Contributo a fondo perduto per aziende chiuse: a chi spetta, come funziona, domanda

La guida su come funziona e come ottenere il contributo a fondo perduto per aziende chiuse

aziende chiuse

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato il fondo da 140 milioni di euro per sostenere le attività d’impresa che sono rimaste chiuse per almeno 100 giorni nel 2021, come conseguenza delle misure restrittive adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

Le attività che possono usufruire del contributo a fondo perduto fino al massimo di 25.000 euro sono quelle di tipo ricreativo, sportivo e quelle del settore eventi.

Vediamo quali sono i requisiti per chiedere i contributi a fondo perduto, a chi spettano queste risorse aggiuntive e come presentare domanda dal 2 dicembre e fino al 21 dicembre 2021.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER AZIENDE RIMASTE CHIUSE

Il contributo a fondo perduto per le imprese chiuse era stato già previsto nell’ambito del Decreto Sostegni Bis, articolo 2, con risorse stanziate nel “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse”. Nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta il Decreto interministeriale 9 settembre 2021, firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico insieme al Ministro dell’Economia. Il testo stabilisce i termini per stanziare tali ristori. Nel Sostegni Bis il termine di chiusura per ottenere il beneficio era stato fissato a 4 mesi, poi ridotto a 100 giorni nel Decreto firmato il 1° settembre dal Mise. Intanto, il Mise e il Mef hanno anche deciso di aumentare il fondo da 100 a 140 milioni di euro. Tale fondo potrà essere anche rifinanziato, in caso di necessità.

A CHI SPETTA

I destinatari del contributo a fondo perduto sono le attività chiuse da 100 giorni complessivi, anche non continuativi, dal 1° gennaio 2021 al 25 luglio 2021, ovvero la data di conversione in Legge del Decreto Sostegni Bis. I beneficiari possono essere suddivisi in due macro-categorie:

  • attività con il codice ATECO 93.29.10 (come discoteche e sale da ballo) a cui spetta un contributo a fondo perduto fino a 25.000 euro, particolarmente penalizzate dall’emergenza Covid-19, che al 25 luglio 2021 risultano svolgere questa attività in modo prevalente. A tali aziende il Mise ha destinato una quota di 20 milioni di euro del fondo da 140 milioni istituito dal Decreto;
  • le attività con altri codici ATECO (come impianti sportivi, palestre, eventi teatrali e cinematografici, cerimonie, fiere, parchi tematici, etc.), per cui è previsto un contributo fino a 12.000 euro da stabilire in base ai compensi e ai ricavi certificati nell’anno 2019. A tali aziende sono destinati i restanti 120 milioni di euro previsti nel fondo di ristoro.

I CODICI ATECO DELLE ATTIVITÀ CHE HANNO DIRITTO AL RISTORO

Le attività che hanno diritto al contributo a fondo perduto per le aziende chiuse fino a un massimo di 25.000 euro sono solo quelle con il codice ATECO 93.29.10 (Discoteche, sale da ballo nightclub e simili). Invece, ad aver diritto al contributo fino a 12.000 sono quelle con i codici ATECO:

  • 47.78.31 – Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte);
  • 49.39.01 – Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano;
  • 56.21.00 – Catering per eventi, banqueting;
  • 59.14.00 – Attività di proiezione cinematografica;
  • 79.90.11 – Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi e altri eventi ricreativi e d’intrattenimento;
  • 82.30.00 – Organizzazione di convegni e fiere;
  • 85.51.00 – Corsi sportivi e ricreativi;
  • 90.04.00 – Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche;
  • 91.02.00 – Attività di musei;
  • 91.03.00 – Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili;
  • 92.00.02 – Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone;
  • 92.00.09 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse;
  • 93.11.10 – Gestione di stadi;
  • 93.11.20 – Gestione di piscine;
  • 93.11.30 – Gestione d’impianti sportivi polivalenti;
  • 93.11.90 – Gestione di altri impianti sportivi nca;
  • 93.13 – Gestione di palestre;
  • 93.21 – Parchi di divertimento e parchi tematici;
  • 93.29.30 – Sale giochi e biliardi;
  • 93.29.90 – Altre attività d’intrattenimento e di divertimento nca;
  • 96.04 – Servizi dei centri per il benessere fisico;
  • 96.09.05 – Organizzazione di feste e cerimonie.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO, COME FUNZIONA

I contributi a fondo perduto sono legati ai compensi e ai ricavi dell’anno 2019 per tutte le attività con i codici ATECO previsti, tranne per le discoteche, sale da ballo e simili, particolarmente penalizzati all’emergenza Covid-19. Tali aziende potranno avere su richiesta il contributo fino a un massimo di 25.000 euro. Invece, per le altre attività beneficiarie si può ottenere il contributo fino a 12.000 euro calcolandolo su una serie di aliquote, in base alle diverse fasce di compensi e di ricavi relativi all’anno 2019. Il contributo viene erogato in funzione delle risorse disponibili e delle richieste ritenute ammissibili. Il ristoro non sarà mai inferiore a 3.000 euro per queste categorie. Le aliquote sono così suddivise:

  • 3.000 euro per i soggetti con compensi e ricavi che arrivano fino a 400.000 euro;

  • 7.500 euro per compensi di cavi tra 400.000 euro e un milione di euro;

  • 12.000 euro con conventi ricavi oltre a un milione di euro;

  • per chi non aveva reddito nel 2019 il contributo sarà di 3.000 euro.

Per le richieste ritenute ammissibili vi sarà l’accredito diretto su Conto Postale o Bancario proprio come gli altri ristori, dopo aver presentato l’istanza presso l’Agenzia delle Entrate.

I REQUISITI

Per ottenere i contributi a fondo perduto, i potenziali beneficiari devono essere:

  • dotati di partita IVA delle attività relative ai codici ATECO destinatari degli aiuti;

  • residenti o stabiliti in Italia;

  • titolari di un’azienda che rientri nei codici ATECO previsti, non in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019 (ad esempio non devono aver aperto uno stato di crisi o di liquidazione della società);

  • in grado di dimostrare la chiusura della loro attività per almeno 100 giorni anche non continuativi dal 1° gennaio 2021 al 25 luglio 2021.

Nel dettaglio, i requisiti previsti per discoteche e sale da ballo sono:

  • la partita IVA deve essere stata attivata in data antecedente al 23 luglio 2021;

  • l’attività prevalente svolta alla data del 23 luglio 2021 risultante in Anagrafe Tributaria, è individuata dal codice Ateco 2007 “93.29.10 – Discoteche, sale da ballo, night-club e simili”.

I requisiti per l’accesso all’aiuto di tutte le altre attività chiuse ammesse sono:

  • la partita IVA deve essere stata attivata in data antecedente al 26 maggio 2021;

  • l’attività prevalente svolta alla data del 26 maggio 2021 risultante in Anagrafe Tributaria, è una di quelle individuate dai suddetti codici Ateco citati in questa guida e nel Decreto interministeriale.

OBBLIGHI PER CHI RICEVE IL CONTRIBUTO

L’operatività dei contributi a fondo perduro è subordinata alla notifica alla Commissione Europea del regime di aiuti e alla successiva approvazione da parte della Commissione stessa. I soggetti beneficiari dei contributi, se rientrano nella casistica prevista dall’articolo 1, comma 125 e seguenti, della Legge 4 agosto 2017 n. 124, agli obblighi di pubblicazione delle agevolazioni ricevute.
La misura di sostegno è stata anche pubblicata sulla piattaforma telematica denominata “Incentivi.gov.it

COME PRESENTARE DOMANDA PER RICHIEDERE CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Per presentare domanda si dovrà fare la richiesta in via telematica nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate con autocertificazione dei requisiti relativi ai ricavi, all’attività e al periodo di chiusura. L’Agenzia ha messo a disposizione degli utenti il modulo per presentare la domanda (Pdf 79 Kb).

La domanda va inviata, anche da un intermediario delegato alla consultazione del cassetto fiscale o provvisto di specifica delega, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. La trasmissione può essere effettuata a partire dal 2 dicembre fino al 21 dicembre 2021.

In caso di errore, sempre entro il termine del 21 dicembre 2021, sarà possibile presentare una nuova istanza sostitutiva oppure una rinuncia al contributo precedentemente richiesto. Il sostegno spettante verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario indicato nell’istanza.

ASSISTENZA PER GLI UTENTI

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti anche le istruzioni per la compilazione delle domande (Pdf 81 Kb) e le specifiche tecniche da seguire (Pdf 935 Kb)

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Sostegni Bis – Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito in Legge 23 luglio 2021, n. 106

Decreto interministeriale 9 settembre 2021 (Pdf 884 Kb)

ALTRE AGEVOLAZIONI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle imprese e la nostra pagina riservata agli aiuti per lavoratori e famiglie.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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