Commissioni POS pagamenti elettronici: cosa cambia con nuovo accordo

Ecco cosa cambia con il nuovo accordo sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici

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Il 19 luglio 2023, è stato firmato l‘accordo sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici, pubblicato ufficialmente il 31 luglio 2023.

Il “patto” tra ABI, APSP, Confcommercio, CNA, Confartigianato, Confesercenti e FIPE prevede che per i pagamenti sotto i 30 euro ai piccoli esercenti con fatturato fino a 400.000 euro, siano imputati costi ridotti. Si valuta anche un ulteriore sconto per importi fino a 10 euro.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede l’accordo sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici. 

NOVITÀ SU COMMISSIONI POS PAGAMENTI ELETTRONICI

È stato pubblicato ufficialmente il 31 luglio 2023 il “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici” siglato il 19 luglio 2023.

Il testo prevede nuove regole sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici e mette d’accordo banche e commercianti. Dopo il bonus POS 50 euro previsto dal Decreto Aiuti Quater convertito in Legge, arriva anche l’accordo in soccorso di imprese, negozi e lavoratori per abbassare i costi sulle commissioni POS. Scopriamo insieme quali sono le novità messe in campo.

A CHI SI RIVOLGE L’ACCORDO

L’accordo sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici si rivolge ad attività di vendita, di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, tenuti ad accettare pagamenti con POS e che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro.

RIDUZIONE COSTO DELLE COMMISSIONI POS

L’accordo sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici non prevede che vengano fissate delle soglie minime per le commissioni, ma c’è l’impegno a promuovere iniziative commerciali volte a:

  • ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore. Nello specifico l’ABI e l’APSP si impegnano a invitare i propri associati, che operano in qualità di “soggetti abilitati all’accettazione di pagamenti con carta presso gli esercenti” a promuovere iniziative commerciali nei confronti degli esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro;

  • prevedere condizioni significativamente competitive sulle transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro.

QUANDO INIZIANO GLI SCONTI COMMISSIONI POS

Le iniziative commerciali per garantire sconti sulle commissioni POS per i pagamenti elettronici andranno pubblicizzate per almeno 6 mesi e avranno durata non inferiore a 9 mesi.

Sempre nel protocollo, le parti hanno previsto che i prestatori di servizi di pagamento che operano in qualità di “soggetti abilitati all’accettazione di pagamenti con carta presso gli esercenti” aderenti, per accrescere la trasparenza, utilizzeranno questo apposito schema standard (Pdf 277 Kb) allegato all’accordo di rappresentazione sintetica delle condizioni previste dalle offerte commerciali.

CHI HA SOTTOSCRITTO L’ACCORDO

A sottoscrivere l’accordo sono stati:

  • ABI – Associazione Bancaria Italiana;

  • APSP – Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento;

  • le associazioni di categoria maggiormente rappresentative degli esercenti, ossia CNA, Confartigianato, Confcommercio, ConfesercentiFIPE.

L’accordo, raggiunto presso il Ministero dell’Economia e le Finanze, sul quale l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) ha espresso il parere favorevole, promuove ulteriormente:

  • la digitalizzazione;

  • la modernizzazione;

  • la concorrenza dei servizi di pagamento, anche attraverso una maggiore comprensibilità, comparabilità e mitigazione dei costi delle transazioni con strumenti di pagamento elettronici.
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QUANDO ENTRA IN VIGORE L’ACCORDO

L’accordo è entrato in vigore il giorno della sua pubblicazione sui canali ufficiali delle parti in causa, ovvero dal 31 luglio 2023, data in cui è stato pubblicato ufficialmente sul portale dell’ABI.

LO SCENARIO IN ITALIA SUI COSTI COMMISSIONI POS

Nella nota ufficiale sull’accordo relativo alle commissioni POS in data 31 luglio 2023, il vicepresidente di Confcommercio, Manfred Pinzger, commentando l’Accordo sottoscritto con ABI e APSP, specifica che il testo prevede la mitigazione dei costi anche con un più frequente ricorso alla commissione-zero sui piccoli importi.

Sulla stessa scia, Aldo Mario Cursano, vice presidente vicario di FIPE-Confcommercio ha detto che l’Italia è il Paese con il più alto numero di POS installati, ma resta dietro per numero di transazioni, in particolare quando si tratta di micro pagamenti.

Ciò, a testimonianza dell’iniquità della distribuzione dei costi, da sempre denunciata dalla FIPE. Secondo l’associazione, con l’attuale sistema le commissioni arrivano anche ad azzerare i margini nella vendita di un caffè. Grazie al nuovo accorso si prevede una maggiore trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi.

IL TESTO DELL’ACCORDO COMMISSIONI POS PAGAMENTI ELETTRONICI

Per completezza d’informazione, mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 807 Kb) del “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici” siglato il 19 luglio e pubblicato ufficialmente il 31 luglio 2023.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la guida sul bonus POS 50 euro Vi consigliamo di leggere anche l’approfondimento sulla riforma fiscale 2023, sul bonus bollette per famiglie e imprese e quello sul bonus tasse 2023.

Vi invitiamo a leggere anche l’approfondimento sulla riforma IRPEF 2023 e la guida su come cambiano le detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale. Sono disponibili anche il nostro approfondimento sulla flat tax, sul bonus IRES e sulla riforma IVA 2023.

Vi consigliamo di leggere questa sezione in cui trovate tutti gli aiuti alle imprese, gli incentivi e finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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