Decreto riscossione 2024: nuove regole per cartelle esattoriali e stralcio

La guida al Decreto riscossione con le novità sulle cartelle esattoriali nel 2024

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Photo credit: Peter Gerhard Probst / Shutterstock

Il Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2024 ha approvato il Decreto riscossione che introduce nuove disposizioni sulla gestione dei debiti fiscali.

In caso di mancata riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate entro un quinquennio, si prevede uno stralcio automatico nel 2025.

Previsto anche un nuovo sistema di rateizzazione fino a 120 rate per pagare i debiti.

In questa guida vi spieghiamo cosa prevede il Decreto riscossione 2024 approvato dal Governo e mettiamo a vostra disposizione anche il testo del provvedimento scaricabile, gratuitamente, in PDF.

COSA PREVEDE IL DECRETO RISCOSSIONE 2024

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato l’11 marzo 2024, in esame preliminare, il Decreto riscossione 2024.

Si tratta di un decreto legislativo, attuativo della riforma fiscale 2024, che introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione.

Scopriamo insieme cosa prevede il Decreto riscossione 2024.

1) PIÙ RATE PER PAGARE I DEBITI FISCALI

Il Decreto riscossione 2024 prevede la progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120. In caso di comprovato peggioramento della situazione economica del debitore, il periodo può essere prorogato di una sola volta per un periodo di pari durata.

In particolare, il contribuente, su semplice richiesta e dichiarazione di trovarsi in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà, può ottenere dalla Agenzia delle entrate-riscossione la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo. Questa concessione è soggetta a limiti e termini. Ossia per somme di importo inferiore o pari a 120.000 euro in ciascuna richiesta di dilazione, la ripartizione è concessa fino a un massimo di:

  • 84 rate mensili per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;

  • 96 rate mensili per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;

  • 108 rate mensili per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Inoltre, su richiesta del contribuente che documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà, l’AdER concede la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, comprese in ciascuna richiesta di dilazione:

  • per somme di importo superiore a 120.000 euro, fino a un massimo di 120 rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta;

  • per somme di importo fino a 120.000 euro:
    – da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
    – da 97 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
    – da 109 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Infine, per la valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà, documentata dal contribuente, vengono considerati:

  • per persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare del debitore, e l’entità del debito da rateizzare e di quello residuo eventualmente già in rateazione;

  • per soggetti diversi da persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, l’indice di liquidità e il rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo eventualmente già in rateazione e il valore della produzione.

2) NUOVI ATTI INCLUSI NELLA RISCOSSIONE COATTIVA

Il Decreto modifica anche l’articolo 29, comma 1, lettera h), del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, stabilendo che le procedure di riscossione coattiva riguarderanno anche i seguenti atti e avvisi dell’Agenzia delle Entrate:

  • atti di recupero dei crediti non spettanti o inesistenti utilizzati, in tutto o in parte, in compensazione;

  • avvisi e atti inerenti al recupero di tasse, imposte e importi non versati. Sono inclusi quelli relativi a contributi e agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti, o a cessioni di crediti di imposta in mancanza dei requisiti;



  • avvisi di liquidazione dell’imposta e irrogazione delle sanzioni per i casi di omesso, insufficiente o tardivo versamento e tardiva presentazione delle relative dichiarazioni, nonché per i casi di decadenza dalle agevolazioni dell’imposta di registro, delle imposte ipotecaria e catastale. Ma anche dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’impposta sostitutiva sui finanziamenti e quella di bollo;

  • atti di accertamento per omesso, insufficiente o tardivo versamento dei tributi e irrogazione delle relative sanzioni per tasse automobilistiche erariali o addizionale erariale della tassa automobilistica.

3) STRALCIO AUTOMATICO DEI RUOLI DOPO 5 ANNI

Il Decreto riscossione 2024 introduce, a decorrere dal 2025, l’istituto del “discarico automatico” dei ruoli affidati ad AdER decorsi 5 anni dal loro affidamento. Ci sarà cioè lo stralcio automatico per chi ne ha diritto. Fanno eccezione i crediti oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d’impresa. Il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito, pertanto l’Ente creditore può alternativamente:

  • provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto;

  • riaffidarlo all’Agenzia delle entrate-riscossione (AdER), in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”.

4) PIANIFICAZIONE ANNUALE CREDITI ADER

Il Governo prevede per l’Agenzia delle entrate-riscossione (AdER) una pianificazione annuale volta ad assicurare la salvaguardia dei crediti tributari affidati dai vari Enti mediante il tempestivo tentativo di notifica:

  • della cartella di pagamento;

  • degli atti interruttivi della prescrizione;

  • della conseguente tempestiva gestione delle attività di recupero.

5) CONTROLLI SUL RECUPERO CREDITI

Sull’azione di recupero dei crediti affidati ad AdER e su quella di discarico automatico il Decreto riscossione 2024 prevede sia il controllo del Ministero dell’economia e delle finanze che quello dell’Ente creditore. Entrambi possono contestare all’agente della riscossione l’intervenuta decadenza o prescrizione del diritto di credito.

L’agente può definire la contestazione in via agevolata, pagando una somma pari ad un ottavo dell’importo del credito affidato oltre interessi (di un terzo in caso di mancata definizione agevolata o in assenza di ricorso alla Corte dei conti). La responsabilità amministrativa e contabile dell’agente della riscossione è limitata ai casi di dolo, nonché ai casi di colpa grave nelle ipotesi di decadenza o prescrizione del diritto di credito.

6) SEMPLIFICAZIONE CONCERTAZIONE E PROCEDURE RIMBORSI

Il Decreto estende le ipotesi di concentrazione della riscossione nell’accertamento. Poi, si semplificano le procedure amministrative e gli adempimenti connessi all’erogazione dei rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle entrate, in presenza di debiti iscritti a ruolo a carico dei beneficiari.

In sostanza, il Governo ha istituito una procedura automatica per i mini-rimborsi. Si prevede una compensazione automatica per coloro che hanno micro-crediti fino a 500 euro. Questa nuova normativa, destinata a entrare in vigore immediatamente dopo l’approvazione definitiva della riforma, garantisce una corsia preferenziale per tali mini-rimborsi. Ciò significa che l’Agenzia delle Entrate non sarà tenuta a verificare eventuali iscrizioni a ruolo a carico del contribuente al fine di attivare le compensazioni.

7) NASCE LA COMMISSIONE PER I DISCARICHI DEI RUOLI

Il Decreto riscossioni prevede la costituzione di un’apposita Commissione, per individuare possibili soluzioni legislative, per i discarichi dei ruoli affidati ad AdER dal 2000 al 2024. Si tratta di una commissione composta da un presidente di sezione della Corte dei Conti, anche a riposo e che assume la presidenza, e da un rappresentante del Dipartimento delle Finanze e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

La commissione, coadiuvata dall’Agenzia delle Entrate:

  • è incaricata di analizzare il magazzino gestito dall’Agenzia delle Entrate-riscossione;

  • presenta una relazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze. In questa relazione, vengono proposte possibili soluzioni per il discarico totale o parziale del suddetto magazzino, coerentemente con le regole per il discarico valide per il futuro.

Il Decreto stabilisce le tempistiche per il conseguimento del discarico come segue:

  • entro il 31 dicembre 2025 per i carichi affidati nel periodo dal 2000 al 2010;

  • entro il 31 dicembre 2027 per i carichi affidati nel periodo dal 2011 al 2017;

  • entro il 31 dicembre 2031 per i carichi affidati nel periodo dal 2018 al 2024.

8) NOVITÀ SUL RECUPERO SOMME UE

Il Decreto riscossioni introduce una specifica disciplina per le cosiddette “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, poiché non soggette al discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo.

Ossia, le quote affidate all’agente della riscossione a partire dal 1° gennaio 2025 sono soggette a disposizioni specifiche:

  • dal 31 dicembre del 5° anno successivo all’affidamento, le quote indicate possono essere sottoposte a una verifica da parte dell’ente per assicurare la conformità dell’attività di recupero. Nel caso previsto dall’articolo 3, comma 2 del Decreto riscossioni, le quote soggette a comunicazione di discarico anticipato possono essere immediatamente sottoposte a tale verifica;

  • le quote non sottoposte alla verifica entro il 31 dicembre del 7° anno successivo all’affidamento vengono automaticamente discaricate in quella data.

All’articolo 8 e 9 del testo, il Governo ha stabilito anche eccezioni ed esclusioni da tali verifiche.

IL TESTO PDF DEL DECRETO RISCOSSIONE 2024

Mettiamo a vostra disposizione il testo bozza (Pdf 60 Kb) del Decreto riscossione 2024, ossia il Decreto legislativo “Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione”. Il provvedimento, al suo esame preliminare nel Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2024, è stato illustrato con questa nota. Dal 12 marzo 2024 è al vaglio delle Commissioni competenti di Camera e Senato. Entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, su cui vi terremo aggiornati.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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