Riforma IVA 2023: cosa prevede

La guida a cosa prevede la riforma IVA, legata a quella fiscale. Ecco tutti i dettagli su aliquote e nuove misure

riforma, IVA, contabilità, amministrazione

La riforma fiscale modifica le regole attualmente in vigore sull’Imposta sul Valore Aggiunto dando il via alla vera e propria Riforma IVA 2023

La riforma dell’IVA prevede la semplificazione e la razionalizzazione del numero e del valore delle aliquote, per favorire una maggiore omogeneizzazione dell’imposta per i beni e i servizi. 

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cosa prevede la riforma IVA 2023 contenuta nella legge delega della riforma fiscale, a chi si rivolge e cosa cambierà per i cittadini con la sua approvazione.

COS’È LA RIFORMA IVA 2023

La riforma IVA 2023 è un insieme di misure che si intendono mettere in campo per semplificare e razionalizzare le aliquote dell’Imposta sul valore aggiunto, così da snellire l’attuale sistema fiscale italiano.

Per avviare la riforma dell’IVA, l’Esecutivo aveva iniziato il suo iter con la Legge di Bilancio 2023. Successivamente, in linea con quanto previsto dalla riforma fiscale 2023 e ribadito nel DEF 2023, è stato formalizzato l’avvio della procedura che avrebbe poi interessato e modificato le aliquote IVA vigenti.

In attesa che il Governo definisca la misura con specifici Decreti legislativi (su cui vi aggiorneremo), vediamo insieme cosa prevede la riforma IVA 2023 contenuta nella legge delega presentata in Camera dei Deputati il 12 luglio. 

COSA PREVEDE LA RIFORMA IVA 2023

La riforma IVA presente nella riforma fiscale 2023 prevede una serie di misure che possiamo riassumere per punti.

1) ALLINEAMENTO NORMATIVA EUROPEA E NAZIONALE

La riforma dell’IVA 2023 prevista dalla riforma fiscale 2023 prevede la ridefinizione dei presupposti dell’Imposta valore aggiunto, in modo da renderli più aderenti alla normativa dell’Unione Europea ed efficienti.

Il Parlamento vuole, cioè, eliminare gli elementi di disallineamento presenti nella normativa nazionale rispetto alle direttive UE. Per questo motivo il 6 aprile 2022 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la direttiva (UE) 2022/542 che, tramite una serie di modifiche alla previgente direttiva 2006/112/CE1 (cd. “direttiva IVA”), ha previsto la possibilità, per gli Stati membri, di introdurre nuove aliquote di IVA ridotte.

Inoltre, a livello nazionale, sono state approvate le modifiche introdotte dagli artt. 4 e 10 DPR 633/72 ad opera del DL 146/2021, intervenute per le attività poste in essere dagli ETS (enti del terzo settore) già a partire dal 1° gennaio 2024.

2) REVISIONE DISCIPLINA OPERAZIONE ESENTI

La riforma dell’IVA rivede la disciplina delle operazioni esenti, anche individuando le operazioni per le quali i contribuenti possono optare per l’imponibilità. Ciò, in linea con i criteri posti dalla normativa dell’Unione Europea.

3) INTRODUZIONE DI UN’ALIQUOTA PARI A ZERO

L’introduzione di un’aliquota pari a zero è stata confermata nella riforma fiscale 2023 approvata in Parlamento. È il diritto ad applicare tale percentuale sugli acquisti per alcuni beni e servizi di prima necessità. Di questa misura non si conoscono i dettagli, in quanto il Governo dovrà definirli con appositi Decreti legislativi. Ma di certo, si applicherà su beni meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale.

4) RAZIONALIZZAZIONE NUMERO E MISURA DELLE ALIQUOTE IVA

La riforma dell’IVA 2023 prevede anche la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote IVA, secondo i criteri posti dalla normativa dell’Unione Europea. Ciò, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento IVA per i beni e servizi similari, anche individuati mediante il richiamo alla nomenclatura combinata o alla classificazione statistica.

5) NOVITÀ SULLA DETRAZIONI

Il pacchetto di norme sull’IVA prevede la revisione della disciplina della detrazione per consentire ai soggetti passivi di rendere la detrazione maggiormente aderente all’effettivo utilizzo dei beni e dei servizi impiegati ai fini delle operazioni soggette all’imposta. In particolare, si intende:

  • prevedere la facoltà di applicare il pro-rata di detraibilità, ovvero un meccanismo di determinazione forfetaria dell’IVA ai soli beni e servizi utilizzati da un soggetto passivo sia per operazioni che danno diritto a detrazione sia per operazioni che non danno tale diritto;

  • armonizzare i criteri di detraibilità dell’imposta relativa ai fabbricati a quelli della normativa dell’Unione Europea;

  • disciplinare il diritto alla detrazione in modo tale che possa essere esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui la fattura è ricevuta, in relazione ai beni e servizi acquistati o importati per i quali l’esigibilità dell’imposta si verifica nell’anno precedente a quello di ricezione della fattura.

6) RIDUZIONE IVA SU OPERE D’ARTE IMPORTATE

Nella riforma IVA 2023 è presente la riduzione dell’aliquota dell’IVA per le opere d’arte. Parliamo, nello specifico, della necessità di:

  • ridurre l’aliquota dell’IVA all’importazione di opere d’arte, recependo la Direttiva n. 2022/542/UE del 5 aprile 2022 del Consiglio UE;

  • estendere l’aliquota ridotta anche alle cessioni di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione.

7) NUOVA DISCIPLINA DEL GRUPPO IVA

Tra le novità della riforma dell’Imposta sul Valore Aggiunto 2023, vi è anche la razionalizzazione della disciplina del gruppo IVA, al fine di semplificare i criteri e le condizioni per l’esercizio della relativa opzione. Il Governo potrebbe, ad esempio, cambiare le procedure di accesso e di modifica del perimetro soggettivo del gruppo IVA, consentendo, dunque, anche solo ad alcuni soggetti per i quali ricorrano specifici vincoli, di costituire tale tipo di gruppo.

8) RAZIONALIZZAZIONE IVA TERZO SETTORE

La riforma IVA 2023 introduce anche la razionalizzazione della disciplina IVA degli Enti del Terzo settore. Decisione questa che arriva dopo le modifiche introdotte dalla riforma del Terzo settore che, in particolare, hanno previsto l’applicazione agli Enti di natura non commerciale di alcune ipotesi di esclusione ed esenzione ai fini IVA, finora previste nei confronti delle ONLUS.

A tal proposito, la Commissione Europea ha eccepito allo Stato italiano l’impossibilità di considerare escluse dal campo di applicazione dell’IVA le operazioni degli Enti non commerciali a favore dei loro associati a fronte dell’aumento della quota associativa o dietro corrispettivo specifico. Dunque, dal 1° gennaio 2024, l’Italia si è adeguata alla Direttiva IVA prevedendo che tali operazioni del Terzo Settore siano rilevanti ai fini dell’IVA sebbene in regime di esenzione.

Come previsto dal Disegno di Legge AC 1038 del 23 marzo 2023, inoltre, il legislatore procederà anche con la semplificazione e la razionalizzazione dei regimi agevolativi, ma anche della deducibilità delle erogazioni liberali a favore degli enti aventi per oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.

9) NOVITÁ IVA IN LEGGE DI BILANCIO 2023

La Legge di Bilancio 2023 era già intervenuta sulla disciplina dell’IVA prevedendo una aliquota del 5% per alcune categorie di beni per l’igiene femminile e per l’infanzia come vi spieghiamo in questa guida.

Per contrastare frodi ed evasione in materia di imposta sul valore aggiunto, inoltre, il Parlamento aveva già introdotto nuovi obblighi comunicativi per le piattaforme di e-commerce.

OBIETTIVI RIFORMA IVA 2023

La riforma IVA 2023 ha lo scopo di:

  • favorire una maggiore omogeneizzazione del trattamento IVA per i beni e i servizi

  • appartenenti allo stesso “gruppo”;

  • semplificare il sistema delle aliquote;

  • la riduzione degli oneri amministrativi;

  • un concreto aiuto per implementare il contrasto all’erosione e all’evasione.

LA GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE 2023

Vi consigliamo di leggere la guida sulla riforma fiscale 2023, in cui vi spieghiamo anche come funziona l’iter di approvazione.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla riforma delle aliquote IRPEF 2023, l’approfondimento sulle detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale e la guida sulla no tax area per dipendenti e pensionati. Sono disponibili anche gli articoli con le novità sulla flat tax, sui bonus tasse e sul bonus IRES.

A vostra disposizione anche le prime anticipazioni sulla riforma IRPEF 2024.

Per scoprire altre interessanti novità legislative vi invitiamo a visitare questa pagina e per conoscere tutte le nuove agevolazioni, bonus e aiuti per lavoratori e famiglie potete visitare questa pagina.

Se volete restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *