Il MIMIT dal 14 Gennaio 2026 riapre lo sportello di domanda per le agevolazioni degli Accordi per l’innovazione.
Gli aiuti per le aziende che aderiscono, consistono in contributi diretti alla spesa e, se richiesto, finanziamenti agevolati per sostenere progetti di ricerca e sviluppo con forte impatto tecnologico.
In questo articolo vi spieghiamo cosa sono, a chi si rivolgono, cosa finanziano e come fare domanda.
COSA SONO GLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE
Gli Accordi per l’innovazione sono intese tra aziende, Ministero delle imprese e del made in Italy ed eventuali Amministrazioni co-finanziatrici, quali Regioni, Enti Locali o Province Autornome. Danno diritto a un mix di contributi e finanziamenti agevolati, calibrati sulla dimensione dell’impresa e sulla tipologia di attività. Tali accordi sostengono progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con forte impatto tecnologico.
Le percentuali d’intensità dell’aiuto vanno dal 25% al 45%, ma possono crescere se il progetto favorisce la collaborazione, coinvolge territori svantaggiati o include organismi di ricerca con un ruolo attivo.
Istituiti dal Decreto dell’ex MISE del 1° Aprile 2015, aggiornato a più riprese negli anni, le procedure per gli Accordi per l’innovazione sono state riviste con il DM del 4 Settembre 2025 e il DM 27 Ottobre 2025. Per l’anno in corso, infatti, il Governo ha stanziato per la misura 731 milioni di euro.
Vediamo a chi si rivolgono.
A CHI SI RIVOLGONO
Nel 2025 possono accedere a questi Accordi:
- le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, comprese quelle artigiane;
- i Centri di ricerca;
- le imprese di servizi, limitatamente alle aree di intervento di cui all’allegato n. 3 al DM del 4 Settembre 2025.
Tali soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro e con Organismi di ricerca, fino ad un massimo di 5 soggetti co-proponenti. Scopriamo quali aiuti è possibile richiedere.
QUALI AGEVOLAZIONI RICONOSCONO
Le agevolazioni riconosciute con tali intese sono:
- contributi diretti alla spesa sostengono i costi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- finanziamenti agevolati possono coprire fino al 20% dei costi ammissibili di progetto.
Caso a sé è quello degli Organismi di ricerca che ricevono esclusivamente contributi diretti, pari al 50% dei costi per attività di ricerca industriale e al 25% per attività di sviluppo sperimentale.
Per tutti gli altri beneficiari, invece, è confermata l’agevolazione come un mix di contributi e finanziamenti agevolati, la cui percentuale di contributo varia in base alla dimensione dell’impresa. Cioè, è pari al:
- 45% per le imprese piccole;
- 35% per le imprese medie;
- 25% per le imprese grandi.
Queste percentuali si applicano al totale dei costi e delle spese ammissibili del progetto. Le agevolazioni però, aumentano di 15 punti percentuali se il progetto soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
- collaborazione effettiva tra imprese, con almeno una PMI, senza che una singola impresa sostenga oltre il 70% dei costi ammissibili;
- realizzazione del progetto interamente in Regioni meno sviluppate;
- collaborazione tra imprese e Organismi di ricerca, con questi ultimi che sostengono almeno il 10% dei costi e hanno diritto di pubblicare i risultati.
Infine, il MIMIT precisa che i progetti finanziati devono:
- riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure al miglioramento significativo di quelli esistenti. Le aree di intervento sono individuate negli allegati 2 e 3 del DM del 4 Settembre 2025 e comprendono il comparto manifatturiero, il settore digitale e le telecomunicazioni;
- avere spese ammissibili tra 5 e 40 milioni di euro, avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi progetti ed essere avviati solo dopo la presentazione della domanda di agevolazione.
COME E QUANDO FARE DOMANDA
Le domande si presentano solo online dalle ore 10 del 14 Gennaio 2026 alle ore 18 del 18 Febbraio 2026. L’accesso alle domande è possibile da questa pagina, accedendo con apposite credenziali o con SPiD.
La domanda deve includere scheda tecnica e piano di sviluppo del progetto. Se il progetto è congiunto, dovete allegare il contratto di collaborazione. I documenti che servono, li trovate negli allegati presenti in questa pagina.
Il Soggetto gestore, dopo l’approvazione delle graduatorie, valuta ammissibilità, coerenza, conformità alle norme, fattibilità tecnica, sostenibilità economico-finanziaria, qualità e impatto. In caso di esito positivo, si definisce l’Accordo per l’innovazione con il Ministero e le Amministrazioni cofinanziatrici. Dopo la stipula, dovete presentare la documentazione per ottenere il Decreto di concessione e poi l’agevolazione.
In caso di dubbi sui progetti da presentare, vi consigliamo di consultare le FAQ messe a disposizione dal MIMIT in questa sezione o potete scrivere a questa email info_domandefcs@mcc.it.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- DM del 4 Settembre 2025 (Pdf 667 Kb);
- DM 27 Ottobre 2025 (Pdf 539 Kb).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
In questa guida vi spieghiamo quali sono i bonus per le imprese attivi nel 2025, come funzionano e come richiederli. E a proposito di aiuti, vi consigliamo di consultare la nostra guida ai bonus famiglie, lavoratori e imprese del 2025. Utile anche l’elenco aggiornato degli incentivi alle assunzioni disponibili in Italia.
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- tutti i contributi a fondo perduto attivi in Italia;
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- la guida agli incentivi per la transizione green;
- la nostra guida sugli Incubatori e acceleratori di start up in Italia;
- l’elenco delle misure per l’imprenditoria femminile.
Vi consigliamo anche di leggere quali sono gli aiuti per le imprese in crisi approvati dal Governo. Utile anche leggere questo approfondimento sulle novità per lavoro, assunzioni e imprese, previste dalla Legge di Bilancio 2026.
Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese.
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