Fondo “Dopo di noi” per assistenza persone disabili 2024: cos’è, come funziona

Cos’è, come funziona, a chi si rivolge il Fondo “Dopo di noi” dedicato ai disabili gravi senza sostegno familiare

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Il Fondo “Dopo di noi” è un serbatoio di risorse nato per mettere in campo delle specifiche tutele per le persone con gravi disabilità quando viene meno il sostegno familiare.

Il 7 febbraio 2024 è stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il Decreto interministeriale con la ripartizione delle risorse tra le Regioni, pari a 76.100.000 euro.

In questa guida vi spieghiamo cos’è il Fondo Dopo di noi, a chi si rivolge e quali misure per disabili finanzia.

COS’È IL FONDO DOPO DI NOI 2024

Il Fondo Dopo di noi è una riserva di risorse pubbliche stanziate per garantire specifiche tutele alle persone con gravi disabilità prive di sostegno familiare. Previsto dalla Legge 112 del 22 giugno 2016 recante “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” dal 2016 mette a disposizione sostegni e aiuti per le persone con gravi disabilità.

L’obiettivo del provvedimento è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità, consentendogli di continuare a vivere – anche quando i genitori non possono più occuparsi di loro – in contesti il più possibile simili alla casa familiare o avviando processi di deistituzionalizzazione.

Il Fondo è disciplinato dal Decreto interministeriale del 23 novembre 2016 che che fissa i requisiti per le prestazioni a carico del Fondo. Il piano di riparto relativo all’annualità 2023 (con risorse da gestire nel 2024), previsto dal Decreto interministeriale del 22 dicembre 2023, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.31 del 7-2-2024 e le Regioni riceveranno 76.100.000 euro per avviare, mediante i Comuni o gli ambiti territoriali, le misure per i disabili gravi. Vediamo come funziona il Fondo e a chi si rivolge.

A CHI SI RIVOLGE

Il Fondo Dopo di noi si rivolge, finanziando diverse misure che vedremo in seguito, a tutte le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, senza limite d’età. Si tratta della platea identificata dal Decreto interministeriale del 23 novembre 2016.

I requisiti e le modalità di accesso alle risorse sono stabiliti dalle Regioni mediante indirizzi di programmazione e previa valutazione “multidimensionale” effettuata da un’equipe di professionisti, regolamentate da ciascuna Regione, in cui siano presenti almeno assistenti sociali e medici.

L’analisi è “multidimensionale” perché analizza le diverse dimensioni del funzionamento della persona con disabilità interessata, in prospettiva della sua migliore qualità della vita, almeno nelle seguenti aree:

  • cura della propria persona inclusa la gestione di interventi terapeutici;
  • mobilità;
  • comunicazione ed altre attività cognitive;
  • attività strumentali e relazionali della vita quotidiana.

Questa valutazione serve a formulare un progetto personalizzato per la persona con disabilità che individui gli specifici sostegni a lei necessari, a partire dalle prestazioni sanitarie, sociali e sociosanitarie. Il progetto personalizzato contiene anche il budget, quale insieme di tutte le risorse economiche, umane e strumentali.

COME FUNZIONA IL FONDO DOPO DI NOI

Il Fondo Dopo di noi, come anticipato, funziona mediante l’erogazione di risorse alle Regioni secondo le quote stabilite in questa tabella allegata al Decreto interministeriale del 22 dicembre 2023. In sostanza, il Ministero eroga i fondi alle Regioni che li useranno per attuare misure in tutela di persone con disabilità grave che non abbiano una famiglia che li possa supportare.

Infatti, dal punto di vista legislativo e di programmazione degli interventi la materia è di competenza esclusiva delle Regioni, tranne la definizione dei livelli essenziali che rimane in capo allo Stato. Una volta erogati i finanziamenti statali, gli step da seguire sono questi:

  • le Regioni definiscono gli indirizzi della programmazione, propedeutica all’erogazione delle risorse che consentono poi di realizzare gli interventi sul territorio;

  • i Comuni, organizzati a livello di Ambiti territoriali, sono responsabili dell’attuazione concreta degli interventi e dei servizi. Effettuano prima una valutazione multidimensionale della situazione del disabile e poi, realizzano un progetto personalizzato per garantirgli il giusto sostegno.

L’accesso al Fondo viene organizzato in base a determinate priorità che vediamo qui di seguito.

PRIORITÀ DI ACCESSO AL FONDO

L’accesso alle misure a carico del Fondo deve essere prioritariamente garantito alle persone che necessitino con maggiore urgenza degli interventi. Per definire le priorità, gli Enti territoriali devono mettere in campo una “valutazione multidimensionale” (articolo 2, comma 2 del Decreto interministeriale del 23 novembre 2016) tenendo conto di vari fattori quali:

  • le limitazioni dell’autonomia;
  • i sostegni che la famiglia del disabile grave è in grado di fornire;
  • la condizione abitativa e ambientale;
  • le condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia.

In esito alla valutazione, è in ogni caso garantita una priorità di accesso alle seguenti:

  • persone con disabilità grave mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;

  • persone con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse, in particolare, all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;

  • persone con disabilità grave inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

COSA FINANZIA IL FONDO DOPO DI NOI

Ma quali sono le misure che vengono finanziate? Con le risorse del Fondo Dopo di noi possono essere finanziati i seguenti interventi:

  • percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, ovvero per la deistituzionalizzazione in soluzioni alloggiative che riproducono le condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente familiare;

  • interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing, che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare;

  • programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, e, in tale contesto, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione;

  • interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature necessarie per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;

  • in via residuale, interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra familiare.

LE RISORSE DEL FONDO DOPO DI NOI

Le risorse per il Fondo “Dopo di noi” sono pari a 76.100.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

IL RIPARTO DEL FONDO DOPO DI NOI

Il Decreto interministeriale del 22 dicembre 2023 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.31 del 7-2-2024, ha assegnato alle Regioni 76.100.000 euro per l’anno 2023, da gestire nel 2024. Il riparto, come specificato in questa tabella allegata al Decreto, per l’annualità 2023 è il seguente:

  • ABRUZZO: 1.658.980| euro;
  • BASILICATA: 715.340 euro;
  • CALABRIA: 2.427.590 euro;
  • CAMPANIA: 7.587.170 euro;
  • EMILIA-ROMAGNA: 5.806.430 euro;
  • FRIULI-VENEZIA GIULIA: 1.529.610 euro;
  • LAZIO: 7.617.610 euro;
  • LIGURIA: 1.887.280 euro;
  • LOMBARDIA: 13.172.910 euro;
  • MARCHE: 1.917.720 euro;
  • MOLISE: 380.500 euro;
  • PIEMONTE: 5.456.370 euro;
  • PUGLIA: 5.167.190 euro;
  • SARDEGNA: 2.085.140 euro;
  • SICILIA: 6.346.740 euro;
  • TOSCANA: 4.718.200 euro;
  • UMBRIA: 1.088.230 euro;
  • VALLE D’AOSTA: 159.810 euro;
  • VENETO: 6.377.180 euro.

COME ACCEDERE AL FONDO DOPO DI NOI

Per fare richiesta di accesso alle misure inserite nel Fondo Dopo di noi è necessario rivolgersi al Comune di residenza o al relativo Ambito territoriale.

Questi i passaggi da seguire:

  • la famiglia, i servizi sociali o i tutori della persona con disabilità grave si devono rivolgere agli Ambiti territoriali o Comuni di riferimento;

  • Comuni o Ambiti territoriali raccolgono i requisiti formali di accesso dei richiedenti e valutano la compatibilità delle richieste mediante un’apposita procedura identificativa dei dati personali;

  • il personale effettua la “valutazione multimensionale” del contesto di vita della persona, dei servizi utilizzati dalla persona e del quadro delle risorse economiche pubbliche e private investite a sostegno della persona;

  • sulla base di tali fattori e della condizione specifica del disabile, un’équipe pluri professionale realizza un progetto personalizzato di assistenza al destinatario, in base ai criteri stabiliti dall’articolo 2, comma 3 del Decreto interministeriale del 23 novembre 2016;

  • il disabile viene inserito in una specifica misura finanziata con il Fondo Dopo di noi.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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