Aumento stipendio dipendenti PA del 3,15%, ma solo per alcuni: a chi spetta e gli esclusi

Con il Decreto PA 2025 è stato creato un fondo ad hoc per assicurare un aumento dello stipendio del 3,15% ai dipendenti delle Pubblica Amministrazione

stipendi, stipendio

È stato creato un fondo ad hoc per assicurare un aumento dello stipendio ai dipendenti delle PA.

In particolare, con il decreto PA 2025 sono stati stanziati 190 milioni di euro, destinati a rinnovare i contratti per il personale degli Enti Centrali.

Secondo le stime ARAN l’incremento è del 3,15%, ma non tutti i lavoratori pubblici lo riceveranno.

In questo articolo vi spiegheremo nel dettaglio per chi aumenta lo stipendio e chi invece rimane escluso.

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A QUALI DIPENDENTI PA SPETTA L’AUMENTO DELLO STIPENDIO

Secondo quanto previsto dal Decreto PA 2025, i dipendenti dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei ministri sono i destinatari dell’incremento retributivo del 3,15%.

Attenzione però, il decreto non parla esplicitamente di aumento salariale, ma ha creato un fondo ad hoc, stanziando 190 milioni di euro destinati a rinnovare i contratti per il personale di questi Enti Centrali e riconoscere i relativi aumenti. Sarà poi l’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) a gestire l’allocazione delle risorse.

A tal proposito, l’Agenzia ha già fornito il 25 Marzo 2025 le stime alle commissioni Lavoro e Affari Costituzionali della Camera, prevedendo – in base ai fondi disponibili – un aumento medio per i dipendenti delle amministrazioni centrali fino al 3,15%.

Purtroppo non tutti ne beneficeranno. Vediamo quindi chi resta escluso.

I DIPENDENTI PA ESCLUSI

L’aumento dello stipendio previsto grazie ai fondi del Decreto PA 2025 stanziati per i rinnovi dei CCNl degli Enti Centrali non riguarda tutti i dipendenti pubblici. I lavoratori degli Enti Locali, infatti, rischiano di essere penalizzati, vedendosi esclusi da questo aumento salariale.

L’incremento del 3,15%, seppur contenuto, andrà ad ampliare ulteriormente la differenza retributiva tra le amministrazioni centrali e quelle locali, che è già consistente.

Per contrastare questo fenomeno e ridurre il gap retributivo tra i vari comparti della PA, il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, ha quindi chiesto di eliminare il tetto per il trattamento accessorio, che limita la possibilità per gli enti locali di offrire somme accessorie ai propri dipendenti, come straordinari o retribuzione per ferie non godute. Superare questa limitazione potrebbe garantire una maggiore retribuzione a chi lavora per le amministrazioni locali.

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GUIDA AL DECRETO PA 2025

Per approfondire tutte le novità che riguardano i lavoratori della Pubblica Amministrazione, vi consigliamo di leggere la nostra guida al Decreto PA 2025, dove vi spieghiamo nel dettaglio cosa cambia. Previste nuove regole anche per la mobilità nella Pubblica Amministrazione.

Vi segnaliamo poi il nuovo percorso basato su merito e anzianità per fare carriera come dirigente pubblico.

Interessante infine il nostro approfondimento sull’indennità di amministrazione dei ministeri nel 2025, con tabelle e aumenti da consultare.

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