Obbligo mascherine al lavoro e nei negozi fino giugno, ecco il Protocollo

mascherine chirurgiche

Nel settore privato resta l’obbligo di mascherina al lavoro e nei negozi fino al 30 giugno 2022, questa è la decisione presa in accodo tra Governo e Sindacati.

Si fa un passo indietro e si torna alla linea di rigore del Ministro della Salute, che conferma nei luoghi di lavoro il precedente Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19. Quindi torna obbligatorio indossare le mascherine in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede il nuovo accordo tra Governo e parti sociali sull’obbligo mascherine al lavoro nel settore privato e nei negozi fino giugno.

TESTO PDF PROTOCOLLO

Il Governo e le Parti Sociali hanno firmato un’intesa di proroga dell’obbligo mascherine nei luoghi di lavoro fino al 30 giugno 2022. Quindi di fatto torna in vigore il Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 (Pdf 296 Kb) sottoscritto da Governo e parti sociali lo scorso 6 aprile 2021.

OBBLIGO MASCHERINE AL LAVORO E NEI NEGOZI FINO GIUGNO 2022

Nella riunione tra le parti sociali, l’INAIL, i Ministeri del Lavoro, Salute e dello Sviluppo Economico in data 4 maggio 2022 hanno prorogato fino al 30 giugno 2022 il Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19. L’intesa è stata raggiunta dopo l’ordinanza del 28 aprile 2022 del Ministero della Salute che vi spieghiamo in questo articolo, che aveva lasciato solo una “forte raccomandazione” rispetto all’uso delle mascherine sul lavoro, rimandando la decisione al confronto con le parti sindacali.

CHI DEVE RISPETTARE IL PROTOCOLLO

Devono rispettare il nuovo protocollo tutti i datori di lavoro privati e i dipendenti di attività produttive, industriali e commerciali sull’intero territorio nazionale.

COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO

Oltre all’uso obbligatorio delle mascherine in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, le misure chiave del Protocollo, in vigore fino al 30 giugno 2022, sono:

  • la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. Senza adeguati livelli di protezione vi sarà la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza;

  • l’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi;

  • Il datore di lavoro deve fornire i dispositivi di protezione individuale;

  • l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano;

  • occorre provvedere all’organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi, per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie;

  • l’azienda deve garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa e delle tastiere dei distributori di bevande e snack;

  • assicurare un piano di turnazione dei lavoratori dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;

  • utilizzare il lavoro agile e da remoto per tutte quelle attività che possono essere svolte in tale modalità, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione;

  • è obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.

CHI HA SIGLATO L’INTESA SULL’OBBLIGO MASCHERINE

A siglare l’intesa sono stati:

  • INAIL;
  • Ministero del Lavoro;
  • Associazioni del mondo datoriale;
  • Ministero della Salute;
  • Cgil;
  • Ministero dello Sviluppo Economico;
  • Cisl;
  • Uil;
  • Ugl;
  • Confindustria.

QUANTO DURA IL NUOVO OBBLIGO

La riunione tra parti sociali e Governo ha stabilito la proroga sull’obbligo mascherine sul luogo di lavoro fino al 30 giugno 2022. Poi, prima di quella data sono previste comunque un nuovo giro di tavoli e un’ulteriore consultazione che tengano conto dell’evoluzione della pandemia. Non appena vi saranno novità vi aggiorneremo.

NESSUN OBBLIGO MASCHERINE PER I LAVORATORI DELLA PA

Ricordiamo che la situazione DPI è differente nelle Pubbliche Amministrazioni. Nelle amministrazioni del settore pubblico il Governo ha deciso di non obbligare i lavoratori all’utilizzo della mascherina già dal 1° maggio, come si legge nella Circolare  del Dipartimento della Funzione Pubblica del 29 aprile 2022.

La Circolare stabilisce che l’utilizzo è raccomandato per il personale che:

  • si trovi a contatto con il pubblico (cosiddetto “sportello”) e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive;

  • svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti;

  • si trovi nel corso di riunioni in presenza o alle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (ad esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio);

  • condivide la stanza con personale cosiddetto “fragile”;

  • si trovi in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie;

  • in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si trovi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente;

  • si trovi negli ascensori.

L’uso della mascherina non è necessario invece, in caso di:

  • attività svolta all’aperto;
  • disponibilità di stanza singola per il dipendente;
  • ambienti ampi, anche comuni (ad esempio corridoi, scalinate) in cui non vi sia affollamento o si
    mantenga una distanza interpersonale congrua.

Ciascuna amministrazione dovrà quindi adottare le misure che ritiene più aderenti alle esigenze di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro. La valutazione va fatta tenendo ovviamente conto sia dell’evoluzione del contesto epidemiologico che delle prescrizioni di carattere sanitario eventualmente adottate, anche a livello locale, dalle competenti autorità.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid 19 (Pdf 296 Kb)

Circolare  del Dipartimento della Funzione Pubblica del 29 aprile 2022 (Pdf 133 Kb).

ALTRI AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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