Progetto Polis Poste Italiane 2023: cos’è e a cosa serve

Cosa prevede il Progetto Polis Poste Italiane, a chi si rivolge e come rivoluzionerà il mondo della Pubblica Amministrazione e dei servizi digitali

poste italiane uffici

Nel 2023 partirà il Progetto Polis Poste Italiane, un nuovo sportello unico per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale e per la creazione di spazi di lavoro condivisi.

Il nuovo progetto funzionerà attraverso la piattaforma multicanale di Poste Italiane con lo scopo di rendere più facile l’accesso ai servizi digitali nelle PA a partire dal 2023.

In questo articolo vi spieghiamo cos’è il Progetto Polis Poste Italiane, come funziona, a cosa serve e come è destinato a cambiare il mondo delle Pubbliche Amministrazioni.

COS’È IL PROGETTO POLIS POSTE ITALIANE 2023

Il Progetto Polis Poste Italiane consiste nella realizzazione di uno sportello unico gestito da Poste Italiane che permette dal 2023 di accedere a più servizi attraverso un unico canale integrato e nella creazione di spazi di lavoro condiviso (“co-working”). L’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato con lo scopo di facilitare l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, come spiegato in questa nota stampa del Ministro dell’Economia e delle Finanze e in questa pagina, dal MIMIT.

La sua realizzazione rientra negli obiettivi del PNRR, e più precisamente nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo componente 1 – Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA. La base normativa è il Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59, ma un passo importante verso la realizzazione effettiva del Progetto Polis è stato compiuto il 2 maggio 2022, quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Aiuti 2022 autorizzando l”allora Ministero dello Sviluppo economico (Ora MIMIT) a stipulare le convenzioni con le amministrazioni pubbliche aderenti. Nonostante l’iniziale accelerata, tuttavia, Polis 2023 non è ancora partito, ma lo sarà probabilmente a breve entro il 2023. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa prevede e quali sono gli obiettivi di questo progetto.

COSA PREVEDE IL PROGETTO POLIS

Il Progetto Polis Poste Italiane prevede due linee di azione:

  • la creazione di uno sportello unico di prossimità per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale, attraverso la piattaforma multicanale di Poste italiane;

  • realizzazione di una rete di co-working, “Spazi per l’Italia”. Gli spazi di co-working sono spazi di lavoro condiviso aperti al pubblico.

1) SPORTELLO UNICO, COME FUNZIONA

Lo “Sportello unico” è la prima linea guida del progetto Polis Poste Italiane. Ha l’obiettivo di dotare i cittadini residenti nei Comuni più piccoli di un punto di accesso fisico – digitale per la fornitura di tutti servizi delle PA in modalità digitale e multicanale. L’intervento coinvolge oltre 6.933 Uffici Postali in 7.000 Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, nel 100% delle 72 aree interne del Paese. Ma cosa succederà esattamente? In buona sostanza gli uffici postali saranno radicalmente trasformati e dotati di una infrastruttura tecnologica e digitale all’avanguardia e, in particolare saranno installati:

  • 3000 ATM evoluti;

  • 4.800 postazioni per l’erogazione di servizi pubblici self service (cosiddetti Totem);

  • 4.800 lockers per la consegna di pacchi ed altri beni h24;

  • 4.800 vetrine informative interattive;

  • 5.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici;

  • 1.000 impianti fotovoltaici;

  • 4.800 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale.

Saranno, infine, allestiti 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. I numeri degli sportelli da allestire, sono in crescita.

2) SPAZI PER L’ITALIA: LA RETE DI CO-WORKING

La seconda linea d’intervento del Progetto Polis, denominata “Spazi per l’Italia” prevede la realizzazione di una Rete nazionale formata da 250 spazi per il co-working. Alle aree di lavoro condiviso si affiancano strumenti per la formazione e l’erogazione di servizi avanzati per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. Il tutto formerà una rete che sarà realizzata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le Province italiane, nei principali distretti industriali e nelle aree di alto interesse ambientale, culturale e paesistico. Ma perché si parla proprio di “rete”?  Perché le strutture saranno tra loro interconnesse e collegate a banda ultra-larga.

Negli edifici interessati saranno messe a disposizione oltre 5.000 postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione. Per queste aree, la fruizione pubblica sarà disciplinata in maniera specifica in ciascun ambito territoriale. Il Ministero pagherà a Poste solo i costi vivi sostenuti, così come stabilito da apposite convenzioni di servizio tra Poste, pubbliche amministrazioni nazionali e locali, associazioni di impresa, università e centri di ricerca. Prevista anche l’apertura di aree di co-working nei capoluoghi di Provincia e nei centri di medie dimensioni. Saranno in tutto 250 “Spazi per l’Italia” con postazioni di lavoro, sale riunioni, servizi condivisi ed aree dedicate agli eventi.

LE RISORSE

Il Progetto prevede un investimento di 800 milioni in 5 anni destinato ai residenti nei piccoli Comuni, grazie ai fondi del PNRR. Lo Stato cofinanzierà solo gli interventi strettamente necessari all’erogazione dei servizi di pubblica utilità e alla transizione energetica. Gli altri, circa 320 milioni di euro, saranno a carico di Poste italiane.

QUANDO PARTIRÀ IL PROGETTO POLIS POSTE ITALIANE

Il termine fissato dal Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59 per la messa in opera iniziale del progetto era  luglio del 2026, una scadenza stabilita sulla base di un cronoprogramma condiviso tra il Ministero proponente e Poste. Tuttavia, con il Decreto Milleproroghe convertito in Legge 2023 il termine è stato prorogato al 31 dicembre 2023. Si precisa che i lavori di esecuzione sono stati avviati nel primo trimestre del 2022 ma, a febbraio 2023, il progetto non risulta ancora attivo sebbene sia stato presentato dal MEF pubblicamente il 30 gennaio 2023. Vi aggiorneremo non appena sarà avviato.

MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI

Il Progetto prevede anche il monitoraggio trasparente degli obiettivi raggiunti e delle milestone. Il monitoraggio sarà fatto tramite un Portale pubblico dedicato che fornirà l’evidenza dei risultati e dei fornitori ingaggiati. Previsto il coinvolgimento, tra l’altro, delle pubbliche amministrazioni locali.

RIFERIMENTI

Mettiamo a disposizione il testo del Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59 (Pdf 117 Kb) che ha attuato il Progetto Polis. Per conoscere tutti i dettagli operativi del progetto Polis Poste italiane potete anche scaricare l‘allegato al decreto dedicato  (Pdf 92 Kb). In questa pagina trovate invece la presentazione del progetto da parte del Ministero per la Funzione Pubblica.

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Annalisa Barbieri

Ma ci sara anche a Milano per fare la carta di identità elettronica?