Sistema Duale: cos’è, come funziona e a chi si rivolge

La guida dettagliata sul Sistema Duale in Italia, ecco come funziona, a chi si rivolge e quali sono i vantaggi per chi lo applica

sistema duale

Il Sistema Duale è un modello di formazione professionale il cui obiettivo è favorire l’occupabilità giovanile incoraggiando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Questo modello, nato in Germania e diffuso in vari Paesi del Nord Europa, vede le istituzioni formative e i datori di lavoro operare sinergicamente nella formazione e nell’inserimento lavorativo dei giovani. Il 26 giugno 2023 il Ministero ha firmato l’intesa che si serve di questo modello per inserire nel mondo del lavoro persone a rischio di povertà ed emarginazione e soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale.

In questa guida vi spieghiamo come funziona e quali sono gli incentivi statali ed Europei per favorire tale modello formativo, in linea con i dettami del REACT EU e il PNRR.

COS’È IL SISTEMA DUALE

Il Sistema Duale è uno specifico modello di formazione professionale che prevede l’alternarsi di momenti formativi in aula (presso una scuola / ente formativo) e momenti di formazione pratica in contesti lavorativi (presso imprese), favorendo così politiche di transizione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. Questa “dualità” permette ai giovani che sono inseriti in un percorso di istruzione e formazione di acquisire contemporaneamente esperienza nel mondo del lavoro e accrescere le proprie competenze professionali.

OBIETTIVI DEL SISTEMA DUALE

L’obiettivo del sistema duale è favorire l’occupabilità dei giovani tra i 15 e i 25 anni, incoraggiando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Questa modalità di apprendimento è finalizzata infatti a rendere più sinergici i sistemi d’istruzione e formazione con il mercato del lavoro, migliorando la qualità con processi di riconoscimento delle competenze, l’adeguamento dei curricula, favorendo il passaggio dei giovani dal sistema dell’istruzione al mondo del lavoro in un’ottica di riduzione della disoccupazione giovanile.

IL SISTEMA DUALE IN ITALIA

Per incidere sugli alti tassi di disoccupazione giovanile, nel medio lungo periodo, le riforme del mercato del lavoro (Jobs Act, ovvero Legge 10 dicembre 2014 n.183 e successive) e della scuola (“Buona Scuola”, ovvero la Legge 13 luglio 2015, n. 107) hanno introdotto in Italia questo modello di apprendimento, mutuato dalla cultura tedesca e già applicato con successo nei Paesi del Nord Europa. La sperimentazione del Sistema Duale è stata disciplinata in particolare da uno specifico Accordo approvato il 25 settembre 2015 dalla Conferenza Stato-Regioni e nel primo biennio sono stati coinvolti circa 60 mila giovani.

Poi il sistema duale è stato riconfermato con i Bilanci di Stato degli anni successivi e anche per il 2023. Nello specifico, insieme al Programma GOL e al Fondo Nuove Competenze, va a comporre il nuovo Piano Nazionale Nuove Competenze introdotto dal Ministero del Lavoro per riformulare il mercato di lavoro in Italia. Su questo tema, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

Il 26 giugno 2023,  infine, il Ministero ha firmato l’intesa per inserire nel mondo del lavoro, attraverso politiche attive di orientamento e formazione, persone a rischio di povertà ed emarginazione e soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale. Con questa mossa, come vi spieghiamo nel nostro focus dedicato, arrivano entro l’autunno 10.000 posti di lavoro per poveri, NEET e occupabili beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI).

LE RISORSE

Il Decreto Ministeriale n. 52 del 30 marzo 2023 riorganizza per il sistema duale, nel 2022, la ripartizioni delle risorse complessivamente pari a 175 milioni di euro. Non vi sono ancora notizie sui fondi extra stanziati per il 2023, su cui vi aggiorneremp.

Per l’annualità 2021 il Ministero del Lavoro con la Legge di Bilancio 2021 e il Decreto n.215 del 9 novembre 2021 aveva, invece, stanziato risorse per un totale complessivo di 176 milioni e 700.000 euro per il finanziamento dei percorsi formativi rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma d’istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

A rimpinguare queste risorse per il 2021 e il 2022 vi sono stati anche i fondi del REACT EU.

COME FUNZIONA IL SISTEMA DUALE

Il sistema duale è una modalità di apprendimento basata sull’alternarsi di:

  • momenti formativi “in aula” (presso una istituzione formativa);
  • momenti di formazione pratica in “contesti lavorativi” (presso una impresa o organizzazione).

Si mira a favorire così, politiche di transizione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro per consentire ai giovani, ancora inseriti in un percorso di diritto – dovere all’istruzione e formazione, di orientarsi nel mercato del lavoro acquisendo competenze spendibili e accorciando i tempi di passaggio tra l’esperienza formativa e quella professionale.

In tale modello le istituzioni formative e i datori di lavoro operare sinergicamente nella formazione e nell’inserimento lavorativo dei giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni. In questo modo, si riduce il gap di competenze tra chi ha conoscenze esclusivamente teoriche e chi invece, ha già anche un’esperienza lavorativa.

Il responsabile di questo processo è proprio il tutor duale, il cui compito sarà quello di curare i rapporti tra le giovani risorse e il mondo aziendale. Il sistema duale è utile perché crea un rapporto continuativo e organico tra mondi che, fino al 2015, erano distanti. Parliamo del sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale e il mercato del lavoro. Non è, infatti, un intervento specifico, quanto più un approccio generale verso le politiche di transizione tra scuola e lavoro.

GLI STRUMENTI DEL SISTEMA DUALE

Tre sono gli strumenti per attuare questo modello di apprendimento:

  • l’alternanza rafforzata, ovvero una metodologia didattica – prevista nell’ambito del secondo ciclo d’istruzione, resa obbligatoria in ogni istituzione formativa e tipologia di percorso – con periodi di applicazione pratica non inferiori a 400 ore annue;

  • l’impresa formativa simulata, ovvero delle modalità di realizzazione dell’alternanza, attuata mediante la realizzazione di un’azienda virtuale, animata dagli allievi di una classe, che svolge un’attività di mercato e fa riferimento a un’azienda reale (cosiddetta azienda tutor o madrina) che costituisce il modello di riferimento da simulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale. Anche questa modalità formativa prevede periodi di applicazione pratica non inferiori a 400 ore annue;

  • l’apprendistato di primo livello (o cosiddetto apprendistato formativo – duale ex articolo 43 Decreto Legislativo 81 del 2015) che costituisce la forma privilegiata d’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro poiché consente – da un lato – il conseguimento di un titolo di studio e – dall’altro – di maturare un’esperienza professionale diretta.

A CHI SI RIVOLGE

Il sistema duale come modello formativo si rivolge a:

  • insegnanti delle scuole pubbliche;
  • aziende;
  • personale degli enti di formazione;
  • liberi professionisti (progettisti, tutor, docenti, consulenti).

Bisogna aggiungere, a tal proposito, che il 26 giugno 2023, è stato firmato un Protocollo di intesa per inserire nel mondo del lavoro, attraverso politiche attive di orientamento e formazione, persone a rischio di povertà ed emarginazione e soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale. Con questa mossa, come vi spieghiamo nel nostro focus dedicato, arrivano 10.000 posti di lavoro per poveri, NEET e occupabili beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI).

CHI PUÒ APPLICARLO

Si può applicare in tutte le situazioni formative in cui c’è un tutor duale che cura l’alternanza scuola – lavoro e l’apprendistato. Tanto per conto di soggetti pubblici (quali le scuole) quanto per conto di quelli privati (quali Enti di formazione), in percorsi di formazione professionale (IeFP, IFTS, ITS). 

I VANTAGGI DEL SISTEMA DUALE

Ai datori di lavoro privati di tutti i settori economico produttivi che attivano percorsi in duale spettano vantaggi di diversa natura:

  • sgravi contributivi e fiscali;
  • sgravi retributivi;
  • incentivi economici.

I vantaggi gli incentivi vengono attivati a livello regionale con specifici bandi.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi potrebbe interessare anche l’approfondimento sul Piano nazionale nuove competenze, la spiegazione del programma GOL e del fondo nuove competenze. Da leggere, anche il nostro focus sul nuovo patto per il lavoro per i beneficiari ADI, nonché questo focus sui nuovi posti di lavoro per i NEET, che arriveranno grazie al nuovo protocollo d’Intesa per il potenziamento del sistema duale. Da leggere anche il pezzo sul bonus assunzioni NEET under 30.

Per scoprire altri bonus e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone. Inoltre per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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