Bonus 150 euro: a chi spetta, quando e come ottenerlo

Tutti i dettagli sul bonus 150 euro istituito dal Decreto Aiuti Ter e in arrivo a novembre: ecco come funziona, requisiti e come richiedere l’indennità una tantum

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Arrivano le istruzioni e il calendario dei pagamenti INPS per il bonus 150 euro, ad integrazione del bonus 200 euro, destinato a chi percepisce redditi fino a 20.000 euro lordi annui o chi rientra in determinate categorie (es. disoccupati o percettori di Rdc) per una platea di 22 milioni di persone.

La misura, del valore di circa 3 miliardi di euro, riguarda lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, invalidi, disoccupati e percettori di Reddito di Cittadinanza e le modalità di corresponsione cambiano in base alla categoria di appartenenza.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato a chi spetta il bonus 150 euro, come funziona e come fare per richiederlo.

BONUS 150 EURO, COS’È

Il bonus 150 euro è un’indennità una tantum elargita a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e invalidi con redditi entro i 20.000 euro lordi annui (come per il bonus 200 euro non viene considerato l’ISEE ma il reddito annuo percepito nel 2021). Inclusi anche disoccupati e beneficiari di reddito di cittadinanza in presenza di determinati requisiti.

Viene erogato direttamente in busta paga o mediante INPS ed Enti di previdenza. Istituito sulla scia del bonus 200 euro che vi spieghiamo in questa guida, integra la prima tranche di aiuto per sostenere famiglie meno abbienti e aiutarle a far fronte ai rincari di luce e gas e all’aumento dell’inflazione. Il bonus istituito dal Decreto Aiuti Ter dovrebbe interessare circa 22 milioni di persone per uno stanziamento totale di circa 3 miliardi di euro per l’anno 2022. ’INPS, prima con la Circolare n° 116 del 17-10-2022 ha chiarito gli aspetti operativi per il bonus 150 euro ai dipendenti, come vi spieghiamo in questo articolo, e poi si è dedicato a tutte le altre categorie nella Circolare n° 127 del 16-11-2022. Vediamo a chi spetta e come funziona.

A CHI SPETTA IL BONUS 150 EURO

Il bonus 150 euro è destinato ad una platea vastissima di cittadini in cui rientrano:

  • lavoratori dipendenti pubblici e privati;
  • pensionati;
  • lavoratori domestici;
  • percettori di Reddito di Cittadinanza;
  • lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo;
  • incaricati di vendite a domicilio;
  • lavoratori autonomi e liberi professionisti;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • disoccupati percettori di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola;
  • collaboratori sportivi;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca.

REQUISITI

Il Decreto Aiuti Ter specifica parte dei requisiti necessari per ottenere il bonus 150 euro per le diverse categorie di soggetti, ovvero:

  • per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato: il bonus 150 euro spetta a tutti coloro che hanno una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro (20.000 euro annui). Come precisato dall’INPS nella Circolare n° 116 del 17-10-2022 l’indennità è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore sia interessato da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’INPS e spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro.

  • per i pensionati: essere titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 (nel Decreto Aiuti convertito in Legge il requisito era “entro il 30 giugno”). In questo caso il requisito è un reddito personale assoggettabile a IRPEF (al netto dei contributi previdenziali e assistenziali) non superiore a 20.000 euro. La Circolare n° 127 del 16-11-2022 chiarisce che l’indennità viene corrisposta esclusivamente ai soggetti che risultino residenti in Italia alla data del 1° novembre 2022;

  • per i disoccupati: aver percepito le prestazioni di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola a novembre 2022;

  • per i lavoratrici e lavoratori domestici: aver ricevuto il bonus 200 euro del Decreto Aiuti e avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti Ter. La Circolare n° 127 del 16-11-2022 specifica che l’indennità è erogata d’ufficio dall’INPS ai soggetti assicurati presso la Gestione dei lavoratori domestici dell’INPS, appartenenti alle categorie individuate dal vigente CCNL che prevede le funzioni prevalenti dei collaboratori familiari e degli assistenti alla persona non autosufficiente;

  • per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.): avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti), essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 20.000 euro;

  • per lavoratori intermittenti e stagionali: aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate e avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro;

  • per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo: essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e aver versato almeno 50 contributi giornalieri. Inoltre devono avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro per il 2021;

  • per i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie: essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera). Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile. Inoltre devono essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio;

  • per gli autonomi e i professionisti con partita IVA: l’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti convertito e in via di erogazione, come vi spieghiamo in questo articolo, è incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, tali lavoratori abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;

  • per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport: essere stati già beneficiari dell’indennità per l’emergenza Covid del Decreto Sostegni bis (Bonus 2400 euro INPS);

  • per gli incaricati alle vendite a domicilio: avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro, essere titolari di partita IVA attiva ed essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio;

  • per gli assegnisti e i dottorandi di ricerca: avere contratti attivi al 18 maggio 2022, essere iscritti alla gestione separata INPS, non essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e non essere titolari di pensione;

  • per i percettori di Reddito di Cittadinanza: non aver percepito il bonus 150 euro come altra categoria di soggetti.

A QUANTO AMMONTA

L’importo della nuova indennità istituita dal Decreto Aiuti Ter è uguale per tutti gli aventi diritto ed è pari a 150 euro.

COME FUNZIONA IL BONUS 150 EURO

Il nuovo bonus 150 euro funziona in maniera simile al bonus 200 euro. È un’indennità una tantum, ossia ogni soggetto può percepirla una sola volta, e detiene le seguenti caratteristiche:

  • non costituisce reddito ai fini fiscali;
  • non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile;
  • non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

Le modalità di erogazione cambiano in base alla categoria di appartenenza. Vediamo i dettagli:

  • direttamente con la pensione di novembre 2022 quando a beneficiarne è un pensionato;

  • nella busta paga di novembre 2022 se si tratta di un lavoratore dipendente;

  • a seguito di apposita domanda nel caso dei co.co.co., assegnisti, dottorandi, lavoratori autonomi con o senza partita IVA;

  • con un ricarico sull’indennità NASPI, DIS-COLL o disoccupazione agricola in caso di disoccupati;

  • d’ufficio per i beneficiari dell’indennità Covid, i lavoratori domestici, intermittenti, autonomi occasionali, incaricati alle vendite a domicilio, dipendenti a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; dello spettacolo con un minimo di contributi versati che hanno già ricevuto il bonus 200 euro. Lo riceveranno tramite bonifico bancario o postale, accredito su libretto postale o bonifico domiciliato o anche in contanti presso lo sportello delle Poste in base a quanto a suo tempo indicato ai fini dell’erogazione dell’indennità una tantum da 200 euro;

  • con un’integrazione del sussidio di novembre quando riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza.

Le modalità dettagliate di corresponsione del bonus 150 euro sono state fornite dall’INPS con la  Circolare n° 127 del 16-11-2022. Invece per i dipendenti era stata pubblicata la Circolare INPS n° 116 del 17-10-2022 e da Sport e Salute S.p.a. dovrebbe arrivare a breve il vademecum sulle modalità di erogazione del bonus per le categorie interessate.

QUANDO È PAGATO IL BONUS 150 EURO

Il bonus 150 euro è pagato nel mese di novembre 2022 ai:

  • lavoratori dipendenti;
  • nuclei beneficiari di Rdc;
  • titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione;
  • lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro.

I lavoratori appartenenti alle altre categorie ricevono il bonus a febbraio 2023. Si tratta di:

  • Co.Co.Co., assegnisti, dottorandi in possesso dei requisiti;
  • autonomi senza partita IVA;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate e lavoratori lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati;
  • titolari nel mese di novembre 2022 delle prestazioni NASpI, DIS-COLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, per la platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021, per i già beneficiari delle indennità COVID-19 e per i lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari delle indennità 200 euro. Per queste categorie, il pagamento avverrà nel mese di febbraio 2023, successivamente all’invio, da parte dei datori di lavoro, delle denunce UniEmens relative alle retribuzioni di novembre 2022.

Anche autonomi con partita IVA, riceveranno il bonus in ritardo a partire da dicembre 2022, come vi spieghiamo in questa guida. Per i professionisti con partita IVA iscritti alla Gestione Separata o alle casse private arriverà un’unica somma pari a 350 euro (200 + 150) che potrebbe arrivare in una sola soluzione a dicembre, sempre che vengano rispettati i requisiti reddituali per entrambe le tranche (35.000 euro per il bonus 200 euro e 20.000 per il bonus 150 euro).

A proposito di questi lavoratori, la Circolare n° 127 del 16-11-2022 specifica che l’attuale normativa produce un possibile sdoppiamento del bonus per alcune categorie. Infatti, la Circolare INPS sottolinea che il Decreto Aiuti convertito in Legge stabilisce che il bonus 200 erogato a professionisti e autonomi è incompatibile con quello previsto per altre categorie.

Invece, il Decreto Aiuti Ter non precisa questa incompatibilità. Dunque, per professionisti e autonomi, l’INPS pagherà il bonus 200 euro maggiorato del bonus 150 euro (350 euro in totale) in un’unica soluzione e poi i 150 euro dell’indennità se in possesso di altri requisiti per disoccupati, co.co.co, stagionali, occasionali, venditori a domicilio. Tale norma potrebbe essere presto oggetto di precisazioni ministeriali.

COME RICHIEDERE IL BONUS 150 EURO

Per le categorie che devono presentare un’apposita domanda online all’INPS, per ottenere il bonus, la Circolare n° 127 del 16-11-2022 chiarisce quali sono le modalità operative. Le domande dovranno essere presentate tramite i canali telematici dell’INPS per cui le credenziali di accesso ai servizi sono le seguenti:

  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

In alternativa al portale web, le indennità da 150 euro possono essere richieste tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Per coloro che non sono in possesso di nessuna delle anzidette credenziali, è possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.

1) SCADENZA

La domanda può essere presentata dai lavoratori interessati fino al 31 gennaio 2023.

2) ISTRUZIONI PER ACCEDERE ALLA DOMANDA

La domanda è disponibile accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile dalla home page del sito web INPS. Basterà seguire il il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Una volta autenticati sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle dettagliate nella Circolare n° 127 del 16-11-2022.

Una volta presentata la domanda, sarà possibile accedere alle ricevute e ai documenti prodotti dal sistema, monitorare lo stato di lavorazione della domanda e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento, ove necessario.

LE RISORSE

Per il bonus 150 euro, il Governo nel Decreto Aiuti Ter ha stanziato circa 3 miliardi di euro così suddivisi:

  • 1 miliardo di euro per i lavoratori dipendenti pubblici e privati;
  • 1,245 miliardi di euro per i pensionati;
  • 232,5 milioni di euro nel 2022 e 371,7 milioni di euro nel 2023 per lavoratori domestici, chi percepisce indennità di disoccupazione agricola, co.co.co, dottorandi e assegnisti, lavoratori di Sport e Salute spa, lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, dello spettacolo e nuclei familiari beneficiari del Reddito di Cittadinanza;
  • 412,5 milioni di euro per gli autonomi.

Nella parte IV, paragrafo 2 della Circolare n° 127 del 16-11-2022 sono anche chiarite le istruzioni finanziario contabili per i datori di lavoro.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

Testo definitivo del Decreto Aiuti Ter pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.223 del 23-9-2022 (Pdf 400 Kb);

Circolare INPS n° 116 del 17-10-2022 (Pdf 193 Kb);

Circolare INPS n° 127 del 16-11-2022 (Pdf 362 Kb).

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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