Il CCNL Sanità 2019 2021, valido anche nel 2024, coinvolge circa 600.000 lavoratori del settore, tra medici, infermieri, radiologi, personale amministrativo e, tra gli altri, ostetriche e ricercatori.
Il 21 febbraio 2024, c’è stata la firma al testo definitivo del CCNL per il personale IRCCS e IZS. Mentre, il 23 gennaio 2024 era stato votato anche il CCNL sanità dirigenza, che prevede l’aumento degli stipendi di medici, veterinari e dirigenti sanitari.
All’interno dei nuovi accordi non solo aumenti salariali, ma il restyling dell’ordinamento professionale, oltre a nuovi diritti e tutele per lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza pandemica garantendo la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale.
In questa guida vi spieghiamo cosa prevede il nuovo CCNL Sanità 2019 2021, a chi si rivolge e quali novità 2024 introduce in tutela dei lavoratori. Rendiamo disponibile anche il testo del nuovo CCNL da consultare.
Indice:
NUOVO CCNL SANITÀ 2019 2021
Qual è il CCNL Sanità in vigore? Ecco il testo integrale (Pdf 2 Mb) del nuovo CCNL Sanità 2019 2021, in vigore anche nel 2024.
Il Contratto del comparto sanità 2019 2021 (il vecchio era scaduto il 31 dicembre 2019) è stato siglato il 15 giugno 2022 all’Aran dalle organizzazioni sindacali di categorie, quali:
- Fp Cgil;
- Cisl Fp;
- Uil Fpl;
- Fials;
- Nursind;
- Nursing Up.
Un traguardo raggiunto dopo una lunga trattativa che ha portato ad importanti novità. Secondo i firmatari, il contratto rappresenta un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio Sanitario Il nuovo accordo, infatti, a fronte delle risorse extra stanziate dal Governo nel 2022 – le somme messe a disposizione ammontano a 241,6 milioni di euro – riconosce un aumento di salario, nuovi diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza da Covid 19.
Il testo finale è entrato in vigore il 28 ottobre 2022 ed è tuttora valido. Andiamo a vederlo nel dettaglio.
1) RIFORMA DELL’ORDINAMENTO PROFESSIONALE
Il CCNL Sanità 2019 2021 ha innanzitutto operato una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo 5 aree di inquadramento, accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione.
Entrando nel dettaglio, parliamo di un’area alla quale si potrà accedere esclusivamente se in possesso di una laurea magistrale e se si ha un’esperienza almeno triennale all’interno dell’attuale area apicale. Una rivoluzione che semplifica il sistema delle responsabilità e delle competenze per Sanitari, Sociosanitari, Tecnici Amministrativi, Arpa, Irccs e Izs. Le aree sono quelle relative a:
- personale di supporto;
- operatori;
- assistenti;
- professionisti della salute e funzionari;
- personale di elevata qualificazione (che al momento resta vuota).
A ciascuna area fanno capo tre ruoli:
- quello sanitario (distinto rispetto agli altri ruoli nei quali confluisce il resto del personale);
- quello socio-sanitario;
- quello amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca.
2) NUOVO SISTEMA DI INCARICHI
In ogni ruolo possono essere attribuiti i seguenti incarichi:
- incarico di posizione, per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione;
- incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari;
- incarico di funzione professionale, per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori.
Gli incarichi dureranno 5 anni e saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità e le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con ingenti aumenti economici.
In generale, a completamento del sistema di classificazione, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di:
- maggiore responsabilità;
- impegno realmente profuso;
- valorizzazione del merito e della prestazione professionale.
L’obiettivo è promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa. Il CCNL prevede una nuova organizzazione quindi che sia efficace e miri al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e sociosanitaria nazionale e regionale.
3) DIFFERENZIALI STIPENDIALI
È stato delineato un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali economici di professionalità”.
Si tratta di incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.
4) AUMENTI DEGLI STIPENDI
Quando arriva l’aumento stipendio per il comparto sanità? Gli aumenti decisi dal nuovo CCNL sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2021, quindi in via retroattiva:
- un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi;
- una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.
Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre, previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
Ma quando si prendono gli arretrati del contratto sanità? Sono stati già erogati entro la fine del 2023, come da accordo tra ARAN e sindacati.
5) MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA INDENNITARIO
Il nuovo CCNL Sanità va a valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili sanitari e socio-sanitari. Infatti, il contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due Leggi di Bilancio, istituisce:
- l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere;
- l’indennità di tutela del malato e promozione della salute, per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario;
- l’indennità destinata al personale operante nei servizi di Pronto Soccorso.
Considerando così, sia gli aumenti che le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%. Infine, l’indennità “oraria del lavoro notturno” passa da 2,74 euro ad 4 euro.
6) RAFFORZAMENTO DELLE RELAZIONI SINDACALI
Anche il sistema delle relazioni sindacali ha visto con il nuovo CCNL Sanità 2019 2021 una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto, con una valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.
7) NUOVO RAPPORTO TRA AZIENDE E LAVORATORI
Il nuovo CCNL Sanità 2019 2021 ha operato anche modifiche sostanziali ad alcuni istituti del rapporto di lavoro ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle Aziende ed Enti. Si pensi, per esempio, che il numero massimo di turni di pronta disponibilità passa da 6 a 7 al mese.
8) NOVITÀ PER LO SMART WORKING
Nel testo del CCNL assume importanza la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile (“Smart working“), previsto dalla Legge 81 del 2017 e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.
In primo luogo, l’adesione al lavoro agile ha natura consensuale e volontaria ed è consentito a tutti i lavoratori, siano essi con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale e indipendentemente dal fatto che siano stati assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato. È sempre disciplinato da un accordo individuale.
Per quanto concerne il lavoro da remoto, è prestato, con vincolo di tempo e nel rispetto dei conseguenti obblighi di presenza derivanti dalle disposizioni in materia di orario di lavoro, attraverso una modificazione del luogo di adempimento della prestazione lavorativa. Ciò comporta l’effettuazione della prestazione in luogo idoneo e diverso dalla sede dell’ufficio al quale il dipendente è assegnato.
9) FRUIZIONE DI PERMESSI E CONGEDI
Migliorano sensibilmente le modalità previste dal CCNL e da disposizioni di legge relativamente alla fruizione di permessi e congedi parentali.
Potranno essere fruiti anche a ore, non solo più in giornate intere nell’ambito dei permessi legge 104.
Inoltre, l’accordo agevola la funzione genitoriale e introduce una priorità nell’impiego flessibile dei genitori di figli minori che lavorano e che sono entrambi turnisti con la possibilità, ove non vi siano particolari ragioni organizzative, di svolgere turni di servizio opposti.
10) NOVITÀ SULLA MOBILITÀ
Arriva finalmente la mobilità con un programma valido su tutto il territorio nazionale.
In sostanza, ogni anno gli enti sanitari dovranno mettere a bando i posti disponibili per i trasferimenti, e dovranno privilegiare, tra le domande ricevute quelle per gravi e documentate esigenze di salute, ricongiungimento del coniuge o per l’assistenza dei figli minori o inabili.
A seguire, le altre categorie riconosciute dalla normativa vigente.
QUANDO ENTRA IN VIGORE IL CCNL SANITÀ
Il nuovo CCNL del settore sanità è entrato in vigore il 28 ottobre 2022. Si riferisce al periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, sia per la parte giuridica che per la parte economica.
Tuttavia, si ricorda che il testo resterà in vigore finché non verrà stipulato quello successivo, come tra l’altro è successo con l’accordo precedente a questo, scaduto il 31 dicembre 2019. Dunque è ancora in vigore nel 2024. Ma quando si rinnova il contratto della Sanità? Non è ancora stata resa nota la data iniziale delle trattative per la redazione del nuovo CCNL Sanità ma, probabilmente, inizieranno entro fine 2024 e noi, vi aggiorneremo.
IL CCNL SANITÀ PER IRCCS E IZS
Ecco il testo definitivo (Pdf 379 Kb) del nuovo CCNL Sanità 2019 2021 – Sezione del personale del ruolo della Ricerca Sanitaria.
Aran e organizzazioni sindacali hanno sottoscritto, il 21 febbraio 2024, il testo finale del CCNL relativo al personale del comparto Sanità, sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria.
La firma di tale ipotesi di CCNL costituisce un risultato e prevede:
- la riduzione dei tempi per l’eventuale inquadramento di personale IRCCS e IZS a tempo indeterminato nei ruoli del Servizio Sanitario Nazionale;
- il mantenimento dei precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria;
- l’introduzione di istituti contrattuali quali gli incarichi;
- per il profilo di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, l’introduzione dei differenziali economici di professionalità;
- la disciplina di alcuni aspetti del rapporto di lavoro del personale appartenente ai due profili, tenendo conto delle sue specificità, quali ad esempio la tipologia e la costituzione del rapporto di lavoro, l’orario di lavoro e la valutazione;
- la definizione, per ciascuno dei due profili, di specifici percorsi di carriera attraverso l’istituto degli incarichi che responsabilizza maggiormente il personale nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, compresi gli aspetti economico-finanziari;
- che in prima applicazione, per il ricercatore sanitario, le fasce economiche già maturate siano trasposte in incarico. Per il collaboratore professionale di ricerca sanitaria, le fasce economiche siano mantenute a titolo di differenziale economico di professionalità i differenziali economici di professionalità per seguire poi la dinamica di quanto già delineato per il comparto sanità;
- l’introduzione di un’ulteriore innovazione stabilendo un limite finanziario per l’erogazione di alcuni istituti economici.
Il testo, che riguarda circa 1.800 dipendenti del ruolo ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2019 2021, è stato firmato da tutte le organizzazioni e confederazioni sindacali ammesse alle trattative.
IL CCNL SANITÀ DIRIGENZA 2019 2021
Ecco il testo integrale (Pdf 1,3 Mb) dell’ipotesi di nuovo CCNL Dirigenti Sanità 2019 2021.
Il 23 gennaio 2024, ARAN e sindacati rappresentativi hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021, che riguarda circa 134.600 dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie nell’Area dirigenziale della Sanità.
Il CCNL Sanità per la dirigenza introduce importanti novità, tra cui:
- una nuova indennità di specificità sanitaria per i profili non medici e veterinari. È finalizzata al progressivo allineamento alla indennità già in godimento per medici e veterinari;
- una nuova indennità di pronto soccorso per tutti i dirigenti che operano presso i servizi di pronto soccorso al fine di riconoscere il maggior disagio provato dal personale operante in tali servizi;
- la modifica delle regole e dei limiti su pronta disponibilità e guardia finalizzando tali modifiche a garantire migliori condizioni di lavoro, nonché le modifiche normative concernenti misure sulla salute e sicurezza del lavoro;
- una maggior tutela nei confronti del dirigente che riconosce le ore lavorate in più e l’obbligo al loro recupero con l’introduzione di apposite regole normative e di prassi;
- la riscrittura dell’orario di lavoro che introduce per la prima volta nel dettato normativo contrattuale una nuova regolamentazione dell’eventuale impegno orario eccedente le 38 settimanali, tenuto conto delle ore di formazione e aggiornamento del professionista;
- la riscrittura del periodo di prova, nel meccanismo delle sostituzioni nel caso di assenza, impedimento, malattia o cessazione del titolare dell’incarico;
- l’ampliamento di alcune tutele, ad esempio quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, le misure in favore delle donne vittime di violenza, le diverse tipologie di assenze, sia giornaliere che orarie;
- l’inclusione della disciplina del lavoro agile e da remoto;
- l’assunzione di dirigenti specializzandi a tempo determinato ai sensi della Legge 30.12.2018, n. 145 definendo gli istituti contrattuali a loro applicabili e dettagliate norme contrattuali;
- i valori dell’indennità di specificità medico veterinaria. Si prevedono la parte fissa della retribuzione di posizione, l’indennità di direzione di struttura complessa, la clausola di garanzia e l’indennità UPG.
ITER AGGIORNAMENTO CCNL ALTRI COMPARTI SANITÀ
Come ribadito dal Ministro per la Funzione Pubblica Paolo Zangrillo in questa nota stampa, il rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici è cruciale al fine di garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini e alle imprese. Molto è stato fatto in tal senso entro il 2023.
Nel 2022, infatti, vi erano ancora 2,4 milioni di dipendenti pubblici a cui non erano stati rinnovati i contratti 2019 2021, ma ora questo processo sta per essere completato. Ovvero:
- a novembre 2022 sono stati conclusi i rinnovi contrattuali relativi al comparto sanità, scuola ed enti locali, con un investimento di quasi 3,7 miliardi di euro destinati a circa 2,1 milioni di dipendenti pubblici, rappresentanti dell’84% del personale coperto dalla contrattazione nazionale;
- a maggio 2023 è stato firmato il contratto per l’area dirigenziale delle funzioni centrali, che vi invitiamo a consultare in questo articolo;
- a luglio 2023 si è conclusa la trattativa per la parte normativa del comparto istruzione e ricerca, come vi illustriamo in questo focus.
Resta da firmare entro il 2024 solo il contratto dei dirigenti degli enti locali, su cui l’ARAN sta lavorando con i sindacati, partendo dalla base del CCNL funzioni locali già siglato nel 2022. Vi terremo aggiornati.
IL TESTO DEL CCNL SANITÀ 2019 2021
Per maggiori informazioni tecniche e specifiche sul CCNL Sanità 2019 2021, si consiglia di leggere il testo integrale del contratto (Pdf 1,8 Mb). A vostra disposizione, anche:
- il testo integrale dell’ipotesi di nuovo CCNL Dirigenti Sanità 2019 2021;
- il testo integrale (Pdf 379 Kb) del nuovo CCNL Sanità 2019 2021 – Sezione del personale del ruolo della Ricerca Sanitaria.
AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere le novità sul personale della sanità e medici al lavoro fino a 72 anni. Poi, potrebbe interessare anche il nostro articolo su come funziona e quando scatta il prossimo aumento dello stipendio per i medici.
E a proposito di sanità, vi consigliamo la lettura della guida sul riscatto di allineamento Enpam, per i medici interessati a richiedere l’aumento della pensione.
Da leggere anche il nostro articolo che riassume le novità sullo stop al numero chiuso in medicina.
Mettiamo a vostra disposizione anche i nostri approfondimenti su taglio cuneo fiscale, aumenti in busta paga dal 2024 e quello su novità detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale.
Per approfondire l’argomento, potete consultare anche l’articolo sugli aumenti degli stipendi pubblici per categoria, in arrivo entro il 2024.
In questa sezione invece, trovate le novità sul mondo del lavoro.
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