La Carta di Identità Elettronica (CIE) è il documento di riconoscimento dei cittadini italiani che sostituisce la carta d’identità in formato cartaceo rilasciata dallo Stato.
Oltre a permettere l’accertamento dell’identità del possessore, consente l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni.
Dal 3 Agosto 2026 sostituirà la vecchia carta d’identità cartacea come documento di riconoscimento per viaggiare in Europa e anche per accedere a servizi online dell’UE.
In questo articolo vi spieghiamo cos’è, come funziona, come attivarla e che novità ci sono per i suoi usi dal 2026.
Indice:
COS’È LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA
La CIE è il documento d’identità dei cittadini italiani emesso dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato. È stata introdotta dall’articolo 10, comma 3, del Decreto Legge 19 Giugno 2015, n.78, convertito con modificazioni, dalla Legge del 6 Agosto 2015, n.125.
Va considerata come la versione evoluta del documento cartaceo, ha le dimensioni di una carta di pagamento ed è realizzata in policarbonato. I cittadini possono usarla anche per accedere ai servizi online aderenti con le credenziali CIE in maniera semplice con l’autenticazione in 3 livelli a sicurezza crescente.
Ha queste caratteristiche:
- presenta la bandiera dell’Unione europea e un elemento di sicurezza con la sigla IT. Il numero di serie si trova in alto a destra, opposto alla foto, ed è composto da due lettere, cinque numeri e altre due lettere;
- ha un microchip contactless che memorizza dati personali, foto, impronte digitali, informazioni per l’autenticazione online e dati per servizi aggiuntivi. I dati leggibili sono ente emettitore, nome, cognome, luogo e data di nascita, sesso, statura, cittadinanza, firma, validità per l’espatrio, fotografia, impronte digitali (un dito per mano), nome e cognome dei genitori se minore, codice fiscale in formato alfanumerico e a barre, estremi dell’atto di nascita, indirizzo di residenza e Comune AIRE per residenti all’estero;
- tutti i dati della card sono accessibili tramite lettore smartcard contactless o smartphone NFC. Fanno eccezione le impronte digitali, accessibili solo alle autorità autorizzate. La rilevazione delle impronte è obbligatoria dai 12 anni in su e serve a garantire l’identità del titolare. Non sono archiviate in database esterni e non costituiscono un sistema di catalogazione, ma un mezzo di protezione contro la contraffazione e il furto d’identità;
- insieme alla Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e allo SPID, costituisce lo strumento di autenticazione previsto dal Codice dell’amministrazione digitale per l’accesso ai servizi web erogati dalla Pubblica Amministrazione, sia in Italia che nei Paesi dell’Unione Europea. Infatti, dal 30 Giugno 2024 è stata inserita nell’IT Wallet dell’App IO.
Dal 3 Agosto 2026 prenderà definitivamente il posto della vecchia carta d’identità cartacea come documento di riconoscimento per viaggiare all’estero, come spieghiamo in questa guida. Vediamo a cosa serve nel dettaglio.
A COSA SERVE
La CIE serve ad accedere, con tutti i livelli di sicurezza previsti, ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati aderenti. I servizi sono accessibili con la CIE con due sistemi:
- identificazione digitale;
- identificazione fisica.
Può essere usata anche per apporre la FEA, ovvero la firma elettronica avanzata, come prevista dal “Codice dell’Amministrazione Digitale” (CAD). Vediamo le differenze.
1) IDENTIFICAZIONE DIGITALE
La Carta di Identità Elettronica (CIE) è la chiave di accesso e di autenticazione rilasciata dallo Stato per accedere con tutti i livelli di sicurezza previsti ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati aderenti. Ovvero, con la CIE è possibile:
- accedere ai servizi digitali, come ad esempio quelli offerti dal proprio Comune, attraverso un meccanismo riconosciuto a livello europeo;
- effettuare procedure di registrazione o check-in (strutture alberghiere, operatori telefonici, istituti e operatori finanziari, etc.) in maniera facile e sicura;
- accedere ai mezzi di trasporto (autobus, tram, tornelli della metro, car o bike sharing, ecc.), sostituendo titoli di viaggio e abbonamenti;
- accedere a eventi (musei, manifestazioni sportive, concerti, etc.), in sostituzione dei biglietti;
- accedere ai luoghi di lavoro, in alternativa al badge identificativo, sia per il controllo degli accessi sia per la rilevazione delle presenze.
2) IDENTIFICAZIONE FISICA
La Carta consente l’identificazione certa del titolare grazie ai dati personali e biometrici memorizzati nel microchip, protetti secondo gli standard ICAO 9303, gli stessi usati per passaporti e permessi di soggiorno elettronici. Questa compatibilità permette l’uso della CIE ai varchi di frontiera con gli stessi sistemi di controllo del passaporto, rendendola valida per viaggiare in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea.
3) FIRMA ELETTRONICA AVANZATA
La Carta di Identità Elettronica può essere utilizzata anche come dispositivo di firma elettronica avanzata (FEA) per firmare documenti elettronici. È possibile apporre una firma con CIE su file di qualsiasi estensione (.pdf, .jpg, .png ecc). Le tipologie di firma consentite sono:
- “PAdES” – se si intende produrre un file PDF firmato digitalmente;
- “CAdES” – per tutte le altre tipologie di file.
Per firmare un file con la Carta di Identità Elettronica occorre esserne materialmente in possesso (modalità di firma “in locale”), e conoscere il PIN. Attualmente sono disponibili due modalità di firma:
- “Desktop”: la firma elettronica avviene tramite un computer collegato a un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE, su cui deve essere installato il “Software CIE“. La verifica della firma elettronica nella modalità Desktop può essere effettuata con l’app “CieID”;
- “Mobile”: la firma elettronica avviene tramite uno smartphone dotato di interfaccia NFC su cui deve essere installata l’app “CieSign” (disponibile su Google Play e App Store) che permette anche di effettuare la verifica della firma elettronica.
Per scoprire come firmare digitalmente con la CIE, vi consigliamo di guardare anche il Tutorial CieSign.
COME FUNZIONA LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA
La CIE funziona come uno strumento di identità digitale per l’accesso ai servizi in rete andando a costituire il principale cardine dello schema di identificazione digitale “Entra con CIE”.
Lo schema offre diversi meccanismi di accesso ai servizi in rete, secondo il livello di sicurezza richiesto dall’aderente. Vi sono, in particolare:
- un livello di accesso cosiddetto “basso” (livello 1), che prevede l’impiego di credenziali username o password attivabili dal titolare mediante procedura guidata accessibile dal portale dedicato. L’accesso ai servizi online con tali credenziali (livello 1 e 2) non richiede la lettura della Carta e il possesso di particolari tecnologie (come ad es. l’NFC per l’accesso con il livello 3). Basterà utilizzare una coppia di credenziali (username e password) precedentemente creata o, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code);
- un livello di accesso cosiddetto “significativo” (livello 2), che prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1, l’impiego di un secondo fattore di autenticazione o di un meccanismo di autenticazione che certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP, scansione QR code);
- un livello di accesso cosiddetto “elevato” (livello 3), che prevede la lettura della carta (caratterizzata da un processore e da un certificato digitale di autenticazione) mediante un lettore NFC, e l’inserimento del PIN della carta.
Tale schema è conforme al Regolamento Europeo eIDAS e si basa su due protocolli: SAML v2 e OpenID Connect, che gli enti possono scegliere in base alle proprie esigenze.
Il modello adottato è quello dell’identità federata, in cui un gestore centrale, l’Identity Provider, verifica l’identità dell’utente su richiesta dei fornitori di servizi. Per la CIE, questo ruolo è svolto dal Ministero dell’Interno, che gestisce l’emissione del documento e le credenziali digitali associate.
Scopriamo come attivare la Card per garantire il suo funzionamento.
COME SI FA AD ATTIVARE LA CIE
La card si attiva per step. Ovvero, l’attivazione va fatta per ciascuno dei singoli servizi e per i diversi livelli di autenticazione. In primis, si attivano le credenziali di livello 1 e livello 2 tramite questa procedura online:
- inserendo il codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune cifre della prima metà del codice PUK (presenti sulla ricevuta che ti è stata rilasciata) e proseguendo con la procedura di attivazione;
- se siete già in possesso della Carta, effettuando un accesso di livello 3 e proseguendo con la procedura di attivazione.
Invece, l’attivazione del livello 3 della card, invece, viene fatta partendo dalle 8 cifre del PIN. La prima parte viene consegnata alla richiesta della carta, mentre la seconda alla consegna del documento.
Una volta ricostruito il PIN potete usare la card con una delle seguenti modalità di autenticazione:
- modalità desktop: si può accedere attraverso un computer collegato a un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura della CIE, su cui bisogna avere installato il “Software CIE” che trovate in questa pagina;
- modalità mobile: si può accedere con uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la lettura della CIE, con l’app “CieID” installata. Potete scaricare l’app CIEId da Apple Store o Google Play. Per usarla, bisogna attivare le credenziali CIE, certificare il dispositivo, e autorizzare gli accessi tramite QR code o riconoscimento biometrico;
- modalità desktop con mobile: l’accesso al servizio avviene da computer, utilizzando uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la lettura della CIE, e l’app CieID.
COME SI FA PER AVERE LA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
La CIE viene emessa dal Ministero dell’Interno a richiesta del cittadino italiano. Può essere richiesta:
- presso il proprio Comune di residenza o di dimora a partire da 180 giorni prima della scadenza della propria carta d’identità o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento. Chi ha una Carta di Identità Cartacea può richiederla anche prima della scadenza;
- presso il Consolato di riferimento, in caso di cittadino italiano residente all’estero iscritto all’AIRE. Le modalità di rilascio sono indicate sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Per i Comuni che hanno attivato il servizio di prenotazione online Agenda Online, è possibile verificare in rete la disponibilità e fissare un appuntamento. In caso contrario, ci si può rivolgere allo sportello anagrafe del proprio Comune.
COSA SERVE PER RICHIEDERE LA CIE
Il cittadino che vuole richiedere la Carta di Identità Elettronica dovrà andare in Comune portando con sé una fototessera in formato cartaceo salvo che abbia fissato l’appuntamento tramite Agenda CIE e abbia caricato la fototessera in formato digitale.
La fototessera dovrà essere nello stesso formato utilizzato per il passaporto. Le indicazioni su come scattare la foto sono nella sezione “Modalità di acquisizione foto”. Quando si fa la richiesta, se non si è già in possesso di una CIE, è consigliabile avere il codice fiscale o la tessera sanitaria, così da velocizzare le attività di registrazione. Il cittadino, al momento della domanda:
- in caso di primo rilascio esibisce all’operatore comunale un altro documento di identità in corso di validità. Se non ne è in possesso, dovrà presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni;
- in caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento, consegna quest’ultimo all’operatore comunale;
- consegna all’operatore comunale il codice fiscale (presente anche sul retro della CIE) o il numero dell’appuntamento e il numero della ricevuta di pagamento della Carta, se già effettuato;
- verifica con l’operatore comunale i dati anagrafici presenti nell’anagrafe nazionale;
- fornisce, se lo desidera, indirizzi di contatto per essere avvisato circa la spedizione del suo documento;
- indica la modalità di ritiro del documento (consegna presso un indirizzo desiderato o ritiro in Comune) e comunica un’eventuale persona delegata al ritiro;
- consegna all’operatore comunale la fotografia, se non l’ha già caricata tramite Agenda CIE;
- procede con l’operatore comunale all’acquisizione delle impronte digitali, secondo le modalità consultabili a questo indirizzo “Modalità di acquisizione impronte”;
- fornisce, se lo desidera, il consenso o il diniego alla donazione degli organi. Dopo l’emissione se il cittadino decide di cancellare la dichiarazione di volontà potrà esercitare il diritto in materia di protezione dei dati personali. L’operatore del Comune potrà supportarlo seguendo la procedura che trovate in questa pagina e usando questo modulo. Per ricevere ulteriori informazioni, contattare l’assistenza progetto comuni inviando un’e-mail all’indirizzo progettocomuni.cnt@iss.it;
- firma il modulo di riepilogo procedendo alla verifica finale sui dati.
Adesso, scopriamo chi può richiedere la CIE.
CHI PUÓ RICHIEDERE LA CIE
Possono richiedere e ottenere la Carta di Identità Elettronica tutti i cittadini italiani di ogni età residenti sul territorio nazionale e anche quelli residenti all’estero iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Può essere richiesta in qualsiasi momento e nei seguenti casi:
- possesso di una carta di identità cartacea;
- furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento d’identità;
- possesso di una Carta di Identità Elettronica di 1° e 2° generazione (emessa prima del 4 luglio 2016).
I cittadini già in possesso di una Carta di Identità Elettronica possono richiedere un nuovo documento alla scadenza prevista della carta.
Inoltre, nel caso cittadini italiani minorenni, la card può essere rilasciata fin dalla nascita, su richiesta dei genitori. È valida per l’espatrio solo se entrambi i genitori sono presenti al momento dell’emissione. A partire dai 12 anni, il minore deve fornire le impronte digitali e firmare il documento. Per i minori di 14 anni si può richiedere l’indicazione dei nomi dei genitori o di chi ne fa le veci sul retro della carta.
Se uno dei genitori è assente al momento della richiesta, il genitore presente deve presentare una dichiarazione di assenso firmata dall’altro genitore o da chi ha la responsabilità genitoriale, oppure l’autorizzazione del giudice tutelare.
MODALITÀ RILASCIO CIE
È l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato a personalizzare, stampare e spedire al cittadino la Carta di Identità Elettronica. All’atto di presentazione della richiesta al Comune, i cittadini residenti in Italia possono scegliere una tra le diverse modalità di consegna del documento, ovvero:
- presso l’indirizzo di residenza;
- presso un indirizzo di sua preferenza;
- presso il proprio Comune.
Gli addetti dei Comuni possono monitorare lo stato della spedizione attraverso la piattaforma CIEOnline (funzionalità “Gestione richieste”) oppure rivolgendosi all’assistenza CIE. Per i cittadini è possibile verificare lo stato delle singole spedizioni collegandosi al servizio di tracciabilità al sito di Poste Italiane.
QUANTO COSTA
Il costo della Carta è di circa 22,21 euro per il primo rilascio o rinnovo alla scadenza, così ripartito:
- 16,79 euro di corrispettivo ministeriale;
- eventuali diritti fissi e di segreteria comunali, che possono variare leggermente da un Comune all’altro.
Per i duplicati per furto, smarrimento o deterioramento si paga una somma leggermente superiore, dai 26 euro e fino ai 27,11 euro.
VALIDITÀ CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA
La validità della CIE varia a seconda dell’età del titolare al momento della richiesta del documento. in particolare, la CIE scade al primo compleanno dopo:
- 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di età;
- 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni.
Per i maggiorenni la carta, ai sensi del Regolamento (UE) 2019/1157, ha una validità massima di 10 anni, pertanto scade dopo 9 anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita. La CIE rilasciata a cittadini impossibilitati temporaneamente al rilascio delle impronte digitali ha una validità di 12 mesi dalla data di emissione del documento.
COSA FARE IN CASO DI SMARRIMENTO DI PIN E PUK
In caso di smarrimento del codice PIN, è possibile impostare uno nuovo PIN utilizzando il codice PUK, da smartphone mediante l’app CieID e da PC mediante il Software CIE che potete scaricare da questa pagina.
Il codice PUK della Carta d’Identità Elettronica può essere recuperato tramite l’app CieID, ma solo se al momento della richiesta sono stati forniti i contatti personali.
La procedura richiede uno smartphone con NFC, l’inserimento del numero di serie della carta e dei contatti comunicati al Comune. Dopo 48 ore, si riceve una notifica per completare il recupero. Se i contatti non sono disponibili o non sono stati forniti, è necessario rivolgersi al Comune per aggiornarli e, se serve, ottenere la ristampa dei codici PIN e PUK.
Chiariamo che il PIN e il PUK della Carta d’Identità Elettronica (CIE) funzionano come quelli della SIM del cellulare. Il PIN serve per accedere ai servizi digitali, mentre il PUK è necessario per sbloccare il PIN se viene bloccato dopo tre tentativi errati e per impostarne uno nuovo. I codici vengono forniti in due momenti distinti. La prima metà è consegnata al cittadino nella ricevuta cartacea al momento della richiesta della CIE. La seconda metà si trova nella lettera di accompagnamento contenuta nella busta con cui viene recapitata la carta. Il cittadino deve unire le due metà e conservarle con attenzione per poter utilizzare la CIE in modo sicuro.
COSA FARE IN CASO DI FURTO O SMARRIMENTO
In caso di smarrimento o sottrazione della Carta di Identità Elettronica è necessario seguire questi passaggi:
- sporgere denuncia presso le autorità di Pubblica Sicurezza;
- consegnare la denuncia all’ufficio del Comune, portando con sé un altro documento di riconoscimento o identificazione per dimostrare la propria identità;
- procedere con la richiesta di emissione di una nuova Carta di Identità Elettronica.
Inoltre, il Ministero specifica che:
- se non si possiede un altro documento di riconoscimento, occorre rivolgersi presso il proprio Comune;
- se lo smarrimento o sottrazione della Carta di Identità Elettronica avviene all’estero è necessario attenersi alle istruzioni riportate in questa pagina. In questo caso, per richiedere una nuova emissione di una Carta di Identità Elettronica può essere presentata la denuncia fatta presso il Consolato o Ambasciata italiana. La denuncia effettuata presso altri organi stranieri (es. polizia locale, estera) andrà comunque presentata in Italia e successivamente consegnata al proprio Comune.
ASSISTENZA SULLA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA
Il Ministero degli Interni ha messo a disposizione questo sito con tutte le informazioni e le novità sulla CIE. In particolare:
- in questa sezione trovate le risposte alle principali FAQ;
- in questa pagina potete guardare un video tutorial e scoprire come firmare digitalmente con la CIE;
- nella sezione “Modalità di acquisizione foto” e nella sezione “Modalità di acquisizione impronte”, trovate le informazioni per come acquisire fototessere e impronte digitali per la CIE;
- nella pagina Middleware, trovate le informazioni e il manuale d’uso del Software CIE per differenti sistemi operativi;
- in questa pagina potete trovare l’elenco degli erogatori di servizi abilitati all’autenticazione con CIE;
- in questa sezione potete leggere il manuale con maggiori informazioni su “Entra con CIE”;
- in questa pagina, se avete bisogno di aiuto per l’attivazione delle vostre credenziali CIE, potete guardare il video tutorial disponibile;
- in questa sezione – inserendo il vostro codice fiscale ed il numero di serie della vostra Carta di Identità Elettronica – è possibile verificare in tempo reale se la vostra CIE rientra tra i documenti che presentano qualche difetto di produzione.
Per ricevere ulteriori informazioni, contattare l’assistenza progetto comuni inviando un’e-mail all’indirizzo progettocomuni.cnt@iss.it
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto Legge 19 Giugno 2015, n.78 (Pdf 858 Kb) convertito con modificazioni, dalla Legge del 6 agosto 2015, n.125 (Pdf 288 Kb);
- Standard ICAO 9303;
- Codice dell’Amministrazione Digitale;
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consiglio di leggere la nostra guida sull’addio alla carta di identità cartacea, dal 2026. Mettiamo a vostra disposizione anche la nostra guida sullo SPID continuamente aggiornata, in cui vi spieghiamo come richiederlo e come usarlo. Da leggere la guida alla Carta Nazionale Servizi (CNS), per capire meglio le differenze.
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