Resto al Sud 2025: requisiti, a chi rivolgersi, quando scade

Tutti i dettagli su Resto al Sud nel 2025, la misura che riconosce aiuti agli imprenditori che intendono avviare o sviluppare la propria attività nel Meridione

Sud Italia

L’incentivo Resto al Sud è stato introdotto per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e lo sviluppo di quelle già esistenti nel Mezzogiorno e nel Centro Italia col programma #PiùForti, con la concessione di contributi economici e finanziamenti fino a 200.000 euro.

La misura, inizialmente dedicata ai giovani, è stata estesa ai soggetti fino a 55 anni di età, ad altri comuni sul territorio nazionale, alle attività commerciali e alle isole minori.

In questo articolo vi illustriamo come funziona Resto al Sud nel 2025 per le imprese meridionali, con tutte le novità, quali sono i requisiti e come presentare domanda.

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COS’È RESTO AL SUD

Resto al Sud è un incentivo rivolto agli imprenditori del Mezzogiorno e prevede una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita di attività imprenditoriali e libero professionali, con particolare attenzione all’iniziativa giovanile.

Fa affidamento ad una serie di contributi economici, in parte a fondo perduto, e ad una dotazione finanziaria pari ad 1 miliardo e 250.000 di euro.

Introdotto dal Decreto Legge 20 Giugno 2017, n. 91, nell’ambito del piano di interventi finalizzati a favorire la crescita economica nel Mezzogiorno, Resto al Sud è una misura strutturale affidata in gestione all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA (Invitalia). È attiva, cioè, anche nel 2025.

Nel corso dei circa 8 anni di vita, tra l’altro, Resto al Sud ha subito una progressiva espansione applicativa andando a toccare sempre più territori e includendo sempre più beneficiari. Andiamo a vedere i dettagli su chi può usufruire di Resto al Sud.

QUALI SONO I REQUISITI PER ACCEDERE AL RESTO AL SUD

Possono richiedere i contributi economici Resto al Sud nel 2025 i soggetti che possiedono i seguenti requisiti:

  • hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;

  • sono residenti nei territori sopraelencati o si trasferiscono entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento (entro 120 giorni se risiedono all’estero);

  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;

  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 Giugno 2017;

  • se liberi professionisti, non risultano titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;

  • non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;

  • hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud. Per le società già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 Giugno 2017. Per le società costituende la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

Possono, inoltre, chiedere i finanziamenti i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice ATECO non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).

L’incentivo Resto al Sud è attivo per i residenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.  Dal 2021, poi, la misura è stata estesa anche a più territori, sviluppandosi nel ramo “Io Resto Qui”, come vi illustriamo in questa guida. I territori interessati sono i 116 Comuni delle aree del Cratere Sismico dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2016 e 2017, ma anche nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

È bene precisare che per le aree del cratere sismico, la misura che prende il nome di Resto qui, non prevede limiti di età per i 24 Comuni nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile, di cui mettiamo a vostra disposizione l’elenco scaricabile.

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A CHI RIVOLGERSI

Coloro che desiderano richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud devono rivolgersi a Invitalia. Infatti, per ottenere gli aiuti previsti è necessario inviare apposita domanda online, tramite il portale web di Invitalia in questa pagina, previa registrazione, seguendo le indicazioni contenute nell’apposita guida (Pdf 2,41 Mb). Ricordiamo che il bando Resto al Sud non ha scadenze e lo sportello di domanda è sempre aperto. Vediamo come fare a diventare beneficiari della misura.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di una identità SPID, CIE o CNS per accedere alla piattaforma dedicata. Inoltre, per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);

  • accedere all’area riservata tramite l’identità digitale per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.

Per presentare la domanda Invitalia in questa pagina mette a disposizione tutta la modulistica utile. Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda con i relativi allegati, viene assegnato un protocollo elettronico.

Poi, la domanda viene valutata. Generalmente la partecipata pubblica valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. L’iter di valutazione comprende anche un colloquio online con i proponenti che può svolgersi tramite la piattaforma Skype for Business. Per un corretto accesso nell’aula virtuale, dove si svolgerà il colloquio, vi consigliamo di leggere con attenzione la guida al colloquio (Pdf 747 Kb). In caso di difficoltà nell’accesso all’aula virtuale, potete scrivere, a partire dall’orario previsto per lo svolgimento del colloquio istruttorio, alla casella di posta elettronica restoalsud.colloqui@invitalia.it.

È bene chiarire anche che se avete bisogno di aiuto per mettere a punto il vostro progetto imprenditoriale potete chiedere assistenza gratuita agli Enti accreditati con Invitalia. Potete trovare quelli più vicini alla vostra zona visitando questa pagina.

Sul sito Invitalia anche disponibili una sezione con le risposte alle domande e risposte frequenti (FAQ), i video informativi su Resto al Sud e la sezione in cui scaricare l’apposita APP Resto al Sud. Inoltre, per avere informazioni è possibile telefonare al numero 848.886.886, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.

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QUANDO SCADE IL RESTO AL SUD

Il “bando” Resto al Sud non ha scadenza. I fondi della misura possono essere richiesti fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Non ci sono veri e propri bandi, scadenze o graduatorie. Le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

QUANTO COSTA FARE UNA PRATICA RESTO AL SUD

Il costo complessivo per il processo burocratico al fine di richiedere il bonus Resto al Sud nel 2025 si aggira mediamente tra 1.200 e 1.500 euro. Ciò, considerando i costi per la consulenza, gli onorari dei professionisti e la preparazione della documentazione necessaria.

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QUANTI SOLDI DANNO CON RESTO AL SUD

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:

  • 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;

  • fino a un massimo di 40.000 euro per le società.

La tempistica di erogazione è di 30 giorni dalla ricezione completa della documentazione per il primo finanziamento (primo SAL) e di 60 giorni per il finanziamento a saldo (SAL a saldo). Quest’ultimo viene rilasciato dopo un’analisi della documentazione e un sopralluogo per verificare gli investimenti effettuati e le spese sostenute.

COME FUNZIONA RESTO AL SUD

Resto al Sud funziona mediante l’erogazione di aiuti economici sulla base di specifici progetti imprenditoriali. Le agevolazioni Resto al Sud sono così composte:

  • 50% di contributo a fondo perduto;

  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. Chiariamo che i finanziamenti bancari di Resto al Sud sono concessi solo da istituti di credito che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI. Qui potete vedere l’elenco delle banche accreditate (in continuo aggiornamento).

Di norma, le imprese che ricevono l’approvazione e hanno un contratto di finanziamento agevolato hanno 24 mesi per completare il piano di spesa a partire dalla data di approvazione del finanziamento.

Adesso scopriamo insieme cosa si può aprire con Resto al Sud nel 2025.

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ATTIVITÀ FINANZIABILI E SPESE AMMESSE

Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono far riferimento a uno dei seguenti settori:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;

  • turismo;

  • commercio;

  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Sono escluse le attività agricole e qualsiasi attività commerciale sia al dettaglio che all’ingrosso, che sia fisico o online.

Con la misura possono essere finanziate le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);

  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;

  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

COSA SUCCEDE IN CASO DI FALLIMENTO CON RESTO AL SUD

Se con Resto al Sud l’impresa fallisce, è possibile trovarsi nella situazione in cui risulta difficile rimborsare le rate del finanziamento, stabilite durante la stipulazione del contratto dello stesso. Dunque, può accadere questo:

  • a seguito del mancato pagamento di due, e non oltre, rate semestrali del finanziamento, l’impresa può fare richiesta ad Invitalia di una dilazione di pagamento delle rate scadute e non rimborsate;

  • a seguito di questa richiesta, Invitalia provvederà in un secondo momento a concordare con l’attività beneficiaria un piano di dilazione del debito, che sarà tenuto a prevedere l’obbligo da parte della beneficiaria di rendere la somma dovuta, attraverso rate mensili che non dovranno in nessun caso superare il termine di scadenza del finanziamento.

In caso di mancato rimborso anche di una sola rata del piano di dilazione rispetto alle scadenze patteggiate comporterà alcune conseguenze, tra cui:

  • l’immediata risoluzione del programma di dilazione;

  • la risoluzione del contratto di finanziamento originariamente stipulato;

  • l’avvio, da parte di Invitalia, dei procedimenti giudiziari di recupero forzoso dell’intera somma di debito.
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RIFERIMENTI NORMATIVI

L’intera normativa può essere visionata in questa pagina del sito web di Invitalia.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche la nostra guida sempre aggiornata sui bonus 2025. Vi consigliamo di consultare anche la lista dei bonus bloccati nel 2025, in arrivo appena i decreti attuativi saranno pubblicati. Da consultare, anche la guida sui contributi a fondo perduto. Vi consigliamo di leggere anche l’elenco dei principali incubatori e acceleratori per startup in Italia e l’elenco completo dei bonus per disoccupati che si possono richiedere nel 2025.

Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese, mentre in questa pagina potete scoprire gli aiuti per le persone.

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6 Commenti

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  1. Ottime notizie sperando che funzioni per fare in modo che molti ragazzi del Sud che hanno voglia di mettersi in gioco e risolvere il problema della disoccupazione meridionale e che non sia come spesso accade promesse non mantenute grazie.

  2. Grazie per queste opportunità che vengono offerte. Viva l’Italia e gli italiani che vogliono rendere questo paese migliore, forte, giusto, sicuro, cattolico, per noi e soprattutto per le generazioni future.

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