Bonus Natale 100 euro: a chi spetta, domanda, come richiederlo

Ecco come richiedere, a chi spetta il Bonus Natale 100 euro e come funziona l’erogazione del contributo secondo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate

regali Natale

A Dicembre 2024 arriva il bonus Natale 100 euro, un contributo dedicato alle famiglie con basso reddito in cui sono presenti lavoratori dipendenti.

L’erogazione dell’aiuto era originariamente prevista per Gennaio 2025, ma il Parlamento ha deciso che la misura sarà integrata nella tredicesima mensilità a fine 2024.

Il bonus, prima riconosciuto esclusivamente alle coppie sposate e con almeno un figlio, è stato poi esteso anche a separati, divorziati e single, purché in possesso di determinati requisiti reddituali.

In questo articolo scopriamo a chi spetta il bonus Natale 100 euro, come richiederlo, chi è escluso e quando sarà erogato, tenendo conto delle ultime novità.

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COS’È IL BONUS NATALE 100 EURO

Il bonus Natale 100 euro è un contributo economico “una tantum” destinato ai dipendenti con figli a carico e con reddito complessivo non superiore a 28 mila euro, che sarà erogato insieme alla tredicesima mensilità.

Questo bonus, istituito con il Decreto revisione IRPEF e IRES, doveva arrivare a Gennaio 2025 come “Bonus Befana”. Poi però, grazie all’emendamento 2.0.1000 al Decreto Omnibus 2024 convertito in legge, è stato deciso di erogare l’integrazione al reddito a Dicembre 2024. Per questo motivo è stato ribattezzato “Bonus Natale”.

Il Governo ha stanziato 100,3 milioni di euro per il 2024 ma, poiché la misura mira a fornire un sostegno alle famiglie con redditi medio-bassi durante le festività natalizie, che sono un periodo caratterizzato da maggiori spese, la sua erogazione dipende dal possesso di specifici requisiti, oltre quelli di reddito.

A spiegare come funzionano le domande per l’accesso al bonus è la Circolare 19/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 10 ottobre 2024. Invece con il decreto legge n. 167 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 novembre 2024 (GU Serie Generale n.267 del 14-11-2024)sono stati chiariti termini e requisiti di accesso e il bonus è stato esteso.

Vediamo quindi chi ne ha diritto e chi invece è escluso.

A CHI SPETTA

Il bonus Natale 100 euro spetta ai lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato, a condizione che:

  • abbiano un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro annui nel 2024;

  • siano genitori con almeno un figlio fiscalmente a carico, anche se non hanno il coniuge fiscalmente a carico. L’importante è che il genitore che richiede il bonus non abbia un altro coniuge o partner che lo richieda;

  • l’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente che sono tenuti a pagare sia superiore a 100 euro, ossia all’importo dell’agevolazione. Ad esempio, un genitore con un’imposta lorda di 180 euro potrà ricevere il bonus, mentre con un’imposta lorda di soli 90 euro il bonus non sarà concesso.

Inizialmente, era stato previsto che il contributo una tantum fosse riservato ai soli lavoratori dipendenti pubblici e privati con un coniuge e almeno un figlio a carico, mentre erano esclusi i single, a meno che questi non rientravano nella categoria di famiglia monogenitoriale con almeno un figlio a carico. Ovvero i genitori single potevano accedere al bonus solo se l’altro genitore era deceduto o non aveva riconosciuto il figlio nato fuori dal matrimonio, oppure ancora se il figlio era stato adottato, affidato o affiliato esclusivamente a un solo genitore.

Successivamente, con il decreto del 14 Novembre, è stato deciso che:

  • i genitori single che hanno almeno un figlio a carico potranno accedere al bonus, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato, purché risulti con loro residente;

  • le famiglie con un solo genitore lavoratore, dove solo uno dei genitori percepisce un reddito (e non entrambi) potranno godere della misura.

Per saperne di più sull’iter che ha portato a questa decisione, vi consigliamo di leggere l’approfondimento sul bonus Natale 2024 esteso grazie ai 400 milioni di euro totali stanziati dal CdM del 12 Novembre 2024.

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GLI ESCLUSI

Non tutti i lavoratori potranno beneficiare del bonus Natale ma, stando alle indicazioni spiegate nell’emendamento 2.0.1000 al Decreto Omnibus 2024 convertito in legge, sono esclusi dalla misura anche:

  • i lavoratori autonomi e i pensionati, anche se con redditi inferiori a 28.000 euro;

  • gli incapienti, ovvero coloro che hanno un reddito inferiore alla soglia di imposizione fiscale (circa 8.500 euro), i quali non possono beneficiare di detrazioni perché non raggiungono il livello di reddito necessario per dover pagare imposte;
  • i lavoratori con redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, che non derivano da un vero e proprio rapporto di lavoro dipendente;

  • al lavoratore dipendente coniugato o convivente il cui coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) o convivente sia già beneficiario della stessa indennità;

Ora, vediamo come ottenere il bonus Natale 100 euro.

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COME RICHIEDERLO

La richiesta del bonus Natale da 100 euro nel 2024 deve essere effettuata dal lavoratore dipendente direttamente al proprio datore di lavoro, pubblico o privato. Il lavoratore, nel dettaglio, deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa ai sensi dell’articolo 47 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445, in cui attesta di essere in possesso di tutti i requisiti previsti per l’accesso al bonus.

Come stabilito dalla Circolare 19/E del 10 Ottobre 2024, nel caso del lavoratore pubblico, le possibilità sono due, ovvero: presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà oppure inoltrare la richiesta tramite il servizio “Self service” attivato per chi riceve lo stipendio tramite NoiPa, come spiegato nella guida al bonus Natale 2024 in busta paga per i dipendenti PA.

Nella stessa il dipendente deve specificare anche il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico (se presenti) o dei soli figli in caso di genitore single, separato o divorziato.

Inoltre, come spiegato nella Circolare 19/E del 10 Ottobre 2024:

  • se durante il 2024 il lavoratore ha avuto più contratti di lavoro dipendente con diversi datori di lavoro, la richiesta deve essere presentata all’ultimo datore di lavoro. In questo caso, il lavoratore deve fornire anche l’insieme delle certificazioni uniche relative ai precedenti impieghi per consentire un corretto calcolo del bonus;

  • nel caso in cui il lavoratore abbia più contratti part-time contemporaneamente, fermo restando il limite di 100 euro, l’indennità sarà erogata dal datore di lavoro individuato dal lavoratore stesso. A tal fine, il lavoratore dovrà indicare nella dichiarazione sostitutiva anche tutti i dati necessari per la determinazione del bonus, quali i redditi di lavoro dipendente e i giorni di lavoro prestati presso gli altri datori di lavoro.

In entrambi i casi, una volta ricevuta la richiesta, il datore di lavoro erogherà il bonus e recupererà successivamente le somme tramite credito d’imposta da usare in compensazione. Per approfondire, vi consigliamo la nostra guida alla domanda per il Bonus Natale 2024 di 100 euro e come richiederlo.

COME FUNZIONA IL BONUS NATALE 100 EURO

Il bonus Natale 100 euro funziona tramite l’accredito diretto in busta paga e sarà erogato insieme alla tredicesima mensilità. In pratica, è il datore di lavoro (ossia la PA di appartenenza) o privato (cioè il datore di lavoro) che riconosce il bonus unitamente alla tredicesima mensilità.

Il sostituto d’imposta, poi recupererà le somme erogate sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare in compensazione con i versamenti futuri.  

L’AdE nella Circolare 19/E del 10 Ottobre 2024 chiarisce anche che:

  • per ottenere il bonus è necessario essere titolare di un reddito di lavoro dipendente nel corso del 2024. Ciò, a prescindere dalla tipologia contrattuale del rapporto di lavoro. Ad esempio, a tempo determinato o indeterminato;

  • sono esclusi dall’ambito applicativo della norma i titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, considerato che essa fa riferimento al solo articolo 49 del TUIR (redditi di lavoro dipendente);

  • l’indennità non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF;

  • il contributo viene riproporzionato in funzione del periodo di lavoro del dipendente nell’anno d’imposta 2024. Quindi il netto percepito potrebbe risultare inferiore ai 100 euro.  Ossia, i dipendenti che avranno lavorato solo per una parte dell’anno riceveranno un importo ridotto. Per esempio, è stato assunto il 1° Luglio 2024 potrebbe ricevere solo 50 euro. Ciò perché i giorni per i quali spetta il bonus coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione;

  • in presenza di più redditi di lavoro dipendente, i giorni compresi in periodi contemporanei devono essere computati una sola volta. In ogni caso, nessuna riduzione del bonus deve essere effettuata in presenza di particolari modalità di articolazione dell’orario di lavoro (ad esempio, il part-time orizzontale, verticale o ciclico);

  • ai fini del calcolo del reddito complessivo, occorre considerare l’ammontare del reddito di riferimento. E anche la quota esente dei redditi agevolati riconosciuta ai contribuenti che hanno trasferito la loro residenza in Italia. Non si considera, invece, il reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e quello delle relative pertinenze (articolo 10, comma 3-bis, del TUIR).

Infine, è previsto che qualora il lavoratore, pur avendo diritto all’indennità, abbia percepito redditi di lavoro dipendente non assoggettati a ritenuta fiscale perché privi di un sostituto d’imposta (ad esempio i lavoratori domestici), ovvero non abbia ricevuto il bonus dal sostituto d’imposta nonostante la sua spettanza (ad esempio quando il lavoratore dipendente, non avendo certezza di possedere i requisiti reddituali richiesti dalla norma, non ha presentato la dichiarazione sostitutiva di atto notorio), lo stesso può beneficiare dell’indennità nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, da presentarsi nell’anno 2025.

Analogamente, se un lavoratore ha interrotto il rapporto di lavoro durante il 2024, ha comunque diritto a richiedere l’indennità, ma lo farà direttamente attraverso la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2024.

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REDDITO DI RIFERIMENTO

La Circolare 19/E del 10 Ottobre 2024 specifica che, con riferimento al requisito reddituale, ai fini del calcolo del reddito complessivo che da accesso al bonus, occorre considerare l’ammontare del cosiddetto reddito di riferimento, che tiene conto anche di:

  • redditi assoggettati a cedolare secca;

  • redditi assoggettati a imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni;

  • somme elargite dai clienti ai lavoratori del settore privato, impiegati nelle strutture ricettive e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande a titolo di liberalità (ovvero mance), assoggettate a imposta sostitutiva;

  • redditi agevolati.

CONGUAGLIO BONUS NATALE 2024

Dopo l’erogazione del bonus, il sostituto d’imposta ha l’obbligo di controllare, in sede di conguaglio, se il lavoratore ha effettivamente diritto all’indennità e, in caso di riscontro negativo, cioè se emerge che il bonus non spetta al lavoratore o se l’importo versato risulta superiore a quello dovuto, è tenuto a recuperare l’importo indebitamente percepito tramite conguaglio.

Come riportato nella Circolare 19/E del 10 Ottobre 2024, sensi del comma 5 dell’articolo 2-bis del Decreto Omnibus 2024 convertito in legge, il bonus è rideterminato nella dichiarazione dei redditi presentata dal lavoratore dipendente ed è computato nella determinazione del saldo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche

Ovvero, se per qualche motivo, il conguaglio non riesce a recuperare il bonus non spettante (ad esempio, perché il lavoratore non è più alle dipendenze dell’azienda), sarà responsabilità del lavoratore restituire l’ammontare del bonus nella successiva dichiarazione dei redditi. In questo caso, il lavoratore dovrà indicare l’importo percepito indebitamente e procedere con il versamento delle somme dovute.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire l’argomento, vi consigliamo la nostra guida alla domanda per il Bonus Natale 2024 di 100 euro e come richiederlo.

A vostra disposizione anche l’articolo specifico sul bonus Natale 2024 in busta paga per i dipendenti PA, nonché l’approfondimento sul Bonus Natale 2024 esteso.

Interessante anche l’approfondimento sulla sulla tredicesima. E a proposito di novità al vaglio del Governo, vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2025, aggiornata con tutte le proposte e le nuove misure che potrebbero essere introdotte il prossimo anno.

Da non perdere anche l’articolo sui Bonus 2025.

Se volete restare aggiornati sugli aiuti alle famiglie e ai lavoratori, consultate questa sezione.

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