Quota 104 nel 2025 per andare in pensione in anticipo: cos’è, come funziona, requisiti

Torna l’ipotesi Quota 104 per andare in pensione nel 2025. Ecco cos’è, come funziona e quali sono i requisiti

Quota 104

Sul tavolo delle trattative del governo torna l’ipotesi “Quota 104“, per andare in pensione nel 2025 con 41 anni di contributi e 63 anni di età.

La pensione Quota 104, insieme a Opzione donna mobile 2024, rappresenta un nuovo strumento di uscita flessibile dal lavoro, che anticipa la pensione di 4 anni. 

Dopo la proposta di inserirla nella prima bozza del Bilancio 2024, la misura non è arrivata nel testo finale della Manovra. Ma potrebbe essere presto ripescata.

In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è e come funziona la pensione Quota 104, a chi si rivolge e tutte le ultime novità.

CHE COS’È QUOTA 104

Quota 104 è una forma di pensione anticipata che dal 2025 potrebbe permettere l’accesso al trattamento pensionistico con 41 anni di contributi versati e 63 anni d’età (la somma di questi valori è appunto “104“).

Si tratta di uno strumento che segue il sistema delle “quote”, come le ormai vecchie e non più attive Quota 100 o Quota 102, nonché Quota 103 ancora attiva nel 2024. Anche in questo caso la misura permette un’uscita anticipata dal lavoro solo ai lavoratori nati in un certo anno, in possesso di specifici requisiti.

Quota 104 non è entrata ancora in vigore ma, dopo l’esclusione della stessa dalla Legge di Bilancio 2024, della misura si è tornato a parlare recentemente. Pare che il Governo Meloni infatti l’abbia ripresa in considerazione ma, tra i motivi che potrebbero bloccare la sua entrata in vigore, c’è il problema delle risorse e l’opposizione della Lega che, invece, preferirebbe una rivisitazione di Quota 103.

Nell’attesa quindi di ulteriori sviluppi, su cui vi aggiorneremo, vediamo cosa è utile sapere sul funzionamento di Quota 104 e quali sono le regole per accedervi.

COME FUNZIONA QUOTA 104

Quota 104 funziona come uno strumento pensione flessibile che riconosce l’uscita anticipata dal lavoro a 63 anni per tutti i lavoratori che hanno versato almeno 41 anni di contributi.

La misura potrebbe prevedere delle eccezioni, prevedendo invece un’anzianità di 36 anni per disoccupati, impegnati in lavori gravosi, caregiver o invalidi. 

Tuttavia, bisogna specificare subito che, chi decide di entrare in questa finestra, fino a maturazione dei requisiti dell’età per la pensione di vecchiaia non potrà ricevere un assegno sopra i 2.394,44 euro lordi (superiore a 4 volte quello minimo). Quindi, tra i 63 e i 67 anni (età necessaria per la pensione di vecchiaia) chi sceglie Quota 104 potrebbe dover rinunciare a parte della propria pensione se, in base a quanto maturato, potrebbe avere diritto a un importo maggiore.

Dai 67 anni in poi, invece, riceverà l’assegno che gli spetta secondo la sua specifica situazione contributiva.

QUANTO SI PERDE CON QUOTA 104

Chi opterà per la pensione anticipata con Quota 104 non avrà diritto all’assegno pensionistico in forma piena e integrale (ovvero all’importo spettante con la pensione di vecchiaia), ma dovrà fare i conti con delle penalizzazioni. Questo taglio, stimato intorno al 4%, si tradurrà in una perdita mensile che potrebbe oscillare da circa 40 a 96 euro circa per le pensioni pari a un importo compreso tra i 1.000 e i 2.400 euro lordi. È importante sottolineare che minori saranno l’età del pensionato e l’importo dell’assegno, maggiore sarà l’impatto di questa riduzione.

Questo nuovo regime, riflette chiaramente l’obiettivo del governo di ridurre le uscite anticipate dal mondo del lavoro e contenere la spesa previdenziale. Tant’è che il nuovo strumento unico di flessibilità in uscita, attivo non prima del 2025, sarà affiancato anche da incentivi per prolungare la vita lavorativa e potenziali penalizzazioni per chi cerca di anticipare il pensionamento, simili al “bonus Maroni”.

COME SI CALCOLA QUOTA 104

Se le regole saranno confermate, per il calcolo di Quota 104 si applicherà il sistema retributivo, con il calcolo dell’assegno basato sullo stipendio per le anzianità acquisite sino al 31 dicembre 1995 e, poi, il sistema contributivo – assegno calcolato solo sui contributi versati –  dal 1° gennaio 1996 in poi.

COME PRESENTARE DOMANDA PER QUOTA 104

Solo con l’entrata in vigore definitiva di Quota 104 sarà reso noto il procedimento per presentare domanda. Tuttavia, ciò che è certo è che l’INPS gestirà la misura.

Se dovessero essere confermate le regole valide per altre forme di pensionamento anticipato a quote usate negli ultimi anni, sarà probabilmente possibile utilizzare la procedura telematica INPS.

Ossia, le domande potranno essere presentate attraverso i seguenti canali:

  • direttamente dal sito INPS, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0);

  • chiamando il Contact Center INPS Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • rivolgendosi agli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge che danno supporto nell’invio della domanda utilizzando i servizi telematici offerti dall’INPS. In pratica i patronati possono presentare al domanda per nome e per conto del cittadino, si tratta di un servizio utile soprattutto per chi non è esperto nell’utilizzo degli strumenti informatici.

Vi faremo sapere ulteriori dettagli non appena l’INPS fornirà le opportune indicazioni valide per la domanda per la pensione Quota 104 dal 2024.

LA GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2024

Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra guida alle pensioni 2024.

A vostra disposizione anche l’articolo che riassume tutte le proposte di riforma pensioni 2024 e quello che spiega quando andare in pensione e i requisiti di accesso fino al 2025. 

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Interessante anche il focus sul nuovo assegno universale anziani che potete scoprire leggendo questo approfondimento.

Inoltre, per conoscere tutte le novità per i pensionati, vi invitiamo a visitare questa sezione.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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