Il Governo ha stanziato i fondi per rifinanziare l’APE Sociale anche nel 2025.
La Legge di Bilancio 2025 riconferma l’anticipo pensionistico, ma non modifica i criteri d’accesso alla misura come l’età minima anagrafica e i requisiti richiesti, che variano in base ai soggetti e alle loro condizioni.
In generale, si può fare domanda una volta raggiunti almeno 63 anni e 5 mesi di età e un’anzianità contributiva tra i 28 e i 36 anni. Ad esempio, per alcuni lavoratori con mansioni gravose e per le donne con figli, il requisito contributivo è pari rispettivamente a 32 anni o a 28 anni.
In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato come funziona l’APE Sociale 2025, qual è l’importo dell’assegno.
Indice:
COS’È L’APE SOCIALE
L’APE Sociale è un anticipo della pensione a carico dello Stato italiano, che viene erogato dall’INPS. È a favore di specifiche categorie di persone che abbiano maturato, al momento della domanda, almeno 63 anni e 5 mesi di età e un’anzianità contributiva che può variare dai 28 ai 32 anni in presenza di particolari condizioni entro il 31 Dicembre 2025.
Si tratta di un vero e proprio accompagnamento alla pensione introdotto dalla Legge 11 Dicembre 2016, n. 232 – ecco perché “APE” che sta per “Anticipo PEnsionistico” – che, funge da prestazione ponte tra la maturazione dei requisiti per il suo riconoscimento e la maturazione per la pensione di vecchiaia o anticipata, a seconda dei casi.
È uno “strumento di flessibilità in uscita”, insieme al sistema della pensione “a quote”, quali Quota 103 e Opzione Donna.
A differenza della pensione anticipata ordinaria, l‘APE sociale permette di uscire dal lavoro prima ma non è una misura strutturale. Infatti, viene prorogata di anno in anno per evitare l’applicazione tout court della Legge Fornero. Serve ad aiutare determinati lavoratori anziani che, secondo le regole ordinarie, dovrebbero lavorare per altri anni.
APE SOCIALE 2025 CI SARÀ ANCORA, TUTTE LE NOVITÀ
L’APE Sociale con la Legge di Bilancio 2025, è stata confermata anche negli anni 2025, 2026, 2027 e 2028. Valgono le stesse regole d’accesso del 2024. Nello specifico poi, la Manovra all’articolo 24, commi 3 e 4, stabilisce che l’APE Sociale nel 2025:
- non è cumulabile con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui;
- deve essere rifinanziata con un incremento di 114 milioni di euro per l’anno 2025, 240 milioni di euro per l’anno 2026 e 208 milioni di euro per l’anno 2027. Stanziati anche 151 milioni di euro per l’anno 2028, 90 milioni di euro per l’anno 2029 e 35 milioni di euro per l’anno 2030.
Scopriamo nel dettaglio quali sono i requisiti per accedere alla misura nel 2025.
QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE L’APE SOCIALE NEL 2025
Hanno diritto all’anticipo pensionistico con l’APE sociale nel 2025 i soggetti in possesso di specifici requisiti anagrafici e contributivi che si trovano in almeno una delle seguenti condizioni:
- essere disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per: licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 Luglio 1966, n. 604, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato, a patto che nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto risultino periodi di lavoro dipendente pari ad almeno 18 mesi e un’anzianità contributiva di almeno 30 anni (o 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni, se sei donna);
- assistere da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e hai almeno 30 anni di anzianità contributiva (o 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni, se sei donna);
- aver svolto professioni cd. gravose, negli ultimi dieci anni e per almeno sette anni negli ultimi dieci oppure per almeno sei anni negli ultimi sette. In questa pagina l’elenco completo delle attività considerate tali.
I soggetti citati possono richiedere l’APE Sociale entro il 31 Dicembre di ogni anno fino al 2028, solo se hanno maturato i seguenti requisiti anagrafici e contributivi:
- almeno 63 anni e 5 mesi di età;
- almeno 36 anni di anzianità contributiva o, se ha svolto attività gravose, almeno 32 anni, 30 se si tratta di persone con una ridotta capacità lavorativa superiore o uguale al 74%. Bisogna tenere conto inoltre che: 1) per quanto riguarda le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti per l’accesso all’APE sociale, pari a 12 mesi per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni (cd. APE sociale donna già attiva nel 2024); 2) per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta il requisito dell’anzianità contributiva è di almeno 32 anni (anziché 36 anni);
- iscrizione all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti o alle forme sostitutive ed esclusive della medesima oppure alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della Legge n. 335 del 1995;
- non aver raggiunto l’età prevista per la pensione di vecchiaia e non aver conseguito la pensione anticipata o altri trattamenti pensionistici (come ad esempio, la pensione con Quota 103).
Chiariamo, dunque, che nel 2025 restano attive le regole già valide per il 2024. Infatti, la Legge di Bilancio 2024 e la riforma pensioni 2024 avevano modificato i requisiti di accesso, elevando l’età minima anagrafica a 63,5 anni (mentre negli anni precedenti bastavano 63 anni) e riducendo le categorie di lavoratori con mansioni gravose che hanno diritto al pensionamento anticipato. L’elenco delle mansioni ammesse, lo potete leggere in questa pagina.
Se dovessero esserci novità per l’APE Sociale per le pensioni 2025, nella versione definitiva della riforma pensioni 2025 (da approvare entro il 31 Dicembre 2024), vi terremo aggiornati. E per non perdere le novità, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram.
COME RICHIEDERE L’APE SOCIALE
L’anticipo pensionistico APE Sociale deve essere richiesto all’INPS, tramite apposita domanda online. Per presentare la domanda però, bisogna prima chiedere il riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio.
Contestualmente o nelle more dell’istruttoria della richiesta di riconoscimento delle condizioni di accesso all’indennità, se si è in possesso già dei requisiti previsti, si può fare la richiesta vera e propria di APE Sociale.
Entrambe le domande devono essere presentate per via telematica, attraverso l’area dei servizi online INPS. La domanda di verifica dei requisiti è accessibile da questa pagina mentre la presentazione della domanda vera e propria è accessibile da questa pagina. Qui bisogna cliccare su Utilizza il servizio ed effettuare l’accesso usando alternativamente le credenziali:
- SPID;
- CIE (carta identità elettronica);
- CNS (Carta nazionale dei servizi).
A questo punto sarà visibile il modello di domanda APE sociale da compilare online.
La domanda APE Sociale di riconoscimento delle condizioni di accesso può essere presentata sia dai soggetti che, nel corso degli anni e fino al 2028, maturano requisiti e condizioni per richiederla che da coloro che li hanno maturati negli anni precedenti e non hanno fatto domanda, se ancora li possiedono.
QUANDO FARE DOMANDA PER L’APE SOCIALE NEL 2025
I soggetti che soddisfano i requisiti per ottenere l’APE sociale nel 2025 possono presentare domanda entro il 31 Marzo 2025. Oppure, in deroga a quanto stabilito dal DPCM 88 del 2017, entro il 15 Luglio 2025. Quelli che non lo fanno in tempo, possono presentare l’istanza entro il 30 Novembre 2025. Ma, in questo caso, le domande saranno prese in considerazione solo se sono ancora disponibili le risorse finanziarie destinate a tale scopo.
Ma cosa succede a chi non rispetta i termini? Ebbene, chi non presenta la domanda per l’APE Sociale entro l’ultima scadenza del 30 Novembre, dovrà attendere l’anno successivo per presentare una nuova domanda.
COME FUNZIONA L’APE SOCIALE
L’APE Sociale funziona “a domanda”, ossia gli interessati possono presentare istanza di accesso alla misura all’INPS, se si trovano in una delle condizioni citate e se sono in possesso dei requisiti previsti dalla Legge.
Infatti, la misura consente a determinati lavoratori di ricevere un anticipo della pensione a spese dello Stato. Ciò a patto che i lavoratori abbiano almeno 63 anni e 5 mesi di età e aver maturato almeno tra i 28 e i 36 anni di contributi. Infatti come precedentemente illustrato, alcune categorie, possono accedere all’APE con requisiti contributivi ridotti.
Ad esempio, per un lavoratore servono almeno 36 anni di anzianità contributiva. Però, ne servono 32 di anni se si tratta di individui che hanno svolto attività gravose. Gli anni poi, sono 30 se si tratta di caregiver oppure persone con una ridotta capacità lavorativa superiore o uguale al 74%. Inoltre, per le donne è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti. La riduzione è pari a 12 mesi per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni, come spieghiamo in questa guida.
L’età minima per accedere all’APE sociale è invece uguale per uomini e donne, ed è pari a 63 anni e 5 mesi anche nel 2025.
Una volta presentata la domanda, poi, l’INPS verifica i requisiti e eroga il contributo agli aventi diritto. Come? Con rate mensili, per 12 mensilità, a favore dei beneficiari della prestazione. INPS eroga l’anticipo fino ad esaurimento delle risorse finanziarie destinate alla misura di anno in anno.
L’APE Sociale, chiariamolo, decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Viene concessa fino al raggiungimento dell’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia. Ovvero, fino al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato o conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.
IMPORTO APE SOCIALE NEL 2025
L’importo mensile per chi richiede e ottiene l’APE sociale corrisponde a quello della pensione calcolata al momento di raggiungimento dei requisiti. Ma ciò, solo se la pensione risulta essere inferiore a 1.500 euro. Ricordiamo, infatti, che l’anticipo pensionistico non può superare 1.500 euro.
L’agevolazione, pertanto, è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se questa è inferiore a 1.500 euro al mese. Oppure è pari a 1.500 euro se è pari o maggiore di questa cifra.
Inoltre, durante il godimento dell’indennità non spetta contribuzione figurativa né gli importi corrispettivi all’Assegno nucleo familiare. Poi l’APE cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti.
QUANTO SI PERDE ANDANDO IN PENSIONE CON L’APE SOCIALE
Andando in pensione con l’APE Sociale si perde una percentuale dell’assegno spettante.
Infatti, visto che l’APE Sociale stabilisce un tetto massimo che non può superare i 1.500 Euro al mese, chi potrebbe percepire una pensione più alta deve accontentarsi di un importo ridotto. L’importo ridotto sarà erogato fino al raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria (67 anni nel 2025). Per esempio, se una persona avesse accumulato i contributi per una pensione di 1.800 euro lordi al mese, con l’APE Sociale riceverebbe solo 1.500 euro, perdendo così 300 euro al mese.
A proposito di “taglio all’assegno”, va anche considerata la riduzione del periodo contributivo per chi accede alla misura. Ovvero, i contributi smettono di essere versati non appena si accede a questo anticipo pensionistico. E poiché la pensione viene calcolata in base ai contributi accumulati durante la carriera lavorativa, interrompere il versamento dei contributi porterà a una riduzione del montante contributivo.
Ciò significa una pensione mensile inferiore in futuro. A tal proposito, per capire meglio come funziona il passaggio e il calcolo degli importi, vi consigliamo di leggere la pensione di vecchiaia.
Per conoscere nel dettaglio qual è l’importo pensione spettante in un preciso momento, vi consigliamo la lettura della guida sul simulatore pensione PensAMi di INPS.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- La legge 11 Dicembre 2016, n. 232 introduce la misura;
- Tabella (Pdf 97 Kb) in vigore anche nel 2025 sui lavori gravosi;
- Testo integrale della Legge di Bilancio 2024 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 213 del 30 Dicembre 2023.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire l’argomento, vi consigliamo la nostra guida alle pensioni 2025, in attesa della versione definitiva della riforma pensioni 2025.
Tra gli anticipi pensionistici validi anche nel prossimo anno, poi, vi segnaliamo Opzione Donna e la pensione con Quota 103. Per capire meglio come potrebbero cambiare, vi consigliamo di leggere anche la guida sulla Legge di Bilancio 2025.
Inoltre, per conoscere tutte le novità per i pensionati, vi invitiamo a visitare questa sezione.
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Buongiorno, per presentare la domanda in tempo utile e evitare ritardi nell’erogazione del beneficio, ecco i passaggi da seguire:
1) Domanda di riconoscimento delle condizioni: Prima di tutto, deve presentare una domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape Sociale. Questa può essere inoltrata all’INPS entro il 31 marzo o entro il 15 luglio o, al più tardi, entro il 30 novembre dell’anno in cui vuole iniziare a ricevere l’Ape Sociale.
2) Domanda di accesso: Una volta ottenuto il riconoscimento delle condizioni, potrà presentare la domanda vera e propria per l’accesso all’Ape Sociale. È importante farlo dopo aver ricevuto il via libera dall’INPS.
Buongiorno, ho presentato nel mese di novembre 2020 domanda ape sociale, sono nata 1961 Agosto. Sono mamma di una ragazza con disabilità che novità mi date grazie!
Dovrebbe aver ricevuto una risposta da INPS o può verificare lo stato della sua domanda dalla sezione MYInps del sito Inps.it, accedendo con le sue credenziali SPID CIE o CNS.
INPS è l’unico che può darle risposte certe sull’ok alla sua richiesta.
Salve, sono attualmente in Naspi, ho 36 anni di contributi, 64 anni a Luglio e finisco di percepire la Naspi il 1 dicembre 2024, al 31/12/2024 dovrei avere i requisiti, la domanda può essere inoltrata già subito ho devo completare la Naspi? Grazie
In teoria deve prima completare la NASPI, cioè al completamento dei requisiti può presentare domanda. Ma, le consigliamo di consultare un esperto che le saprà dare certezza verificando dalla documentazione che lei fornirà, se è possibile presentare domanda prima, ossia entro la finestra del 15 novembre.