Preferenza di genere (S) nelle Graduatorie ATA Terza Fascia: cos’è e come funziona

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Cosa significa la sigla S per la preferenza di genere nelle graduatorie ATA di terza fascia?

Molti aspiranti stanno scrivendo alla nostra Redazione per chiedere come mai, pur non avendo inserito alcun titolo di preferenza nell’istanza per le graduatorie III fascia ATA valide per il triennio 2024 – 2027, nella graduatoria visualizzano “S” nella colonna “Indicatore di preferenze”.

Si tratta di un errore della scuola capofila che ha gestito la domanda o del sistema? La risposta è Ni.

In qualche caso potrebbe trattarsi effettivamente di un errore della segreteria scolastica o del sistema.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, si tratta di una voce aggiunta in automatico dal sistema di validazione delle istanze, per indicare la preferenza di genere.

Per aiutarvi a rispondere ai dubbi più frequenti sulla preferenza di genere, facciamo chiarezza di seguito su cos’è, come funziona e perchè viene inserita in automatico con la sigla S nelle graduatorie ATA di terza fascia.

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COS’È LA PREFERENZA DI GENERE NELLE GRADUATORIE ATA TERZA FASCIA

La riforma dei concorsi pubblici, in vigore dal 14 luglio 2023, ha introdotto specifiche disposizioni per i concorsi pubblici, al fine di garantire l’equilibrio di genere nelle Pubbliche Amministrazioni.

Tra queste rientra l’applicazione della preferenza quando, per un dato profilo, all’interno dell’Amministrazione che bandisce il concorso vi sia una differenza di rappresentatività superiore al 30%.

Cosa significa? Che gli uomini o le donne sono maggiormente rappresentati rispetto al genere opposto, ossia vi sono più uomini che donne o viceversa.

Tale misura è valida per tutte le procedure concorsuali bandite dalle PA, quindi anche per i concorsi scuola, compreso il concorso ATA terza fascia 2024.

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COME FUNZIONA LA PREFERENZA DI GENERE IN GRADUATORIA TERZA FASCIA ATA

In sostanza se, ad esempio, in una suola, per il profilo di assistente amministrativo (AA), risulta che gli uomini sono oltre il 70% e, quindi, le donne sono meno del 30%, le candidate inserite in graduatoria di terza fascia hanno diritto alla preferenza rispetto ai candidati di sesso maschile, perchè sotto rappresentate.

Viceversa se, ad esempio, per il profilo di collaboratore scolastico (CS), in una data scuola risulta una rappresentanza superiore al 70% del genere femminile e inferiore al 30% di quello maschile, vi sarà una preferenza per gli aspiranti uomini.

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COME VIENE ATTRIBUITA LA PREFERENZA DI GENERE NELLE GRADUATORIE

La preferenza di genere nelle graduatorie terza fascia ATA è attribuita direttamente dal sistema di validazione delle domande, mediante l’indicazione della sigla S nella colonna Indicatore di preferenze della graduatoria per il profilo di riferimento.

Dunque non rientra tra i titoli di preferenza per le graduatorie ATA di terza fascia che si potevano inserire manualmente durante la compilazione delle domande ATA III fascia, può essere determinata solo dal sistema.

Di conseguenza, è possibile trovare la sigla S (che sta per SI) in graduatoria nella sezione dedicata alle preferenze anche se non sono state inserite preferenze nell’istanza.

Va da sé che chi ha fatto domanda per più profili professionali del personale ATA potrebbe visualizzare la sigla S per le preferenze di genere nelle graduatorie ATA terza fascia solo per alcuni profili e/o istituzioni scolastiche.

Ad esempio potrebbe trovarla per il profilo di Collaboratore scolastico e non per quello di Operatore dei servizi agrari. Oppure potrebbe trovarla per il profilo di Assistente Amministrativo in una scuola di Torino e non in una scuola di Settimo Torinese. Questo perchè dipende sempre dalle percentuali di rappresentanza del genere maschile e femminile per il profilo e l’istituzione scolastica di riferimento.

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COSA FARE IN CASO DI DUBBI

Chi non ha inserito preferenze nella domanda per le graduatorie ATA terza fascia e trova comunque la sigla S in graduatoria può procedere nei seguenti modi:

– controllare su Istanze Online se tra i titoli di preferenza compare la dicitura preferenza di genere;


– contattare la scuola capofila per chiedere una verifica e chiarimenti;


– segnalare questa difformità presentando ricorso tramite PEC o posta elettronica normale alla scuola capofila entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria. Per tutti i dettagli su come fare potete leggere la nostra guida su come fare ricorso per le graduatorie ATA di terza fascia con Modello di reclamo da scaricare e utilizzare.

LA GUIDA SUL BANDO ATA TERZA FASCIA

Per tutte le informazioni sulle graduatorie terza fascia ATA 2024 2027 potete leggere questa guida completa sul concorso ATA terza fascia.

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ALTRE GUIDE UTILI

Vi consigliamo di leggere la guida sul significato delle sigle N, S, NA, ND nelle graduatorie ATA terza fascia, dove trovate la spiegazione di ciascuna sigla.

Rendiamo disponibile inoltre la nostra guida sull’iter di pubblicazione delle graduatorie di terza fascia ATA, dove trovate tutti i passaggi spiegati in modo semplice e chiaro.

Vi ricordiamo che chi ha effettuato l’inserimento o l’aggiornamento in graduatoria senza possedere la Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD), introdotta a partire da quest’anno tra i titoli di accesso a tutti i profili ATA, ad eccezione del collaboratore scolastico, ha un anno di tempo, fino al 30 aprile 2025, per conseguirla. A questo proposito, mettiamo a vostra disposizione l’approfondimento su come inserire la CIAD entro il 30 aprile 2025.

Può interessarvi leggere anche l’approfondimento su cosa fare se si è inserita una Certificazione CIAD non valida nella domanda per le graduatorie ATA, dove trovate anche consigli utili per riconoscere una CIAD valida, evitando possibili truffe.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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