Pensioni Quattordicesima 2023: quando arriva e a chi spetta

Quando arriva e a chi spetta l’aumento delle pensioni grazie alla Quattordicesima 2023

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Pensioni in aumento con la Quattordicesima 2023, versata ogni anno agli aventi diritto nel mese di luglio (o a dicembre), cui importi 2023 sono stati resi noti dall’INPS con apposito messaggio pubblicato il 12 giugno.

Si tratta di una quota aggiuntiva alla pensione corrisposta dall’INPS, ma riconosciuta solo ai soggetti in possesso di determinati requisiti.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo a chi spetta la Quattordicesima nel 2023, a quanto ammontano gli aumenti e come funzionano.

QUALI PENSIONATI HANNO DIRITTO ALLA QUATTORDICESIMA 2023

La Quattordicesima spetta ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (di 567,94 euro, che salgono a 576,45 euro con la rivalutazione straordinaria si raggiungono per gli infra75enni e 600 euro per gli ultra75enni). Vi rimandiamo al nostro articolo per approfondire come funziona la rivalutazione delle pensioni minime.

La normativa di riferimento, circa i requisiti di accesso anagrafici e contributivi, è contenuta nel messaggio n. 2549 del 20 giugno 2017, a cui hanno fatto seguito circolari e messaggi pubblicati dall’INPS, da ultimo il messaggio INPS n. 2178 del 12-06-2023 che ha definito il reddito annuo che da diritto al beneficio. Nello specifico, per il diritto al beneficio viene preso in considerazione il reddito annuo del richiedente, in relazione agli anni di contribuzione, che deve essere inferiore ai limiti indicati per il 2023.

La Quattordicesima non viene erogata per le seguenti prestazioni:

  • pensioni interessate da sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;
  • trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati;
  • pensioni della ex SPORTASS.

l credito per somma aggiuntiva per l’anno 2023 viene evidenziato con apposita voce nel cedolino di pensione. Le lettere di comunicazione relative al credito per somma aggiuntiva non saranno spedite in formato cartaceo. Il beneficiario viene informato con le seguenti modalità:

  • nella relativa sezione del modello “OBIS/M”;
  • con apposita comunicazione nell’area personale dell’interessato e con invio di una comunicazione e-mail al contatto telematico del pensionato, se disponibile;
  • sul cedolino, con apposita annotazione;
  • con invio di un messaggio SMS, in caso di contatto valido;
  • con invio di una notifica sull’app “IO”.

QUANDO VIENE PAGATA LA QUATTORDICESIMA 2023 E QUANDO ARRIVA

Con il messaggio INPS n. 2178 del 12-06-2023 è stato confermato il pagamento della Quattordicesima con la mensilità di luglio 2023. l’Istituto provvede d’ufficio a erogare la somma aggiuntiva per i soggetti per i quali nelle banche dati dell’Istituto sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione, per cui non serve presentare domanda.

Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2023 (pensioni gestite nei sistemi integrati) o dal 1° luglio 2023 (pensioni gestite nei sistemi della Gestione pubblica), la corresponsione è effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre 2023.

A seguito del trasferimento all’INPS, dal 1° luglio 2022, della funzione previdenziale svolta dall’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola” (INPGI) in regime sostitutivo delle corrispondenti forme di previdenza obbligatoria, dalla medesima data del 1° luglio 2022 il beneficio spetta anche ai titolari di pensioni ex INPGI in possesso dei requisiti previsti. Vi rimandiamo al nostro articolo per approfondire

In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi come, ad esempio, in caso di pensioni con decorrenza diversa dal 1° gennaio, ovvero di compimento del sessantaquattresimo anno di età nel corso dell’anno, il beneficio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagrafico. Quindi non sempre la quattordicesima corrisponde ad una mensilità aggiuntiva.

COS’È E COME FUNZIONA LA QUATTORDICESIMA

La somma aggiuntiva della Quattordicesima 2023 viene attribuita d’ufficio sulla mensilità di pensione di luglio ai soggetti che rientrano nei limiti reddituali stabiliti nel messaggio INPS n. 2178 del 12-06-2023 e che alla data del 30 giugno 2023, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni.

Nello stesso messaggio, l’INPS ha reso noti elenchi relativi a:

  • i soggetti ai quali è stata attribuita d’ufficio la Quattordicesima;

  • i soggetti ai quali non è stata attribuita la Quattordicesima, in quanto titolari di altro trattamento pensionistico presente nel Casellario centrale dei pensionati o per cause diverse, con l’indicazione della relativa motivazione.

LIMITI DI REDDITO

Il diritto alla Quattordicesima viene riconosciuto solo se il pensionato non supera determinati limiti di reddito, in relazione agli anni di contribuzione, resi noti per il 2023 dal messaggio INPS n. 2178 del 12-06-2023.

Si rammenta che dal 2017, a parità di contribuzione, gli importi vengono differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte o fino a 2 volte il trattamento minimo.

Il tetto massimo reddituale, oltre il quale il beneficio non spetta, viene incrementato dell’importo del beneficio, diverso per ciascuna fascia contributiva. Infatti, la c.d. clausola di salvaguardia prevede che, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte o a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo in parola viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Si riporta di seguito la tabella dei limiti reddituali per l’anno 2023.

Tabella INPS limiti reddituali quattordicesima 2023
Tabella INPS limiti reddituali quattordicesima 2023

Nel caso in cui il soggetto titolare di pensione abbia in corso una procedura di recupero per quattordicesima erogata negli anni precedenti e risultata non dovuta, in tutto o in parte a seguito delle verifiche reddituali a consuntivo, sulla Quattordicesima del 2023 viene recuperato, in tutto o in parte, il debito residuo.

I redditi di riferimento

I redditi di riferimento sono quelli trasmessi dagli interessati tramite domande web o inseriti dalle Strutture territoriali nell’applicativo on line. Per l’anno 2023 devono essere valutati i seguenti redditi:

  • in caso di prima concessione, tutti i redditi posseduti dal soggetto nell’anno 2023 (rientrano in tale casistica coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva);
  • nel caso di concessione successiva alla prima, i redditi conseguiti nel 2023 per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati, di cui al DPR 31 dicembre 1971, n. 1388, e successive modificazioni, nonché i redditi diversi da questi conseguiti nel 2022.

Per i redditi diversi da quelli da prestazione, in assenza delle informazioni relative agli anni 2023 o 2022, sono utilizzati i redditi degli anni precedenti, risalendo fino al 2019.

In assenza delle informazioni relative agli anni precedenti, per i redditi diversi da quelli da prestazione, vengono utilizzati invece i redditi dell’ultima campagna reddituale, ossia i redditi dell’anno. In assenza di tali redditi, la posizione non è elaborata e dovrà essere gestita a cura della Struttura territoriale.

A coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto da agosto (per la Gestione privata ed ex ENPALS) o da luglio a dicembre (per le pensioni della Gestione pubblica), la Quattordicesima sarà, come di consueto, attribuita d’ufficio con la rata di dicembre. Questo vale anche per i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso dell’anno, sempre a condizione che rientrino nei limiti reddituali

Coloro che non ricevano la Quattordicesima e ritengano di averne diritto possono, in ogni caso, presentare apposita domanda di ricostituzione on line. Si può fare attraverso il sito internet dell’INPS, accedendo con SPID, CNS o CIE (Carta di identità elettronica 3.0). In alternativa, i soggetti interessati possono rivolgersi agli Istituti di Patronato e ottenere assistenza.

CHI HA DIRITTO ALLA MAGGIORAZIONE DELLA PENSIONE

Gli importi in aumento delle pensioni grazie alla Quattordicesima 2023 si distinguono dalle maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023 per far fronte alla spinta inflazionistica, poiché a queste si andranno eventualmente ad aggiungere. Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida che riassume tutte le novità sui pagamenti maggiorati in arrivo a luglio. Mentre per capire meglio come funziona il calcolo delle maggiorazioni vi consigliamo la lettura del nostro articolo sulle pensioni minime.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi potrebbe interessare il nostro articolo su pensione Quota 103, nonché le nostre guide sul Ape Sociale e Opzione Donna. Vi rimandiamo anche al nostro articolo su aumenti pensioni 2023 con Decreto lavoro e DEF.

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di Federica P.
Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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