Bonus 600 Euro 1000 Euro: a chi spetta, domanda INPS, scadenze, chiarimenti

Tutte le informazioni sul Bonus 600 Euro INPS – 1000 Euro. Ecco a chi spetta, come fare domanda, nuovi beneficiari, guida utile e tutte le novità

inps

Il bonus partite iva, autonomi, lavoratori e co.co.co. è stato rinnovato per altri 2 mesi, con indennità di 600 euro per Aprile e 1.000 euro per Maggio.

E’ quanto previsto dal decreto Rilancio, che comprende anche un ampliamento dei beneficiari degli aiuti straordinari rivolti a chi sta subendo perdite o mancati introiti a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del contagio da COVID-19. Per chi ha già fatto domanda l’accredito delle nuove indennità è automatico.

Ecco tutte le informazioni sui bonus partite iva, autonomi, stagionali, lavoratori agricoli e collaboratori coordinati e continuativi, come fare domanda e la guida INPS con le istruzioni e consigli utili.

ISTRUZIONI E CHIARIMENTI INPS

Con la circolare n. 80 del 06-07-2020 l’INPS ha fornito le istruzioni amministrative e contabili per i nuovi bonus Aprile e Maggio 2020 per i lavoratori somministrati, e per le indennità Covid-19 per il mese di maggio 2020 a favore di liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi, e lavoratori stagionali.

L’INPS, attraverso il messaggio n. 2263 del 01-06-2020, ha fornito inoltre chiarimenti sulle domande respinte per i bonus 600 Euro per i lavoratori autonomi e con partita iva, parasubordinati e subordinati, stagionali, agricoli, dello spettacolo e collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) introdotti dal decreto Cura Italia per marzo 2020 e sul riesame

Vediamo in dettaglio tutte le novità sui bonus INPS Covid.

NUOVI BONUS 600 EURO E BONUS 1000 EURO

Il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, ossia il c.d. decreto Rilancio emanato dal Governo per introdurre nuove misure urgenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, prevede infatti il rinnovo dei bonus INPS per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, un incremento dell’importo delle indennità una tantum e l’estensione delle agevolazioni ad ulteriori lavoratori.

In sostanza, possono accedere ai nuovi bonus autonomi, possessori di partita iva e lavoratori già destinatari delle indennità previste dal decreto Cura Italia, e altre categorie di soggetti prima escluse. Per quanto riguarda l’importo dei benefici, per il mese di Aprile 2020 resterà invariato, dunque sarà un bonus da 600 euro. Per il mese di Maggio 2020, invece, arriverà fino a 1.000 euro per alcuni beneficiari, a patto che possiedano determinati requisiti.

Il decreto legge 34/2020 stabilisce anche la cumulabilità dei bonus partite iva, liberi professionisti, lavoratori stagionali, agricoli e dello spettacolo con l’assegno di invalidità.

Vediamo in dettaglio le novità previste e cosa cambia.

NOVITA’ DECRETO RILANCIO

Ecco in dettaglio le novità previste dal decreto Rilancio:

  1. liberi professionisti titolari di partita iva
    – bonus 600 euro per Aprile 2020;
    – bonus 1.000 euro per Maggio 2020, se hanno subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019;
  2. lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
    – bonus 600 euro per Aprile 2020;
    – bonus 1.000 euro per Maggio 2020, se hanno cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del decreto;
  3. lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria)
    – bonus 600 euro per Aprile 2020;
  4. lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, anche in somministrazione
    – bonus 600 euro per Aprile 2020;
    – bonus 1.000 euro per Maggio 2020, se hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, e non sono titolari di pensione, rapporto di lavoro dipendente o NASPI;
  5. lavoratori del settore agricolo
    – bonus 500 euro per Aprile 2020;
  6. lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo
    – bonus 600 euro al mese per Aprile 2020 e per Maggio 2020, se hanno almeno 7 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, ossia hanno lavorato per almeno una settimana, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro, e non titolari di pensione.

Tutti questi soggetti devono possedere, inoltre, i requisiti richiesti per usufruire dell’indennità prevista per il mese di Marzo 2020.

AMPLIAMENTO DEI BENEFICIARI DEL BONUS

Inoltre, hanno diritto ad una indennità di 600 euro per il mese di Aprile e per il mese di Maggio i seguenti soggetti, esclusi dai bonus 600 euro del decreto Cura Italia, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro:

  1. lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e hanno svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giorni nel medesimo periodo;
  2. lavoratori intermittenti che hanno lavorato per almeno 30 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
  3. lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 sono stati titolari di contratti autonomi occasionali e non hanno un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020, già iscritti, alla stessa data, alla Gestione separata e con accredito di lameno un contributo mensile per lo stesso arco temporale;
  4. incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita iva attiva, iscritti alla Gestione Separata e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

SCADENZE, CHI DEVE FARE DOMANDA E CHI RICEVERA’ IL BONUS IN AUTOMATICO

INDENNITA’ APRILE

L’Inps ha emanato le circolari n. 66 e 67 che chiariscono le modalità di erogazione dei bonus per il mese di Aprile.
Chi riceverà il bonus in automatico?
– Chi ha percepito l’indennità del mese di marzo, dopo aver presentato apposita domanda all’INPS, avrà un’erogazione automatica del medesimo contributo per il mese di aprile senza dover presentare una nuova domanda.
– Coloro che non avevano richiesto l’indennità per il mese di marzo ma avendone diritto hanno fatto domanda entro il 3 giugno 2020.
Tra questi ultimi sono compresi anche i titolari di assegno ordinario di invalidità, inizialmente esclusi dall’indennità, anche relativamente al mese di marzo. Le domande precedentemente respinte dall’INPS a causa di questa incompatibilità saranno riesaminate e accolte d’ufficio, con il conseguente riconoscimento degli importi che spettano sia per il mese di marzo, sia per quello di aprile.

Chi deve fare domanda?
I lavoratori dello spettacolo che hanno lavorato almeno per un mese nel 2019 e non hanno richiesto il bonus per il mese di marzo, i lavoratori dello spettacolo che hanno lavorato almeno una settimana nel 2019 e i lavoratori intermittenti. Per queste categorie la domanda è unica per i mesi di aprile e maggio 2020, dunque non va rifatta per il bonus maggio.

INDENNITA’ MAGGIO

Chi riceverà il bonus in automatico?
Collaboratori coordinati e continuativi, e lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, che hanno già beneficiato dell’indennità per i mesi di marzo e aprile.

Chi deve fare domanda?
I liberi professionisti e partecipanti a studi associati /società semplice. Devo fare domanda anche i collaboratori coordinati e continuativi, e lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, che non hanno beneficiato dei bonus per i mesi di marzo e aprile.

I lavoratori stagionali di settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti balneari, intermittenti, occasionali e incaricati alle vendite a domicilio presentano una domanda unica per le 3 mensilità del bonus (marzo 2020, aprile 2020, maggio 2020). Anche i soggetti che lavorano in somministrazione nei settori del turismo e degli stabilimenti termali e i lavoratori dello spettacolo con almeno 7 contributi giornalieri nel 2019 presentano una domanda unica, ma per i soli mesi di aprile e maggio 2020.

TABELLE BENEFICI E TERMINI RICHIESTA BONUS

Ecco le Tabelle Inps che presentano tutte le indennità previste dai decreti Cura Italia e Rilancio, indicando chi ne ha diritto per tipologia, e i termini per richiedere le indennità, in base ai beneficiari e se devono o meno fare domanda:

TABELLA RIEPILOGO INDENNITA’ (Pdf 104Kb);
TABELLA RIEPILOGO TERMINI (Pdf 188Kb).

CUMULABILITA’ CON IL REDDITO DI CITTADINANZA

I lavoratori appartenenti a nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza possono accedere alle indennità se l’ammontare del Rdc è inferiore a quello del bonus. In questo caso, al posto del versamento della indennità, si procede all’integrazione del beneficio del Reddito di cittadinanza fino all’ammontare della stessa indennità dovuta per ciascun mese (Aprile e Maggio). Il Reddito di cittadinanza è incompatibile con i bonus INPS, invece, se ha un importo pari o superiore.

RIESAME DOMANDE RESPINTE

L’INPS, ha fornito chiarimenti in merito alla gestione delle istanze respinte e al riesame delle domande per i bonus marzo 2020. L’Istituto, infatti, ha completato la prima fase di gestione delle domande di indennità, procedendo ai controlli per accertare i requisiti dei richiedenti, e ha provveduto a comunicare tramite messaggio informatico (e non tramite comunicazioni epistolari cartacee) l’esito di non accoglimento della domanda, con le relative motivazioni. Gli esiti di tutte le domande (accettate e respinte), complete di motivazione per quelle non accolte, sono consultabili nella sezione dedicata all’indennità 600 euro sul portale web INPS, alla voce ‘Esiti’.

Per le domande rifiutate a causa della mancanza di uno o più requisiti verificata in base a dati contenuti negli archivi di gestione dell’INPS non è ammesso il ricorso amministrativo, pertanto è possibile solo presentare ricorso di natura giudiziaria. Per le istanze per le quali, invece, sono presenti dati previdenziali alimentati sia dalle gestioni INPS che da Enti esterni, ad esempio da Casse previdenziali private, può succedere che il/i requisito/i mancanti siano determinato da dati non consolidati, a causa di attività amministrative o aggiornamenti ancora in corso. In questo caso l’Istituto ha inviato esiti provvisori di respinta, definiti ‘preavviso di reiezione’, ed è possibile proporre un’istanza di riesame.

COME RICHIEDERE IL RIESAME

Il lavoratore o il Patronato per suo conto può chiedere all’INPS di riesaminare la domanda entro 20 giorni dalla pubblicazione del messaggio n. 2263 o da quando è venuto a conoscenza che la richiesta di indennità è stata respinta, se accaduto successivamente. Entro questo termine deve trasmettere la documentazione richiesta attraverso l’apposita funzione online, raggiungibile dall’area ‘Esiti’ della sezione web dedicata al bonus INPS per Covid. In alternativa può inviare la documentazione alla Struttura territoriale INPS di competenza, tramite la casella di posta istituzionale dedicata.

BONUS 600 EURO INPS: CHE COS’E’

Con l’entrata in vigore del c.d. decreto ‘cura Italia’ (decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020) sono state introdotte diverse misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese in risposta all’emergenza creata dall’epidemia da COVID. Tra queste rientrano i bonus da 600 euro rivolti a coloro le cui attività e settori lavorativi sono state maggiormente colpite dagli effetti delle disposizioni adottate dal Governo italiano per contenere il contagio da Coronavirus.

L’erogazione dei benefici, che non sono soggetti a imposizione fiscale, è stata affidata all’Inps. L’Istituto nazionale di previdenza sociale, attraverso la circolare n. 49 del 30-03-2020, ha fornito le  istruzioni amministrative per l’assegnazione delle indennità per i lavoratori previste per il mese di marzo 2020.

Le agevolazioni non concorrono alla formazione del reddito e non sono cumulabili. Inoltre, per il periodo di fruizione delle indennità Inps non sono riconosciuti l’accredito di contribuzione figurativa e il diritto all’assegno per il nucleo familiare. Facciamo chiarezza su come richiedere le indennità COVID-19 e su tutti i bonus 600 euro disponibili.

A CHI SPETTA IL BONUS E REQUISITI

Facciamo chiarezza su tutti i destinatari del bonus covid e i relativi requisiti, considerando le ultime novità introdotte.

1. PARTITE IVA E COLLABORATORI COORDINATI E CONTINUATIVI CO.CO.CO.

– rientrare nella categoria dei liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020, compresi partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell’Inps. Oppure rientrare nella categoria dei collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell’Inps.
– non essere titolari di trattamento pensionistico diretto;
– non avere altre forme di previdenza obbligatoria.

2. LAVORATORI AUTONOMI ISCRITTI ALLE GESTIONI SPECIALI DELL’ASSICURAZIONE GENERALE OBBLIGATORIA (AGO)

– rientrare in una di queste categorie: artigiani; commercianti; coltivatori diretti, coloni e mezzadri; imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola; coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli iscritti nelle rispettive gestioni autonome.
– non essere titolari di trattamento pensionistico diretto;
– non avere altre forme di previdenza obbligatoria eccetto la Gestione separata Inps.

3. LAVORATORI STAGIONALI DEI SETTORI DEL TURISMO E DEGLI STABILIMENTI TERMALI

– rientrare nella categoria dei lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
– non essere titolari di trattamento pensionistico diretto;
– non avere rapporti di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.

4. LAVORATORI AGRICOLI

– essere operai agricoli a tempo determinato o rientrare in altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali;
– avere almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente nel 2019;
– non essere titolari di pensione.

5. LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

– essere lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo.
– aver versato almeno 30 contributi giornalieri nell’anno 2019 al Fondo pensioni dello spettacolo;
– aver prodotto un reddito non superiore a 50.000 euro nel 2019;
– non essere titolari di un trattamento pensionistico diretto;
– non essere titolari di un rapporto di lavoro alla data del 17 marzo 2020.

6. LAVORATORI DIPENDENTI STAGIONALI

– essere lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
– aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e aver lavorato per almeno 30 giorni nel medesimo periodo;
– non essere titolari di pensione.

7. LAVORATORI INTERMITTENTI
– essere lavoratori intermittenti e aver lavorato per almeno 30 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
– non essere titolari di pensione.

8. LAVORATORI AUTONOMI SENZA PARTITA IVA
– essere lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
– nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 devono essere stati titolari di contratti autonomi occasionali;
– non devono avere un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020 ed essere già iscritti, alla stessa data, alla Gestione separata e con accredito di almeno un contributo mensile per lo stesso periodo temporale;
– non essere titolari di pensione.

9. INCARICATI ALLE VENDITE A DOMICILIO
– essere incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114;
– avere un reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro;
– essere titolari di partita iva attiva, iscritti alla Gestione Separata e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
– non essere titolari di pensione.

CONDIZIONI BONUS PROFESSIONISTI

Il decreto legge 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. decreto ‘Liquidità’), pubblicato sulla GU Serie Generale n.94 del 08-04-2020 e in vigore dal 9 aprile, ha introdotto una limitazione per l’accesso al bonus Inps da parte dei professionisti. In base al provvedimento legislativo, infatti, hanno diritto al bonus solo i professionisti che sono iscritti a una Cassa in via esclusiva.

L’art. 34 del decreto prevede, nello specifico, che ai fini del riconoscimento dell’indennità “i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103 devono intendersi non titolari di trattamento pensionistico e iscritti in via esclusiva.”

BONUS 600 EURO: COME RICHIEDERLO

L’indennità di 600 euro per il mese di Marzo 2020 può essere richiesta per via telematica. In particolare per avere il bonus 600 euro Inps per COVID è possibile fare una richiesta online, attraverso l’apposita procedura disponibile sul portale web dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, accedendo all’area ‘Prestazioni e Servizi’  dalla home page e selezionando ‘Indennità COVID-19 (Bonus 600 euro)’.

E’ possibile fare richiesta fino a 15 giorni dopo l’entrata in vigore del dl Rilancio, ovvero entro il 3 giugno 2020.

Attraverso il messaggio n. 1464 del 02-04-2020 l’Istituto ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande.

Per accedere alla procedura bisogna effettuare il login sulla piattaforma con proprie credenziali specifiche o con il PIN Inps e poi seguire il percorso guidato di richiesta dell’indennità. Considerata la situazione di emergenza, l’Inps ha deciso di semplificare la procedura rendendo le modalità di identificazione, e la richiesta del PIN, più ampie e facilitate. Vediamo come.

PRESENTAZIONE DOMANDA ONLINE SE SI POSSIEDONO GIA’ LE CREDENZIALI

Per effettuare il login sul portale Inps serve il proprio codice fiscale e una delle seguenti 4 credenziali:
– PIN rilasciato dall’Inps (sia ordinario sia dispositivo);
SPID di livello 2 o superiore;
– Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
– Carta nazionale dei servizi (CNS).

Nel caso si possieda un PIN con password scaduta o smarrita, sul sito web dell’Inps è disponibile la funzione di recupero del PIN (facendo clic su “Assistenza” in alto a sinistra e poi su “Ottenere e gestire il PIN”).

PRESENTAZIONE DOMANDA PER CHI E’ SENZA CREDENZIALI

Chi non possiede neanche una delle 4 credenziali può accedere ai servizi del portale Inps in modo semplificato, richiedendo il PIN dell’Inps e inserendo solo la prima parte  (i primi 8 caratteri). Vi ricordiamo che il PIN (Personal Identification Number) è un codice identificativo personale, composto da 16 caratteri, che consente l’accesso ai servizi online dell’Inps. Viene inviato in 2 tranche, per motivi di sicurezza: una prima parte tramite SMS, e-mail o Posta Elettronica Certificata (PEC), e una seconda parte a mezzo posta ordinaria, all’indirizzo di residenza.

Come richiedere la prima parte del PIN Inps? La richiesta del PIN può essere effettuata attraverso i seguenti canali:
– sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio Richiesta PIN;
– Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on line. Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, è invitato a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta. Per ulteriori dettagli si veda il messaggio Inps 1381/2020

CONSIGLI UTILI PER PRESENTARE DOMANDA

  • Prima di accedere alla procedura bisogna conoscere il proprio codice fiscale e gli 8 caratteri del PIN o le credenziali SPID o CNS o della CIE. Questi sono indispensabili per fare il Login. Non serve carta d’identità o altri documenti personali.
  • Attenzione, dopo 10 tentativi consecutivi di accesso con un PIN errato il sistema inibisce l’accesso all’utente per 5 minuti, ogni tentativo successivo richiederà l’attesa di ulteriori 5 minuti fino a quando non verrà inserito il PIN corretto.
  • Durante la presentazione della domanda è necessario scegliere la modalità di pagamento del bonus di 600 euro tra Bonifico domiciliato e Accredito su conto corrente bancario. Chi vuole richiedere l’Accredito su conto corrente deve procurarsi il codice IBAN del proprio conto prima di accedere al servizio per compilare la domanda.
  • A conclusione della compilazione della domanda, il sistema rende disponibile la ricevuta con l’Identificativo delle domanda e la data di presentazione. E’ necessario salvarla subito sul proprio computer o smartphone/tablet e stamparla per non perderla. 

DOMANDA TRAMITE CONTACT CENTER E PATRONATI

In alternativa al portale web, le stesse tipologie di indennità una tantum possono essere richieste tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Anche in questo caso, il cittadino può avvalersi del servizio in modalità semplificata, comunicando all’operatore del Contact Center la sola prima parte del PIN.

Oppure le prestazioni possono essere richieste avvalendosi dei servizi gratuiti degli Enti di Patronato. Attraverso questa pagina è possibile consultare l’elenco dei principali Patronati presenti sul territorio nazionale.

GUIDA INPS CON TUTORIAL

Gli utenti hanno riscontrato difficoltà nel presentare la domanda, sia per i disservizi che hanno impedito l’accesso al sito web dell’Inps o rallentato la procedura, sia per problemi nella procedura. Per questo motivo l’Inps ha reso disponibile una guida ufficiale con un Tutorial che spiega passo per passo come presentare la domanda. Il documento mostra la sequenza delle maschere con i campi da compilare con i dati richiesti, dall’inizio della procedura fino al salvataggio della ricevuta che attesta l’invio della domanda. Scarica la GUIDA INPS (Pdf 655Kb) per richiedere il Buonus COVID-19.

MOTIVI DI ESCLUSIONE DAL BONUS

Non possono richiedere il bonus 600 euro e 1000 euro le seguenti categorie di soggetti:

  • titolari di trattamento pensionistico diretto, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222;
  • liberi professionisti, lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, e lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie diverse dalla Gestione separata Inps;
  • lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che hanno in essere un rapporto di lavoro dipendente;
  • lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che non hanno lavorato per una delle seguenti attività economiche: alberghi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montanare, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, gestione di vagoni letto, alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero, ristorazione con somministrazione, attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, ristorazione ambulante, ristorazione su treni e navi, bar e altri esercizi simili senza cucina, stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, gelaterie e pasticcerie ambulanti e non, tour operator, guide e accompagnatori turistici, guide alpine, ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio;
  • percettori del Reddito di Cittadinanza, tranne nel caso in cui l’ammontare del Rdc è inferiore a quello del bonus.
  • titolari di pensioni dirette a carico, anche pro quota, dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme esclusive, sostitutive ed esonerative della stessa, degli enti di previdenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, ed al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
  • percettori dell’Ape Sociale.

QUANDO ARRIVA IL PAGAMENTO DEL BONUS

Quando arriva il Bonus 600 euro sul proprio conto corrente? Il pagamento avviene in base all’ordine cronologico di invio delle domande, ossia chi prima ha fatto domanda, prima riceve il denaro sul proprio conto. 

DOCUMENTI UTILI

Per ulteriori informazioni sui bonus lavoratori autonomi, partite iva, stagionali, lavoratori agricoli e dello spettacolo, e collaboratori coordinati e continuativi, rendiamo scaricabili i seguenti documenti:

CIRCOLARE INPS n. 80 del 06-07-2020 (Pdf 179Kb), contenente le istruzioni amministrative e contabili relative alle indennità Covid per Aprile e Maggio;
CIRCOLARE INPS n. 66 del 29-05-2020 (Pdf 102Kb), che fornisce le istruzioni amministrative per la proroga ad aprile dell’indennità Covid-19 ai beneficiari di marzo 2020 e le nuove categorie di beneficiari per aprile 2020;
CIRCOLARE INPS n. 67 del 29-05-2020 (Pdf 196Kb), che fornisce le istruzioni amministrative per indennità di sostegno al reddito per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020 per alcune tipologie di lavoratori danneggiati dal virus COVID-19 e non coperti da altre tutele;
MESSAGGIO INPS n. 1464 del 02-04-2020 (Pdf 85Kb), contenente le istruzioni per la presentazione delle domande di indennità;
CIRCOLARE INPS n. 49 del 30-03-2020 (Pdf 195Kb), contenente le istruzioni contabili e fiscali relative ai bonus 600 euro;
MESSAGGIO INPS n. 1381 del 26-03-2020 (Pdf 60Kb), relativo agli interventi di semplificazione per l’accesso ai servizi web Inps e per l’attribuzione dei PIN.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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28 Commenti

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  1. Buongiorno,
    Vi contatto in data odierna per chiedervi se secondo Voi ho i requisiti per poter percepire il Bonus 600 euro.

    Fino al 15/03/2020 ero un dipendente part-time 24 ore alla settimana a tempo determinato.

    Dal 18/05/2020 sono un dipendente part-time 24 ore alla settimana a tempo determinato.

    Dal 16/03/2020 al 17/05/2020 non ero iscritto alla previdenza obbligatoria.

    Sono iscritto alla gestione separata dal 01/10/2005.

    Risulto iscritto al 23 febbraio 2020 alla gestione separata dell’Inps con accredito di almeno un contributo mensile nel periodo sopra citato (ho un compenso non inferiore a 1.323 euro nel 2019).

    Ritengo di avere i requisiti per quanto riguarda il ricevimento dell’indennità bonus 600 euro.

    Rimango in attesa di un Vs. riscontro.

    Vi ringrazio.

    Cordiali saluti.

    Matteo Griggio

    • Buongiorno, il suo è un caso un po’ particolare, le consigliamo di porre la domanda all’Inps tramite Contact center componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso o il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).
      In alternativa può utilizzare il servizio InpsRisponde tramite il sito web dell’INPS che consente di inoltrare qualsiasi domanda via e-mail e ottenere risposta sempre via mail e anche sulla propria area personale.

  2. partita iva gestione separata , ha diritto ai 1000 euro anche se il risultato economico del II bimestre 2019 (-42) e del II bimestre 2020 (-1.100,00) sono negativi?

  3. sono un cameriere stagionale ed ho ricevuto sia i 600 euro di marzo che i 600 di aprile,ma per i 1000 di maggio devo fare qualche domanda o arrivano in automatico come gli altri

    • io purtroppo non ho ricevuto alcun bonus 600 euro perchè sono cameriera a chiamata da una vita … come perdersi in un bicchiere d’acqua … lo stato dovrebbe svegliarsi o non inventare piu contratti fasulli come cameriera assunta come operaia o date più stabilità e credibilità negli aiuti economici includendo tutti i tipi di contratto … anche se 600 euro non sono da buttare via , avete preferito dare 400 euro per chi lavora in nero , c’è qualquadra che non cosa.

  4. Dove si richiede il surplus dei 400 euro per chi ha subìto riduzione del reddito del 33% rispetto al II bimestre 2019?

  5. Buongiorno,

    Ho un quesito da chiedere
    Ho presentato domanda a INPS per ottenere i 600 euro.

    Sono amministratore di SRL (settore commercio), pago INPS regolarmente dal 2006 e ho dimostrato il documento :
    “acquisizione domanda di iscrizione alla gestione separata: collaboratore coordinato e continuativo data:2006”

    Inps ha rigettato la mia richiesta con questa risposta:

    “Buongiorno, in riferimento al provvedimento di reiezione ricevuto, si conferma la respinta della domanda in oggetto. La prestazione non può essere riconosciuta poiché, sebbene lei sia iscritto alla Gestione Separata con versamento dell’aliquota contributiva previdenziale dovuta da parte dei lavoratori parasubordinati pari al 34,23%, ad oggi non risulta che lei abbia in essere un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo, così come previsto dall’art.27 del D.L. n.18/2020 cd. ”Decreto Crescita” che dispone testualmente “1. Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.” La misura non spetta, infatti, agli amministratori di società in quanto il compenso percepito deriva da una delibera dell’assemblea sulla base di quanto previsto dal codice civile e dallo statuto. Avverso il provvedimento di reiezione, potrà essere presentato ricorso all’Autorità giudiziaria. Cordiali saluti

    Volevo sapere se interpretazione del funzionario è sbagliata ?

    Nel senso che secondo il Vs. articolo sembrerebbe di sì.

    Attendo un Vs. gentile aiuto.

    Cordiali saluti,
    Beppe

    • Buongiorno, nel suo caso la domanda è stata respinta perchè (secondo l’INPS) non risulta in essere un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.

  6. Ho la fatturazione differenziata, reddito prodotto a febbraio ma fatturato in marzo, ma in realta marzo e aprile non ho guadagnato nulla, posso fare richiesta dei 1000 euro.
    Grazie.

  7. Il sottoscritto emette la fattura differenziata rispetto alla data di produzione, ovvero il lavoro fatto a febbraio mi viene pagato a marzo quindi emetto una fattura a marzo per il mese di febbraio, ma ha la data di marzo quindi risulta il fatturato di marzo, ma in effetti a marzo non ho guadagnato nulla, posso accedere ai 1000 euro.
    Grazie

  8. Buongiorno in riferimento al bonus baby sitter se io usufruisco 4 giorni su 5 della baby sitter è il quinto giorno chiedo congedo maternità facoltativa retribuito al 30% posso usufruire del bonus ovviamente per i 4 giorni?grazie

  9. salve vorrei un’informazione se fosse possibile, avevo un contratto a progetto con lo stato della città del vaticano con scadenza 31 dicembre 2020 che mi è stato sospeso per emergenza covid, potrei usufruire del bonus? grazie

    • La Circolare Inps n. 49 del 30-03-2020 dice che l’indennità è riconosciuta ai collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla data del 23 febbraio 2020, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata con il versamento dell’aliquota contributiva in misura pari, per l’anno 2020, al 34,23%, non titolari di trattamento pensionistico diretto e non iscritti, alla data di presentazione della domanda, ad altre forme previdenziali obbligatorie.

    • Si, se rientrano nelle categorie di lavoratori a cui è riservato il bonus e possiedono i requisiti richiesti.

  10. Salve sono un amministratore di una società con regolare busta paga, ho fatto la richiesta dei 600 euro ma non ho ricevuto nulla. Considerando che il pagamento segue un ordine cronologico ormai ho perso le speranze

  11. Buonasera,
    vorrei sapere se anche per gli stagisti il cui stage è interrotto è prevista l’erogazione del bonus.
    Grazie 1000

    Ilaria

  12. ma esistono pure i disoccupati che non percepiscono sussidi di nessun genere perche non rientrano nei parametri richiesti,visto che tutto si rifa al 730 dell anno passato,mi sembra piu logico dare ilsussidio alle persone di reddito basso o addirittura nullo e poi darlo a coloro che anno lavorato fino al giorno di entrata in quarantena. mi sembra piu logico.

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