Reddito di libertà nel 2025: cos’è, requisiti, quando arriva, come richiederlo e novità

I dettagli sul reddito di libertà, il contributo mensile in favore delle le donne vittime di violenza seguite dai centri certificati

reddito libertà

Sono aperte le domande per il reddito di libertà, l’aiuto rivolto a donne vittime di violenza e in difficoltà.

Dal 12 Maggio 2025 le donne in possesso dei requisiti possono richiedere il contributo da 500 euro mensili per l’annualità in corso.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cos’è, quali sono i requisiti per ottenerlo, come fare domanda e quali sono le novità.

adv

COS’È IL REDDITO DI LIBERTÀ

Il reddito di libertà è un sussidio economico mensile riconosciuto per un anno alle donne vittime di violenza istituito per garantire e favorire l’indipendenza economica, l’emancipazione e dei percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà.

Può essere riconosciuto una sola volta direttamente all’INPS dalle interessate per un importo di 500 euro su base mensile per un massimo di 12 mesi, ma i fondi vengono erogati agli Enti locali, ovvero i Comuni per conto delle singole Regioni in base al numero di donne residenti tra i 18 e i 67 anni. Tale aiuto è riconosciuto ed erogato con lo scopo di coprire le spese e per assicurare alle donne vittime di violenza e in difficoltà economiche il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • autonomia abitativa;

  • percorso scolastico e formativo per i figli o le figlie minori;

  • acquisizione di un’autonomia personale a seguito di episodi di violenza.

Istituito dal Decreto Rilancio, il reddito di libertà è finanziato con le risorse del “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, reso operativo dal Decreto del Presidente del Consiglio Dei Ministri 17 Dicembre 2020.

Previsto inizialmente come una misura per fronteggiare gli effetti del Covid, dopo l’emergenza il Fondo è divenuto strutturale, ma le risorse continuano a essere stanziate annualmente. Per l’anno in corso la Legge di Bilancio 2025 ha stanziato 11 milioni di euro.

Dal 12 Maggio 2025 è possibile presentare domanda per ottenere il contributo. Vediamo come.

adv

COME FARE DOMANDA

Le interessate in possesso dei requisiti possono presentare domanda per la misura dal 12 Maggio 2025 consegnando questo modulo (Pdf 241 Kb) compilato e firmato, presso il Comune competente per residenza.

Cioè, parliamo del Municipio nel cui ambito è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, a prescindere che in tale Comune la donna abbia fissato la residenza o il domicilio. Le interessate possono presentare l’istanza fino al 31 Dicembre 2025, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, seguendo la procedura indicata in questa guida.

Il modulo di domanda deve essere accompagnato da:

  • una dichiarazione del centro antiviolenza che attesti il percorso di emancipazione e autonomia della richiedente;

  • una certificazione di povertà rilasciata dal servizio sociale competente.

Dopo di che:


  • il sistema informativo dell’INPS, prende in carico la registrazione e procede all’invio di una ricevuta di presentazione all’interessata.

Inoltre, non è escluso che gli Enti che gestiscono le istanze, possano prevedere una procedura di domanda online per il Reddito di libertà. Conviene, quindi, chiedere informazioni direttamente agli sportelli degli Enti locali qual è la procedura adottata in quel territorio.

adv

REQUISITI REDDITO DI LIBERTÀ

Il reddito di libertà può essere richiesto dalle donne vittime di violenza, sole o con figli minori a carico, già seguite dai centri anti violenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali locali. Le destinatarie devono poi rispettare i seguenti requisiti:

  • essere residenti nel territorio italiano;

  • essere cittadine italiane o comunitarie o, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno;

  • aver intrapreso un percorso di fuoriuscita della violenza presso i centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali;

  • trovarsi in una particolare condizione di povertà e di vulnerabilità, nonché di “urgenza e di bisogno” che deve essere dichiarata e certificata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale che si sta occupando della donna interessata.

La misura è compatibile con altri strumenti di sostegno come l’Assegno di Inclusione o con altre misure che prevedono la fruizione di denaro a favore dei figli a carico, erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli Enti locali, o di altri sussidi economici a sostegno del reddito (NASpI, CIG ecc.).

Poi, ogni Regione potrà disciplinare delle specifiche regole di cumulabilità anche con altri contributi regionali per il sostegno. INPS, per sostenere le donne vittime di violenza ha pubblicato anche una guida interattiva (Pdf 282 Kb) in cui elenca le misure a cui hanno diritto, spiegandole passo per passo.

adv

QUANDO SCADE LA DOMANDA

Le domande possono essere presentate a partire dal 12 Maggio 2025, come chiarito nel Messaggio n. 1429 del 07-05-2025. Vengono accolte sulla base delle risorse disponibili a livello regionale tenendo conto della data e dell’ora di invio delle stesse. Restano valide fino al 31 Dicembre 2025.

Nel caso di domande non accolte, a decorrere dal 1° Gennaio 2026 le interessate possono presentare un’autonoma nuova domanda.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per sapere di più sulla procedura di richiesta del contributo, vi consigliamo di approfondire la guida alla domanda per il reddito di libertà nel 2025. Utile anche la guida sullo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittima di violenza.

Da non perdere anche la guida agli incentivi assunzioni di neo mamme e l’elenco aggiornato dei bonus figli attivi nel 2025.

Vi invitiamo inoltre a scoprire tutte notizie in questa pagina sugli aiuti alle persone.

Per restare aggiornati continuate a seguirci e iscrivetevi gratuitamente alla nostra newsletter, al canale Whatsapp e al nostro canale Telegram.

Potete inoltre restare aggiornati sulle novità più interessanti seguendo la nostra pagina Facebook, il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.

Seguiteci su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.

Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un Commento

Scrivi un commento
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *