Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il DEF 2024, ossia il Documento di Economia e Finanza.
Nel testo il PIL del 2024 è stato fissato al +1%. Nella NADEF 2023 2024, il PIL programmatico per quest’anno era stato fissato al +1,2%, dunque si riduce la crescita rispetto alle prime proiezioni.
Novità di quest’anno è che, per attendere la conclusione dell’iter di approvazione delle nuove regole di programmazione economica dell’Unione Europea, il DEF non riporta il profilo programmatico su pensioni, interventi e misure da adottare nel prossimo anno.
In questa guida spieghiamo cosa prevede il DEF 2024, ossia il Documento di economia e finanza, approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2024. Mettiamo a vostra disposizione anche il testo in PDF con tutti gli allegati.
Indice:
CHE COS’È E COSA PREVEDE IL DEF 2024
Il DEF è il “Documento di Economia e Finanza” che viene stilato ogni anno dal Governo – entro la prima decade di aprile – al fine di presentare al Parlamento gli obiettivi di politica economica e le strategie per raggiungerli con l’elenco delle riforme previste. Un atto che, insieme alla NADEF e alle Linee Programmatiche è propedeutico all’individuazione delle politiche economiche e finanziarie di breve e lungo periodo.
L’approvazione del DEF 2024 è arrivata all’unanimità dal Consiglio dei Ministri in data 9 aprile 2024. Il testo dà il via alla trafila che, entro la fine dell’anno, porterà al via libera della Legge di Bilancio 2025. Per comprenderne i contenuti, però, è necessario precisare che gli scenari presentati nel documento sono distinti tra il quadro tendenziale, che incorpora le previsioni di finanza pubblica a legislazione vigente, e quello programmatico, che sconta gli effetti delle misure di finanza pubblica che il Governo intende adottare con il disegno di Legge di Bilancio.
Quest’anno però, in considerazione della necessità di attendere la conclusione dell’iter di approvazione delle nuove regole di programmazione economica dell’Unione Europea, che introducono il Piano fiscale strutturale di medio termine quale strumento per l’indicazione degli obiettivi di legislatura, il DEF non riporta il profilo programmatico.
La tempistica stabilita nelle norme transitorie prevede che il Piano sia approvato entro il 20 settembre 2024, intanto il Documento è al vaglio delle Camere che dovranno approvarlo. A legislazione vigente, dal Documento emerge che gli andamenti sono sostanzialmente in linea con il profilo programmatico della NADEF 2023 2024, salvo un piccolo calo della crescita del PIL stimaa (-0.2%). Il DEF contiene inoltre, il valore delle politiche invariate.
Vediamo insieme, per punti, cosa prevede il DEF 2024.
1) PIL A 1%, CALA LA CRESCITA STIMATA
Nel DEF 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri, la previsione per la crescita del PIL nel 2024 è stata ridotta al +1%, rispetto al +1,2% stimato nella NADEF 2023 2024. Poi, l’Esecutivo prevede un aumento del PIL del 1,2% nel 2025, in calo rispetto al +1,4% previsto nella NADEF, e una successiva riduzione al +1,1% nel 2026 (sebbene in miglioramento rispetto al +1,0% previsto nella nota di aggiornamento). La crescita nel 2027 è stimata al +0,9%.
Per quanto riguarda il rapporto deficit-PIL, è confermato al 4,3% per il 2024, lo stesso livello indicato nella NADEF 2023 2024. Nel 2025, si prevede un deficit al 3,7%, in lieve aumento rispetto al 3,6% previsto in precedenza, mentre nel 2026 si prevede un calo al 3% (rispetto al 2,9% nella nota di aggiornamento), per poi scendere al 2,2% nel 2027.
2) SALE IL DEBITO
Nel quadro delineato dal DEF 2024, il debito pubblico italiano è proiettato al 137,8% del PIL per l’anno in corso, aumentando poi al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026. Questo rappresenta un’inversione rispetto al percorso di riduzione indicato nella NADEF, specialmente considerando che nel 2023 il debito si era attestato al 137,3% del PIL, registrando un deciso calo secondo i dati dell’ISTAT.
3) OBIETTIVO TAGLIO CUNEO FISCALE ANCHE NEL 2025
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato nella conferenza post approvazione di voler replicare il taglio del cuneo fiscale anche nel 2025. Cioè, l’intenzione del Governo è di confermare il taglio del cuneo fiscale 2025 con le regole che sono già valide nel 2024 e spiegate in questa guida. Si tratterà dunque, sempre dell’esonero dei contributi invalidità, vecchiaia e superstiti o anche detto bonus lavoratori dipendenti. In Taglio Cuneo fiscale nel 2025 spieghiamo nel dettaglio quale sarà il futuro del taglio del cuneo fiscale nel 2025, stando alle attuali previsioni finanziarie.
4) NUOVI LIMITI AL SUPERBONUS
Il Ministro Giorgetti ha dichiarato anche che verranno presi in considerazione gli obiettivi programmatici della NADEF 2023 2024, inclusa la proiezione per il 2025 e il 2026 che include “tagli” al Superbonus. Se necessario, si interverrà ulteriormente sul Decreto agevolazioni fiscali edilizia 2024, attualmente in esame al Parlamento per limitare la misura, mantenere il percorso di deficit e rifinanziare la decontribuzione. Il problema, infatti, sta nei debiti derivanti dal Superbonus 2024, misura che ha già portato alla cancellazione e al sequestro di circa 16 miliardi di crediti. Infine, il n. 1 del MEF ha sottolineato che l’operazione di verifica dei crediti vantati presso lo Stato continuerà e sarà una delle parti cruciali delle verifiche fiscali previste per quest’anno.
5) PROROGA ALIQUOTE IRPEF
Il Governo ha confermato la proroga dell’IRPEF con le regole attuali anche per il 2025, come prevista dalla riforma fiscale 2024 e spiegata in questa guida. Si stima che siano necessari circa 20 miliardi di euro.
Il viceministro Maurizio Leo, però, ha dichiarato che per finanziare l’IRPEF a tre aliquote, il Governo dispone già di risorse. Sono quelle legate all’eliminazione dell’ACE e all’introduzione della Global Minimum Tax .
Ha aggiunto che il nostro Paese è in linea con l’intervento per la riduzione delle aliquote, avendo già a disposizione un serbatoio di risorse, ma è probabile che ci sia un divario da colmare con interventi come il concordato preventivo biennale previsto con il Decreto Accertamenti.
6) CONFERMATO IL PROGRAMMA DI PRIVATIZZAZIONE
Il Ministro Giorgetti ha confermato il programma di privatizzazioni per 20 miliardi di euro stabilito dal Governo, da realizzare entro tre anni. Ha descritto l’obiettivo come ambizioso ma realistico, sottolineando l’impegno a seguirlo attentamente. Infine, ha precisato che l’andamento del debito e la sua sostenibilità non sono strettamente legati al programma di privatizzazioni.
7) OBIETTIVO PENSIONI MINIME A 1.000 EURO
Nel DEF 2024, il Governo non ha definito gli obiettivi programmatici per la prossima Legge di Bilancio, compresi quelli riguardanti il sistema pensionistico. Tuttavia, alcune anticipazioni sono state fornite da esponenti della maggioranza, come l’obiettivo di aumentare le pensioni minime a mille euro, espresso dal Ministro Antonio Tajani.
Oltre a questa anticipazione, sulla riforma pensioni 2024 non è stato aggiunto altro. Non è dato ancora sapere quindi, cosa accadrà nel 2025 a Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Ma, vi terremo aggiornati.
VIDEO PRESENTAZIONE DEF 2024
Mettiamo a vostra disposizione il video di presentazione del DEF 2024, post approvazione:
IL TESTO INTEGRALE DEL DEF 2024
Mettiamo a vostra disposizione la nota stampa del 9 aprile 2024 sul Documento. Da leggere anche il testo integrale del DEF 2024 collegato al Bilancio 2025, che sarà approvato da Camera e Senato. Il testo è diviso in sezioni.
SEZIONE I
SEZIONE II
- Documento di Economia e Finanza – Analisi e tendenze della finanza pubblica;
- Documento di Economia e Finanza – Allegato alla sezione II – Analisi e tendenze della finanza pubblica – Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali.
SEZIONE III
- Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma;
- Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma – ATavole di approfondimento previste dalle Linee Guida della Commissione europea.
ALLEGATI
- Relazione del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. Stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
- Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica;
- Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate. L.196/2009, art.10 integrata dal D.Lgs.88/2011, art. 7;
- Relazione circa l’attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi L.244/2007, art.2, c.576;
- Le Spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province Autonome.
Infine si riporta la pagina ufficiale del Ministero dell’Economia e Finanza relativa al Documento raggiungibile a questo indirizzo.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Da leggere anche le novità sul Decreto PNRR 2024, sul Decreto Milleproroghe convertito in Legge e quelle sul DDL Semplificazioni 2024.
Poi, per restare informati sulle novità legislative, vi consigliamo di visitare questa pagina.
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