporto nel trovare abitazione.
L’integrazione richiede tempo e pazienza, ma è un processo gratificante che permette di vivere appieno la vita in Svizzera e di trarre il massimo da questa splendida nazione.
Buongiorno, ho letto tutto e mi son deciso a provare per richiedere di lavorare lì in Svizzera, sono aperto a tutti i tipi di lavoro da un semplice barista a un lavoro su strada a poter stare in ufficio, non mi sono mai tirato indietro in 13 anni di lavoro ad alcun lavoro, nel caso dovessi essere contattato anche per una telefonata sono qua a vostra disposizione
Grazie mille buona giornata
Vorrei lavorare in Svizzera come muratore del 2 livello
Salve sono di nazionali italiana ma nata Lussemburgo …sono una sarta ma nello stesso tempo commessa … amo la Svizzera e vorrei tanto potermi trasferire
Salve sono di nazionalità italiana di 53 anni più di 20 anni nella logistica carico e scarico merci si po trovare un lavoro a Losanna