Bonus 150 euro per dipendenti: a chi spetta e come ottenerlo

La guida sui requisiti, su come funziona e come ottenere il bonus aggiuntivo di 150 euro quando a beneficiarne sono lavoratori dipendenti

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Arriva il bonus 150 euro per i dipendenti pubblici e privati nella retribuzione di novembre. L’indennità aggiuntiva contro il caro vita, come la precedente da 200 euro, viene erogata tramite i datori di lavoro senza necessità di presentare domanda, previa autodichiarazione del dipendente da consegnare al datore di lavoro, di cui l’INPS ha fornito un modello, in cui si certifica di averne diritto.

Il bonus spetta a chi ha una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro a novembre 2022, che va considerata al netto della tredicesima mensilità o ratei di questa. La norma include anche coloro che sono stati interessati quel mese da eventi coperti figurativamente dall’INPS ad esempio perché in cassa integrazione.

In questa guida vi spieghiamo a quali lavoratori dipendenti spetta esattamente il bonus 150 euro in busta paga e come e quando arriva l’indennità extra concessa dal Governo.

BONUS 150 EURO DIPENDENTI: A CHI SPETTA

È stato l’articolo 18 del Decreto Aiuti Ter a istituire il bonus 150 euro destinandolo anche ai lavoratori dipendenti che hanno ricevuto il precedente bonus 200, ma che possiedono redditi più bassi. Le istruzioni per dipendenti e datori di lavoro sono arrivate con la Circolare INPS n° 116 del 17-10-2022. Più precisamente, il bonus 150 euro per i dipendenti sia pubblici che privati spetta ai lavoratori che rispettano alternativamente i seguenti requisiti:

  • hanno una retribuzione imponibile a novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro mensili, ossia percepiscono uno stipendio inferiore a 20.000 euro annui, compresa la tredicesima (per il bonus 200 euro il limite era di 35.000 euro). La retribuzione imponibile va considerata al netto della tredicesima mensilità o ratei di questa, come specificata nel Messaggio n° 4159 del 17-11-2022;

  • sono interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS, con un’interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa, come accade nel caso della cassa integrazione, malattia o maternità;

Così come per il bonus 200 euro, i dipendenti privati che vogliono ottenere il bonus devono presentare un’autodichiarazione al datore di lavoro in cui confermano di non essere titolari di pensione e di non rientrare in altre categorie che potrebbero dar loro diritto all’indennità. A riguardo l’INPS ha messo a disposizione, in allegato al Messaggio n° 3806 del 20-10-2022, un modello fac simile di dichiarazione non vincolante che vi forniamo in questo approfondimento con tutte le istruzioni per la compilazione. Si ricorda, infine, che per i dipendenti pubblici la verifica deve essere effettuata dall’INPS attraverso le proprie banche dati, come è successo per il primo bonus. Ma vediamo insieme, quindi, come funziona il bonus 150 per i dipendenti facendo una distinzione tra privati e pubblici.

1) BONUS 150 EURO DIPENDENTI PRIVATI

Il bonus 150 euro per i dipendenti privati spetta ai lavoratori di tutti i settori, con la sola esclusione del lavoro domestico. I lavoratori domestici potranno ricevere il bonus 150 euro tramite apposta domanda, così come era stato fatto per il bonus 200 euro. Anche nel caso di più rapporti di lavoro attivi, i dipendenti riceveranno il bonus 150 euro una sola volta e l’attribuzione del bonus avverrà in via automatica, previa dichiarazione da parte del lavoratore di non beneficiare di alcuna delle prestazioni indicate nell’articolo 19 del Decreto Aiuti Ter, come ad esempio, trattamenti pensionistici, trattamenti di accompagnamento alla pensione o Reddito di Cittadinanza.

Ad anticipare l’indennità sarà il datore di lavoro. I datori di lavoro, a fronte delle somme riconosciute ai dipendenti nel mese di novembre a titolo di indennità una tantum, maturano un credito, che potranno recuperare attraverso la denuncia mensile UniEmens, in base alle istruzioni fornite con la Circolare INPS n° 116 del 17-10-2022. Il meccanismo attivato è molto simile a quello previsto per il bonus 200 per i dipendenti che vi spieghiamo in questo articolo.

2) BONUS 150 EURO DIPENDENTI PUBBLICI

Anche i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni hanno diritto all’indennità una tantum introdotta dal Decreto Aiuti Ter. Per loro vale l’esonero dall’autodichiarazione da consegnare al datore di lavoro in cui viene certificata la sussistenza dei requisiti. Un onere superfluo per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni i cui servizi di pagamento sono gestiti dal sistema informatico NoiPa del Ministero dell’Economia e delle finanze a cui accede anche l’INPS che eroga il contributo.

COME OTTENERE IL BONUS 150 EURO DIPENDENTI

Il Decreto Aiuti Ter convertito in Legge prevede che sia il datore di lavoro a riconoscere il bonus in automatico, senza alcuna domanda. Esclusivamente per i dipendenti del settore privato, si ribadisce, dovrebbe essere confermato l’onere, in capo al lavoratore, di consegnare al proprio datore di lavoro la dichiarazione in cui attesta di non aver diritto al bonus in altri modi perché percettore di pensione o Reddito di cittadinanza, oltre a non percepirlo tramite un altro datore di lavoro. Per il bonus 200 euro si usava il modello che vi abbiamo messo a disposizione in questo articolo, da cui non dovrebbe discostarsi di molto quello nuovo che vi forniremo non appena sarà disponibile.

È bene precisare che il bonus non è cedibile e non può essere né sequestrato né pignorato. Il Messaggio n° 4159 del 17-11-2022 chiarisce che la retribuzione imponibile deve essere considerata al netto della tredicesima mensilità o ratei di questa. Ciò, considerando la particolare natura di tale mensilità aggiuntiva, specie quando l’erogazione avvenga nella competenza del mese di novembre 2022. Inoltre, il bonus è fiscalmente irrilevante, cioè non costituisce reddito ai fini fiscali, e non influisce neanche sulla corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

QUANDO ARRIVA IL BONUS 150 EURO DIPENDENTI

Come specificato nell’articolo 18 del Decreto Aiuti Ter, il bonus 150 euro per i dipendenti arriverà a novembre 2022 sulla busta paga. Per sapere qual è la tempistica per il bonus 150 euro per altre categorie, vi consigliamo di leggere questa guida.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Legge 23 settembre 2022, n. 144 (Decreto Aiuti Ter) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.223 del 23-9-2022 (Pdf 400 Kb);

Circolare INPS n° 116 del 17-10-2022 (Pdf 193 Kb);

Messaggio n° 4159 del 17-11-2022 (Pdf 87 Kb).

LA GUIDA SUL BONUS 150 EURO

Vi consigliamo di leggere anche la guida sul bonus 150 euro che spiega tutte le casistiche e come funziona per ogni categoria coinvolta, l’indennità una tantum introdotta dal Decreto Aiuti Ter. Inoltre, vi consigliamo di leggere il nostro articolo con il modello fac simile dell’autodichiarazione da consegnare al datore di lavoro con le istruzioni di compilazione.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche la guida sul bonus 200 euro che spiega come funziona l’indennità introdotta dal Decreto Aiuti convertito in Legge. Per conoscere altri aiuti, bonus e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. Vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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