Veneto, pubblicato Il Bando lavori di pubblica utilità per disoccupati e soggetti vulnerabili. È questo il primo step dedicato ai Comuni o Enti sovracomunali che dovranno intraprendere progetti dedicati a chi non ha un impiego o si trova in difficoltà economico sociale.
Il 25 ottobre 2022 la Regione ha approvato l’avviso pubblico che disciplina modalità e termini per la presentazione dei programmi con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro totali. I progetti verranno probabilmente avviati nei primi mesi del 2023.
In questa guida vi spieghiamo vi forniamo tutti i dettagli sul Bando lavori di pubblica utilità per disoccupati e soggetti vulnerabili in Veneto, a chi si rivolge esattamente e come funziona la misura.
VENETO, LAVORI PUBBLICA UTILITÀ DISOCCUPATI E VULNERABILI: BANDO
Con la Delibera n. 1320 del 25 ottobre 2022, la Regione del Veneto ha approvato l’avviso pubblico e la direttiva che disciplinano modalità e termini per la presentazione di progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva a favore di disoccupati e soggetti svantaggiati esclusi dal mercato del lavoro. Le proposte progettuali possono essere presentate alternativamente da Comuni e loro forme associative, Enti strumentali o società da essi partecipate, nonché Enti accreditati iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati ai Servizi per il Lavoro. L’avviso intende promuovere l’attivazione sociale e lavorativa e vuole favorire l’integrazione e la partecipazione attiva delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale. Al contempo, l’Ente vuole incrementare e migliorare il raccordo tra i servizi per la presa in carico integrata della persona.
Il Bando, a valere sulle risorse del PR FSE+ 2021 – 2027 che conta fino a 5 milioni di euro, ha come destinatari finali disoccupati e soggetti svantaggiati. In sostanza, gli Enti territoriali insieme a partner privati predisporranno i progetti specifici a cui disoccupati e lavoratori svantaggiati potranno partecipare. Il primo step termina il 12 dicembre 2022 che è la scadenza per la presentazione dei progetti dei Comuni alla Regione. Presumibilmente nei primi mesi del 2023 partiranno le attività, su cui vi aggiorneremo. Ma vediamo tutti i dettagli.
A CHI SI RIVOLGE IL BANDO
Al fine di perseguire la logica del lavoro in rete, i progetti del bando Veneto per i lavori di pubblica utilità devono essere presentati da un partenariato pubblico – privato, pena l’inammissibilità della proposta. Si tratta dei soggetti che, se ammessi ai finanziamenti, si occuperanno di attuare i progetti di pubblica utilità. Possono presentare domanda di proposte per i progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva:
- Comuni e loro forme associative, Enti strumentali o società da essi partecipate;
- Enti accreditati iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati ai Servizi per il Lavoro.
Comuni e Enti possono individuare i soggetti partner privati con procedure ad evidenza pubblica. Ciascun Comune (o sua forma associativa, Enti strumentali o società da essi partecipate) può partecipare ad un solo progetto come soggetto proponente o come partner.
DESTINATARI DEI PROGETTI DI PUBBLICA UTILITÀ
Sono destinatari dei progetti di pubblica utilità che gli Enti realizzeranno, i soggetti con residenza o domicilio temporaneo in un Comune del Veneto, disoccupati, con età maggiore o uguale a 30 anni, che rientrano in almeno una delle due seguenti categorie:
- disoccupati di lunga durata privi o sprovvisti della copertura degli ammortizzatori sociali, così come di trattamento pensionistico, iscritti al Centro per l’impiego, alla ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi;
- soggetti maggiormente vulnerabili, quali persone con disabilità, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della Legge 68 del 1999;
- persone svantaggiate, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della Legge n. 381 del 1991;
- vittime di violenza o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione;
- beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria;
- persone appartenenti a minoranze e gruppi emarginati, quali i rom;
- altri soggetti presi in carico dai servizi sociali, a prescindere dalla durata della disoccupazione.
Si precisa che è consentita la partecipazione anche ai percettori di Reddito di Cittadinanza, purché in possesso dei requisiti citati. Sono ammessi alle selezioni anche i destinatari del Bando inclusione sociale della Regione Veneto, di cui alla Delibera di Giunta n. 16 del 12 gennaio 2021, che hanno concluso l’esperienza progettuale. In graduatoria, qualora risultassero idonei, dovranno essere inseriti dopo i candidati idonei che non hanno partecipato a tale bando.
Non sono accoglibili le domande di partecipazione da parte di soggetti che risultino già destinatari di altri progetti finanziati dal PR Veneto FSE+ 2021-2027 o di altri progetti di Politica Attiva del Lavoro (PAL) realizzati dalla Regione del Veneto, incluso il programma GOL. Ciascun destinatario può partecipare esclusivamente alle selezioni per il proprio Comune di residenza o di domicilio temporaneo.
COSA FINANZIA IL BANDO VENETO LAVORI PUBBLICA UTILITÀ
In sostanza, l’attuale bando Regione Veneto per i lavori di pubblica utilità finanzia:
- l’erogazione di una misura di politica attiva del lavoro, composta da un’esperienza di lavoro di pubblica utilità negli ambiti stabiliti da questa tabella. L’avviso finanzia, con una somma forfettaria, un contributo di 6.000 euro per ogni destinatario assunto con solo contratto di lavoro di durata massima di 180 giorni per un totale di 520 ore, con un impegno orario settimanale variabile da un minimo di 20 ore a un massimo di 40 ore;
- un insieme di servizi individuali di orientamento e di accompagnamento. Ovvero, orientamento di base, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale, ma anche empowerment e supporto individuale, orientamento individualizzato ed analisi degli eventuali fabbisogni (sociali, formativi, lavorativi). Inoltre, il bando finanzia anche l’accompagnamento e il tutorato ai lavori di pubblica utilità, nonché la ricerca attiva di lavoro;
- voucher di conciliazione per i lavori di pubblica utilità dell’importo di 100 euro per la frequenza alle attività previste da progetto.
Gli Enti che presentano le proposte progettuali potranno ricevere fondi anche per i cosiddetti “incontri di rete”. Tali incontri hanno lo scopo di sostenere lo sviluppo della rete favorendo l’integrazione tra gli operatori pubblici e privati coinvolti nel progetto. Sono riconosciute fino a 10 ore complessive, per un massimo di 15 partecipanti, per un costo orario di 15 euro a partecipante. Gli incontri sono coordinati dal capofila del progetto.
COME FUNZIONA IL BANDO
Come anticipato, il Bando in questione permette agli Enti aventi diritto di presentare specifiche proposte progettuali. La Regione,, dopo aver valutato le proposte, dovrà finanziare i progetti ammessi presentati entro il limite delle risorse, pari a 5 milioni di euro. I progetti, che molto probabilmente avranno inizio nel 2023, dureranno al massimo 12 mesi.
In estrema sintesi, questi sono le fasi che renderanno operativi i progetti per lavori di pubblica utilità:
- progettazione, ovvero l’ideazione ed elaborazione della proposta progettuale da parte dei soggetti proponenti, selezione dei partner e sottoscrizione, da parte loro, del modulo di adesione in partenariato;
- attivazione mediante candidatura del progetto e conseguente istruttoria di valutazione della proposta di progetto da parte della Regione con eventuale ammissione ai finanziamenti;
- selezione dei destinatari. In questa fase avviene la pubblicizzazione del progetto, raccolta delle candidature, selezione dei destinatari nel rispetto dei principi generali dell’attività amministrativa, stesura del verbale di selezione. È in questa fase che, poi, i cittadini interessati e in possesso dei requisiti potranno presentare domande. Sull’apertura dello sportello di riferimento, è consigliabile contattare il proprio Comune di residenza o domicilio;
- avvio del progetto a seguito dell’assolvimento degli adempimenti formali (atto di adesione), caricamento documentazione utile sul portale di gestione regionale (avviso pubblico e verbale di selezione dei destinatari) e avvio del progetto, con il Colloquio di informazione e accoglienza.
COME PRESENTARE DOMANDA
Come anticipato, il bando attualmente aperto dalla Regione Veneto per i lavori di pubblica utilità si rivolge agli Enti che devono stilare e organizzare i progetti. I disoccupati e i soggetti svantaggiati, destinatari finali della misura, che vogliono partecipare a questa iniziativa dovranno presentare domanda non appena sarà pubblicato il relativo bando sul sito internet del loro Comune di residenza o domicilio.
BANDO REGIONE VENETO PROGETTI PUBBLICA UTILITÀ
Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale del bando 2022 2023 (Pdf 517 Kb) della Regione Veneto per i progetti di pubblica utilità rivolti a disoccupati e svantaggiati dedicato, in questa prima parte, a Comuni e Enti accreditati. Non appena saranno disponibili gli avvisi comunali per i cittadini nell’ambito di questo progetto, vi aggiorneremo.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Se volete conoscere altri aiuti nazionali per i disoccupati, vi invitiamo a leggere il nostro articolo sul Fondo nuove competenze, quello sul Piano Neet e l’approfondimento sul Programma GOL.
Per conoscere altri aiuti, bonus e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. Vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.
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