Contributi a fondo perduto per aziende tessile e moda: domanda

Apre lo sportello per presentare domanda e ottenere contributi a fondo perduto per aziende tessili e della moda. Ecco a chi spettano le agevolazioni e come ottenerle

moda

A partire dal 22 settembre le imprese di piccola dimensione, costituite da non oltre 5 anni, operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, possono richiedere i contributi a fondo perduto. Sono disponibili 5 milioni di euro.

Si tratta di fondi che potranno essere utilizzati a sostegno di progetti d’investimento nel design, nell’innovazione e nella valorizzazione dei prodotti del made in Italy.

Vediamo come funziona il contributo a fondo perduto per il settore tessile, a chi spetta e come presentare domanda.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER AZIENDE DEL SETTORE TESSILE, MODA, ACCESSORI

Il contributo a fondo perduto, previsto dall’articolo 38-bis del Decreto Rilancio è una misura finalizzata a sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo. A disciplinare i contributi è il Decreto Ministero dello Sviluppo Economico del 18 dicembre 2020 che ha anche stabilito a chi spetta il sostegno e come ottenerlo.

A CHI SPETTA

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione ai sensi di quanto previsto nell’Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014, di nuova o recente costituzione operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione. Alla data di presentazione della domanda le imprese devono, inoltre:

  • risultare iscritte e “attive” nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente da non più di 5 anni;
  • svolgere in Italia una o più delle attività economiche;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà,
  • come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  • non avere ancora distribuito utili;
  • non essere in situazione di difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione, ma che lo sono diventate nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2021, ferma restando la sussistenza, alla data di presentazione della domanda, della condizione di cui alla precedente lettera c).

Anche le società estere che non dispongono di una sede legale o operativa nel territorio italiano potranno richiedere le agevolazioni, a condizione che le stesse siano costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e risultino iscritte nel Registro delle imprese.

I CODICI ATECO

Con Decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 maggio 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 163 del 9 luglio 2021, è stato integrato rispetto al primo Decreto Mise e a quanto previsto nel Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, l’elenco delle attività economiche ammissibili alla misura.

Ecco l’elenco finale dei Codici ATECO ammessi:

  • 13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;

  • 13.20.00 Tessitura;

  • 13.30.00 Finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari;

  • 13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;

  • 13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l’arredamento;

  • 13.92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;

  • 13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;

  • 13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;

  • 13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);

  • 13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili;

  • 13.96.20 Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali;

  • 13.99.10 Fabbricazione di ricami;

  • 13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;

  • 13.99.90 Fabbricazione di feltro e articoli tessili diversi;

  • 14.11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle;

  • 14.12.00 Confezione di camici, divise ed altri indumenti da lavoro;

  • 14.13.10 Confezione in serie di abbigliamento esterno;

  • 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno;

  • 14.14.00 Confezione di camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima;

  • 14.19.10 Confezioni varie e accessori per l’abbigliamento;

  • 14.19.21 Fabbricazione di calzature realizzate in materiale tessile senza suole applicate;

  • 14.19.29 Confezioni di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari;

  • 14.20.00 Confezione di articoli in pelliccia;

  • 14.31.00 Fabbricazione di articoli di calzetteria in maglia;

  • 14.39.00 Fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia;

  • 15.11.00 Preparazione e concia del cuoio e pelle; preparazione e tintura di pellicce;

  • 15.12.01 Fabbricazione di frustini e scudisci per equitazione;

  • 15.12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria;

  • 15.20.10 Fabbricazione di calzature;

  • 15.20.20 Fabbricazione di parti in cuoio per calzature;

  • 16.29.11 Fabbricazione di parti in legno per calzature;

  • 16.29.12 Fabbricazione di manici di ombrelli, bastoni e simili;

  • 20.42.00 Fabbricazione di prodotti per toletta: profumi, cosmetici, saponi e simili;

  • 20.59.60 Fabbricazione di prodotti ausiliari per le industrie tessili e del cuoio;

  • 32.12.10 Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi;

  • 32.12.20 Lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale;

  • 32.13.01 Fabbricazione di cinturini metallici per orologi (esclusi quelli in metalli preziosi);

  • 32.13.09 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili nca;

  • 32.50.50 Fabbricazione di armature per occhiali di qualsiasi tipo; montatura in serie di occhiali comuni;

  • 32.99.20 Fabbricazione di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini;

  • 74.10.10 Attività di design e di moda.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO, COME FUNZIONA

Per questo contributo il Governo ha stanziato 5.000.000 di euro in totale ed è possibile ricevere l’agevolazione nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili.
Le imprese che chiedono le agevolazioni devono presentare progetti di investimento appartenenti alle seguenti tipologie:

  • progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

Tali progetti, inoltre, devono:

  • essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa ubicata in Italia;
  • prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 50.000 euro e non superiori a 200.000 euro;
  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Le agevolazioni sono erogate dal Ministero dello Sviluppo Economico agli aventi diritto in non più di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto. L’impresa beneficiaria può richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, successivamente al sostenimento di spese, anche non quietanzate, per un importo pari ad almeno il 50 per cento di quelle ammesse alle agevolazioni.

Contestualmente l’impresa beneficiaria può richiedere l’erogazione delle agevolazioni ritenute ammissibili. L’erogazione del saldo può essere richiesta dall’impresa beneficiaria entro 90 giorni dalla data di ultimazione del progetto, dimostrando il totale sostenimento delle spese per la realizzazione del progetto.

LE SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili alle agevolazioni vi sono quelle strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
  • materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • godimento di beni di terzi;
  • personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

COME PRESENTARE DOMANDA PER I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Con il Decreto Direttoriale del 3 agosto 2021 sono stati definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni previste dal Decreto MISE 18 settembre 2020. L’incentivo è “a sportello”: le domande (da presentare su piattaforma informatica tramite lo SPID) saranno esaminate in base all’ordine di arrivo, sulla base di una procedura valutativa e saranno ammesse alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie.

Lo sportello è aperto dalle ore 12,00 fino alle ore 18,00 del 22 settembre 2021 e nei giorni successivi – previa verifica della disponibilità dei fondi – sarà aperto dalle ore 9,00 alle ore 18,00. L’esaurimento delle risorse disponibili comporterà la chiusura dello sportello. Le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile in questa sezione del sito di Invitalia compilando questo modulo (Pdf 146 Kb). Inoltre è necessario allegare, a firma del legale rappresentante:

  • modulo di domanda di accesso alle agevolazioni;
  • schema proposta progettuale;
  • dichiarazione possesso requisiti accesso agevolazioni;
  • dichiarazioni richiesta informazioni antimafia;
  • conformità agli originali della documentazione prodotta;
  • dichiarazione carichi pendenti e casellari;
  • dichiarazione antiriciclaggio;
  • dati Durc.

Invitalia in questa sezione ha messo anche a disposizione i moduli di ogni documento da allegare alla domanda e un manuale utente (Pdf 862 Kb) per guidare i candidati alla corretta compilazione della domanda. Inoltre, per maggiori informazioni è possibile chiamare l’848 886 886 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 (Pdf 653 Kb)
Decreto Direttoriale del 3 agosto 2021 (Pdf 1 Mb)
Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 18 dicembre 2020 (Pdf 405 Kb)
Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014 (Pdf 760 Kb)
Decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 maggio 2021 (Pdf 389 Kb)
Modulo domanda (Pdf 146 Kb)
Manuale utente (Pdf 862 Kb)

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti per le imprese. Per restare sempre aggiornati è possibile iscriversi alla nostra newsletter gratuita e al nostro canale Telegram per ricevere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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