Fondo per la Repubblica digitale: bandi 2023 2024 per formazione cittadini

Tutti i dettagli sul nuovo fondo gestito dall’Acri e dal Governo per finanziare progetti di formazione digitale rivolti a giovani, disoccupati e donne

digitale

Via al nuovo bando 2023 2024 del Fondo per la Repubblica Digitale.

Questo Fondo finanzia percorsi che mirano ad accrescere le competenze digitali in Italia di giovani, donne, disoccupati, inattivi e NEET per garantire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. A ottobre 2023 è stato pubblicato il bando “CrescerAI”.

In questa guida vi spieghiamo in cosa consiste il Fondo per la Repubblica Digitale e quali sono le possibilità introdotte dal nuovo bando finanziato con queste risorse.

FONDO PER LA REPUBBLICA DIGITALE, COS’È

Il Fondo per la Repubblica Digitale è un progetto nato dall’innovativa partnership tra il settore pubblico e il settore privato in ambito sociale, ovvero tra:

  • il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze;

  • l’Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria.

L’iniziativa nasce per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Complementare.

Per questo motivo il Fondo per la Repubblica Digitale, con una dotazione di 350 milioni di euro, finanzia e sostiene progetti di reskilling e di upskilling digitale con una particolare attenzione ai NEET, alle donne, ai disoccupati ed agli inattivi.

A ottobre 2023 in questa prospettiva è stato lanciato il nuovo bando “CrescerAI”, sostenuto anche con 2,2 milioni di euro stanziati da Google.org per lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale destinate alle PMI del Made in Italy, incluse le imprese sociali.

A giugno 2023 erano già stati pubblicati due nuovi bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, “In progresso” e “Prospettive”, dedicati rispettivamente ad accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica e delle persone disoccupate e inattive. I due bandi a oggi sono scaduti.

A breve ne saranno attivati degli altri e noi, vi aggiorneremo. Intanto a chi si rivolgono, in linea generale, le iniziative del Fondo per la Repubblica Digitale.

A CHI SI RIVOLGE

Il Fondo Repubblica Digitale si rivolge a tutte le categorie di persone che possono effettivamente beneficiare delle risorse erogate, con un’attenzione particolare a:

  • NEET tra i 15 e i 34 anni, cioè coloro che non hanno un lavoro, né sono inseriti in un percorso di istruzione o di formazione, come vi spieghiamo in questo articolo. L’intervento del progetto deve essere mirato all’inserimento lavorativo;

  • donne tra i 18 e i 50 anni con la duplice finalità di favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e di correggere le asimmetrie che ostacolano le pari opportunità in linea con le priorità trasversali del PNRR;

  • i residenti ai margini del mercato del lavoro, disoccupati ed inattivi sopra i 34 anni. L’intervento del progetto finanziabile deve essere mirato al rientro e all’aumento della forza lavoro attiva;

  • di lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica. L’intervento del progetto deve essere mirato all’acquisizione di competenze digitali e soft skills necessarie per reinventarsi nel mondo del lavoro.

A COSA SERVE

I 350 milioni di euro attualmente in dotazione al Fondo consentiranno di formare almeno 100.000 beneficiari entro il 2026, fermo rimanendo l’obiettivo trasversale di garantire le pari opportunità di genere. Il target potrà essere ridefinito sulla base dei risultati della valutazione effettuata al termine della prima fase del funzionamento del Fondo Repubblica Digitale

COME FUNZIONA IL FONDO REPUBBLICA DIGITALE

Il Fondo per la Repubblica Digitale si muove nell’ambito della Strategia Nazionale per le competenze digitali, la cui elaborazione, attuazione ed evoluzione sono disciplinate dal nuovo Piano operativo.

I 350 milioni di euro messi a disposizione fino al 2026 saranno alimentati da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria, che vedranno loro riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta.

Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati e mira ad individuare le iniziative di formazione più efficaci ed efficienti per l’accrescimento delle competenze digitali e l’effettiva occupazione dei beneficiari.

Il 19 settembre 2022, il Comitato di Indirizzo Strategico (CIS), in coerenza con gli obiettivi stabiliti dal PNRR, ha approvato le linee di indirizzo del Fondo che specificano i tempi e le modalità di organizzazione dei progetti, nonché le azioni di monitoraggio. In sostanza, il documento specifica che il Fondo va a finanziare specifici bandi a seconda del numero di partecipanti, del contesto generale e degli obiettivi che si propone.

Vediamo qual è il bando attivo nel 2023 2024 nell’ambito di tale fondo.

I BANDI FINAZIATI DAL FONDO REPUBBLICA DIGITALE

A oggi è attivo un solo bando del Fondo Repubblica digitale, ovvero “CrescerAI” e sarà aperto fino alle ore 13.00 del 31 gennaio 2024.

I bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, “In progresso” e “Prospettive” sono scaduti tra luglio e agosto.

Vediamo nel dettaglio le indicazioni per partecipare al bando “CrescerAI” 2023 2024.

CRESCERAI 2023 2024

Il bando “CrescerAI” sostenuto da Google.org, mette a disposizione 2.200.000 euro e mira a selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy.

Con “CrescerAI” si vogliono individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane. Possono partecipare al bando soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, tra cui università, istituti e centri di ricerca, nonché centri di trasferimento tecnologico.

Sono invitati a partecipare presentando proposte progettuali entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy.

I progetti ritenuti idonei saranno supportati in tutte le fasi, comprese la ricerca e lo sviluppo preliminari, i test sperimentali, l’implementazione e l’espansione della soluzione basata sull’IA proposta. I progetti possono anche coinvolgere imprese per apportare competenze specifiche nel campo dell’IA. Per maggiori informazioni, vi consigliamo di leggere il testo integrale del bando o le FAQ a questa pagina.

GLI OBIETTIVI DEL FONDO REPUBBLICA DIGITALE

Come anticipato, il Fondo per la Repubblica Digitale è un progetto che ha come obiettivo quello di garantire l’inserimento lavorativo di specifiche categorie, nell’ottica della trasformazione digitale che si sta sviluppando grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In linea con il PNRR e con quanto previsto dal Piano nazionale nuove competenze, Piano Neet, Programma GOL e dal Fondo nuove competenze, lo scopo è di superare il deficit di formazione che insiste in Italia.

Infatti, stando ai dati ISTAT pubblicati il 31 dicembre 2022, nonostante la pandemia abbia accelerato la transizione digitale, gli italiani mostrano ancora un deficit in tema di competenze informatiche professionali (26,1%), il cui aggiornamento è però cruciale per superare la crisi post pandemica e tornare a crescere.

Stando ai dati di Excelsior Union Camere e ANPAL 2023 2027, infatti, le competenze digitali saranno sempre più ricercate nel prossimo quinquennio.

Sono considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori, come l’uso di tecnologie internet, di strumenti di comunicazione visiva e multimediale.

Il report stima che saranno richieste tra il 2023 e il 2027 a poco più di 2 milioni di occupati (oltre il 56% del fabbisogno totale). Dalla stima per il quinquennio di figure con e-skill mix, ovvero in possesso con elevato grado di importanza di almeno due delle tre e-skill mappate nel Sistema Informativo Excelsior (ovvero competenze digitali di base, capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici, capacità di gestire soluzioni innovative), risulta un fabbisogno di oltre 870.000 professionisti, circa il 24% del totale.

RIFERIMENTI E FONTI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi potrebbe interessare anche l’approfondimento sul programma GOL. Tra gli argomenti correlati che potrebbe essere interessante scoprire vi segnaliamo il fondo nuove competenze, nonché il nostro articolo per approfondire le misure del Programma GOL avviato in Lombardia.

Per scoprire altre agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone. Inoltre, per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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