Smart e Start 2024: Bando, requisiti, spese ammissibili e come funziona

Tutte le informazioni su Smart & Start 2024, la misura per supportare le start up innovative

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Smart e Start supporta la nascita e la crescita di start up innovative ad alto contenuto tecnologico su tutto il territorio italiano.

Introdotto dal MIMIT e gestito da Invitalia, Smart & Start Italia sostiene progetti d’impresa dal valore compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro tramite concessione di finanziamenti agevolati, con attenzione alle donne imprenditrici.

Fino a oggi il bando ha finanziato 1.549 Start Up innovative per un totale di 618 milioni di euro di agevolazioni concesse.

In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato come funziona il finanziamento, quali sono le spese ammissibili, i requisiti per ottenerlo e come presentare domanda.

COS’È SMART E START ITALIA

Smart e Start Italia è un Bando nazionale che supporta la nascita e lo sviluppo delle start up innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le Regioni d’Italia.

Finanzia, in particolare, progetti d’impresa con piani spesa che possono variare tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. I progetti finanziabili possono essere presentati da start up innovative già costituite o da persone fisiche che intendono costituirne una.

Nato per sostenere nuove imprese tecnologiche e innovative, punta a favorire lo sviluppo di una cultura imprenditoriale legata all’economia digitale e quello di valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, per incoraggiare, al contempo, il rientro in Italia dei “cervelli” dall’estero.

Ad occuparsi della gestione del bando Smart e Start è Invitalia.

Ora, spieghiamo a chi si rivolge Smart e Start, come funziona e come fare domanda, anche alla luce di tutte le novità normative introdotte.

A CHI SI RIVOLGE

Smart e Start Italia finanzia le start up innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese. Con Smart e Start 2024 possono chiedere un finanziamento:

  • start up innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;

  • team di persone fisiche che vogliono costituire una start up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “start up Visa”;

  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

Ma che cos’è esattamente una start up innovativa? Una start up innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita. I requisiti che qualificano un’impresa come “start up innovativa” sono indicati all’articolo 25 del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179.

Inoltre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) ha dato una spiegazione dettagliata delle start up innovative in questa pagina.

COSA FINANZIA SMART E START

Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, a copertura delle seguenti categorie di spese:

  • immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;

  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Ad esempio, progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;

  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del Decreto Legge n. 179 del 2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Nei limiti del 20% di tali spese è, altresì, ammissibile un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al sostenimento di spese per:

  • materie prime;
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa, compresi quelli di hosting e di housing;
  • godimento di beni di terzi.

I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

LE CARATTERISTICHE DEI PIANI

Il progetto imprenditoriale finanziabile con il bando Smart e Start 2024 deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;

  • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;

  • essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.

ALCUNI ESEMPI DI SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili per il piano d’impresa, nell’ambito del bando Smart e Start Italia vi sono, a titolo esemplificativo:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • componenti hardware e software;
  • brevetti, marchi e licenze;
  • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
  • progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi;
  • licenze relative all’utilizzo di software;
  • consulenze specialistiche tecnologiche;
  • costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori;
  • servizi di incubazione e di accelerazione di impresa;
  • investimenti in marketing e web marketing.

Invece, in merito ai costi di funzionamento aziendale finanziabili, sono ammessi ad esempio, quelli per:

  • materie prime;
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • hosting e housing;
  • godimento beni di terzi.

QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI CON SMART E START

Le start up richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:

  • finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili;

  • servizi di tutoraggio;

  • conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto.

Vediamo nel dettaglio i termini di queste agevolazioni.

1) FINANZIAMENTO AGEVOLATO

Smart e Start offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la start up:

  • è costituita interamente da donne o da giovani sotto i 36 anni;

  • ha tra i soci un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Le start up con sede nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Il Decreto Rilancio poi, ha esteso il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle start up innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia. Ovvero, quelle che si trovano nel territorio dei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017 e specificati negli allegati 1, 2 e 2-bis del Decreto Legge 17 ottobre 2016, n.189, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 dicembre 2016, n. 229, nei limiti delle risorse disponibili.

Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

2) SERVIZI DI TUTORAGGIO

Tra le agevolazioni previste vi è una che riguarda solo le start up innovative costituite da non più di 12 mesi. Queste ultime possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico gestionale identificati in base alle caratteristiche delle start up. Il valore di tali servizi è pari a:

  • 15.000 euro per le start up localizzate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;

  • 7.500 euro per le start up localizzate nel restante territorio nazionale.

Il programma è composto da un mix di servizi erogati sotto forma di:

  • webinar specialistici su ambiti di interesse delle imprese;

  • un servizio di mentorship che prevede l’affiancamento di un esperto all’impresa beneficiaria per la gestione degli ambiti manageriali individuati nella fase di definizione del piano.

3) CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LE START UP INNOVATIVE

Le start up innovative beneficiarie delle agevolazioni di Smart e Start Italia 2024 possono richiedere la conversione del finanziamento agevolato già ottenuto in contributo a fondo perduto.

Vale per le start up che siano destinatarie di investimenti nel proprio capitale di rischio attuati da investitori terzi o da soci persone fisiche e fino a un importo pari al 50% delle somme da questi apportate.

Resta fermo il limite della misura massima del 50% del totale delle agevolazioni concesse.

COME FUNZIONA SMART E START

L’incentivo Smart e Start è a sportello, dunque, non vi sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine di arrivo. La procedura per richiedere le agevolazioni è completamente informatizzata, grazie al supporto di Invitalia.

L’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa del MIMIT esamina poi il programma Smart e Start Italia sulla base dei seguenti criteri di valutazione, dettagliati nell’ambito della Circolare MISE n. 439196 del 16 dicembre 2019:

  • adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;

  • carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;

  • sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;

  • fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Inoltre, è previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che:

  • attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca;

  • operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud;

  • dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato;

  • dispongono del rating di legalità.

CONVERSIONE FINANZIAMENTO IN FONDO PERDUTO

Il Decreto Ministeriale 24 febbraio 2022 ha dato la possibilità di convertire una parte del finanziamento agevolato Smart e Start in contributo a fondo perduto. Le imprese possono presentare domanda di conversione anche nel 2024, seguendo le stesse modalità di richiesta stabilite dalla Circolare MISE n. 253833 del 4 luglio 2022.

In particolare, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.

Ma attenzione, l’investimento nel capitale di rischio deve rispettare i seguenti requisiti:

  • essere almeno di 80.000 euro;

  • avere una durata minima di tre anni;

  • nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non determinare una partecipazione di maggioranza.

Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.

ITER DI ASSEGNAZIONE DEL FINANZIAMENTO

L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di finanziamento tra Invitalia e l’impresa beneficiaria.

L’erogazione delle agevolazioni per stato di avanzamento può avvenire sulla base di fatture quietanzate e non quietanzate:

  • in caso di fatture non quietanzate (nei limiti, comunque, del 30% delle spese ammesse alle agevolazioni) il pagamento delle stesse dovrà essere dimostrato al successivo stato avanzamento lavori;

  • in caso di fatture quietanzate, Invitalia può richiedere la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei titoli di spesa decorsi sei mesi dalla richiesta di erogazione dello stato avanzamento lavori ed in assenza di ulteriori richieste di erogazione.

L’erogazione delle agevolazioni può avvenire anche attraverso l’utilizzo di un contratto di conto corrente vincolato, secondo le modalità previste dalla Convenzione stipulata in data 28 aprile 2015 tra Ministero, Soggetto gestore e Associazione bancaria italiana (ABI), rivolgendosi alle banche presenti nell’elenco in continuo aggiornamento che trovate in questa pagina.

L’erogazione del finanziamento connesso alle esigenze di capitale circolante è effettuata proporzionalmente agli stati avanzamento lavori rendicontati. La rendicontazione dei costi di personale avviene con la modalità dei costi standard.

SMART E START, COME PRESENTARE DOMANDA

Le domande possono essere inviate sempre, di anno in anno, esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE);

Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Inoltre:

  • per le società già costituite, la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale della società che la deve firmare digitalmente;

  • nel caso di società non costituite, la domanda deve essere presentata dalla persona fisica referente del progetto che la deve firmare digitalmente. Il referente del progetto deve essere uno dei futuri soci della società.

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Invitalia valuterà le domande in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi. La valutazione prevede una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia. La procedura si conclude in 60 giorni, salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti.

MODULI PER PRESENTARE DOMANDA

Invitalia mette a disposizione la modulistica Smart e Start per presentare la domanda di agevolazione.

Nel caso di una start up innovativa già costituita, potete trovare in questa pagina la modulistica di cui avete bisogno.

Invece, nel caso di una start up che deve nascere, potete scaricare i moduli in questa sezione.

FAQ E ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Nel caso di problemi nella compilazione della domanda di finanziamento, Invitalia vi guiderà gratuitamente. Infatti, se avete già molto chiaro un business plan, Invitalia vi affianca nella presentazione della domanda di finanziamento per ridurre gli errori formali e valorizzare il progetto d’impresa.

È possibile prenotare con Invitalia fino a 3 appuntamenti online per chiarirvi le idee. Il servizio non costituisce una corsia preferenziale all’ammissione della domanda e non è una prevalutazione della vostra iniziativa imprenditoriale. Per prenotare il servizio, dovete chiamare il numero azzurro 848.886.886.

Inoltre, Invitalia mette a disposizione una sezione FAQ per Smart & Start, in cui vi sono le risposte alle domande più frequenti. Se i dubbi permangono si può:

  • chiamare il numero 848.886.886 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00;

  • scrivere a Invitalia accedendo dall’area riservata che trovate in questa pagina, per chiedere informazioni.

Infine, chi ha già presentato la domanda può comunicare con Invitalia tramite PEC all’indirizzo smartstart@pec.invitalia.it indicando preferibilmente nell’oggetto l’ID della domanda.

I VIDEO TUTORIAL

Su Invitalia, inoltre, trovate dei video tutorial che spiegano la misura, eccoli di seguito

YouTube video player

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TUTTI I NUMERI DI SMART & START ITALIA

Invitalia ha reso noti tutti i “numeri”, ossia i risultati, raggiunti dalla misura in questi anni, aggiornati al 1° febbraio 2024:

  • 1.549 start up innovative finanziate;
  • 800 milioni di euro di investimenti attivati;
  • 618 milioni di euro di agevolazioni concesse.

ITER NORMATIVO

Il programma Smart e Start Italia è disciplinato dalla sua norma istitutiva, ovvero il Decreto del  24 settembre 2014. Ogni anno l’incentivo viene rinnovato e rifinanziato e registra modifiche e integrazioni. Poi, i Decreti firmati dal Ministro D’Urso per il 2024 per Smart e Start Italia hanno assegnano:

  • 8 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile, agli investimenti di startup innovative localizzate nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo;

  • 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” alle iniziative imprenditoriali innovative delle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Parliamo del Decreto 11 maggio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2023.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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