La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è un sostegno economico fornito dallo Stato ai lavoratori in caso di crisi o di problemi aziendali che comportano una perdita di reddito.
Solitamente un’azienda ricorre alla CIG quando si trova in difficoltà, per cui ha la necessità di riorganizzare le persone in organico e di ridurre quindi le loro ore di lavoro. Ed è qui che entra in gioco lo Stato, andando a integrare quella parte di reddito che i dipendenti perdono proprio perché ad essere diminuita è la produzione in generale.
Esistono diversi tipi di Cassa Integrazione Guadagni (CIG), ovvero Cassa Integrazione Ordinaria, Straordinaria, in Deroga e per Operai agricoli. E per ognuna di queste valgono precise regole.
In questo articolo vi forniamo un quadro completo della misura, a fronte anche delle ultime novità, facendo il punto di tutte le disposizioni attive.
Indice:
COS’È LA CASSA INTEGRAZIONE E COME FUNZIONA
La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è un ammortizzatore sociale erogato sotto forma di aiuto economico dallo Stato per compensare, parzialmente o completamente, la perdita di reddito dei lavoratori in situazioni di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa conseguenti a problemi di produzione aziendale.
Si tratta di un sostegno assicurato in costanza di rapporto di lavoro che, in quanto tale, impone al lavoratore e al datore di lavoro il rispetto di diritti e doveri che li vincolano fino a quando il contratto non si ritiene concluso.
A CHI SPETTA LA CASSA INTEGRAZIONE
- impiegati;
- operai;
- quadri;
- apprendisti con contratto di apprendistato professionalizzante;
- lavoratori con contratto in inserimento;
- lavoratori con contratto di solidarietà.
Invece, sono esclusi da questa misura gli stagisti, i tirocinanti, i dirigenti e i lavoratori con contratto a domicilio.
STIPENDIO CASSA INTEGRAZIONE
La Cassa integrazione prevede un’indennità pari all’80% dello stipendio del lavoratore, calcolata sulle ore non lavorate. A questo valore vanno poi sottratti i contributi figurativi, pari al 5,84%, e si applica l’IRPEF per l’aliquota corrispondente.
Solitamente lo stipendio riconosciuto a chi è in cassa integrazione non può superare un importo, fissato di anno in anno dal legislatore. Per il 2025, come stabilito dalla Circolare INPS n. 25 del 29/01/2025:
- per eventi determinati da mancanza di lavoro, l’importo massimo riconosciuto è di 1.404,03 euro lordo e 1.322,05 euro netto;
- per eventi meteorologici, l’importo massimo riconosciuto è di 1.684,85 euro lordo e 1.586,45 euro netto.
Non sono stati resi ancora noti, invece, gli importi del 2026. Ma appena ci saranno novità al riguardo vi aggiorneremo. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
CASSA INTEGRAZIONE, QUANTO DURA
La durata della Cassa Integrazione Guadagni varia a seconda del tipo di crisi aziendale. La CIG ordinaria può essere riconosciuta per 3 mesi e fino a un massimo di 52 settimane, la CIG straordinaria invece può essere di 12, 24 o in alcuni casi anche 30 mesi.
Tempi di erogazione diversi valgono ancora in caso di cassa integrazione in deroga e agricoli. Infatti, vi sono delle eccezioni e le varie CIG si differenziano proprio per la durata, oltre che per le cause di accesso.
Scopriamo insieme le principali differenze.
1) CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA (CIGO)
La CIGO, ovvero la Cassa integrazione ordinaria, è quella richiesta nei casi in cui l’azienda si trovi in situazioni di crisi momentanee, senza colpe da parte dei datori di lavoro o dei lavoratori. La CIG ordinaria è pagata per un periodo massimo di 3 mesi continuativi per ogni unità produttiva. Il periodo può essere prorogato, in casi eccezionali, fino ad un massimo di 12 mesi. Nel caso in cui un’azienda ne usufruisca per periodi non consecutivi il periodo massimo di godimento è di 52 settimane in un biennio.
2) CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA (CIGS)
La CIGS, ovvero la Cassa integrazione straordinaria è quella richiesta in casi di riconversione, ristrutturazione, riorganizzazione o fallimento aziendale o crisi a livello di settore o territorio. La durata della Cassa integrazione straordinaria è di massimo 24 mesi in un quinquennio mobile, salvo specifici settori per cui il limite si spinge a 30 mesi o invece rimane pari a 12 mesi.
Nel dettaglio:
- i datori di lavoro che occupano più di 15 dipendenti possono fruire di un ulteriore intervento di CIGS di 12 mesi complessivi (per un totale di 24 mesi non ulteriormente prorogabili), in deroga ai limiti di durata generali. Tuttavia in questo caso i lavoratori coinvolti hanno l’obbligo di seguire un percorso formativo e accedono al programma GOL;
- per le imprese (industriali e artigiane) dell’edilizia e del settore lapideo il periodo massimo di CIGS nel quinquennio mobile è fissato a 30 mesi;
- in caso di CIGS con causale di crisi aziendale e per le imprese che abbiano cessato o stiano cessando l’attività produttiva per la gestione degli esuberi di personale la durata è di 12 mesi, anche continuativi ma non prorogabili.
3) CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA (CIGD)
La Cassa Integrazione in Deroga (CIGD) rappresenta una misura destinata alle aziende che non possono beneficiare della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) e della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), ovvero le imprese rientranti nella definizione del Codice Civile, articolo n. 2082, i piccoli imprenditori e le cooperative sociali. La durata della CIGD massima nel 2024 è di 12 mesi totali nel quinquennio (non più 15 mesi come nel 2023), ma l’aiuto può essere concesso per un periodo non superiore a tre mesi nell’arco di un anno.
Il trattamento viene essere concesso ai lavoratori subordinati, con qualifica di operai, impiegati e quadri, compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati, che abbiano maturato un’anzianità lavorativa presso l’impresa di almeno 12 mesi alla data di inizio del periodo di intervento. Inoltre, la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa deve derivare da una delle seguenti cause:
- situazioni aziendali transitorie e non imputabili né all’imprenditore né ai lavoratori;
- situazioni aziendali determinate da fluttuazioni temporanee di mercato;
- crisi aziendali;
- processi di ristrutturazione o riorganizzazione.
4) CASSA INTEGRAZIONE SALARIALE OPERAI AGRICOLI (CISOA)
La CISOA, ovvero la Cassa integrazione salariale operai agricoli riguarda gli operai, impiegati e quadri del settore agricolo con contratto di lavoro subordinato (compresi gli apprendisti e i lavoratori a domicilio ed esclusi i dirigenti). La durata massima è di 90 giorni nell’anno. Per poter accedere alla CISOA si richiede il requisito minimo dello svolgimento, su base annuale, di oltre 180 giornate lavorative presso la stessa azienda.
CHI PAGA LA CIG
In linea generale, è l’INPS a procedere con il pagamento della Cassa Integrazione in maniera diretta (ossia direttamente ai soggetti interessati) o indiretta (ovvero rimborsando il datore di lavoro o l’azienda che anticipa).
COME FUNZIONA LA CASSA INTEGRAZIONE
La cassa integrazione funziona come aiuto economico diretto statale, erogato ai lavoratori e gestito dall’INPS, dopo apposita richiesta presentata da parte del datore di lavoro.
Ecco il preciso iter di funzionamento:
- per l’ammissione alla Cassa Integrazione CIGO, GIGS, CISOA, l’impresa presenta in via telematica, tramite apposita procedura all’INPS, accessibile da questa pagina, la domanda di concessione, nella quale devono essere indicati tutti i dati necessari alla richiesta. Ricordiamo che per accedere bisogna essere in possesso di SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale Servizi (CNS);
- solo nel caso della Cassa integrazione in deroga, il datore di lavoro deve trasmettere le domande di accesso direttamente Regione competente (in alcune Regioni alla Direzione regionale del lavoro). Infatti, quando la richiesta d’intervento proviene da unità produttive site in un’unica regione o provincia autonoma, sono regioni e province autonome a disporre la concessione della CIGD. Invece, se la richiesta proviene da aziende cosiddette “plurilocalizzate”, aventi cioè unità produttive dislocate sull’intero territorio nazionale, la CIGD viene concessa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con apposito decreto interministeriale. Tuttavia, in quest’ultimo caso, sono sempre regioni e province autonome a procedere con il riconoscimento, ma sulla base di risorse che, con appositi decreti, i ministeri mettono loro a disposizione.
NOVITÀ
La Legge di Bilancio 2025 ha modificato l’articolo 8 del Decreto Legislativo n. 148/2015, per consentire ai lavoratori in cassa integrazione di intraprendere attività lavorative senza perdere automaticamente il trattamento di cassa integrazione. La perdita dell’indennità avverrà solo per le giornate effettivamente lavorate. Per questo motivo, il lavoratore è tenuto a comunicare all’INPS preventivamente lo svolgimento dell’attività lavorativa per non perdere il beneficio.
Tuttavia, come previsto dal DDL Semplificazioni, a decorrere dal 18 dicembre 2025, il lavoratore che percepisce la cassa integrazione e intraprende un’attività lavorativa durante il periodo di fruizione del trattamento è tenuto a darne immediata comunicazione non solo all’INPS, ma anche al datore di lavoro che ha richiesto l’integrazione salariale. La norma introduce così un ulteriore onere informativo. Non si tratta di una semplice formalità, ma di un passaggio che ha conseguenze. Infatti, il mancato rispetto di questo obbligo comparta la perdita del diritto. Per approfondire, vi consigliamo di leggere il nostro articolo.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015 (Pdf 85 Kb);
- Circolare INPS n. 25 del 29/01/2025 (Pdf 154 Kb);
- testo definitivo (Pdf 24,4 MB) della Legge di Bilancio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 Dicembre 2024 (GU Serie Generale n.305 del 31-12-2024 – Suppl. Ordinario n. 43);
- il testo integrale (PDF 150 Kb) delle decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 dicembre 2025 (GU Serie Generale n.281 del 03-12-2025), ovvero il DDL Semplificazioni 2025,
LA GUIDA AGLI AIUTI INPS
Mettiamo a vostra disposizione la guida agli aiuti INPS, ossia gli ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito in vigore nell’anno in corso
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere il nostro articolo sugli incentivi spettanti per le assunzioni di lavoratori in CIGS e gli approfondimenti su Naspi e Dis-Coll per disoccupati.
A proposito di aiuti a chi non lavora, mettiamo a vostra disposizione le guide su Supporto formazione lavoro e Assegno di Inclusione, che hanno sostituito il reddito di cittadinanza.
Per scoprire altre interessanti aiuti ai lavoratori vi invitiamo a visitare questa pagina. In questa sezione trovate gli aiuti alle imprese.
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