Parità di genere nei concorsi pubblici

Cosa prevede la riforma dei concorsi pubblici circa le tutele per la parità di genere

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Quali sono le nuove tutele per la parità di genere (uomo – donna) previste dalla riforma dei concorsi pubblici 2023?

La riforma, in vigore dal 14 luglio 2023, stabilisce che ogni bando pubblico deve specificare la percentuale di rappresentatività dei generi nell’Amministrazione che lo pubblica, per tutte le qualifiche messe a concorso.

Lo scopo è tutelare il genere meno rappresentato attraverso il titolo di preferenza.

In questo articolo vi spieghiamo, passo dopo passo, cosa prevede la riforma dei concorsi in tema di tutela della parità di genere.

TUTELA PARITÀ DI GENERE NEI CONCORSI PUBBLICI

La riforma dei concorsi pubblici 2023 introduce nuove regole per la tutela della parità di genere per l’accesso all’impiego nelle Pubbliche Amministrazioni.

La norma, ossia il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023, è entrata in vigore dal 14 luglio 2023.

Il testo prevede specifiche direttive da seguire nella formulazione dei bandi e l’organizzazione delle selezioni per le Pubbliche Amministrazioni. Vediamo insieme quali sono le novità introdotte dal DPR per la parità di genere.

NUOVE REGOLE PARITÀ DI GENERE

Il DPR, rispetto al vecchio Decreto presidenziale (DPR 487 del 1994), specifica che al fine di garantire l’equilibrio di genere nelle Pubbliche Amministrazioni, il bando deve indicare, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’Amministrazione che lo bandisce, calcolata alla data di adozione del bando.

Qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30%, si applica il titolo di preferenza – a parità di titoli e meriti – in favore del genere meno rappresentato. La preferenza ovviamente non si applica nel caso in cui il differenziale tra i generi sia pari o inferiore al 30%.

Inoltre il nuovo Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 all’articolo 5 spiega che, qualora tra i concorrenti dichiarati idonei nella graduatoria di merito ve ne siano alcuni che appartengono a più categorie che danno titolo a differenti riserve di posti, si tiene conto prima del titolo che dà diritto ad una maggiore riserva nel seguente ordine:

  • a) gli insigniti di medaglia al valor militare e al valor civile, qualora cessati dal servizio;

  • b) i mutilati e gli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

  • c) gli orfani dei caduti e i figli dei mutilati, degli invalidi e degli inabili permanenti al lavoro per ragioni di servizio nel settore pubblico e privato, ivi inclusi i figli degli esercenti le professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistente sociale e degli operatori socio-sanitari deceduti in seguito all’infezione da SarsCov-2 contratta nell’esercizio della propria attività;

  • d) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso, laddove non fruiscano di altro titolo di preferenza in ragione del servizio prestato;

  • e) maggior numero di figli a carico;

  • f) gli invalidi e i mutilati civili che non rientrano nella fattispecie di cui alla lettera b);

  • g) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma;

  • h) gli atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro sportivo con i gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato;

  • i) avere svolto, con esito positivo, l’ulteriore periodo di perfezionamento presso l’ufficio per il processo;

  • l) avere completato, con esito positivo, il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari, pur non facendo parte dell’ufficio per il processo;

  • m) l’avere svolto, con esito positivo, lo stage presso gli uffici giudiziari;

  • n) essere titolare o avere svolto incarichi di collaborazione conferiti da ANPAL Servizi s.p.a;

  • o) appartenenza al genere meno rappresentato nell’amministrazione che bandisce la procedura in relazione alla qualifica per la quale il candidato concorre;

  • p) minore età anagrafica.

PARITÀ DI GENERE NELLE COMMISSIONI

Il Decreto prevede anche che, in ogni caso nella composizione delle commissioni esaminatrici si applichi il principio della parità di genere, ai sensi dell’articolo 57, comma 1, lettera a), del Decreto legislativo n. 165 del 2001.

Ossia, le Pubbliche Amministrazioni, al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso.

Ovviamente questa riserva è valida se le donne che si propongono per entrare a far parte della commissione d’esame sono in possesso dei requisiti per ricoprire il ruolo. E proprio la nuova riforma dei concorsi pubblici interviene anche su questo punto precisando che le commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici devono essere composte da tecnici esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra dipendenti di ruolo delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime.

Delle predette commissioni possono fare parte anche specialisti in psicologia e risorse umane (questa è una novità). Non possono essere nominati componenti delle commissioni i componenti dell’organo di direzione politica dell’Amministrazione interessata, coloro che ricoprono cariche politiche o che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.

LA GUIDA ALLA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI 2023

Per maggiori dettagli, mettiamo a vostra disposizione il testo della nostra guida alla riforma concorsi pubblici che spiega tutte le misure nel dettaglio. La nuova riforma entra in vigore il 14 luglio 2023, ovvero 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Vi consigliamo di leggere anche l’approfondimento sul nuovo regolamento per i concorsi pubblici che spiega in maniera chiara e sintetica cosa cambia.

RIFERIMENTI NORMATIVI

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

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CANDIDATURE AI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

Per tutte le informazioni sulle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, che viene costantemente aggiornata con le nuove selezioni attive alle quali è possibile candidarsi. Mettiamo a vostra disposizione la guida su come ottenere i contributi per la certificazione parità di genere 2024 e il report che fa luce su quali sono i settori e le professioni in cui il tasso di disparità uomo-donna è sopra la media

È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi. Interessante anche il nostro approfondimento sulla proposta di legge al vaglio del governo, per inserire le donne vittime di violenza tra le categorie protette.

Vi invitiamo a scoprire tutte le altre guide sui concorsi per comprendere le nuove regole correlate al pubblico impiego.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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