L’invalidità civile è una condizione riconosciuta dall’ordinamento giuridico italiano ed è un requisito per accedere a determinate prestazioni economiche e socio sanitarie da parte dello Stato (INPS), nonché al servizio di collocamento mirato.
La domanda per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, sordità civile, cecità civile, handicap e disabilità, completa della certificazione medica che attesta la natura delle infermità invalidanti, è telematica e va presentata all’INPS.
L’Istituto ha introdotto delle novità per la richiesta in vigore nel 2023, semplificando le modalità di invio della documentazione sanitaria, e una nuova procedura per la visita di revisione, per rendere il procedimento più veloce e semplice (anche per gli invalidi minorenni).
In questa guida pratica vi diamo tutte le indicazioni utili e le informazioni indispensabili su come si presenta la domanda di invalidità civile nel 2023.
CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA DI INVALIDITÀ CIVILE
Chi può presentare la domanda di invalidità civile? Possono fare domanda per il riconoscimento dell’invalidità:
- i cittadini italiani con residenza in Italia;
- cittadini comunitari legalmente soggiornanti in Italia e iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
- cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia, titolari del requisito del permesso di soggiorno di almeno un anno (come previsto dall’articolo 41 del Testo Unico per l’immigrazione, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo).
COME PRESENTARE LA DOMANDA DI INVALIDITÀ CIVILE
Come si ottiene il riconoscimento? Quali sono gli step da seguire per presentare domanda di invalidità? L’INPS ha reso la procedura totalmente informatizzata che tra il 2021 e il 2022 è divenuta ancora più semplice e veloce. Prevista tra l’altro, in linea con i dettami del PNRR, una maggiore semplificazione nel caso di una domanda presentata per i minori, come spiegato nel Messaggio n° 4212 del 22-11-2022.
L’iter, tuttavia, è piuttosto articolato e prevede diversi passaggi che ora vi spieghiamo.
PRIMO PASSO, DAL MEDICO CURANTE
Il cittadino deve innanzitutto recarsi dal proprio medico curante (cosiddetto medico certificatore), assicurandosi che sia abilitato alla compilazione on line del certificato medico, per ottenere il certificato introduttivo con il quale il medico attesta la natura dell’infermità.
Il medico abilitato alla certificazione accede ad una piattaforma informatica per compilare il certificato ed inviarlo all’INPS per via telematica. Dopo la compilazione on line il medico stampa il certificato (o meglio, la ricevuta di trasmissione del certificato) e lo consegna all’utente. Questo certificato, che deve essere conservato ed esibito al momento della visita della commissione ASL, ha un numero identificativo che il cittadino dovrà poi riportare nella domanda.
Dal momento del rilascio, la validità del certificato medico introduttivo è di 90 giorni, termine entro il quale dovrà essere presentata la domanda. Superato tale arco temporale, il numero identificativo impresso sulla ricevuta non sarà più utilizzabile per l’inoltro telematico delle domande e occorrerà presentare di nuovo la richiesta al medico curante.
SECONDO PASSO, PRESENTAZIONE DOMANDA ALL’INPS
Il passaggio successivo è la presentazione della domanda di invalidità civile all’INPS. Anche in questo caso la procedura avviene esclusivamente per via telematica, ma il cittadino ha a disposizione due alternative:
- può presentare la richiesta in autonomia, attraverso il portale web INPS, previa autenticazione per accedere ai servizi online dell’Istituto. Dato che l’INPS ha dismesso definitivamente il codice Pin dal 1° ottobre, si può accedere solo utilizzando una delle seguenti credenziali: SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- può farsi affiancare nella presentazione della domanda on line da enti come associazioni di categoria, patronati sindacali, CAF, altre organizzazioni associative.
Il modello della domanda on line va compilato con i dati anagrafici e bisogna ricordarsi di inserire il numero identificativo presente sul certificato stampato dal medico.
A questo punto, è bene procurarsi dei documenti medici. Dunque, cosa portare al patronato per invalidità civile? Cosa è bene allegare alla domanda o portare alla visita INPS? Vediamolo insieme.
CHE DOCUMENTI SERVONO PER FARE LA DOMANDA DI INVALIDITÀ CIVILE
Per presentare la domanda di invalidità civile, bisogna avere a portata di mano il proprio documento personale e il certificato presentato dal medico di base.
Poi, quando l’interessato viene convocato per la visita, allora deve avere con sé:
- un valido documento di identità come la CIE;
- il codice fiscale e la tessera sanitaria;
- nel caso di incapaci, serve la carta d’identità e codice fiscale (tessera sanitaria blu) del tutore, amministratore di sostegno e la fotocopia dell’atto di nomina del giudice;
- il certificato medico in originale firmato;
- tutta la documentazione sanitaria in possesso del richiedente (ad esempio referti di esami diagnostici, cartelle cliniche, analisi del sangue etc).
Dal 1° ottobre 2021, i cittadini hanno la possibilità di allegare tutta la documentazione relativa al loro stato di handicap alla domanda di invalidità. A questo punto le possibilità sono due:
- se l’INPS considera questa documentazione sufficiente, potrebbe anche evitare la necessità di una visita in persona (spiegheremo questa procedura in seguito);
- nel caso in cui sia richiesta una visita, il sistema online offre la possibilità di scegliere una data diversa da quella proposta dall’INPS, selezionando tra le date aggiuntive fornite. Maggiori dettagli sul processo di allegazione e l’accertamento dell’invalidità senza convocazione verranno discussi in un paragrafo successivo.
ENTRO QUANDO VIENE FISSATA LA PRIMA VISITA PER L’INVALIDITÀ?
Qualora l’INPS intenda visitare di persona l’interessato, lo convocherà a visita diretta. La prima visita deve essere fissata entro:
- 30 giorni dalla data di presentazione della domanda per l’effettuazione delle visite ordinarie;
- 15 giorni dalla data di presentazione della domanda in caso di patologia oncologica, ai sensi dell’art. 6 della legge 80/06, o per le patologie comprese nel decreto 2 agosto 2007.
La data definitiva viene comunicata anche con lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Può anche arrivare via PEC per chi ha confermato l’indirizzo.
SCELTA DELLA MODALITÀ DI PAGAMENTO
Durante la fase di compilazione della domanda di invalidità civile va indicata anche la modalità di pagamento, che è stata semplificata.
Come reso noto dall’INPS, attraverso il Messaggio n. 3843 del 22-10-2020, non è più obbligatorio inserire il codice IBAN o la specifica modalità di pagamento nelle schermate del modulo online per presentare domanda di invalidità civile relative all’inserimento dei dati utili per l’erogazione dell’agevolazione (Quadro F).
Infatti, per chi già riceve una prestazione economica di tipo pensionistico da parte dell’INPS, la procedura telematica propone in automatico le stesse modalità di pagamento già registrate.
Cosa significa? Che chi riceve già un altro tipo di pensione dall’INPS può scegliere, ad esempio, di farsi accreditare l’assegno di invalidità sullo stesso conto corrente bancario. In ogni caso, è comunque possibile modificare la modalità di pagamento o sceglierne una diversa.
In questo caso, bisogna tenere presente che, per importi superiori a 1.000 euro, il beneficio economico può essere pagato solo mediante accredito su conti correnti bancari e postali, libretti nominativi di risparmio e carte di pagamento.
TERZO PASSO, LA VISITA MEDICA
Il giorno della visita l’utente si deve presentare ad una commissione medica dell’Asl di riferimento (integrata da un medico dell’INPS). Se il malato non può recarsi presso la sede e tale stato viene certificato dal medico, la visita può essere effettuata a domicilio o presso il luogo di domicilio della persona (es. casa di riposo).
La commissione redige al termine della visita un verbale elettronico e, per conferirgli validità e concludere dunque la procedura, deve approvarlo all’unanimità.
Se il parere della commissione non è unanime l’INPS sospende momentaneamente la procedura e acquisisce la documentazione per farla esaminare dal Responsabile del proprio Centro Medico Legale. Il funzionario può dare validità al verbale entro 10 giorni, oppure procedere a una nuova visita nei successivi 20 giorni.
VERBALE
Una volta inviato all’INPS il verbale e validato, l’interessato deve conservare il certificato, per presentarlo, ad esempio, in fase di iscrizione al servizio di collocamento mirato del Centro per l’Impiego, per accedere alle procedure dedicate ai disabili relative alle offerte di lavoro.
In caso di esito negativo, la persona può fare ricorso all’INPS entro 180 giorni dalla notifica del verbale.
ACCERTAMENTO SENZA CONVOCAZIONE A VISITA
Come precisato dal Messaggio INPS n. 3315/2021 e dal Messaggio INPS n. 1060 del 17-03-2023, l’INPS ha attivato un il servizio che consente di presentare alla commissione la documentazione probante lo stato di invalidità senza doversi recare fisicamente alla visita.
Anche se inizialmente legata all’emergenza Covid, la nuova procedura rappresenta oggi una modalità di accertamento medico legale ampiamente utilizzata.
Si tratta della funzione Allegazione documentazione sanitaria invalidità civile, fruibile sempre dal portale web dell’Istituto, effettuando l’autenticazione con le credenziali di identità digitale (SPID, CNS o CIE). Consente di inviare online alle commissioni INPS i documenti sanitari utili all’accertamento medico-legale, per la definizione agli atti delle domande/posizioni in attesa di valutazione sanitaria di prima istanza/aggravamento o di revisione.
A questo punto:
- la commissione medica può elaborare un verbale basandosi solo sulla documentazione online, se sufficiente per una valutazione obiettiva, evitando un incontro fisico con il cittadino;
- il verbale viene successivamente inviato al cittadino tramite raccomandata A/R o PEC per chi ha confermato indirizzo;
- se la documentazione fornita dal cittadino è ritenuta insufficiente, quest’ultimo sarà convocato per una visita diretta.
Per maggiori dettagli su come funziona la revisione dei requisiti di invalidità INPS senza visita, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.
COME ALLEGARE LA DOCUMENTAZIONE SANITARIA
La procedura di allegare documentazione sanitaria alla domanda di invalidità, iniziata nell’ottobre 2021, è stata ulteriormente migliorata in questi passaggi:
- le persone con disabilità possono allegare la documentazione subito dopo aver presentato la domanda. È sufficiente fare clic su “Allega documentazione sanitaria”. La funzione è attiva dal 20 giugno 2022;
- è stata introdotta una nuova funzione denominata “Allegazione documentazione sanitaria (art. 29-ter della legge n. 120/2020)” che permette di allegare documenti anche dopo l’invio della domanda. Questa procedura è disponibile anche per coloro che avevano precedentemente presentato domande di invalidità, handicap, cecità, sordità o disabilità, o che hanno ricevuto comunicazioni dall’Istituto relative a revisioni. Questa novità illustrata nel Messaggio n° 2518 del 21-06-2022 arriva nell’ottica della semplificazione delle procedure, uno degli obiettivi del PNRR da raggiungere;
- le nuove funzioni sono estese anche ai medici certificatori e agli Istituti di Patronato dal 1° ottobre 2022. A chiarirlo è l’INPS con il Messaggio n° 3574 del 01-10-2022. Dunque, i medici certificatori e gli operatori degli Istituti di Patronato che forniscono assistenza al cittadino possono accedere all’applicativo attraverso il sito istituzionale dell’INPS a seguito di autenticazione tramite le proprie credenziali di identità digitale.
QUANDO È POSSIBILE ALLEGARE LA DOCUMENTAZIONE SANITARIA
Il servizio INPS, come chiarito anche nel Messaggio INPS n. 1060 del 17-03-2023, permette di allegare la documentazione sanitaria attualmente interessa:
- le domande di prima istanza o aggravamento di cittadini residenti nei territori dove l’INPS effettua l’accertamento sanitario in convenzione CIC con le Regioni;
- tutte le revisioni sanitarie di invalidità civile (Decreto Legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 114 del 2014). In questo caso l’INPS invia una comunicazione mediante una lettera, con l’informativa al cittadino di potere optare per la valutazione agli atti. Tale comunicazione è inviata quattro mesi prima della scadenza di revisione.
Per maggiori dettagli su come avvalersi della revisione dei requisiti per l’invalidità civile senza presentarsi di persona per la visita, inviando solo la documentazione necessaria, si consiglia di leggere il nostro focus.
TERMINI INVIO DOCUMENTAZIONE SANITARIA
Come specificato dall’INPS nel Messaggio n° 3574 del 01-10-2022 e nel Messaggio INPS n. 1060 del 17-03-2023, i cittadini, i medici certificatori o gli Istituti di Patronato possono trasmettere la documentazione sanitaria finché l’iter di accertamento sanitario è in corso. Cioè, finché il verbale non è definito.
Per le revisioni sanitarie, al fine di procedere a un’eventuale valutazione agli atti, le Commissioni mediche INPS potranno richiedere anticipatamente la documentazione sanitaria ai diretti interessati che dovranno provvedere entro 40 giorni dalla data in cui sia stata ricevuta la lettera di richiesta documentazione.
La documentazione da allegare online è accettata solo se in formato PDF e di dimensione massima di due MB per ogni documento. Successivamente alla trasmissione il documento sarà reso disponibile alla commissione medica INPS, che potrà consultarlo e pronunciarsi con un verbale. Diversamente, la commissione medica procederà alla convocazione a visita diretta dell’interessato, come vi abbiamo già spiegato.
LIMITI REDDITUALI
Che reddito bisogna avere per non perdere l’assegno di invalidità? La Circolare n° 135 del 22-12-2022 dell’INPS definisce gli importi e limiti di reddito per assegni e pensioni di invalidità civile per il 2023:
- ciechi civili assoluti: assegno di 339,48 euro e limite di reddito 17.920 euro. Nel caso di ciechi civili assoluti, ma ricoverati, allora l’assegno è pari a 313,91 euro e il limite di reddito è di 17.920 euro. Invece, in caso di ciechi civili parziali: assegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920 euro;
- invalidi civili totali: assegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920 euro;
- sordomuti: assegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920 euro;
- invalidi civili parziali: assegno di 313,91 euro e limite di reddito 5.391,88 euro;
- indennità mensile frequenza invalidi minori: assegno di 313,91 euro e limite di reddito 5.391,88 euro;
- indennità accompagnamento ciechi civili assoluti: l’assegno è di 959,21 euro e non c’è nessun limite di reddito. Nel caso dell’indennità di accompagnamento per invalidi civili totali e minori, l’assegno di 527,16 euro e nessun limite di reddito. Invece, l’indennità di comunicazione per i sordomuti prevede un assegno di 261,11 e nessun limite di reddito, mentre quella speciale ciechi ventesimisti, è pari a 217,64 euro al mese e nessun limite di reddito;
- lavoratori con drepanocitosi o talassemia major: assegno 563,74 e nessun limite di reddito.
I beneficiari, nell’invio della domanda, devono comunque certificare di rientrare in tali limiti, e hanno per questo motivo degli obblighi da rispettare. Per conoscere nel dettaglio procedure e qual è l’alternativa per chi supera le soglie di reddito sopra indicate, vi rimandiamo al nostro approfondimento con le indicazioni INPS aggiornate.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA PER I MINORI IN MODALITÀ SEMPLIFICATA
Come spiegato dall’INPS nel Messaggio n° 4212 del 22-11-2022, è attivo il servizio di acquisizione della domanda di invalidità civile semplificata per i minori. L’accesso al servizio INPS di trasmissione delle domande di invalidità civile per i minori può essere fatto alternativamente:
- utilizzando le credenziali del minore (CIE oppure CNS);
- utilizzando l’accesso tramite delega SPID con le credenziali del genitore o tutore per conto del minore;
- tramite Enti di Patronato e le associazioni di categoria abilitate, come spiegato nel Messaggio INPS n. 892 del 02-03-2023, possono accedere a questo servizio.
La compilazione della domanda prevede diverse sezioni che riguardano, oltre ai dati relativi alla richiesta di accertamento sanitario, anche i dati amministrativi necessari per la liquidazione di un’eventuale prestazione economica. Dopo avere completato tutte le sezioni, la domanda deve essere trasmessa selezionando “Invio domanda”.
La selezione della qualifica “Genitore dichiarante” comporta l’obbligo di inserire anche i dati relativi all’altro genitore nella sottosezione “Anagrafica altro genitore”. Il genitore non dichiarante verrà informato con i consueti modi previsti dall’Istituto (lettera raccomandata, PEC, e-mail o SMS) dell’avvio del procedimento di accertamento sanitario nei confronti del figlio.
MODALITÀ DI PAGAMENTO
L’INPS, relativamente alla procedura di domanda semplificata per i minori precisa anche come proseguire nel caso di richiesta di pagamento dell’eventuale prestazione economica conseguente all’accertamento sanitario con la modalità “in contanti presso lo sportello”. Ovvero:
- se nella sezione “Rappresentante legale” sono stati inseriti entrambi i genitori, è necessario che l’altro genitore fornisca il consenso esplicito alla riscossione nei confronti del genitore dichiarante prima dell’invio della domanda;
- l’autorizzazione può essere fornita allegando in procedura nella sezione “Allegati” l’apposito modulo di delega (reperibile nella sezione quadro F successivamente al salvataggio dei dati inseriti) con le firme autenticate di entrambi i genitori. In alternativa, l’altro genitore che sia in possesso di SPID, CIEo CNS potrà effettuare l’accesso al servizio “Invalidità civile – Domanda (Cittadino)” con le proprie credenziali fornendo il consenso tramite la funzionalità “Acquisizione consenso alla riscossione”.
QUANTO COSTA FARE DOMANDA DI INVALIDITÀ
Quanto costa fare la domanda di invalidità al patronato o da soli? La richiesta di invalidità civile o riconoscimento di handicap è gratuita se viene presentata personalmente o attraverso un patronato. I patronati sono enti autorizzati dal Ministero del Lavoro a offrire assistenza gratuita per questioni previdenziali e pensionistiche.
Tuttavia, in altre situazioni, potrebbe essere richiesto un compenso se la richiesta viene presentata, ad esempio, da un professionista autonomo. La scelta sull’assistenza spetta al cittadino, ed è importante essere ben informati sull’argomento per evitare errori costosi.
PRESTAZIONI CHE SI OTTENGONO CON L’INVALIDITÁ
L’accertamento dell’invalidità civile presso l’INPS con la procedura che vi abbiamo spiegato, permette di avere accesso a delle specifiche prestazioni economiche o sussidi.
In generale, in base alla percentuale di invalidità riconosciuta, vengono riconosciuti i seguenti benefici:
- iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata, in caso di percentuale d’invalidità riconosciuta dal 46% in poi;
- assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali, in caso di percentuale d’invalidità riconosciuta dal 33% al 73%;
- esenzione ticket sanitario, in caso di percentuale d’invalidità riconosciuta dal 66%;
- prestazioni economiche, in caso di percentuale d’invalidità riconosciuta dal 74% al 100%.
Invece, nel caso di percentuale d’invalidità riconosciuta fino al 33%, non è previsto nessun riconoscimento.
I sussidi economici previsti sono, per gli invalidi civili:
- pensione di inabilità (invalidi totali);
- indennità di frequenza (minori invalidi);
- assegno mensile (invalidi parziali)
- indennità di accompagnamento.
Per i ciechi civili:
- pensione ai ciechi assoluti;
- pensione ai ciechi parziali;
- indennità speciale;
- indennità di accompagnamento.
Nel caso di sordi:
- pensione;
- indennità di comunicazione.
COSA FATE IN CASO DI RICOVERO DELL’INVALIDO
L’INPS nel Messaggio n.3347 del 26-09-2023 spiega cosa fare nel caso di ricovero dell’invalido che è beneficiario anche dell’indennità di accompagnamento.
Ricordiamo che l’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata a domanda, a favore dei soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
In questi casi, quando il paziente è ricoverato presso una struttura pubblica, perde il diritto a ricevere l’indennità nel periodo interessato. Ma, in alcuni casi, l’invalido può aver diritto lo stesso all’indennità. L’INPS nel Messaggio n.3347 del 26-09-2023 chiarisce che l’indennità di accompagnamento:
- viene mantenuta anche quando una persona è ricoverata gratuitamente in una struttura sanitaria, a condizione che l’assistenza fornita dalla struttura non sia sufficiente. Questo riconoscimento richiede una documentazione adeguata dalla struttura di ricovero;
- non viene sospesa se una persona con disabilità richiede assistenza continua da parte di un familiare o di un infermiere privato per garantire un supporto completo nelle attività quotidiane, o se la presenza dei genitori è essenziale per il benessere di un minore in terapia.
Per semplificare la gestione delle richieste e garantire una rapida acquisizione della documentazione necessaria, l’INPS ha implementato una nuova procedura telematica che permette ai beneficiari di comunicare i periodi di ricovero in cui queste condizioni sono soddisfatte. Vediamo come funziona.
COME RICHIEDERE IL RICOVERO INDENNIZZATO
Il Messaggio n.3347 del 26-09-2023 spiega che per richiedere il mantenimento dell’indennità di accompagnamento dopo un ricovero di oltre 29 giorni, i beneficiari (o i loro rappresentanti legali) devono:
- accedere al sito INPS da questa pagina utilizzando SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- seguire il percorso “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per disabili/invalidi/inabili” > “Dichiarazioni di responsabilità e ricoveri indennizzati”.
Nella dichiarazione online, è necessario inserire:
- le date di inizio e fine del ricovero;
- allegare solo la documentazione rilasciata dalla struttura sanitaria che attesti che l’assistenza ricevuta non copre tutte le necessità quotidiane del paziente.
Non è richiesto allegare documenti medici dettagliati o cartelle cliniche relative alle patologie invalidanti. Per maggiori dettagli e per conoscere le indicazioni per le strutture territoriali, vi consigliamo di leggere il Messaggio n.3347 del 26-09-2023.
TUTORIAL INPS
Per aiutare i cittadini l’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la documentazione sanitaria online passo per passo:
APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
In questa guida vi illustriamo quali sono gli aiuti per i disabili attivi nel 2023, a vostra disposizione anche il nostro approfondimento sulla procedura per il passaggio da minorenni a maggiorenni in caso di invalidità civile. Potrebbe interessarvi anche sapere quali sono gli aiuti per disabili nelle scuole. Per approfondire, vi rimandiamo al nostro articolo che riassume tutte le novità sulla riforma invalidità civile 2024.
Inoltre, vi invitiamo a visitare questa pagina per tutte le informazioni sul collocamento mirato dei disabili.
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Buongiorno, il modello C può essere compilato esclusivamente dal medico di base o anche da altro medico, anche privato?
E per mia figlia per maestro di sostegno e per linguistica
ottimo
Ciao vorrei affrontare con voi questa disavventura. Mio padre riceve una pensione di invalidità a fronte di un tumore alla vescica. Ogni qual volta ci si presenta una visita andiamo sempre puntuali il giorno stabilito (una volta anche il giorno della morte del nonno, padre del soggetto in questione). Riceviamo la prima convocazione per la visita di controllo per il giorno 9 dicembre 2021, ma il giorno stesso mio padre aveva una cistoscopia nella clinica che segue da anni il suo problema, quindi viene rinviato. Questo primo invito lo riceviamo come tutti gli altri tramite messaggio. Aspettiamo per un mese l’altro invito che tarda ad arrivare fino a quando scopriamo che la nostra pensione di invadilita’ è stata sospesa. Dopo una serie di lunghe procedure presentiamo il ricorso. Ci viene detto che la raccomandata era stata inviata nell’indirizzo di residenza del soggetto è che non è mai stata ritirata non avendo trovato nessuno nelle due volte che il postino ha portato la raccomandata in questione. Quindi essa è tornata indietro tornando negli uffici inps. Il problema è che l’indirizzo della raccomandata è quello di residenza del soggetto e non del suo domicilio, causa per cui non potevamo mai sapere il giorno della visita, sennò ci saremmo presentati senza problema. Ora facendo ricorso ci viene detto che se presentiamo una valida giustificazione per cui non siamo stati presenti alla visita, la domanda verrà riaperta. Qualcuno può aiutarmi, sono passati due mesi ed io non riesco a sbloccare questa situazione, il loro obbiettivo è quello di far sì che io presenti una nuova domanda rinunciando a questi mesi. Secondo voi è giusto ? Voi cosa fareste ?
Salve , ho inviato la richiesta all’INPS e attendo la convocazione . E’ scritto che devo portare l originale della documentazione medica o copia conforme, Vorrei sapere se trattengono la documentazione perché farla in copia conforme mi costa parecchio dato l’elevata mole di documenti. Ho provato ad usare il servizio di “Allegazione documentazione sanitaria invalidità civile” ma non mi viene accettato. Dovrò affrontare il costo della copia conforme?
Puoi anche pensare di portare in originale la documentazione e ti fai prima una fotocopia.
Buonassera io voglio fare una domanda invalidita civile di figlio grazie
Buongiorno , ho già una invalidità civile al 50% ma a causa di ulteriori problemi fisici ho chiesto al mio medico curante di presentare domanda di aggravamento. Ha presentato la domanda ma ora mi ha chiesto 60 € per come suo compenso. E’ corretto che faccia così o no. Da considerare che non mi ha mai parlato di un suo compenso. Cordiali saluti O.G.
Non sappiamo darle una risposta, dipende se il suo medico per quel tipo di domanda richiede un compenso. Generalmente i medici hanno un listino prezzi disponibile presso il proprio studio.
Grazie per le Vostre spiegazioni! Vorrei chiederVi cortesemente una delucidazione: ho un’invalidità civile al 70%, mi hanno diagnosticato una nuova patologia, posso fare io direttamente la domanda all’INPS o deve farla il mio medico?
Vi ringrazio
E’ necessario seguire comunque la procedura prevista dalla normativa.
Il procedimento è molto utile, anche se fanno tribulare.
grazie informazioni molto utili x potersi disbrigare in queste pratiche burocratiche.
Grazie queste informazioni mi sono state davvero molto utili e oggi stesso ho tramesso allINPS la domanda per mio marito