Resto al Sud 2024: requisiti, come funziona, domanda

Tutti i dettagli su Resto al Sud 2024, la misura che riconosce aiuti agli imprenditori che intendono avviare o sviluppare la propria attività nel Meridione

Sud Italia

L’incentivo Resto al Sud è stato introdotto per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e lo sviluppo di quelle già esistenti nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, con la concessione di contributi economici e finanziamenti fino a 200.000 euro.

La misura, inizialmente dedicata ai giovani, è stata estesa ai soggetti fino a 55 anni di età, ad altri comuni sul territorio nazionale, alle attività commerciali e alle isole minori. Al 1° dicembre 2023 il totale dei progetti già finanziati sono 17.247.

Ecco cosa sapere sui finanziamenti Resto al Sud 2024 per le imprese meridionali, tutte le novità. quali sono i requisiti necessari e come presentare domanda.

COS’È RESTO AL SUD 2024

Resto al Sud è un incentivo rivolto agli imprenditori del Mezzogiorno e prevede una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita di attività imprenditoriali e libero professionali, con particolare attenzione all’iniziativa giovanile.

Fa affidamento ad una serie di contributi economici, in parte a fondo perduto, e ad una dotazione finanziaria pari ad 1 miliardo e 250.000 di euro.

Introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, nell’ambito del piano di interventi finalizzati a favorire la crescita economica nel Mezzogiorno, Resto al Sud è una misura strutturale affidata in gestione all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA (Invitalia). È attiva, cioè, anche nel 2024.

Nel corso dei circa 6 anni di vita, tra l’altro, Resto al Sud ha subito una progressiva espansione applicativa andando a toccare sempre più territori e includendo sempre più beneficiari. Andiamo a vedere i dettagli.

REQUISITI RESTO AL SUD

Chi può usufruire del Resto al Sud? Possono richiedere i contributi economici Resto al Sud2024 i soggetti che possiedono i seguenti requisiti:

  • hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;

  • sono residenti nei territori sopraelencati o si trasferiscono entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento (entro 120 giorni se risiedono all’estero);

  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;

  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;

  • se liberi professionisti, non risultano titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;

  • non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;

  • hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud. Per le società già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 giugno 2017. Per le società costituende la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria

Possono, inoltre, chiedere i finanziamenti i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice ATECO non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).

È bene precisare che per le aree del cratere sismico, non ci sono limiti di età per i 24 Comuni nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile, di cui mettiamo a vostra disposizione l’elenco scaricabile.

ESTENSIONE DELLA MISURA

Come anticipato, attraverso diversi interventi normativi dal 2019 al 2021 la misura è stata estesa a più soggetti beneficiari e a più territori. Vediamo in dettaglio le novità introdotte:

  1. incremento dei beneficiari – la Legge di Bilancio 2021 ha allargato la platea dei beneficiari ai soggetti fino a 55 anni. La misura, inizialmente rivolta ai giovani tra 18 e 35 anni di età, poi estesa agli under 46 e ai liberi professionisti, è dunque aperta anche agli under 56;

  2. estensione ai territori del cratere sismico – il Decreto Legge 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, ha ha esteso i territori in cui è fruibile il beneficio, includendo i comuni del c.d. cratere sismicoossia quelli colpiti dai terremoti del 2016 e 2017;

  3. estensione al commercio e alle isole minori – con il Decreto Legge 10 settembre 2021, n. 121, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 novembre 2021, n. 156, il Parlamento ha deciso di estendere la misura anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord.

TERRITORI DI RIFERIMENTO

L’incentivo Resto al Sud è attivo per i residenti nei seguenti territori:

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;


Comuni del cosiddetto cratere sismico situati in Lazio, Marche e Umbria;


isole minori marine, ovvero:

  • Campo nell’Elba;
  • Capoliveri;
  • Capraia;
  • Giglio;
  • Marciana;
  • Marciana Marina;
  • Ponza;
  • Porto Azzurro;
  • Portoferraio;
  • Portovenere;
  • Rio;
  • Ventotene;

isole lagunari e lacustri, ovvero:

  • laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni;
  • laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo;
  • isole del lago d’Iseo: Monte Isola;
  • isole del lago di Garda;
  • Comacina (lago di Como);
  • isola d’Orta – San Giulio;
  • isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese;
  • isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni.

COME FUNZIONA RESTO AL SUD

Le agevolazioni Resto al Sud sono così composte:

  • 50% di contributo a fondo perduto;

  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

Ma quando arrivano esattamente i soldi di Resto al Sud? La tempistica di erogazione è di 30 giorni dalla ricezione completa della documentazione per il primo finanziamento (primo SAL) e di 60 giorni per il finanziamento a saldo (SAL a saldo). Quest’ultimo viene rilasciato dopo un’analisi della documentazione e un sopralluogo per verificare gli investimenti effettuati e le spese sostenute.

Di norma, le imprese che ricevono l’approvazione e hanno un contratto di finanziamento agevolato hanno 24 mesi per completare il piano di spesa a partire dalla data di approvazione del finanziamento.

ATTIVITÀ FINANZIABILI

Cosa si può aprire con Resto al Sud 2024? Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono far riferimento a uno dei seguenti settori:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;

  • turismo;

  • commercio;

  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Sono escluse le attività agricole e qualsiasi attività commerciale sia al dettaglio che all’ingrosso, che sia fisico o online.

RESTO AL SUD PROGETTI APPROVATI, ESEMPI

Alcuni esempi di idee imprenditoriali finanziabili con Resto al Sud potrebbero essere:

  • attività di bar e ristorazione;

  • estetica, barbieri e parrucchieri;

  • alberghi;

  • lavanderie;

  • rosticcerie.

SPESE AMMISSIBILI

Quali attività si possono aprire con Resto al Sud? Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);

  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;

  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

A QUANTO AMMONTA IL CONTRIBUTO ECONOMICO

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:

  • 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;

  • fino a un massimo di 40.000 euro per le società.

Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi. La rendicontazione avviene con la presentazione di due SAL (primo SAL e SAL a saldo) oppure di un SAL unico.

Vediamo anche, per chiedere gli aiuti di Resto al Sud a chi rivolgersi e come fare domanda.

COME FARE DOMANDA PER RESTO AL SUD

Coloro che desiderano richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud possono inviare apposita domanda online, tramite il portale web di Invitalia in questa pagina, previa registrazione, seguendo le indicazioni contenute nell’apposita GUIDA (Pdf 2,41 Mb). Vediamo come fare.

1) LA PROCEDURA

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di una identità SPID per accedere alla piattaforma dedicata;

  • accedere all’area riservata tramite l’identità SPID per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.

Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda con i relativi allegati, viene assegnato un protocollo elettronico. Dopo la presentazione della domanda, alla voce Gestione contatti, è possibile eventualmente modificare numeri di telefono, indirizzo mail e PEC.

2) MODULI UTILI

Per presentare la domanda Invitalia in questa pagina mette a disposizione tutta la modulistica utile tra cui il format per il business plan e i moduli per presentare domanda relativi a

  • Imprese individuali / Società costituite – Attività libero professionali individuali / Società tra professionisti costituite;

  • Imprese individuali / Società NON costituite – Attività libero professionali individuali / Società tra professionisti NON costituite.

Per le attività libero professionali, sia in forma individuale che in forma di società tra professionisti (STP) già avviate, sarà necessario aggiungere alla documentazione per la presentazione della domanda anche l’attestazione d’iscrizione all’albo professionale o adesione all’associazione professionale.

3) SCADENZA DOMANDA

I finanziamenti Resto al Sud 2024 possono essere richiesti fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

ITER DI VALUTAZIONE

Generalmente Invitalia valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. L’iter di valutazione comprende anche un colloquio online con i proponenti.

GUIDA AL COLLOQUIO ONLINE

Dopo aver inoltrato la domanda di finanziamento a Invitalia per accedere agli incentivi Resto al Sud, potreste essere convocati, insieme al vostro team, per un incontro con gli analisti al fine di discutere dettagliatamente il vostro piano d’impresa.

Per accelerare i tempi di valutazione e semplificare il percorso per i beneficiari, l’incontro può essere svolto online tramite la piattaforma Skype for Business.

Gli incontri via Skype prevedono l’invio automatico di un link generato dal sistema. Cliccando su questo link, si accede a un’aula virtuale per partecipare all’incontro. Per un corretto accesso nell’aula virtuale, dove si svolgerà il colloquio, vi consigliamo di leggere con attenzione la guida al colloquio (Pdf 747 Kb).

In caso di difficoltà nell’accesso all’aula virtuale, potete scrivere, a partire dall’orario previsto per lo svolgimento del colloquio istruttorio, alla casella di posta elettronica restoalsud.colloqui@invitalia.it.

LE BANCHE FINANZIATRICI

I finanziamenti bancari di Resto al Sud sono concessi solo da istituti di credito che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI. Qui potete vedere l’elenco delle banche accreditate (in continuo aggiornamento).

INFORMAZIONI, SERVIZIO ASSISTENZA E FAQ

Per Resto al Sud, a chi rivolgersi? Se avete bisogno di aiuto per mettere a punto il vostro progetto imprenditoriale potete chiedere assistenza gratuita agli enti accreditati con Invitalia. Potete trovare quelli più vicini alla vostra zona visitando questa pagina.

Sul sito Invitalia anche disponibili una sezione con le risposte alle domande e risposte frequenti (FAQ), i video informativi su Resto al Sud e la sezione in cui scaricare l’apposita APP Resto al Sud. Inoltre, per avere informazioni è possibile telefonare al numero 848.886.886, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.

QUANTO COSTA FARE UNA PRATICA RESTO AL SUD

Il costo complessivo per il processo burocratico al fine di richiedere il bonus Resto al Sud 2023 2024 si aggira mediamente tra 1.200 e 1.500 euro. Ciò, considerando i costi per la consulenza, gli onorari dei professionisti e la preparazione della documentazione necessaria.

COSA SUCCEDE IN CASO DI FALLIMENTO CON RESTO AL SUD

Se con Resto al Sud l’impresa fallisce, è possibile trovarsi nella situazione in cui risulta difficile rimborsare le rate del finanziamento, stabilite durante la stipulazione del contratto dello stesso. Dunque, può accadere questo:

  • a seguito del mancato pagamento di due, e non oltre, rate semestrali del finanziamento, l’impresa può fare richiesta ad Invitalia di una dilazione di pagamento delle rate scadute e non rimborsate;

  • a seguito di questa richiesta, Invitalia provvederà in un secondo momento a concordare con l’attività beneficiaria un piano di dilazione del debito, che sarà tenuto a prevedere l’obbligo da parte della beneficiaria di rendere la somma dovuta, attraverso rate mensili che non dovranno in nessun caso superare il termine di scadenza del finanziamento.

In caso di mancato rimborso anche di una sola rata del piano di dilazione rispetto alle scadenze patteggiate comporterà alcune conseguenze, tra cui:

  • l’immediata risoluzione del programma di dilazione;

  • la risoluzione del contratto di finanziamento originariamente stipulato;

  • l’avvio, da parte di Invitalia, dei procedimenti giudiziari di recupero forzoso dell’intera somma di debito.

RIFERIMENTI NORMATIVI

L’intera normativa può essere visionata in questa pagina del sito web di Invitalia.

ALTRE GUIDE UTILI

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche il nostro articolo sui bonus per le imprese del Sud. Può tornarvi utile anche il nostro approfondimento sul credito d’imposta ZES per le imprese che investono nel Mezzogiorno.

Vi invitiamo anche a visitate questa pagina per conoscere altri aiuti, agevolazioni e incentivi per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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6 Commenti

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  1. Ottime notizie sperando che funzioni per fare in modo che molti ragazzi del Sud che hanno voglia di mettersi in gioco e risolvere il problema della disoccupazione meridionale e che non sia come spesso accade promesse non mantenute grazie.

  2. Grazie per queste opportunità che vengono offerte. Viva l’Italia e gli italiani che vogliono rendere questo paese migliore, forte, giusto, sicuro, cattolico, per noi e soprattutto per le generazioni future.

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