Flat tax 2024: cos’è, come funziona, novità

Tutte le novità sulla flat tax 2024 per autonomi, imprese e lavoratori dipendenti. Ecco come funziona

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Raddoppia da 100.000 a 200.000 euro la flat tax prevista per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia.

Resta in vigore per tutto il 2024 la flat tax per il regime forfettario con l’aliquota agevolata del 15% accessibile ai redditi fino a 85.000 euro.

Inoltre, a vantaggio dei lavoratori dipendenti, dal 1° Gennaio 2024 è attiva la tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3.000 euro al 5%.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato qual è il significato di flat tax, come funziona questo regime fiscale agevolato in base ai soggetti coinvolti, nonché tutte le novità 2024.

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COS’È LA FLAT TAX IN PAROLE SEMPLICI

La flat tax (il cui significato è “tassa piatta”), è un sistema di imposizione fiscale non progressivo basato su un’aliquota fissa, al netto di eventuali detrazioni e deduzioni fiscali.

In linea generale, la flat tax si riferisce alle imposte sul reddito familiare o a quelle sui profitti delle imprese, tassate appunto in modo “piatto”, cioè con un’aliquota unica, stabilita a prescindere da eventuali soglie / scaglioni di reddito o profitto.

Il principio di base è che, anziché un sistema di tassazione progressivo in cui l’aliquota aumenta in percentuale all’aumentare del reddito, la flat tax prevede un’imposizione fiscale uguale per tutti i soggetti (a prescindere dai redditi percepiti).

Ma attenzione, il sistema flat tax “all’italiana” – stabilita per la prima volta come strutturale dalla Legge di Bilancio 2023  – differisce da quello puro. In questo caso viene fissata un’aliquota piatta per determinati gruppi di lavoratori, ma solo entro determinate soglie di reddito per gli autonomi o di guadagno sui premi di produttività per i lavoratori dipendenti. Scopriamo i dettagli su come funziona.

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COME FUNZIONA LA FLAT TAX NEL 2024

Nell’anno in corso restano le regole generali valide per la flat tax attiva dal 2023 dedicata alle partite IVA in regime forfettario o ai dipendenti riguardo ai premi di produzione, mentre con l’articolo 2 del Decreto Omnibus 2024 sono arrivate alcune novità. Le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono optare, al posto dell’ordinario prelievo progressivo IRPEF, per l’applicazione di un’imposta sostitutiva, che da 100.000 euro ora sale a 200.000 euro, che si applica solo sui redditi prodotti all’estero. Quindi, con il rivisto sistema di “tasse piatte” sono attive le seguenti regole nel 2024, ovvero:

  • l’estensione dell’aliquota agevolata del 15% ai redditi fino a 85.000 euro dedicata alle partite IVA in regime forfettario. Fino al 2022 il tetto era a 65.000 euro;

  • la riduzione (che equivale ad un potenziamento) dal 10 al 5% dell’imposta sostitutiva sui premi di produzione fino a 3.000 euro a vantaggio dei lavoratori dipendenti, che vi spieghiamo in questo focus;

  • l’applicazione di un’imposta sostitutiva di quella sui redditi delle persone fisiche calcolata in via forfettaria, a prescindere dall’importo dei redditi percepiti, nella misura di 200.000 euro (al posto dei precedenti 100.000 euro) per ciascun periodo d’imposta in cui è valida l’opzione. Tale importo è ridotto a 25.000 euro per ciascun periodo d’imposta per ciascuno dei familiari di cui all’articolo 433 del Codice civile.

Ricordiamo che in tema di tassa piatta, la Legge di Bilancio 2024 e la riforma fiscale 2024 hanno stabilito l’addio alla flat tax incrementale istituita in via sperimentale nel 2023, come vi abbiamo spiegato in questa guida.

Vediamo insieme a chi si rivolge la flat tax nel 2024.

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CHI USUFRUISCE DELLA FLAT TAX

In Italia, la flat tax 2024 coinvolge esclusivamente:

  • i liberi professionisti e autonomi con partita IVA;

  • i lavoratori dipendenti che percepiscono un premio di produzione, ma limitatamente all’aliquota sul premio;

  • alle persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, che scelgono questa opzione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quella immediatamente successiva.

Andiamo a vedere ora, più nel dettaglio, quali sono le novità 2024 per chi rientra nella flat tax e come funziona la tassa piatta per ogni categoria.

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1) FLAT TAX PARTITE IVA IN REGIME FORFETTARIO

Nel 2024 la flat tax per il regime forfettario viene concessa entro un tetto più alto di reddito. L‘imposta sostitutiva al 15% (al posto delle aliquote ordinarie IRPEF e addizionali) si applica alle partite IVA con redditi non superiori a 85.000 euro (quando la soglia precedente era 65.000).

La misura riguarda tutti i lavoratori autonomi e le partite IVA con ricavi e compensi annuali non superiori alla soglia fissata, a prescindere da categoria e settore.

Nel caso gli interessati dovessero superare il tetto reddituale nel periodo d’imposta di riferimento, si presenterebbero le due seguenti possibilità:

  • in caso di ricavi o compensi di ammontare compreso tra 85.001 euro e 100.000 euro, il regime forfettario cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo;

  • in caso di ricavi o compensi di ammontare superiore a 100.000 euro il regime forfettario cessa di avere applicazione dall’anno stesso.

A questa “tassa piatta”, il Parlamento dal 2023 aveva abbinato anche la cosiddetta “flat tax incrementale”, poi cancellata dal 1° Gennaio 2024 con la Legge di Bilancio 2024 e la riforma fiscale 2024. I motivi ve li spieghiamo in questa guida.

2) FLAT TAX SUI PREMI DI PRODUTTIVITÀ

Altro aspetto della flat tax 2024 è quello relativo ai premi di produttività, nato dal 2023 e confermato per il 2024 dalla riforma fiscale 2024 e dalla Legge di Bilancio 2024. Ossia, l’imposta sostitutiva che si sostituisce alle aliquote IRPEF e addizionali resta fissato dal 10 al 5%.

Si ricorda che i premi di produzione – o premi di produttività – sono compensi aggiuntivi che possono essere erogati ai lavoratori in busta paga in aggiunta allo stipendio base a seguito del raggiungimento di un particolare miglioramento delle performance da parte dell’azienda o di particolari risultati in termini di innovazione, qualità e organizzazione.

In sostanza, i dipendenti del settore privato, anche dal 1° gennaio 2024, possono contare su un regime agevolato al 5% sui premi entro i 3.000 euro annui a patto che si tratti di redditi fino a 80.000 euro lordi all’anno (sopra tale soglia si applicherà la precedente percentuale del 10%). Per i dettagli rimandiamo a questa guida.

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3) FLAT TAX PER CHI TRASFERISCE LA RESIDENZA IN ITALIA

Il Decreto Omnibus 2024, ossia il Decreto Legge 9 agosto 2024, n. 113 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2024, ha introdotte delle regole riviste per la flat tax dedicata ai “paperoni” che trasferiscono la propria residenza in Italia e ne fanno richiesta. L’obiettivo della riforma è rendere meno attrattivo il trasferimento in Italia da parte di contribuenti facoltosi.

In sostanza, il Decreto Omnibus 2024 modifica quanto previsto dall’articolo 24-bis del TUIR. Cioè, le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono optare, al posto dell’ordinario prelievo progressivo IRPEF, per l’applicazione di un’imposta sostitutiva, che da 100.000 euro ora sale a 200.000 euro. L’importo della tassa piatta è ridotto a 25.000 euro per ciascun periodo d’imposta per ciascuno dei familiari di cui all’articolo 433 del Codice civile, come chiarito al comma 6 dell’articolo 24-bis del TUIR.

Questa possibilità, però, trova applicazione solo sui redditi prodotti all’estero, se richiesta dalle persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia.  Ovviamente, richiederanno questa imposta sostitutiva “piatta”, solo coloro che con l’imposta IRPEF pagherebbero di più. Dunque, persone molto facoltose, ovvero i cosiddetti “paperoni”.

L’adesione al regime, come chiarito dal TUIR, deve avvenire nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quella immediatamente successiva. Prima di esercitare l’opzione, il contribuente può anche formulare una specifica istanza di interpello per ottenere dall’Amministrazione finanziaria una risposta in merito alla sussistenza dei requisiti di accesso al regime.

La richiesta deve essere presentata alla Divisione Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate mediante consegna a mano, raccomandata con avviso di ricevimento o casella di posta elettronica certificata.

FLAT TAX, CHI CI GUADAGNA?

A guadagnare dalla flat tax sono coloro che con l’applicazione della tassazione progressiva dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, come modificata nella riforma IRPEF 2024, pagherebbero più tasse. Dunque, ci guadagneranno sia gli autonomi che i lavoratori dipendenti (relativamente solo ai premi di produzione) che anche i “paperoni” che trasferiscono la loro residenza in Italia.

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QUANTO DURA LA FLAT TAX?

Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, la flat tax per le partite IVA in regime forfettario è strutturale. Cioè, è confermato fino alla sua eliminazione e, perciò vale anche nel 2024 per chi è in possesso dei requisiti. Stesso discorso per la flat tax dedicata a chi trasferisce la residenza in Italia. Resta in vigore solo fino al 31 Dicembre 2024, salvo proroghe, invece, la flat tax sui premi di produttività.

Infine, la flat tax incrementale che inizialmente era in vigore solo per l’anno 2023, non è più in vigore dal 1° Gennaio 2024. È stata cancellata.

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CI SARÀ LA FLAT TAX NEL 2025?

Salvo specifiche modifiche normative nella prossima Legge di Bilancio, la flat tax ci sarà anche nel 2025. Come accennato, le modifiche introdotte sono strutturali e quindi, non c’è motivo – a oggi – di pensare che la flat tax sarà cancellata dal 1° Gennaio 2025. Resta da attendere solo la conferma – eventuale – della detassazione del premio di produttività e la comparsa di eventuali modifiche. Noi, ovviamente, vi aggiorneremo man mano sulle novità.

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LA GUIDA SULLA RIFORMA FISCALE 2024

Vi invitiamo a leggere la guida sulla riforma fiscale 2024 che spiega in modo chiaro tutte le novità che sono state introdotte dal 1° Gennaio 2024 a oggi.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida sui bonus tasse. Interessante anche il nostro articolo che spiega come cambia l’IRPEF per le pensioni 2024 e il nostro approfondimento che spiega come richiedere e a chi spetta il rimborso IRPEF 2024. Vi invitiamo anche a leggere il nostro articolo sul taglio del cuneo fiscale 2024 e quello sul taglio del cuneo fiscale nel 2025.

A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF 2024 con la simulazione, per capire chi ci guadagna d più e le regole del rimborso IRPEF nel 2024. Novità interessanti sono state approvate anche in merito alle detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale e ai bonus modello 730 del 2024.

Potrebbe interessarvi anche l’articolo sulla rottamazione quater nel 2024.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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Un Commento

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  1. questa è la migliore spiegazione che ho trovato online, dopo aver letto diversi articoli che facevano confusione ed erano incomprensibili. Complimenti a chi ha scritto il testo

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