Bonus POS 50 euro nel 2023: cos’è e come funziona

La guida al bonus POS 50 euro, il credito di imposta per i commerciati che acquistano dispositivi telematici di memorizzazione e trasmissione dati nel 2023

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Rese note dall’Agenzia delle Entrate le modalità di attuazione del bonus POS 50 euro, ovvero il credito d’imposta per gli esercenti che adattano alle nuove regole i registratori telematici utilizzati per memorizzare e trasmettere al Fisco i dati dei corrispettivi giornalieri.

L’importo dell’agevolazione è pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50
euro per ogni registratore telematico.

In questo articolo vi spieghiamo in cos’è il bonus POS fino a 50 euro riservato ai commerciati, e vi forniamo tutte le informazioni sui beneficiari e su come funziona.

COS’È IL BONUS POS 50 EURO 2023

Il bonus POS 50 euro è un credito di imposta che può coprire fino a 100% della spesa, riconosciuto agli esercenti di attività commerciali che acquistano registratori telematici destinati alla memorizzazione e alla trasmissione dei corrispettivi elettronici. La detrazione spettante può arrivare fino a 50 euro per ogni strumento acquistato ed è fruibile esclusivamente in compensazione.

Ad introdurre questa misura è stato il Decreto Aiuti Quater convertito in Legge, che vi ha dedicato un budget di circa 80 milioni di euro per il 2023. Il fine è quello di incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici e la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle Entrate. Nella norma, in particolare, c’è un preciso riferimento – e incentivo – alla lotteria degli scontrini e alla modifica contenuta nel Decreto PNRR 2 che permette di trasformare il meccanismo delle estrazioni, introducendo le vincite istantanee, nel tentativo di rendere più semplice e incentivare la misura.

Tornando al bonus POS 2023, l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento AdE del 23 giugno 2023, n. 231943 ha dettato le istruzioni per accedere al bonus pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50 euro per ogni misuratore fiscale. Ma vediamo tutti i dettagli su questa misura.

A CHI SPETTA IL BONUS POS 50 EURO

Il bonus POS 50 euro – secondo quanto previsto dal Decreto Aiuti Quater convertito in Legge – spetta ai soggetti passivi IVA obbligati alla memorizzazione e la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri. Si parla di tutti quei soggetti che effettuano attività commerciali o assimilate, ricomprese nell’elenco di cui all’articolo 22 del TUIR, che dal 1° gennaio 2020 sottostanno agli obblighi previsti dall’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo 5 agosto 2015, n. 127 (memorizzazione e invio dati giornalieri all’Agenzia delle Entrate).

Il Provvedimento AdE del 23 giugno 2023, n. 231943 però, specifica che il credito di imposta spetta agli operatori che adeguano i registratori telematici alle nuove disposizioni relative alla trasmissione dei dati stabilite dal Decreto PNRR 2 convertito in Legge, che ha previsto una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini.

COME FUNZIONA IL BONUS POS 50 EURO

Il bonus POS 50 euro può essere utilizzato in compensazione tramite F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva alla registrazione della fattura relativa all’adeguamento del misuratore fiscale e al pagamento tracciabile del corrispettivo. Tra i mezzi di pagamento tracciabili rientrano:

In pratica, l’agevolazione consentirebbe di dare un aiuto agli operatori che adegueranno i registratori telematici integrati anche da POS o altri sistemi in grado di accettare pagamenti elettronici. Ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2021 le operazioni di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi devono essere effettuate alternativamente tramite:

Per maggiori informazioni sui registratori telematici e la trasmissione dei corrispettivi è possibile consultare l’area tematica “Fatture elettroniche e Corrispettivi telematici” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

A QUANTO AMMONTA IL BONUS

Il bonus POS, riconosciuto sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione, può coprire il 100% delle spese effettuate, ma comunque non oltre 50 euro per strumento acquistato.

LE SPESE AMMESSE

La misura, secondo le prime anticipazioni, sarà fruibile su tutti gli acquisti di POS rivolta ai soggetti passivi IVA obbligati alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri in relazione alle spese sostenute nel 2023.

COME RICHIEDERE IL BONUS POS 50 EURO

Come anticipato non vi è una vera e propria domanda per il bonus POS 50 euro, ma gli esercenti interessati potranno utilizzare uno specifico codice tributo che verrà fornito dall’Agenzia delle Entrate per beneficiare del credito di imposta in compensazione attraverso F24. Vi aggiorneremo non appena l’AdE istituirà il codice tributo da indicare nel modello F24 per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta e sono impartite le relative istruzioni di compilazione.

DA QUANDO PARTE IL BONUS POS

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato il via alla misura dal 23 giugno 2023 ma il bonus POS, ossia il credito d’imposta, vale per tutto il 2023. È disponibile nello specifico dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese di registrazione della fattura di acquisto, da effettuare con modalità tracciabili, del registratore di cassa elettronico.

BONUS POS E GLI ALTRI INCENTIVI ALLE TRANSAZIONI ELETTRONICHE

Infine, è dato precisare che c’è stato un ulteriore intervento legato al bonus POS, previsto dalla Legge di Bilancio 2023 che ha innalzato il valore soglia oltre il quale si applica il divieto al trasferimento di denaro contante. Il limite sale, a decorrere dal 1°gennaio 2023, da 1.000 a 5.000 euro, come vi spieghiamo in questa guida. Una modifica che, di fatto, contrasta con la volontà di incentivare la moneta elettronica. Tant’è che a riguardo la stessa Manovra è corsa ai ripari, prevedendo che si raggiunga un accordo ad hoc tra le associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei soggetti che effettuano l’attività di vendita, e che sono tenuti ad accettare anche pagamenti attraverso carte di pagamento, e quelle dei prestatori e dei gestori di servizi di pagamento.

È stato quindi istituito a marzo 2023 un tavolo permanente tra le categorie interessate per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro e parallelamente previsto un contributo straordinario pari al 50 per cento degli utili derivanti dalle commissioni qualora il tavolo suddetto non giunga alla definizione di un livello di costi equo. Per ogni dettaglio su questa iniziativa rimandiamo al nostro approfondimento dedicato. Vi rimandiamo al nostro focus per sapere quali sono le ultime proposte relative alle commissioni sui pagamenti POS elettronici.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

A vostra disposizione, per approfondire, il nostro focus che riassume le ultime proposte relative all’abbassamento delle commissioni sui pagamenti POS elettronici.Vi consigliamo di leggere anche l’approfondimento sul bonus bollette e quello sul bonus tasse 2023. Aggiornato anche l’elenco dei bonus 2023 in scadenza.

Vi consigliamo di leggere questa sezione in cui trovate tutti gli aiuti alle imprese, gli incentivi e finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria.

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di Eleonora C.
Redattrice, esperta di leggi, lavoro pubblico e previdenza.
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