Riforma pensioni 2024 slitta ancora: proposte, novità e ipotesi al vaglio

Ecco quali sono le misure per la riforma pensioni 2024, con le novità al vaglio del Governo e le ipotesi 2025

pensioni, pensione

Con il DEF 2024 slitta ancora la riforma pensioni 2024. 

Il Governo deve trovare delle soluzioni per riuscire a far quadrare la spesa pensionistica anche nel 2025, cercando di mantenere maggiori tutele per donne, giovani, lavoratori con mansioni usuranti.

Probabilmente la riforma che sarà contenuta nella Manovra 2025, in sostanza, modificherà la pensione Quota 103, riaprendo l’ipotesi Quota 104. Potrebbero essere confermate, anche APE Sociale e Opzione donna. Tutte soluzioni per scongiurare il ritorno tout court della Riforma Fornero.

In questo articolo vi spieghiamo quali sono le ipotesi sulla riforma pensioni 2024 2025, le novità dell’ultima ora e le proposte al vaglio.

DEF 2024, QUALI SONO LE NOVITÀ DELLA RIFORMA PENSIONI

Dopo le introduzioni previste dalla Legge di Bilancio 2024 per la riforma pensioni, il Governo sta vagliando ipotesi e novità per cambiare il sistema pensionistico italiano nel corso del prossimo anno.

Con l’approvazione del DEF 2024, che quest’anno non contiene il profilo programmatico sulle misure da adottare per il 2025, la riforma pensioni del prossimo anno rischia di slittare. Ma intanto, l’Esecutivo sta già valutando alcune modifiche sulle regole di uscita dal mondo del lavoro. Si tratta di modifiche che non dovrebbero prevedere cambiamenti strutturali.

Salvo sorprese quindi, anche nel 2025 non dovrebbe arrivare la tanto attesa “riforma radicale”, quanto alcuni rinnovi e delle novità per le pensioni 2025. Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2024 era intervenuta già parzialmente su prepensionamenti e calcoli pensionistici. Tra le novità principali in vigore dal 1° gennaio ci sono una modificata pensione Quota 103, oltre che le rinnovate APE SocialeOpzione donna per scongiurare il rischio di ritorno alla Legge Fornero (con la sola pensione a 67 anni). È cambiato anche il sistema di rivalutazione pensioni 2024.

In attesa che il Governo cambi il sistema pensionistico italiano in modo strutturale, con una riforma piena del sistema previdenziale, vediamo – alla luce delle indicazioni macro economiche del DEF 2024 – quali sono tutte le novità che potrebbero arrivare nella cosiddetta riforma pensioni 2024 2025.

1) QUOTA 103 O QUOTA 104

Stando alle linee guida finanziarie del DEF 2024, probabilmente dal prossimo anno potrebbe essere introdotta, al posto di Quota 1013, la pensione Quota 104. Tale tipo di misur consentirebbe il pensionamento a 63 anni con 41 anni di contributi. Ma, l’ipotesi – già fatta nel 2024 e poi saltata per motivi economici – è ancora in fase embrionale. Se i conti non dovessero tornare nemmeno nel 2025, con ogni probabilità resterà in vigore ancora Quota 103, come modificata nel 2024.

Ricordiamo che la prima significativa novità introdotta dal 1° gennaio dalla Legge di Bilancio 2024 è stata la cosiddetta “Quota 103” con penalizzazionI. Si tratta del tipo di “pensione anticipata flessibile” già valida nel 2023, ma modificata per l’anno in corso. Per il 2024, le regole di Quota 103 sono le seguenti:

  • permette di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica, requisiti da maturare entro l’anno (ossia entro il 31 dicembre 2024);

  • rispetto alle regole valide fino al 31 dicembre 2023, nel 2024 si allungano i tempi di attesa tra la maturazione dei requisiti e l’inizio del trattamento. Ovvero le finestre temporali tra l’uscita dal lavoro e il versamento della pensione divengono pari a 7 mesi per i dipendenti privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici;

  • il massimale per la pensione anticipata non può superare 4 volte il limite delle pensioni minime INPS, fissato nel 2024 a 598,61 euro, fino al raggiungimento dei requisiti di età per la pensione di vecchiaia. Dunque, una riduzione rispetto al limite di 5 volte il minimo pensionistico dell’anno precedente (2023). Perciò, dal 2024, tra i 62 e i 67 anni (età necessaria per la pensione di vecchiaia) chi sceglie Quota 103 avrà delle penalizzazioni e dovrà rinunciare a un trattamento superiore a 4 volte l’assegno minimo. Cioè superiore a 2.394,44‬ euro. Dai 67 anni in poi, invece, riceverà l’assegno che gli spetta secondo la sua specifica situazione contributiva;

  • resta il cosiddetto “bonus Maroni” che vi spieghiamo in questa guida.

Per maggiori dettagli vi consigliamo di leggere la guida su Quota 103 che spiega esattamente come funziona nel 2024, con tutte le nuove regole in vigore e le differenti casistiche.

2) OPZIONE DONNA

Anche nel 2025 sembra farsi strada l’ipotesi della proroga di Opzione donna. La Legge di Bilancio 2024 aveva prorogato di un anno anche il vecchio strumento “Opzione donna”, seppure elevando il requisito anagrafico d’accesso da 60 anni a 61 anni. Nello specifico, dal 2024 l’uscita anticipata è concessa esclusivamente alle seguenti categorie di lavoratrici del settore pubblico o privato:

  • caregiver;

  • disabili con invalidità uguale o superiore al 74%;

  • lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.

Inoltre – ferma l’anzianità contributiva necessaria pari a 35 anni –  il requisito anagrafico è di 59 anni in caso di 2 figli o più, di 60 anni in caso di un solo figlio. Il requisito dell’età rimane di 61 anni per le lavoratrici di aziende in crisi. Per maggiori dettagli vi consigliamo di leggere la guida su Opzione donna che spiega in modo chiaro come funziona nel 2024 con relativi vantaggi e svantaggi.

Ricordiamo anche che nelle prime versioni della Manovra per il 2024 era stata proposta la “Pensione Quota 84“. Si trattava di una forma di pensionamento anticipato straordinario dedicato alle donne, lavoratrici dipendenti o autonome con almeno 35 anni di contributi, nonché in possesso di specifici requisiti. Questa misura è stata poi accantonata lasciando il posto a Opzione donna modificata per il 2024, ma in scadenza al 31 dicembre prossimo. Nel 2025, probabilmente Opzione donna resterà in vigore con le stesse regole di quest’anno ma, appena ci saranno maggiori indicazioni, vi informeremo.

3) L’APE SOCIALE

Sul fronte pensioni per il 2025 anche l’Ape sociale, l’“Anticipo PEnsionistico” concesso a determinate categorie di lavoratori, potrebbe confermare le stesse regole dell’anno in corso. Nel 2024, infatti, questa misura ha cambiato veste. Per poter fruire di questo “accompagnamento alla pensione” sperimentale, i cittadini – dal 1° gennaio 2024 – devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • essere disoccupati;
  • avere un’invalidità pari o superiore al 74%;
  • essere caregiver;
  • svolgere mansioni gravose come quelle illustrate in questo elenco (cambiato per il 2024) e rispettare determinati limiti contributivi.

La Legge di Bilancio 2024 aveva confermato il trattamento per l’anno in corso, ma aveva anche introdotto una restrizione nei requisiti di accesso e altre novità. Ossia:

  • il trattamento per il 2024 è concesso, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata, a individui con almeno 63,5 anni di età e 30 anni di contributi, a condizione che non siano già titolari di pensioni dirette;

  • il Parlamento ha eliminato alcune categorie di mansioni gravose che danno diritto all’Ape Sociale, tornando all’ elenco più limitato varato nel 2016;

  • la presentazione delle domande può avvenire entro le stesse finestre temporali stabilite già per il 2023, con la scadenza della prima finestra fissata al 31 marzo 2024.

Per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere la nostra guida su APE Sociale e anche quella su APE Sociale donna. A breve potrebbero essere introdotte delle novità per il 2025.

4) AUMENTO PENSIONI MINIME

Nella conferenza stampa di presentazione del DEF 2024, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha confermato l’intenzione del Governo di aumentare le pensioni minime a 1.000 euro nel 2025. Si tratta di un’ipotesi ancora in fase di proposta, ma su cui il Parlamento in passato aveva già dato il suo placet.

Ancora niente di chiarito, invece, circa gli altri possibili aumenti alle pensioni che potrebbero arrivare nel 2025. Ricordiamo che con la Legge di Bilancio 2024 era arrivato un aumento delle pensioni nel 2024. Infatti, la Manovra aveva introdotto un nuovo sistema di rivalutazione pensioni, che ha cambiato quello 2023. Le novità in vigore dal 1° gennaio 2024, ve le spieghiamo in questo articolo. Ossia, la revisione dell’indicizzazione delle pensioni prevede i seguenti cambiamenti:

  • per le pensioni fino a 4 volte il minimo o l’assegno sociale, ossia fino a 2.271,76 euro, vengono completamente adeguate all’inflazione;

  • per le pensioni superiori a 10 volte l’assegno sociale, ovvero oltre a 5.679,41 euro al mese, vi è una riduzione dell’indicizzazione, che passa dal 32% al 22%. Questo rappresenta il cosiddetto taglio alle pensioni d’oro.

Vi faremo sapere se sarà confermato l’aumento pensioni minime con la riforma pensioni 2024 2025.

6) REGOLE PENSIONE ANTICIPATA

Il Governo non sembra intenzionato a cambiare ancora le regole per la pensione anticipata ordinaria nel 2025. Ovvero, parliamo della pensione per i lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di accedere al trattamento pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia.

La pensione anticipata è destinata ai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria che entro il 31 dicembre 2026 hanno un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi (se donne) e di 42 anni e 10 mesi (se uomini). Ricordiamo, che già la Legge di Bilancio 2024 aveva cambiato le regole di accesso a tale tipo di pensionamento, dal 1° gennaio.

Le norme pensionistiche 2024 stabiliscono che per la pensione anticipata ordinaria, per coloro che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996, la prima rata di pensione deve essere almeno pari a 3 volte l’importo mensile dell’assegno sociale, cioè 1.603,23 euro, fino al raggiungimento dell’età pensionabile (non più 2,8 volte l’assegno sociale).

Tuttavia, per le donne con figli, il limite resta di 2,8 volte l’assegno sociale per un solo figlio e scende a 2,6 volte in caso di più figli. In ogni caso, l’assegno non può superare 5 volte il minimo INPS fino all’età di 67 anni. Specifichiamo che l’assegno sociale nel 2024 è pari a 534,41 euro al mese per 13 mesi. Maggiori dettagli sono disponibili in questa guida.

Ora, non bolle ancora nulla in pentola per tale tipo di pensionamento. Però, non è escluso che da oggi a dicembre 2024, il Governo possa prevedere delle novità su cui, nel caso, vi aggiorneremo.

7) L’IPOTESI PENSIONI GIOVANI

Non approvata dalla Legge di Bilancio 2024, la pensione per i giovani con assegno di garanzia, è un’ipotesi che resta in piedi per il futuro, nell’ottica di varare una riforma totale del sistema previdenziale. Si tratta di una pensione contributiva di garanzia che serve a evitare che i precari di oggi abbiano in futuro una pensione troppo bassa. È collegata al numero di anni di lavoro e di contributi versati. È eventualmente graduata tenendo conto dei periodi di sospensione di lavoro tra un contratto precario e l’altro. Non è escluso che il Parlamento, per il prossimo anno, possa rimetterla in gioco.

8) BONUS PENSIONE 71 ANNI

Tra le ipotesi al vaglio nella riforma strutturale del sistema pensioni in Italia spunta la proposta del bonus pensione a 71 anni. Si tratta di un incentivo per chi va in pensione a 71 anni, cioè a chi sceglie di superare la soglia di età per la pensione di vecchiaia fissata dalla Legge Fornero. L’obiettivo di questa misura è rendere più sostenibile il finanziamento delle pensioni incentivando i  lavoratori a ritardare l’uscita dal mondo del lavoro. In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la proposta di erogare un bonus per chi va in pensione a 71 anni.

9) IPOTESI QUOTA 41 PER TUTTI DAL 2025

L’ipotesi della pensione Quota 41 per tutti, bocciata per motivi economici nella Manovra 2024, torna a essere in pole per il 2025. Solo il Parlamento potrebbe inserirla nella prossima riforma del sistema previdenziale. A differenza della già attiva “pensione per lavoratori precoci“, la Quota 41 nel 2025 dovrebbe essere una forma di pensionamento anticipato diversa. Cioè, estesa a tutti i lavoratori, non solo i cosiddetti precoci. Se volete sapere come dovrebbe funzionare, secondo le prime ipotesi che potrebbero farsi strada dal 2025, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

10) LE PROPOSTE DI QUOTA 96 O QUOTA 95

Si tratta di una forma di pensionamento anticipato che riguarderebbe coloro che svolgono mansioni usuranti, che potrebbero andare in pensione a 61 anni di età e con 35 anni di contributi. In fase di confronto già per il 2024, era stato proposto un ulteriore abbassamento dell’età pensionabile a 60 anni, individuando così una possibile “Quota 95”. Il Parlamento potrebbe rimetterla in gioco nella riforma strutturale delle pensioni 2025 e noi vi aggiorneremo. Se volete sapere come funzionano queste ipotesi per i futuri pensionati, per adesso ben lontane dall’essere attuate, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

10) LA PROPOSTA DELLA PENSIONE PART TIME

Il Governo non ha ancora deciso – per il 2025 – di confermare la proposta di istituire la cosiddetta “pensione part time”. Ovvero, parliamo dell’uscita dal lavoro graduale con orario dimezzato negli ultimi 3 o 4 anni prima del ritiro definitivo. Tale uscita sarebbe abbinata a sgravi per chi assume under 35. Però, il Parlamento potrebbe introdurre questa forma pensionistica nella riforma strutturale delle pensioni, mediante un provvedimento ad hoc. In questo articolo vi spieghiamo dettagliatamente come funzionerebbe la pensione part time e vi aggiorneremo in caso di cambio di rotta sulla sua approvazione.

LA GUIDA ALLE PENSIONI

Per conoscere tutti gli strumenti di pensione attivi fino al 2025, vi consigliamo di leggere questa guida su quando andare in pensione. Interessante anche l’articolo sulle pensioni 2024.

ALTRI AIUTI, APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida al DEF 2024 con il testo definitivo scaricabile gratis in PDF. Da leggere, poi, l’approfondimento sul riscatto contributi pensione nel 2024 e il focus sulla pensione anticipata per i dipendenti pubblici nel 2024.

Vi consigliamo infine la lettura della nostra guida sulla pensione di reversibilità, che cambia nel 2024, nonché l’articolo sulla pensione di vecchiaia.

Per conoscere altri dettagli sulle pensioni, vi consigliamo di consultare quotidianamente questa sezione.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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