Anagrafe digitale dipendenti pubblici: cos’è e a cosa serve

Tutti i dettagli sulla nuova anagrafe digitale dei dipendenti delle PA

dipendenti, lavoratori

Al via l’anagrafe dei dipendenti pubblici, il registro che nasce per consentire il censimento digitale di tutte le persone che lavorano nella Pubblica Amministrazione.

L’anagrafe è il primo step che porterà alla creazione del fascicolo digitale del dipendente, in linea con gli obiettivi del PNRR. Un documento virtuale che contiene informazioni su formazione, competenze e percorso professionale di ogni dipendente PA, che si affianca alla nuova Anagrafe Nazionale unica per tutti dedicata ai cittadini.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è, che dati contiene, a cosa serve e come funziona l’anagrafe dei dipendenti pubblici.

COS’È L’ANAGRAFE DIGITALE DIPENDENTI PUBBLICI

L’anagrafe digitale dipendenti pubblici è un registro elettronico in cui saranno inseriti i dipendenti pubblici per dar vita a un censimento di tutti gli appartenenti alla Pubblica Amministrazione. È stata istituita con l’articolo 34 ter del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e confermata nei dettagli dall’articolo 35 del Decreto Bollette 2022.

Con il Decreto interministeriale 1 febbraio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.65 del 17-03-2023, il Governo ha avviato il funzionamento dello strumento. Risulterà utile per il coordinamento e la verifica delle attività di organizzazione delle Amministrazioni. A regime, l’anagrafe permetterà la realizzazione del fascicolo elettronico del dipendente, integrato con le informazioni acquisite sul Portale inPA e quelle sul percorso professionale di ogni lavoratore pubblico, dalla formazione alla mobilità.

Vediamo insieme come funziona l’anagrafe digitale per i dipendenti e quali sono gli obiettivi che persegue.

A COSA SERVE L’ANAGRAFE DIGITALE DIPENDENTI PA

L’anagrafe digitale dipendenti pubblici contribuisce a raggiungere gli obiettivi della Missione “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” (M1C1) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ma a cosa serve di preciso? Questi i suoi principali obiettivi:

  • dare ulteriore impulso al processo di digitalizzazione della PA;

  • favorire i processi di sviluppo delle competenze;

  • garantire una più efficace analisi dei fabbisogni di personale e di programmazione delle assunzioni;

  • formare il fascicolo elettronico del dipendente che conterrà le informazioni sul percorso professionale di ogni lavoratore pubblico, dalla formazione alla mobilità.

QUALI DATI CONTIENE L’ANAGRAFE

L’avvio dell’anagrafe prevede una prima fase di sperimentazione, di almeno 6 mesi in cui il DFP raccoglie i seguenti tipi di informazioni che formeranno il registro dei dipendenti pubblici:

  • dati anagrafici, ovvero il codice fiscale, l’indirizzo e-mail “aziendale”, il numero di telefono della postazione in ufficio, la cittadinanza, lo stato civile, la residenza, il titolo di studio e l’eventuale iscrizione ad un albo professionale;

  • stato giuridico e trattamento economico, relativi sia al personale dipendente a tempo indeterminato che a quello a tempo determinato.

Sul piano del rapporto di lavoro, l’anagrafe conterrà:

  • la data di nomina nell’incarico in essere;
  • l’Amministrazione di appartenenza;
  • la qualifica;
  • l’unità organizzativa;
  • la sede di lavoro;
  • la modalità di assunzione (concorso, mobilità obbligatoria o volontaria);
  • il tipo di impiego (tempo pieno o part-time e se, nel caso, determinato);
  • gli eventuali incarichi conferiti;
  • l’anzianità di servizio;
  • l’eventuale data di cessazione del rapporto;
  • l’eventuale percentuale di invalidità o assistenza a familiari.

I dati presenti in anagrafe saranno trattati secondo la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali. Saranno utilizzati da MEF e DFP in forma aggregata per l’analisi e la reportistica. L’utilizzo dei dati sarà comunque limitato allo svolgimento dei compiti istituzionali del DFP, quali reclutamento e concorsi, gestione della mobilità e gestione degli incarichi.

COMPOSIZIONE DELL’ANAGRAFE DIGITALE DIPENDENTI PUBBLICI

Il Decreto interministeriale 1 febbraio 2023 stabilisce che l’anagrafe digitale sarà gestita dal Dipartimento della funzione pubblica (DFP). Ecco quali sono i metodi per la sua composizione:

  • nella sua prima applicazione, sarà costruita a partire dai dati già disponibili con il sistema NoiPA del Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF), che garantisce il calcolo dei cedolini di circa 1,9 milioni di dipendenti pubblici e in cui viene prevista un’area dedicata a cui accede il DFP;

  • per il personale restante, sarà l’INPS a fornire al MEF le informazioni che le amministrazioni trasmettono periodicamente per gli obblighi contributivi;

  • altri soggetti informatori saranno individuati con specifiche convenzioni su cui vi aggiorneremo.

COME FUNZIONA L’ANAGRAFE DIGITALE DIPENDENTI PUBBLICI

Il testo del Decreto interministeriale 1 febbraio 2023 stabilisce che l’anagrafe digitale dei dipendenti PA sarà essere usato come uno strumento per tenere sotto controllo il funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni e i dati relativi a chi ci lavora. Nel giro di poco tempo, le PA possono verificare, accedendo all’anagrafe, il fascicolo elettronico del dipendente, un altro obiettivo del PNRR.

Il fascicolo deve contenere lo “storico” di ogni lavoratore pubblico, dalla formazione alla mobilità. In questo modo, il censimento coinvolgerà ognuno dei 3 milioni e 200.000 dipendenti pubblici italiani al fine di valorizzarne le competenze. Grazie a questo strumento, ogni PA e lo Stato centrale potranno capire quali sono le risorse umane e professionali presenti all’interno della Pubblica Amministrazione.

La creazione dell’anagrafe digitale per dipendenti pubblici è, insomma, un passo importante verso la digitalizzazione e si aggiunge a un altro imperativo del PNRR. Parliamo cioè, dell’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), la banca dati che raccoglie tutti i dati anagrafici della popolazione italiana. Se volete conoscere, poi, altri dettagli sulle indicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza circa competenze e formazione, vi invitiamo a leggere questo focus.

RIFERIMENTI NORMATIVI

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noltre, se non avete ancora una PEC personale, vi invitiamo a scoprire come attivarla in soli 30 minuti leggendo questa guida.

Vi consigliamo di leggere anche l’interessante approfondimento sull’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente che permette di ottenere qualsiasi certificato anagrafico online, non serve più andare in Comune!

NOVITA’ SUI CONCORSI E COME RESTARE AGGIORNATI

Vi consigliamo di visitare la pagina dedicata ai concorsi pubblici che viene costantemente aggiornata con i nuovi bandi aperti e la pagina dedicata ai prossimi concorsi in uscita che offre interessanti anticipazioni sui bandi che verranno pubblicati a breve.

Le altre novità legislative sul lavoro le trovate invece in questa sezione. Inoltre potete scoprire tutte le altre guide sui concorsi per comprendere come funziona il pubblico impiego e le ultime novità normative.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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