I lavoratori dipendenti del settore privato possono chiedere al datore di lavoro di anticipare la spesa per il riscatto dei contributi per la pensione.
In cambio, il datore di lavoro che accetta di sostenere l’onere ha diritto a un bonus, portando in deduzione dal proprio reddito d’impresa o dal proprio reddito di lavoro autonomo l’importo della spesa sostenuta per il riscatto.
In questo articolo spieghiamo come funziona il riscatto contributi per la pensione se è il datore di lavoro ad anticiparne i costi per i propri dipendenti.
COS’È IL RISCATTO CONTRIBUTI PENSIONE
Il riscatto contributi pensione è una procedura che permette di richiedere il diritto a conteggiare parzialmente o totalmente ai fini pensionistici dei periodi non coperti da contribuzione.
La Legge di Bilancio 2024 (dopo la sperimentazione del triennio 2019-2021) ha deciso di ripristinare per il biennio 2024 2025 la facoltà di riscattare i vuoti contributivi nella misura massima di cinque anni, ma solo per i periodi successivi al 1995 e antecedenti al 29 gennaio 2019.
Quelli così riscattati si chiamano “contributi pensione da riscatto” e le istruzioni per richiedere il loro riconoscimento sono state esposte e riassunte nella Circolare n.5/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 7 marzo 2024.
Per tale tipo di riscatto, come spieghiamo in questa guida, è necessario però sostenere dei costi che, nel caso dei lavoratori dipendenti del settore privato, il datore di lavoro può affrontare per conto dell’interessato, ottenendo il diritto di portare in deduzione tale spesa dal proprio reddito d’impresa o dal proprio reddito di lavoro autonomo, risparmiando così sulle tasse da pagare.
Scopriamo come funziona tale sistema.
COME FUNZIONA IL RISCATTO CONTRIBUTI PENSIONE DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO
Il riscatto contributi pensione da parte del datore di lavoro funziona su richiesta, cioè sono i dipendenti del settore privato che hanno la possibilità di richiedere al loro datore di lavoro di coprire l’onere del riscatto dei contributi per la pensione.
Dopo di che, in caso di risposta positiva, il datore di lavoro si impegnerà a coprire tale onere utilizzando i premi di produzione spettanti al lavoratore stesso.
Quindi, il lavoratore seguirà regole e procedimenti stabiliti dalla legislazione vigente per il riscatto dei contributi con richiesta all’INPS, come vi spieghiamo in questa guida, e poi chiederà al datore di lavoro di sostenere la spesa relativa.
La spesa per il riscatto dei contributi per conto del dipendente può essere trattata come onere deducibile dal datore di lavoro. Quindi, l’importo corrispondente può essere dedotto dal reddito d’impresa o dal reddito di lavoro autonomo in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi tramite modello 770 2024.
La deduzione fiscale, ricordiamolo, è un’agevolazione che agisce sul reddito complessivo, riducendo la base imponibile, da cui appunto dipende e si calcola l’imposta sul reddito. In altre parole, minore è la base imponibile minore sarà l’imposta da pagare. Per cui avere degli oneri deducibili da “scalare” dal reddito complessivo comporta inevitabilmente un vantaggio fiscale.
In questo, di fatto, consiste il bonus a cui ha diritto il datore di lavoro in caso di spesa sostenuta per il riscatto dei contributi pensione per conto del dipendente.
QUALI CONTRIBUTI SI POSSONO RISCATTARE
I periodi attualmente riscattabili ai fini pensionistici, cui spesa può essere sostenuta dal datore di lavoro e dalla generalità dei contribuenti, sono quelli per:
- il corso legale di studi universitari, lauree brevi e titoli equiparati, ossia il riscatto laurea. Esiste anche il riscatto laurea agevolato, come spiegato in questo approfondimento;
- l’attività lavorativa svolta all’estero, nei paesi che non hanno stipulato con l’Italia convenzioni in materia di sicurezza sociale;
- i periodi di assenza facoltativa dal lavoro per gravidanza e puerperio al di fuori del rapporto di lavoro;
- i congedi per gravi motivi familiari;
- i congedi per formazione e studio;
- il lavoro prestato come parasubordinato prima del 1996.
Tutti i dettagli su quali sono le regole per riscattare i contributi pensione caso per caso, li trovate in questa guida.
QUANTO COSTA
Il riscatto contributi pensione per gli interessati ha un costo variabile in base alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo.
Per conoscere nel dettaglio importi e come calcolarli, tutti i dettagli sui costi da sostenere per riscattare i contributi pensione li trovate in questa guida.
LA GUIDA AL RISCATTO CONTRIBUTI PENSIONE
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è il riscatto contributi pensione, come funziona e quali sono le novità per il 2024 – 2025.
Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche le guide su riscatto della laurea e riscatto della laurea agevolato INPS.
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Vi invitiamo a leggere l’articolo su come funzionerà l’aumento pensioni nel 2024 e quello sulle pensioni minime. A vostra disposizione anche la guida alle le modalità di pensionamento anticipato nel 2024 e il nostro articolo con focus su età pensionabile per donne e uomini nel 2024 e le novità 2025.
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