Quando si può andare in pensione nel 2024? Requisiti di accesso fino al 2025

Il quadro aggiornato, in vigore fino al 2025, dei requisiti per andare in pensione adeguati alla speranza di vita

inps concorsi
Photo credit: DELBO ANDREA / Shutterstock

Come si fa a sapere quando posso andare in pensione? A quale età si va in pensione? Sono stati resi noti i requisiti di accesso alla pensione valevoli fino al 2025, adeguati all’incremento della speranza di vita.

In particolare, si può andare in pensione dal 1° gennaio 2024 a condizioni simili a quelle degli anni scorsi, salvo piccole modifiche sul trattamento di vecchiaia. Regole simili, anche per il trattamento pensionistico anticipato.

Andiamo a vedere, quindi, quali sono i requisiti di accesso alla pensione in vigore e quali sono le regole alla base dell’adeguamento all’aspettativa di vita.

QUANDO SI PUÒ ANDARE IN PENSIONE? I REQUISITI 2024

Ogni due anni il Ministero dell’Economia, di concerto con quello del Lavoro, emana un Decreto che fissa i requisiti di accesso al pensionamento prendendo in considerazione gli incrementi della speranza di vita registrati dall’ISTAT.

La logica sta nel fatto che più si allunga la vita dei contribuenti, maggiore sarà il periodo coperto e la pressione sulle casse dello Stato. Ecco, quindi, che l’ingresso alla pensione viene posticipato in proporzione a questo allungamento.

Come si legge nel Decreto direttoriale del 27 ottobre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 10 novembre 2021, l’ISTAT non ha registrato nessun aumento della speranza di vita. L’età pensionabile e l’anzianità contributiva, quindi, non vengono ulteriormente incrementati e restano gli stessi a partire dal 1° gennaio 2024 e per tutto l’anno successivo.

Tutti i requisiti per la pensione di vecchiaia, anticipata e di anzianità con il sistema delle quote, sono stati modificati dall’ultima Manovra. Ora vediamo le novità alla luce di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

COS’È LA PENSIONE DI VECCHIAIA

La pensione di vecchiaia è la principale forma di previdenza pubblica e consiste in una prestazione economica costituita dal versamento mensile di una somma di denaro da parte dell’INPS in favore di un lavoratore che abbia raggiunto una determinata età e che abbia versato un certo numero di contributi.

1) REQUISITI ORDINARI

Il requisito per la pensione di vecchiaia, valevole per il biennio 2023 2024 per gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla Gestione separata è fissato, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, a 67 anni (a prescindere dai contributi versati). L’adeguamento partirà quindi dal 1° gennaio 2025, sempre che l’ISTAT registri un allungamento dell’aspettativa di vita.

2) REQUISITI PER I LAVORI GRAVOSI

Per i soggetti che abbiano svolto una o più delle attività considerate gravose o che siano stati addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, e che siano in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia è di 66 anni e 7 mesi.

3) REQUISITI PER I NEOPENSIONATI

I lavoratori che abbiano iniziato a pagare i contributi successivamente al 1° gennaio 1996 (soggetti al sistema di calcolo cosiddetto “contributivo”) possono comunque andare in pensione a 67 anni purché vengano rispettate le seguenti condizioni:

  • abbiano versato 20 anni di contributi;

  • l’accesso alla pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi non è più soggetto al limite di 1,5 volte l’assegno sociale, ma richiede semplicemente di aver accumulato l’importo dell’assegno sociale, che ammonta a 534,41 euro nel 2024. A stabilirlo è la Legge di Bilancio 2024.

Qualora non vengano rispettati i predetti requisiti di anzianità contributiva e di importo dell’assegno pensionistico, questi lavoratori possono comunque andare in pensione a 71 anni (età anch’essa soggetta ad adeguamento che rimarrà tale fino al 31 dicembre 2024) con almeno 5 anni di contributi versati.

È bene chiarire che chi va in pensione a 67 anni ha comunque diritto al TFR. Quando prende il TFR, se si va in pensione a 67 anni? Dopo 12 o 24 mesi, a seconda del tipo di impiego.

In questa pagina vi spieghiamo come andare in pensione per chi non ha mai lavorato o non ha i contributi. Da leggere anche le novità su pensione con 5 anni di contributi o pensione con 15 anni di contributi. Inoltre vi invitiamo a leggere i dettagli sulla pensione a 71 anni e le novità in arrivo con la proposta del bonus pensione 71 anni.

COS’È LA PENSIONE ANTICIPATA

Per i lavoratori che non hanno maturato il requisito anagrafico, ma che hanno comunque versato un minimo di contribuzione c’è la possibilità di andare in pensione anticipata.

Il requisito contributivo, anch’esso in teoria sarebbe oggetto di adeguamento in funzione dell’aumento della speranza di vita, ma è stato congelato fino al 2026 dal Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4. Per maggiori dettagli vi invitiamo a leggere la nostra guida dedicata.

1) REQUISITI ORDINARI

Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026 (dunque anche nel 2024), il requisito contributivo per ottenere la pensione anticipata è:

  • per gli uomini: 42 anni e dieci mesi;

  • per le donne: 41 anni e dieci mesi.

Ecco quindi chi può andare in pensione con 42 anni di contributi o con 41. Il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico anticipato si perfeziona trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti.

2) REQUSITI PER I NEOPENSIONATI

Come per la pensione di vecchiaia, anche per la pensione anticipata ordinaria interviene lo spartiacque del 1° gennaio 1996.

I lavoratori che hanno iniziato a pagare i contributi da questa data in poi possono ottenere il prepensionamento a 64 anni di età (fino al 31 dicembre 2026) con almeno 20 anni di contributi, a patto che il primo assegno pensionistico lordo non sia inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Nel 2024 la soglia è cambiata.

Ossia, le nuove norme pensionistiche stabiliscono che per la pensione anticipata ordinaria, per coloro che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996, la prima rata di pensione deve essere almeno pari a 3 volte l’importo mensile dell’assegno sociale, cioè 1.603,23 euro (anziché 1.409 euro nel 2023), fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Tuttavia, per le donne con figli, il limite è di 2,8 volte l’assegno sociale per un solo figlio e 2,6 volte in caso di più figli.

C’è da dire, inoltre, che il trattamento di pensione anticipata è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a 5 volte il trattamento minimo (massimo 2.839,7 euro) previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico di vecchiaia.

3) REQUISITI PER I PRECOCI

C’è poi l’ipotesi della pensione anticipata per lavoratori precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare a 18 anni. Un trattamento riconosciuto, quindi, a chi ha versato almeno 1 anno di contributi prima d’aver compiuto 19 anni. Il lavoratore deve però soddisfare uno dei seguenti requisiti:

  • essere disoccupato;

  • essere invalido in una misura uguale o superiore al 74%;

  • assistere da almeno 6 mesi un parente portatore di handicap;

  • aver svolto attività gravose o pesanti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni.

Dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2026, sempre in forza del Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4, i lavoratori precoci possono andare in pensione maturati 41 anni di contributi. In realtà però, la Legge di Bilancio 2024 cambia il periodo transitorio per l’adeguamento del requisito di anzianità contributiva per il trattamento pensionistico anticipato. Il termine finale per l’esenzione dagli adeguamenti viene anticipato dal 31 dicembre 2026 al 31 dicembre 2024.

Di fatto, il requisito contributivo sarà sempre pari a 41 anni. La norma in questione riguarda le pensioni di anzianità ottenute solo tramite il requisito di anzianità contributiva, inclusi i trattamenti riconosciuti sulla base del requisito ridotto per i cosiddetti lavoratori precoci.

Per maggiori dettagli sulla pensione per i lavoratori precoci, vi consigliamo di leggere la nostra guida.

PENSIONE DI ANZIANITÀ CON SISTEMA DELLE QUOTE: REQUISITI

Anche per il biennio 2023 2024, i soggetti per i quali continuano a trovare applicazione le disposizioni in materia di requisiti per il diritto a pensione con il sistema delle cosiddette “quote” possono conseguire tale diritto quando in possesso di un’anzianità contributiva specifica. Ovvero:

  • di almeno 35 anni e di un’età anagrafica minima di 62 anni, fermo restando il raggiungimento di quota 98, se lavoratori dipendenti pubblici e privati;

  • di un’età anagrafica minima di 63 anni, fermo restando il raggiungimento di quota 99, se lavoratori autonomi iscritti all’INPS.

ALTRE FORME DI PENSIONAMENTO ANTICIPATO ATTIVE

Sono molti gli interventi messi in campo dal Governo sul fronte pensioni nel 2024, gran parte dei quali pensati per favorire l’uscita anticipata dal mondo del lavoro in alternativa alle regole ordinarie della Legge Fornero.

Si tratta della proroga con modifiche degli strumenti di flessibilità in uscita come Opzione Donna e APE Sociale, rinnovati e cambiate dalla Legge di Bilancio 2024 e dalla riforma pensioni 2024. Inoltre, la Manovra ha confermato Quota 103 ma con un nuovo meccanismo di penalizzazioni, ha introdotto poi nuove regole per la rivalutazione delle pensioni con l’innalzamento delle pensioni minime. Queste forme di pensionamento, con le nuove modalità, possono essere richieste fino al 31 dicembre 2024.

PENSIONE COMPARTO DIFESA, SICUREZZA E VIGILI DEL FUOCO

Anche per il personale appartenente al comparto difesa, sicurezza e vigili del fuoco, ossia del personale delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza, del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato e Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, non ci sono sorprese.
Per il biennio 2023 2024 i requisiti anagrafici e, qualora l’accesso al pensionamento avvenga a prescindere dall’età, quello contributivo previsto per il trattamento pensionistico non sono ulteriormente incrementati.

1) REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA

Dal 1° gennaio 2023, nei confronti di coloro che raggiungano il limite di età previsto in relazione alla qualifica o grado di appartenenza e non abbiano a tale data già maturato i requisiti previsti per la pensione di anzianità, il requisito anagrafico non è ulteriormente incrementato rispetto a quello previsto per il biennio 2021 2022, né aumenta nel 2024.

2) REQUISITI PER LA PENSIONE DI ANZIANITÀ

A decorrere dal 1° gennaio 2023 e anche nel 2024, l’accesso alla pensione di anzianità, Avviene con i seguenti requisiti:

  • raggiungimento di un’anzianità contributiva di 41 anni, indipendentemente dall’età;

  • raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%, a condizione che essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011, e in presenza di un’età anagrafica di almeno 54 anni;

  • raggiungimento di un’anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età anagrafica di almeno 58 anni.

PENSIONE SPETTACOLO E SPORT

Non sono incrementati neppure i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia dei lavoratori iscritti alla Gestione spettacolo e sport professionistico. In particolare, nel biennio 2023 2024:

  • per il gruppo ballo l’età pensionabile è di 47 anni;

  • per il gruppo cantanti, artisti lirici e orchestrali l’età pensionabile è di 62 anni;

  • per il gruppo attori l’età pensionabile è di 65 anni;

  • per il gruppo sportivi professionisti l’età pensionabile è di 54 anni;

  • per le restanti categorie iscritte al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (FPLS) l’età pensionabile è 67 anni.

LA GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2024

Ecco la nostra guida semplice e chiara sulle proposte di riforma pensioni 2024. Altri dettagli li trovate nell’articolo sull’aumento pensioni 2024 e in quello con le informazioni sulle pensioni 2024 con tabelle e requisiti.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a provare il nuovo simulatore INPS per il calcolo della pensione che permette di calcolare la propria pensione futura. Da leggere infine come recuperare gli anni di studi ai fini pensionistici tramite il riscatto dalla laurea e l’approfondimento sul riscatto contributi pensione nel 2024.

Per saperne di più, vi invitiamo ad approfondire anche il nostro articolo sui contributi volontari INPS nel 2024.

Potrebbe interessarvi anche saperne di più sulla proposta per il bonus pensione a 71 anni e approfondire il nostro articolo che spiega come cambia la pensione anticipata per i dipendenti pubblici nel 2024. Vi consigliamo infine la lettura della nostra guida sulla pensione di reversibilità, che cambia nel 2024.

In questa pagina trovate infine tutte le novità, le notizie e gli approfondimenti sul mondo delle pensioni.

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di Eleonora C.
Redattrice, esperta di leggi, lavoro pubblico e previdenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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2 Commenti

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  1. Vado in pensione a giugno 2024 con 41 anni e 10 mesi di lavoro piu un anno di militare riscattato e ne avrò 66 di età a luglio 2024. Direi con la Fornero.
    Con le nuove pensioni che stanno studiando cosa ci rimetterei?

    • E’ ancora un po’ difficile a dirsi. Non possiamo fornire una risposta certa poiché solamente il testo definitivo della Legge di Bilancio e le relative direttive dell’INPS potranno fornire chiarimenti in merito, inclusa l’attuazione delle penalizzazioni per i pensionamenti anticipati. Vi aggiorneremo non appena queste informazioni saranno rese note.

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