Part time agevolato per i genitori dal 2026: come funziona e quali sono le novità

Ecco come funziona il nuovo part time agevolato per i genitori con almeno tre figli conviventi, che sarà attivo dal 1° Gennaio 2026

assegno unico figli

Dal 1° Gennaio 2026 entra in vigore il part time agevolato per i genitori con almeno tre figli conviventi.

Il provvedimento, inserito in Legge di Bilancio, introduce una corsia preferenziale per la trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a parziale, per i genitori lavoratori del settore privato.

Inoltre, prevede anche incentivi economici per i datori di lavoro.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede questa novità e come funzionerà.

adv

OK AL PART TIME AGEVOLATO PER I GENITORI DAL 2026

A partire da Gennaio 2026, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore privato con almeno 3 figli conviventi potranno richiedere con priorità la trasformazione del proprio contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. Si tratta di una misura che si applica fino al compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo. In presenza di figli disabili, invece, non è previsto alcun limite di età.

L’agevolazione prevede anche incentivi per i datori di lavoro ed ha alcuni limiti. È stata inserita all’articolo 49 della Legge di Bilancio 2026. Vediamo quali sono le novità introdotte e che dovranno essere confermate in Parlamento.

adv

QUALI SONO LE NOVITÀ E COSA CAMBIA

Le novità del part time agevolato che entrerà in vigore dal 2026 sono le seguenti:

  • l’introduzione di un diritto di priorità per la trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a part time, riservato ai genitori con almeno 3 figli conviventi. La priorità si applica fino al 10° anno di età del figlio più piccolo, oppure senza limiti di età nel caso di figli disabili;

  • la trasformazione può avvenire in forma orizzontale (riduzione delle ore giornaliere), verticale (giorni interi non lavorati) o tramite rimodulazione della percentuale di lavoro già part time, purché comporti una riduzione dell’orario di almeno il 40% rispetto al contratto precedente;

  • i datori di lavoro privati che accolgono la richiesta senza ridurre il monte ore complessivo aziendale possono accedere a un esonero contributivo totale. Lo sgravio sarà fino a 3.000 euro annui per ciascun lavoratore, per un massimo di 24 mesi. L’esonero riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, ma non include i premi e contributi INAIL;

  • l’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni contributive. Però, è compatibile con la maggiorazione del costo deducibile prevista per le nuove assunzioni nel Codice dei Contratti Pubblici.

Rispetto all’anno in corso, quindi, la misura cambia l’approccio alla conciliazione tra vita privata e lavoro. Il diritto al part time per i genitori lavoratori dipendenti sarà prioritario, riconosciuto per legge. Inoltre, per la prima volta, il datore di lavoro viene incentivato economicamente a favorire la trasformazione del contratto, a condizione che non ci sia una riduzione del monte ore complessivo aziendale.

Questa logica premia le aziende che redistribuiscono le ore di lavoro in modo più equo, senza penalizzare la produttività. Poi, allo stesso tempo sostiene le famiglie numerose con strumenti concreti e misurabili. La misura, che entrerà in vigore dal 2026, però, non annulla quanto previsto dal Capo II del Decreto Legislativo 15 Giugno 2015, n. 81 sui contratti part time per i lavoratori non genitori.

Scopriamo come funziona.

adv

COME FUNZIONA

La misura funziona “a domanda”. Ovvero, il lavoratore o la lavoratrice interessata è chiamata a presentare una richiesta volontaria al datore di lavoro per domandare la trasformazione del proprio contratto da tempo pieno a tempo parziale. Il datore di lavoro, poi, definirà in che modo può avvenire. Cioè, se in modalità orizzontale, verticale o tramite rimodulazione della percentuale di lavoro già part time.

Se il datore di lavoro accoglie la richiesta e garantisce che il monte ore complessivo aziendale non venga ridotto, può accedere all’incentivo contributivo. Il beneficio sarà riconosciuto nei limiti delle risorse stanziate:

  • 3,3 milioni di euro per l’anno 2026;

  • 11,6 milioni di euro per il 2027;

  • 17,7 milioni di euro per il 2028;

  • 18,1 milioni di euro per il 2029;

  • 18,5 milioni di euro per il 2030.

Inoltre, sono già stati stanziati 19 milioni per il 2031, 19,4 milioni per il 2032, 19,8 milioni per il 2033, 20,2 milioni per il 2034 e 20,7 milioni annui a partire dal 2035. L’INPS comunicherà al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Economia l’andamento della spesa e potrà bloccare nuove richieste se si prevede il superamento dei fondi disponibili.

INPS infine, definirà con delle Circolari ad hoc, le modalità di fruizione della decontribuzione. Appena ci saranno novità in tal senso, vi aggiorneremo.  Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

adv

QUANDO ARRIVA

La misura sarà attiva a partire dal 1° Gennaio 2026, ma bisognerà attendere indicazioni per la sua effettiva attuazione. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Manovra, infatti, dovrà essere adottato un Decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro, in accordo con il Ministero per la Famiglia e il Ministero dell’Economia. Il Decreto definirà le modalità operative per l’accesso all’esonero contributivo.

Ricordiamo che la conferma ufficiale della misura è connessa all’approvazione definitiva della nuova Legge di Bilancio, attesa entro il 31 Dicembre 2025.

GUIDA ALLA LEGGE DI BILANCIO 2026

In questo articolo vi spieghiamo quali sono le proposte in discussione e le novità in arrivo con la Legge di Bilancio del 2026, che interessano famiglie, lavoro e pensioni. Utile la lettura su quali sono gli aiuti per le famiglie, ovvero le agevolazioni per le mamme, i papà e i figli, inserite nel Bilancio 2026.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Tra le novità più interessanti per le famiglie vi segnaliamo le novità sui permessi per la malattia dei figli che passano a 10 giorni. Ma anche l’approfondimento sul nuovo aumento dell’indennità del congedo parentale dal 2026. Oppure il focus sul reddito alimentare e la guida sulla Carta Dedicata a te nel 2025 o questo focus sulle novità della misura per il 2026. Da consultare anche l’elenco dei nuovi incentivi per natalità e famiglie attivi dal 2026 o la guida alle novità per l’ISEE valide dal 2026.

Se volete conoscere quali sono gli altri aiuti attivi o in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti per le persone.

Se volete restare sempre aggiornati vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al nostro canale Whatsapp e al canale Telegram.

Potete anche seguire il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.

Seguiteci inoltre su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.

Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *