Previste più assunzioni nelle Province e nelle Città Metropolitane, al via il potenziamento degli organici di questi Enti locali grazie al nuovo Decreto che modifica soglie e limiti a partire dal 2022.
Il testo infatti, prevede un maggior numero di assunzioni e individua, sulla base di determinati parametri finanziari, le percentuali massime annuali di incremento della spesa per il personale a tempo indeterminato nelle Province e nelle Città Metropolitane (ad esclusione di Palermo, Messina e Catania), cambiando la vecchia normativa basata sul turn over.
Scopriamo insieme cosa prevede il Decreto assunzioni per le Province e Città Metropolitane, quali sono i nuovi criteri e limiti per assumere negli Enti pubblici e cosa cambia con la nuova normativa.
ASSUNZIONI NELLE PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE, COSA PREVEDE IL NUOVO DECRETO
Il Decreto interministeriale 11 gennaio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2022 cambia il meccanismo di assunzioni nelle Province e Città Metropolitane italiane. Il testo attua le disposizioni di cui all’articolo 33, comma 1-bis, del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58.
In pratica, fino al 31 dicembre 2021, tali Enti per assumere a tempo indeterminato, dovevano sottostare al turn over. Invece, il nuovo Decreto dispone il superamento della regola del turn over. Ovvero, non vale più la norma della capacità assunzionale determinata esclusivamente sulla base delle risorse finanziarie che si liberano a causa delle cessazioni di personale (chi va in pensione). Dal 1° gennaio 2022 vi è l’introduzione della regola della sostenibilità finanziaria. Parliamo cioè di una capacità assunzionale determinata in base al rapporto tra spesa di personale ed entrate correnti.
È bene poi chiarire che il nuovo Decreto non si applicherà alle Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina, a causa della differente legislazione regionale sul ridimensionamento degli organici, che quindi continueranno ad applicare la regola del turn over. Vediamo insieme quali sono i nuovi criteri per le assunzioni nelle Province e Città Metropolitane.
NUOVI CRITERI PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NELLE PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE
Il Decreto assunzioni 2022 innanzitutto differenzia gli Enti interessati per fascia demografica. Successivamente, il Legislatore stabilisce i valori soglia del rapporto tra spesa complessiva per tutto il personale, al lordo degli oneri a carico dell’amministrazione, e la media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati. Tale media si calcola al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato in Bilancio di previsione.
Il Decreto inoltre, individua le percentuali massime annuali di incremento della spesa di personale a tempo indeterminato per le Province e Città Metropolitane che si collocano al di sotto dei calcolati valori soglia. Tali novità valgono a partire dal 1° gennaio 2022.
Nel testo, si determinano dunque, per le Province e Città Metropolitane (escluse Palermo, Messina e Catania):
- soglie massime di spesa per il personale;
- percentuale massima di incremento del personale.
Vediamo nel dettaglio quali sono.
1) SOGLIE MASSIME DI SPESA PER IL PERSONALE
Il Decreto stabilisce la soglia di massima del rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti per le Province e Città Metropolitane. Nello specifico, il valore di tale soglia per le Province:
- con meno di 250.000 abitanti, è pari al 20,8%;
- da 250.000 a 349.999 abitanti, è pari al 19,1%;
- a partire da 350.000 a 449.999 abitanti, è pari al 19,1%;
- da 450.000 a 699.999 abitanti, è pari al 19,7%;
- con 700.000 abitanti e oltre, è pari al 13,9%.
Invece, i valori soglia del rapporto della spesa del personale delle Città Metropolitane rispetto alle entrate correnti, suddivisisi per fasce demografiche, sono i seguenti:
- con meno di 750.000 abitanti, è pari al 25,3%;
- da 750.000 a 1.499.999 abitanti, è pari al 14,2%;
- con 1.500.000 abitanti e oltre, è pari al 16,2%.
2) PERCENTUALE MASSIMA DI INCREMENTO DEL PERSONALE
Dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2024 le Province e le Città metropolitane (escluse Palermo, Messina e Catania) possono incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2019, in misura non superiore al:
- 22% nel 2022;
- 24% nel 2023;
- 25% nel 2024.
Ciò, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell’equilibrio di Bilancio asseverato dall’organo di revisione. Va rispettato anche il valore soglia indicato dal Decreto e spiegato nel paragrafo precedente.
È prevista in alternativa, qualora più conveniente, la possibilità di cumulare le capacità assunzionali da turn over non utilizzate degli ultimi 5 anni (cosiddetti “resti assunzionali”). Le Città Metropolitane o Province che dovessero trovarsi al di sopra di tale valore soglia, dovranno invece adottare un percorso di graduale riduzione annuale di tale rapporto fino al conseguimento nell’anno 2025 del predetto valore soglia, anche applicando un turn over inferiore al 100%.
A decorrere dal 2025, le Province e le Città metropolitane in cui il rapporto fra spesa del personale e le entrate correnti, risulta superiore al valore soglia illustrato, applicano un turn over pari al 30 % fino al conseguimento di tale valore soglia.
LA FASE TRANSITORIA E LA VALIDITÀ DELLE PROCEDURE ASSUNZIONALI AVVIATE
Il Decreto assunzioni per le Province e le Città metropolitane dispone che le nuove regole sugli inserimenti di personale si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2022. Visto che però è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, successivamente a tale data, in applicazione del principio “tempus regit actum”, le procedure assunzionali avviate dalle Città metropolitane sulla base del piano dei fabbisogni 2022 2024 – annualità 2022, eventualmente già approvate, possono comunque essere portate a conclusione. Le Città metropolitane avranno cura di aggiornare il Piano triennale dei fabbisogni di personale alla nuova disciplina sulla determinazione della capacità assunzionale introdotta dal Decreto.
I parametri individuati dal nuovo Decreto assunzioni possono essere aggiornati ogni 5 anni dal Ministro della Pubblica Amministrazione, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze ed il Ministro dell’Interno, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Secondo il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, la nuova norma rappresenta una boccata d’ossigeno attesa dal 2019 per le PA locali. A questo provvedimento, si aggiungono le novità sui nuovi concorsi pubblici che trovate in questa pagina e le assunzioni previste dal Decreto Milleproroghe convertito in legge che potete leggere in questo articolo.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto 11 gennaio 2022 (Pdf 94 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2022.
ALTRI APPROFONDIMENTI E COME RESTARE AGGIORNATI
Vi invitiamo a leggere l’approfondimento su tutte le novità per i concorsi pubblici e le assunzioni previste con il Decreto Milleproroghe 2022. Per conoscere tutte le nuove selezioni pubbliche aperte per lavorare nella PA vi consigliamo di visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici. Inoltre per scoprire altre interessanti novità legislative vi invitiamo a visitare questa pagina. Se volete restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima.
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