Anche nel 2025 è riconosciuta l’ISCRO, la misura di sostegno al reddito in favore dei titolari di partita IVA.
I requisiti per fare domanda, nonché i termini e le scadenze per il 2025 sono le stesse del 2024.
Vediamo, quindi, cos’è la prestazione ISCRO, come funziona, quando fare domanda e chi ha diritto al sussidio riservato ai lavoratori autonomi e Partite IVA.
Indice:
COS’È LA PRESTAZIONE l’ISCRO
L’ISCRO, conosciuta anche come bonus ISCRO, è un’indennità rivolta ai lavoratori autonomi con partita IVA connessa all’esercizio di arti e di professioni, iscritti alla Gestione Separata, che hanno subito una contrazione dei propri guadagni. Viene erogata per 6 mesi e l’importo dipende dal reddito.
È anche chiamata impropriamente “cassa integrazione per le partite IVA”, proprio perché il suo scopo è quello di garantire una sorta di continuità reddituale ai liberi professionisti in difficoltà.
Letteralmente, ISCRO è infatti un acronimo che sta per Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa ed è una misura attiva in via sperimentale dal 2021. Introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, grazie alla Legge di Bilancio 2024 è stata resa strutturale. A perfezionarne il funzionamento poi, è stato il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge. Cui regole sono ancora valide nel 2025.
REQUISITI
Hanno diritto all’ISCRO nel 2025 i liberi professionisti con Partita IVA, anche partecipanti in società semplici o studi associati, che esercitano il lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e di professioni e che, nel 2024, hanno registrato una perdita delle proprie entrate reddituali.
La categoria di liberi professionisti beneficiari ISCRO rientra nella definizione di professione autonoma in vari settori, così come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (articolo 53, comma 1). Si tratta, ad esempio, di avvocati, consulenti e non solo, come chiarito nella Circolare INPS n. 84 del 23-07-2024.
Per richiedere l’ISCRO occorre, tuttavia, che i liberi professionisti con Partite IVA siano in possesso dei seguenti requisiti:
- essere iscritti alla Gestione separata;
- non essere titolari di pensione diretta o di altre forme di previdenza obbligatorie;
- non essere beneficiari di Assegno di inclusione;
- avere un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, che sia inferiore almeno del 70% al reddito medio prodotto nei tre anni precedenti;
- avere dichiarato, nel 2024 un reddito non superiore a 12.648,00 euro, come chiarito nella Circolare INPS n. 25 del 29-01-2025;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso. Ricordiamo che la durata di attivazione della Partita Iva era di almeno 4 anni per il 2024;
- essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori.
QUANDO FARE DOMANDA ISCRO
Per fruire dell’indennità ISCRO i potenziali beneficiari bisogna presentare domanda dal 15 Giugno al 31 Ottobre di ciascun anno. Dunque, per l’anno in corso, le domande per l’ISCRO per Partite IVA ed autonomi possono essere presentate entro il 31 Ottobre 2025.
IMPORTO ISCRO
Il sussidio ha un importo variabile a seconda del reddito dichiarato dal beneficiario, pari al 25% su base semestrale del reddito certificato presso l’Agenzia delle entrate e già trasmesso all’INPS alla data di presentazione della domanda. La cifra riconosciuta dall’INPS viene adeguata di anno in anno all’innalzamento dei prezzi al consumo. Nel 2025, come specificato nella Circolare INPS n. 25 del 29-01-2025, l’importo mensile dell’ISCRO per l’anno 2025 non può essere di importo inferiore a 252,00 euro e non può superare l’importo di 806,40 euro.
COME FUNZIONA L’ISCRO
L’ISCRO viene erogata su richiesta dall’INPS a decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Spetta per per 6 mensilità ma il riconoscimento della stessa è legato alla partecipazione dei beneficiari a percorsi di aggiornamento professionale.
Infatti, con il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge, all’articolo 17 bis, il Parlamento ha stabilito che ai fini della fruizione dell’ISCRO, la partecipazione a dei percorsi di aggiornamento professionale non è più considerata come una condizione necessaria, ossia un requisito, bensì come una misura di accompagnamento a tale indennità.
La norma, altresì, prevede che i beneficiari dell’ISCRO autorizzano l’INPS alla trasmissione dei propri dati di contatto nell’ambito delle piattaforme previste dall’ordinamento per l’attivazione di misure di inclusione sociale e di politica attiva. Tra queste il Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL) e il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. Ciò, anche al fine della sottoscrizione del patto di attivazione digitale, propedeutico alla sottoscrizione del patto lavoro per l’assegno di inclusione sociale.
A stabilire quali sono i percorsi di aggiornamento professionale validi sono stati il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, insieme al Ministero dell’Economia e delle finanze, con il Decreto attuativo firmato il 24 Marzo 2022. Il monitoraggio sul rispetto delle regole è affidato invece all’ex Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – Anpal, ossia la società Sviluppo Lavoro Italia SpA.
L’indennità ISCRO concorre alla formazione del reddito e quindi è soggetta a tassazione, ma non è riconosciuta la contribuzione figurativa.
COME FARE DOMANDA
È possibile presentare domanda per l’ISCRO direttamente all’INPS, in una delle seguenti modalità:
- online, procedendo in autonomia, attraverso l’apposito servizio raggiungibile dal portale web dell’INPS, dopo essersi identificati tramite SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). Basterà accedere alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e, una volta autenticati, selezionare la voce “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”;
- tramite il Contact Center integrato INPS, chiamando gratis il numero verde 803164 da rete fissa, o chiamando il numero 06164164 da rete mobile, a pagamento co tariffa variabile a seconda del proprio operatore;
- mediante patronati e intermediari autorizzati, che possono presentare la domanda per nome e per conto del richiedente.
È importante ricordare che, proprio perché l’indennità è collegata a una perdita del fatturato, la richiesta per ottenere il bonus ISCRO non può essere accolta se non risulta comunicata la dichiarazione dei redditi certificata all’Agenzia delle Entrate nei 3 anni precedenti a quello di presentazione della domanda.
QUANDO DECADE IL BONUS LAVORATORI AUTONOMI ISCRO
L’erogazione dell’indennità ISCRO viene interrotta, e quindi decade, quando il beneficiario, nel corso del periodo di fruizione, incorre in una delle seguenti situazioni:
- cessa la partita IVA;
- diventa titolare di trattamento pensionistico diretto;
- si iscrive ad altre forme previdenziali obbligatorie.
- diventa beneficiario di ADI, ovvero l’Assegno di inclusione
CUMULABILITÀ E INCOMPATIBLITÀ
Il bonus lavoratori autonomi ISCRO è cumulabile e compatibile con:
- l’assegno ordinario di invalidità, previsto dalla Legge 12 Giugno 1984, n. 222;
- la titolarità di cariche politiche o elettive, esclusivamente se per prevedono come compenso un gettone di presenza. Invece, se sono previsti altri emolumenti, compensi o indennità di funzione diverse dal gettone di presenza, non si ha diritto al bonus ISCRO.
Poi, è incompatibile con l’Assegno di inclusione e con le indennità di disoccupazione NaSPI e DIS-COLL. Infine, ove sia riconosciuta l’APE sociale, l’indennità ISCRO in godimento, la cui percezione si sovrapponga a quella dell’APE sociale, è considerata come prestazione indebita e, in quanto tale, è recuperata dall’INPS.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge di Bilancio 2021 (Pdf 4Mb) – Legge 30 dicembre 2020, n. 178;
- Circolare n° 14 del 03-02-2023 (Pdf 110 Kb);
- Decreto interministeriale del 24 marzo 2022 (Pdf 427 Kb);
- Circolare INPS n.4 del 5 gennaio 2024 (Pdf 210 kB);
- Testo finale del Decreto Coesione 2024 convertito in Legge approvato in via definitiva e pubblicato in GU Serie Generale n.157 del 06-07-2024:
- Circolare INPS n. 84 del 23-07-2024 (Pdf 102 Kb);
- Circolare INPS n. 25 del 29-01-2025 (Pdf 154 Kb).
LA GUIDA AGLI AIUTI INPS
Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la guida agli aiuti INPS attivi nel 2025 aggiornata con l’elenco completo degli ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche la guida ai bonus attivi nel 2025.
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