Il bonus condizionatori nel 2024 e nel 2025 è rivolto a chi acquista un condizionatore o sostituire quello vecchio con uno meno inquinante.
L’incentivo consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50% al 65% o 70% della spesa sostenuta in base al tipo di bonus a cui si appoggia.
L’agevolazione può rientrare in 4 tipi di bonus:
- nel bonus mobili;
- nel bonus ristrutturazioni;
- nel Superbonus;
- nell’Ecobonus
Infatti non esiste una misura specifica come “bonus condizionatore” ma sono i bonus edilizi a prevedere la detrazione e a riconoscere le diverse percentuali di detrazione a seconda dell’intervento effettuato.
In questa guida chiara e dettagliata vediamo insieme a chi spetta, come funziona e come fare richiesta del bonus condizionatori con le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate e le ultime novità normative.
COS’È IL BONUS CONDIZIONATORI
Il bonus condizionatori consiste in una detrazione fiscale che va dal 50% al 65% o al 70% sulle spese sostenute per l’acquisto di un condizionatore con uno a risparmio energetico, con o senza ristrutturazione.
Infatti, vale la pena specificare, come ha chiarito la guida dell’Agenzia delle Entrate, che è possibile beneficiare del bonus condizionatori anche senza aver effettuato i lavori di ristrutturazione, e cioè facendo rientrare l’agevolazione in altri tre tipi di bonus:
- Bonus mobili ed elettrodomestici (detrazione al 50%);
- Ecobonus per il risparmio energetico (detrazione al 65%);
- Superbonus dal 2024 riconosciuto al 70% e nel 2025 riconosciuto al 65%, per la sostituzione dei condizionatori.
L’agevolazione del bonus condizionatori, in abbinamento ai bonus edilizi a cui si può appoggiare, è valida nel 2024 e fino al 31 dicembre 2025. La Legge di Bilancio 2024 ha infatti confermato le agevolazioni con le quali si può ottenere il bonus così anche la Legge di Bilancio 2025.
Andiamo a vedere tutto ciò che è utile sapere sul bonus condizionatori per fare una scelta consapevole.
CHI HA DIRITTO AL BONUS CONDIZIONATORI
Possono usufruire del bonus condizionatori i detentori di un immobile in cui sarà installato l’impianto, che siano sia persone fisiche che aziende, e dunque:
- persone fisiche;
- esercenti arti e professioni;
- società di persone;
- società di capitali;
- associazioni professionisti;
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- condomini;
- Istituti autonomi per le case popolari;
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Il bonus condizionatori spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese e quindi:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Se sostengono direttamente le spese, possono fruire della detrazione anche:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- componente dell’unione civile (la Legge 20 maggio 2016, n. 76, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);
- convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
SPESE AGEVOLABILI
La detrazione è applicabile sull’acquisto e all’istallazione di uno dei seguenti tipi di impianti:
- climatizzatore a basso consumo energetico;
- deumidificatore d’aria;
- termopompa o pompa di calore.
Al fine di poter beneficiare del bonus condizionatori col bonus ristrutturazioni è necessario che:
- lo stabile sia a norma di legge, ovvero che sia già accatastato oppure in fase di accatastamento e in regola con i pagamenti;
- che il pagamento dei lavori sia fatto con sistemi tracciabili e che sia documentato (es. bonifico, carta di credito o di debito).
COME FUNZIONA IL BONUS CONDIZIONATORI
Il bonus condizionatori funziona attraverso il riconoscimento di una sorta di “rimborso” di parte delle spese sostenute, sotto forma di detrazione fiscale.
In pratica prima si sostiene la spesa per l’acquisto del condizionatore, poi quando si presenta la dichiarazione dei redditi si inserisce la quota di detrazione spettante che può essere del 50% oppure del 65% o del 70% in base al tipo di bonus edilizio a cui ci si appoggia.
Se si utilizza il bonus condizionatori nell’ambito del bonus ristrutturazione, o del bonus mobili o dell’Ecobonus, la detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Se, invece, si beneficia del bonus condizionatori tramite il Superbonus, la detrazione viene suddivisa in 4 quote annuali di pari importo.
Attenzione, la cessione del credito e lo sconto in fattura non sono più possibili, erano valide solo per gli interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023. Quindi l’unico modo per recuperare l’importo è la detrazione in fase di dichiarazione dei redditi.
L’agevolazione è attiva senza limiti ISEE.
Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus condizionatori nelle diverse opzioni disponibili sulla base delle nuove regole in vigore.
1) BONUS CONDIZIONATORI CON BONUS RISTRUTTURAZIONE AL 50%
Il bonus condizionatori con ristrutturazione o manutenzione straordinaria (quindi con bonus ristrutturazioni) spetta quando l’acquisto di un condizionatore viene effettuato, nell’ambito della realizzazione di opere edilizie, nell’abitazione o nelle parti comuni degli immobili residenziali. Come accennato, la detrazione spetta nella misura del 50% sul prezzo di acquisto.
Per poter beneficiare dell’agevolazione fiscale il condizionatore deve garantire un risparmio energetico certificato dal produttore oppure dall’installatore. L’impianto può anche essere non abilitato al riscaldamento invernale. La detrazione pari al 50% del bonus condizionatori arriva a un massimo di 96.000 euro. La detrazione deve essere suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.
Per tutti gli altri dettagli vi invitiamo a leggere la guida su come funziona il bonus ristrutturazioni
2) BONUS CONDIZIONATORI CON BONUS MOBILI AL 50%
Per chi usufruisce del bonus condizionatori tramite la detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, l’agevolazione viene riconosciuta nel caso in cui gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dell’elettrodomestico. Con il bonus mobili il condizionatore potrà essere portato in detrazione fiscale al 50 % della spesa, fino al limite di 5.000 euro. A differenza del bonus ristrutturazioni, la spesa sarà detraibile anche qualora si tratti di nuova installazione e non di sostituzione.
La detrazione è concessa per ogni singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. La detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.
Per tutti gli altri dettagli vi invitiamo a leggere la guida su come funziona il bonus mobili.
3) BONUS CONDIZIONATORI AL 65% SENZA RISTRUTTURAZIONE
Si può usufruire inoltre, di un’agevolazione pari al 65% se l’acquisto del climatizzatore non è legato alla ristrutturazione. In tal caso, lo sgravio rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus (guida Agenzia delle Entrate Superbonus). In questo caso specifico il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++).
La detrazione fiscale è concessa solo se:
- si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale;
- si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento.
È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo.
4) BONUS CONDIZIONATORI CON IL SUPERBONUS
L’acquisto e il montaggio dei condizionatori non sono previsti in modo esplicito tra gli interventi agevolabili che rientrano nel Superbonus. Dal 2024 il bonus condizionatori con Superbonus è valido solo entro il 70%, mentre dal 2025 la percentuale scende a 65%.
Solo se l’acquisto del condizionatore e i relativi lavori d’installazione vengono eseguiti in abbinamento ai lavori “trainanti” di efficientamento energetico, è possibile avere il beneficio.
Dunque, si può ottenere una detrazione fiscale per:
- l’acquisto o l’installazione di impianti di climatizzazione;
- anche soltanto per la sostituzione dell’impianto di condizionamento.
Questo è possibile a patto che vengano realizzati congiuntamente a uno degli interventi trainanti del Superbonus, ovvero:
- isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali relative l’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie con un limite di 60.000 euro moltiplicato per le unità abitative presenti;
- sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione per un massimo di 30.000 euro moltiplicato per ogni singola unità abitativa;
- per le unità unifamiliari, in seguito a sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore a 30.000 euro, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.
I lavori eseguiti devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il raggiungimento della classe più alta, da dimostrarsi tramite l’APE.
La detrazione in questo caso deve essere suddivisa in 4 quote annuali di pari importo.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la Superbonus.
COME RICHIEDERE IL BONUS CONDIZIONATORI
In qualsiasi forma si ottiene, il bonus condizionatori può essere richiesto in fase di dichiarazione dei redditi, con la presentazione del modello 730 o della dichiarazione precompilata oppure del modello PF (ex modello unico).
L’importo detraibile va suddiviso in 10 quote annuali d’importo pari (quindi si recupera in 10 anni). Fa eccezione solo il Superbonus, per il quale le quote annuali di pari importo sono 4 (quindi si recupera in 4 anni).
Attenzione, in caso di dichiarazione precompilata, le informazioni relative ai bonifici effettuati per gli interventi ammessi sono riportate nel foglio riepilogativo, ma nel primo anno in cui si richiede la detrazione, è il contribuente che deve inserire manualmente la prima rata delle spese nel quadro E del modello 730 o nel quadro RP del modello Redditi Persone fisiche, dopo aver verificato di avere tutti i requisiti necessari per richiedere la detrazione. Questo perché l’Agenzia delle Entrate non può sapere automaticamente se il contribuente possiede tutti i requisiti per ottenere il bonus.
Solo le rate delle detrazioni degli anni successivi alla prima vengono invece riportate automaticamente nella dichiarazione precompilata, perché derivano dalla dichiarazione dell’anno precedente.
Nel calcolo delle spese possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio del condizionatore acquistato (tramite bonifico, carte di credito o debito).
Ricordiamo infine che non è più possibile ottenerlo con sconto immediato in fattura o con la cessione del credito, opzioni che erano valide solo nei casi di interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023 come previsto dal Decreto blocca cessioni convertito in legge.
Chi vuole invece ottenere l’agevolazione facendo rientrare l’intervento nel Superbonus deve seguire lo specifico iter per questa misura che vi spieghiamo Superbonus.
DOCUMENTI NECESSARI E DA CONSERVARE
Per fruire del bonus condizionatori è necessario avere e conservare alcuni documenti, ovvero:
- la fattura di acquisto;
- ricevuta del bonifico;
- ricevuta di transazione, se si sceglie di pagare con carta di credito / carta di debito.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.
L’OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE A ENEA
In caso di interventi che possono usufruire di agevolazioni per la riqualificazione energetica, c’è l’obbligo di comunicazione all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile), in cui vengono specificati i lavori effettuati, dimostrando un risparmio energetico. Tra i documenti da allegare alla domanda vanno inclusi, oltre a quelli sopraelencati, anche:
- l’asseverazione tecnica prodotta da un professionista abilitato;
- la scheda informativa dove riportare tutti gli interventi effettuati e le spese, il risparmio energetico ottenuto (tramite APE, Attestato di Prestazione Energetica) e l’importo di tutte le eventuali consulenze professionali;
Questa documentazione verrà messa a disposizione di Agenzia delle Entrate, che provvederà a controllare la veridicità delle informazioni trasmesse. Non è prevista, invece, la presentazione dell’ISEE.
Per compilarla, bisogna andare sul sito dell’Enea dedicato alle detrazioni fiscali Ecobonus e compilare questo modulo, disponibile solo nell’area personale del portale. Ricordate che la comunicazione deve essere presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria o di interventi per il risparmio energetico e di conservare la scheda descrittiva inviata all’ENEA, oltre a tutte le schede tecniche del condizionatore acquistato.
CUMULABILITÀ
Chi usufruisce della detrazione Ecobonus al 65% (o Superbonus) per installazione di climatizzatori finalizzati al risparmio energetico non può ottenere per lo stesso impianto l’agevolazione prevista per dal bonus mobili o dal bonus ristrutturazione.
CONTROLLI
L’Agenzia delle Entrate, di concerto con l’Autorità Giudiziaria competente, può effettuare i controlli sulle dichiarazioni rese in fase di richiesta del bonus condizionatori. È obbligatorio sempre conservare, in caso di controlli:
- ricevuta del bonifico, che attesti il pagamento del condizionatore;
- ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti effettuati con carta di credito o di debito;
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture di acquisto, che riporti la natura, la qualità e la quantità di prodotto e servizi che sono stati acquisiti;
- scheda descrittiva inviata all’ENEA firmata;
- schede tecniche del condizionatore a pompa di calore.
LA GUIDA AI BONUS EDILIZI
Mettiamo a vostra disposizione la guida sui bonus edilizi per il 2025, che presenta tutte le nuove informazioni sugli incentivi green previsti a partire dal 1° gennaio.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo della Legge di Bilancio 2022 (Pdf 2 Mb) pubblicato sulla Gazzetta Serie Generale n.310 del 31-12-2021 – Suppl. Ordinario n. 49;
- Legge di Bilancio 2021 (Pdf 4 Mb);
- Legge di Bilancio 2023 (Pdf 1 Mb);
- Guida Agenzia delle Entrate su bonus mobili (Pdf 5 Mb);
- Testo coordinato (Pdf 85 Kb) del Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11 con la Legge 11 aprile 2023, n. 38 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2023.
ALTRI APPROFONDIMENTI E COME RESTARE INFORMATI
Vi consigliamo di consultare anche l’elenco aggiornato di tutti i bonus casa attivi. Poi vi invitiamo ad approfondire come funzionano il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili.
A vostra disposizione anche la guida al Superbonus, aggiornata con tutte le novità. Può interessarvi anche la nostra guida ai bonus prima casa destinati a tutti, a prescindere dall’età.
Per scoprire altri aiuti, agevolazioni e bonus per disoccupati, persone e famiglie potete consultare questa pagina.
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Salve, sono in procinto di cambiare un dual split molto vecchio con uno più efficiente, classe A+++. Il venditore mi dice che non posso accedere al bonus 65% perchè il vecchio impianto non è a pompa di calore, ma solo raffreddamento. È vera questa cosa? Grazie in anticipo per la risposta.
No può usufruirne con l’Ecobonus se il nuovo impianto rispetta i requisiti spiegati nella nostra guida sul bonus condizionatori https://www.ticonsiglio.com/bonus-condizionatori/.
Buongiorno, un contribuente che intende acquistare i condizionatori per la sua attività commerciale, può fruire del bonus ristrutturazione? Se la risposta è no, può fornire un dettaglio del perché non può accedere al bonus ristrutturazioni poiché nella tabella di riassuntiva dell’AdE prevede anche i condizionatori.
Buongiorno! Un contribuente che intende acquistare condizionatori per la sua attività commerciale non può fruire del bonus ristrutturazione. Questo è un punto che spesso genera confusione, quindi è importante chiarire.
Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che consente una detrazione IRPEF per interventi di ristrutturazione edilizia, ma è riservato esclusivamente agli immobili residenziali e non si applica agli immobili a uso commerciale, industriale o produttivo.
Nella tabella riassuntiva dell’Agenzia delle Entrate, è vero che sono elencati anche i condizionatori tra le spese ammissibili, ma questo si riferisce agli interventi effettuati su immobili residenziali. Quando la tabella menziona i condizionatori, lo fa nel contesto di ristrutturazioni che interessano unità immobiliari residenziali, come case o appartamenti.
Buongiorno, io e mio marito siamo in procinto di prendere in affitto un appartamento che è in fase di completa ristrutturazione da parte del proprietario. Lo stesso però non è interessato a sostituire i vecchi condizionatori freddo/caldo, e ci darebbe l’appartamento senza riscaldamento. Abbiamo deciso perciò in accordo che ci faremo carico noi dell’acquisto e installazione del nuovo impianto. Mi chiedevo: io e mio marito possiamo portare in detrazione l’acquisto dei condizionatori anche se siamo affittuari e anche se non partecipiamo alle spese di ristrutturazione? Vi ringrazio anticipatamente. Saluti
Buongiorno! È possibile portare in detrazione l’acquisto dei condizionatori anche se siete affittuari, a patto che si rispettino alcuni requisiti specifici. Tra questi, il primo requisito necessario per poter beneficiare del Bonus in caso di contratto di locazione è che l’inquilino abbia sostenuto le spese per le quali intende ottenere un rimborso Irpef. La detrazione spetta sempre a chi sostiene la spesa.
buongiorno, devo comprare un deumidificatore è possibile portarlo in detrazione? e se sì quale percentuale?
grazie
salve ha avuto risposta?
Buonasera,
vorrei installare un nuovo condizionatore in appartamento di proprietà, nessuna sostituzione di vecchio condizionatore e nessuna ristrutturazione.
Ho diritto all’ecobonus con detrazione del 50%?
Grazie
No. Ma si può usufruire di un’agevolazione pari al 65% se l’acquisto del climatizzatore non è legato alla ristrutturazione. In tal caso, lo sgravio rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus. In questo caso specifico il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++).
La detrazione fiscale è concessa solo se si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale o si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento. È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo.
Buongiorno,
devo acquistare un climatizzatore in una unità immobiliare priva di climatizzatori precedenti. Ho acquisito da poco l’immobile di famiglia, ho intenzione di ristrutturarlo ma per ora posso solamente acquistare il condizionatore ma non di avviare interventi di ristrutturazione veri e propri. Di che bonus posso usufruire e che canoni deve rispettare il nuovo condizionatore?
Grazie
Senza ristrutturazione si può usufruire di un’agevolazione pari al 65%. In tal caso, lo sgravio rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus. In questo caso specifico il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++). La detrazione fiscale è concessa solo se si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale o se si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento. È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo.
Buonasera, sto eseguendo lavori di ristrutturazione usufruendo di bonus ristrutturazione 50% con il tetto massimo di 96.000 Euro di spesa. In aggiunta a questi vorrei portare in detrazione un ulteriore 50% di bonus mobili (fino al massimo di spesa di 5.000 Euro) per l’acquisto di condizionatore (motore più split), divano, frigorifero lavasciuga. E’ possibile sommarli oppure devo stare dentro il massimale di 96.000 Euro? Nel caso sia possibile sommare i massimali ,se ho fatto già un acquisto di condizionatori e bonifico parlante per ristrutturazione indicando agevolazione 50% e relativa SCIA perdo la possibilità di richiedere il bonus mobili? Grazie
Si non può avere due bonus per le stesse spese. I due aiuti sono sommabili nei massimali, ma per spese diverse.
Buongiorno,
vorrei installare 2 nuovi condizionatori nelle camere da letto di un appartamento di mia proprietà già dotato di un impianto di riscaldamento autonomo con relativa caldaia che non va dismesso. E’ possibile usufruire di qualche bonus ? Se si, i condizionatori devono avere caratteristiche particolari ?
P.S.
Al momento non ci sono condizionatori.
Può usufruire del bonus condizionatori mediante Ecobonus. Si tratta di una detrazione del 65% per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo. Il bonus vale solo per impianti ad alta efficienza energetica. È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).
Buongiorno;
ho intenzione di sostituire un climatizzatore vecchio di 14 anni vorrei sapere se è obbligatorio per usufruire della detrazione del 65%
avere anche l’asseverazione di un tecnico, e considerato l’onorario del tecnico a questo punta vale la pena usufruire delle agevolazioni?
Grazie
Salve, con l’agevolazione dell’Ecobonus, senza obbligo di ristrutturazione, serve necessariamente anche l’asseverazione del tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).. Attenzione però che la detrazione fiscale è concessa solo se:
– si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale;
– si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento.
L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo. Considerando questi fattori, dovrà valutare la convenienza in base alla spesa da effettuare. Saluti
Salve, ho acquistato un condizionatore nel 2021 usufruendo dello sconto in fattura del 50%, installandolo in un appartamento in cui sto in affitto, se dovessi comprare casa posso trasferire il clima nella nuova abitazione o dovrò lasciarlo nell’appartamento in cui sto in affitto?
Salve, lo sconto in fattura del 50% che ha ricevuto è legato all’intervento di efficientamento energetico nell’appartamento in cui il condizionatore è stato installato. Questo significa che l’agevolazione fiscale è stata concessa per migliorare l’efficienza energetica di quell’appartamento specifico. Generalmente, gli impianti come i condizionatori installati in modo fisso (quindi non portatili) sono considerati parte integrante dell’immobile. Questo significa che, in assenza di accordi diversi con il proprietario, tali impianti dovrebbero rimanere nell’appartamento quando l’inquilino lascia l’immobile. Se desidera trasferire il condizionatore nella nuova abitazione che intende acquistare, la cosa migliore è discutere con il proprietario dell’appartamento in affitto per capire se c’è la possibilità di rimuovere il condizionatore senza problemi. Tuttavia, dovresti considerare che rimuoverlo potrebbe essere visto come un “depotenziamento” dell’immobile che non è più conforme al beneficio fiscale originario.
Buon giorno,
sto acquistando per una seconda casa di mia proprietà un nuovo condizionatore (o meglio due, gestiti da una unica unità dual) caldo / freddo.
Volevo sapere se posso fruire del bonus condizionatori anche senza aver effettuato i lavori di ristrutturazione e in che modo, grazie
Salve può farlo con l’Ecobobus, la detrazione del 65% per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo.
Restiamo a disposizione
Saluti
Gentile redazione buongiorno,
in previsione di eseguire opere di ristrutturazione bagno completo senza abbattimento di pareti e aumenti/diminuzione
di volumi e della sostituzione di condizionatori dual split, chiedo se è possibile far rientrare nei benefici fiscali anche il mobile del bagno. Inoltre, vorrei sapere qual’è la percentuale dell’Iva da applicare. Grazie distinti saluti.
No mi spiace non è possibile fare rientrare il mobile!
Saluti
Acquisto un app.to a fine gennaio. Allo stabile sono stati già eseguit e terminati i lavori usufruendo del superbonus 110 e riduzione al 50% per quanto attiene bonus facciate 2023. Ape dovrebbe essere “A”. Se sostituisco il climatizzatore vecchio di 20 anni quale normativa posso richiedere per ottenere il beneficio fiscale? Grazie ie della cortese risposta.
Può ottenere la detrazione del 65% che vale per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo.
Leggo che è possibile godere della detrazione al 50%, senza effettuare una ristrutturazione, attraverso il bonus mobili. Nel vostro articolo di approfondimento sul bonus mobili datato 20 giugno 2023 viene però indicato che “per ottenere il bonus mobili è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia” e che “non esiste, quindi, un vero e proprio bonus mobili senza ristrutturazione”. Vorrei capire meglio come orientarmi a riguardo.
Nel mio caso specifico mi piacerebbe installare ex novo un condizionatore in un’abitazione dotata di caldaia a gas (che continuerà a esserci). Vorrei sapere se posso godere del bonus mobili e se, oltre al condizionatore, posso farci rientrare anche altri mobili/elettrodomestici
Grazie in anticipo
Salve, come vi abbiamo spiegato in entrambi gli articoli, vi sono dei casi, anche con il bonus mobili, in cui si può fruire della detrazione senza prevedere una vera e propria ristrutturazione, ma solo con la manutenzione ordinaria. Ricordiamo infatti che il bonus mobili consiste in una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione o di manutenzione ordinaria (questo secondo caso viene definito impropriamente “bonus mobili senza ristrutturazione”). Ed è in questi casi che è possibile comprare anche un condizionatore che rientra nei canoni previsti dalla normativa.
Dunque, nel suo caso, senza un intervento di manutenzione ordinaria non può fruire del bonus mobili senza ristrutturazione per il condizionatore ma può fruire dell’Ecobonus se il suo apparecchio rientra nei parametri previsti dalla legge vigente.
Una spiegazione fatta davvero bene per un argomento non semplice come questo. Complimenti!
Grazie per questo messaggio, ci fa davvero molto piacere.
Troppo complicato. Ho 80 anni e non camperò abbastanza per ricevere le detrazioni da ripartire in 10 anni. Rinuncio, Pago e basta.