Nessun nuovo aumento delle pensioni minime nel 2024: arriva la conferma

Nel 2024 non sono previsti ulteriori aumenti delle pensioni minime nella Manovra rispetto a quelli dello scorso anno. Ecco i dettagli 

pensione, pensioni

Nel 2024 non vi sarà nessun nuovo aumento delle pensioni minime, a differenza di quanto proposto dal Parlamento.

La prima stesura della Manovra 2024 non prevede, infatti, alcun nuovo rialzo, salvo quelli già stabiliti nella Legge di Bilancio 2023 e ormai strutturali, come l’incremento degli importi per perequazione dovuta all’inflazione.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la Manovra di Bilancio 2024 sul tema pensionamento, in particolare sulla conferma di nessun nuovo aumento delle pensioni minime valido dal 1° gennaio.

NESSUN NUOVO AUMENTO SULLE PENSIONI MINIME DAL 2024

Leggendo le novità della Legge di Bilancio 2024 si ha la conferma che non vi saranno aumenti sulle pensioni minime dal prossimo 1° gennaio, rispetto a quelli 2023 e a quelli fissati annualmente stabiliti dal MEF in base ai dati dell’ISTAT e all’aumento del costo della vita.

La Manovra finanziaria, cioè, conferma i rialzi già previsti nel 2023, come spiegati in questa guida, ma nessuno specifico nuovo incremento per le minime, bocciando questa proposta lanciata dal Parlamento.

Vediamo quindi, cosa succede dal prossimo 1° gennaio 2024 e cosa cambia per la perequazione pensioni dal prossimo anno, come deciso nel testo della Manovra e in quello dalla riforma fiscale 2024.

QUALI PENSIONI AUMENTANO

Nel 2023, le pensioni minime erano state incrementate per i beneficiari di età superiore ai 75 anni e, in parte, anche per tutti gli altri. Per il 2024, tali aumenti sono stati confermati. Ossia, le novità della Legge di Bilancio 2024 e la riforma fiscale 2024 confermano, come nel 2023:

  • un aumento straordinario dell’1,5%, in aggiunta all’adeguamento ordinario, che verrà applicato alle pensioni minime indipendentemente dall’età del beneficiario;

  • un incremento a circa 600 euro per i pensionati di età superiore ai 75 anni.

Salta, invece, l’estensione delle pensioni minime a 600 euro per tutti, inizialmente annunciata dal Parlamento, ma insostenibile per motivi economici.

AUMENTO PENSIONE CON LA PEREQUAZIONE

Come ogni anno, ci sarà un aumento delle pensioni per così dire “strutturale” e conseguente a:

  • “perequazione”, cioè alla rivalutazione annuale dei trattamenti pensionistici conseguente all’inflazione, in adeguamento all’aumento del costo della vita indicato ogni anno dall’ISTAT, la legge prevede un adeguamento corrispondente del valore delle pensioni;

  • calcolo di eventuali conguagli e arretrati che vengono riconosciuti dal 2024 a seguito di controlli e verifiche da parte dell’INPS. Il pensionato cioè potrebbe essere a debito o a credito nei confronti dell’INPS e, di conseguenza, tenuto a restituire o ricevere l’importo ricalcolato dall’Istituto.

Non si tratta quindi di un nuovo aumento delle pensioni, ma di uno già previsto dal legislatore per fronteggiare il rialzo del costo della vita.

AUMENTO DELLE PENSIONI ANTICIPATO A DICEMBRE 2023

Grazie al Decreto Anticipi che è nella riforma fiscale 2024 connessa alla Manovra in via di definizione, è stato deciso che si procederà a un generale aumento delle pensioni già a dicembre 2023 tramite perequazione.

In altre parole, per andare incontro alle fasce più deboli, si è deciso di anticipare l’adeguamento degli importi delle pensioni ai nuovi prezzi ISTAT al 1° dicembre 2023 invece di aspettare il 1° gennaio 2024, con una particolare attenzione per gli importi più bassi.

Attenzione, è bene chiarire che per gli adeguamenti anticipati delle pensioni a dicembre, verranno applicate le regole stabilite per la rivalutazione delle pensioni relative al 2023. Qualora venissero confermate le novità della Legge di Bilancio 2024, relative alle modifiche del meccanismo di perequazione, il nuovo sistema di calcolo entrerà in vigore solo a partire dal 1°gennaio 2024.

NUOVE REGOLE PEREQUAZIONE PENSIONI DAL 2024

Se vengono confermate le modifiche al sistema di perequazione previste tra le novità della Legge di Bilancio 2024. l’aumento delle pensioni con la rivalutazione scatterà ogni anno con le regole che vi spieghiamo in questo articolo ma con percentuali di incremento diversi, dal 1° gennaio 2024, ovvero pari al:

  • 100% per chi percepisce una pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS o l’assegno sociale (pari a 563,74 euro), ossia fino a 2.254,96‬ euro saranno completamente adeguate all’inflazione (al 100%). Tra queste ovviamente vi sono anche le pensioni minime;

  • 90% (invece dell’85%) per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 5 volte il minimo, ossia da 2.254,97‬ euro e fino a 2818,7 euro al mese;

  • 53%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 6 volte il minimo, ovvero tra 2.818,8 e 3.382,44‬‬ euro;

  • 47%, per chi percepisce una pensione da 6 a 8 volte il minimo, ovvero tra i 3.382,45‬‬ euro e 4.509,92 euro;

  • 37%, per chi percepisce una pensione da 8 a 10 volte il minimo, ovvero tra 4.509,9 e 5.637,4‬ euro;

  • 22% (invece del 32% valido nel 2023) per chi percepisce una pensione superiore a 10 volte il minimo, ovvero oltre a 5.637,4‬ euro.

LA GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2024

Ecco la nostra guida semplice e chiara sulle proposte di riforma per le pensioni 2024. Per conoscere tutti gli strumenti di pensione attivi fino al 2025, vi consigliamo di leggere questa guida su quando andare in pensione e i requisiti necessari. Invece, in questo articolo ci sono tutte le novità sulle pensioni, anticipate o flessibili in vigore fino alla fine del 2023.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche l’articolo sulla pensione lavoratori precoci, pensione anticipata ordinaria, Quota 104 e Opzione donna mobile 2024.

Interessante anche la guida sul nuovo assegno universale anziani che potete scoprire leggendo questo approfondimento. A vostra disposizione infine gli approfondimenti su liquidazione Quota 103, valida entro il 31 dicembre 2023 e pensione part time, al vaglio delle Camere.

Inoltre, per conoscere tutte le novità per i pensionati, vi invitiamo a visitare questa sezione.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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2 Commenti

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  1. La legge di bilancio dello scorso anno (n.197) al comma 310 prevedeva un aumento strutturale di 1,5 per il 2023 e di 2,7 per il 2024, sulle minime. È stato tolto anche quello per quest’anno? E dove è scritto? Nella bozza di bilancio non appare. Appare solo la modifica al comma 309. Quindi il 2,7 è confermato ? (Oltre all’aumento istat)

    • L’aumento pari al 2,7 non è stato confermato in quanto trattandosi di una misura non strutturale, per ottenere una conferma, doveva essere reinserita nella Manovra. Per avere certezza però, bisognerà attendere il testo definitivo della legge di bilancio 2024 che dovrà essere emendata dal Parlamento e poi votata entro il 31 dicembre 2023. Vi faremo sapere.

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